Sab

30

Gen

2016

Mi sento in colpa per il mio bambino

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Io penso che mio marito mi ami, me l ha detto e me lo dice anche ora che l ho lasciato, ma nonostante questo non riesco ad andare avanti con lui. Tutto si è trasformato in una eterna lotta, in un peso, in critiche, ripicche e problemi. Non c è mai un momento bello condiviso, mai un pò di spensieratezza da tanto tempo, ci mettiamo sempre i bastoni tra le ruote reciprocamente e non se ne riesce ad uscirne. Io non ho accettato alcune scelte lavorative che lui ha fatto senza il mio consenso. Non parliamo di qualcosa di piccolo, ma di cose che hanno inciso pesantemente sulla nostra vita e sulla routine, sul tempo passato insieme e su tutto il peso di casa e figlio che ricade solo su di me. Per lui sono state scelte positive perchè si sente più realizzato, a me invece hanno devastato, ci hanno molto allontanati e mi fanno stare male. Lui dice che mi sono fissata e che posso mandar giù queste cose, anche se non le ho scelte insieme a lui e gli dispiace, ora ci sono e non vuole tornare indietro perchè per lui ha fatto bene. Io sono stanca dei suoi atteggiamenti e di come si comporta nei miei confronti. Io sento di essere legata al passato che abbiamo avuto insieme, a tutti i momenti belli, che sono tanti, ma lo sento cambiato, non lo riconosco più, non mi piace come è diventato, non riesco a comunicarci e sono troppo ferita per il fatto che i miei no riguardo a una cosa che comunque ha avuto molto impatto anche sulla mia vita e su quella di nostro figlio, siano stati ignorati. A volte penso di essere sbagliata io. Comunque l ho lasciato perchè dopo l ennesima lite davanti al bambino non ho retto più. Io vorrei che se ne andasse di casa almeno per un pò, vorrei non vederlo. Ma c è nostro figlio e cercando su internet in cerca di rassicurazioni ho trovato solo testimonianze su testimonianze che parlano di quanto abbia fatto male ai figli una separazione, anche quando tra i genitori si era arrivati all esasperazione, resta sempre una ferita profonda che cambia la vita. Lui è piccolo piccolo e ancora non capisce, ma di certo questo clima orribile lo percepisce. Io ho paura di star rovinando la vita di mio figlio, magari per qualcosa che io non capisco o che io non so gestire. Magari se fossi io a cambiare e a cedere su tutto con mio marito non si arriverebbe a far del male al bambino con una separazione, ma il punto che io per me stessa non voglio più vivere in questo modo, non sono felice per niente. Mio marito riduce tutto a un capriccio, ma non capisce quanto io mi senta ferita e quanto trovi ingiusta la sua scelta. Mi sento tanto in colpa per mio figlio, non so dargli la famiglia giusta per crescere bene, sto attenta a tutto quello che mangia per farlo essere sano e poi lo metto in questa situazione di schifo di avere i genitori divorziati, di non avere un infanzia spensierata e di vivere questo cambiamento che non sarà facile e che ci sfiancherà e comunque toglierà per forza di cose qualcosa al bambino. 

14 commenti

ma forse ho capito male...

lo hai lasciato per una scelta lavorativa che non hai condiviso?

Avatar di gagenoregagenore alle 19:01 del 30-01-2016

Azzo lasciare un uomo per il lavoro,tra tutti i motivi buoni che ci possono essere...non posso condividerlo. A meno che non ci sia dell'altro.

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 22:03 del 30-01-2016

=testimonianze su testimonianze che parlano di quanto abbia fatto male ai figli una separazione, =
=ma di certo questo clima orribile lo percepisce.=
Qual'è il male minore? eventualemente come sarà la vostra vita da separati?

Tuo marito ha fatto una scelta lavorativa che gli occupa più tempo? Adesso non accetterebbe di ricambiare o magari calare un po'?

Certo è che anche lui poteva parlarne prima con te.

Io direi che dovete parlarne, di cosa avete bisogno l'una dall'altro, e di come crescere al meglio vostro figlio (insieme o separati che siate). 

Avatar di RorschachRorschach alle 00:00 del 31-01-2016
Da quel che ho capito

Anche se lo sfogante non l'ha esplicitato chiaramente, sembrerebbe il caso (abbastanza frequente) in cui l'uomo fa una scelta lavorativa in direzione della carriera che però ha impatti sul tempo che può concedere alla famiglia.

Questi impatti sono recepiti negativamente dalla moglie che preferirebbe magari 1000 euro al mese in meno ma più ore da trascorrere tutti insieme.

Ho almeno due conoscenti in cui si sono create situazioni di questo tipo (anche se nessuna di esse è arrivata ancora alla separazione) 

Difficile dire chi abbia ragione in questi casi, anche se arrivare al divorzio mi sembra effettivamente un'esagerazione (a meno che come non ci sia altro come dice Cherryred85)

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 01:16 del 31-01-2016

Sono l autrice. I motivi sono lavorativi si, e secondo me sono validi per il divorzio sotto molti fronti. Mio marito ha fatto una scelta seguendo una sua "passione", cosa molto bella e che io dovrei spingerlo a fare, il problema è che non era il momento adatto per la nostra famiglia. sta molte ore in meno dentro casa e guadagna anche meno. Io ho accantonato le mie passioni in funzione della nostra famiglia, ho accettato un lavoro partime che mi fa schifo e in alcuni casi mi umilia anche (scusate, non voglio dire che esistono lavori degradanti, però sono laureata e avevo un lavoro che mi dava dei riconoscimenti e un certo prestigio, adesso faccio la cameriera in un fastfood, lavoro onestissimo, però molto spesso mi sento sgridare dal capo che è un testa di cazzo ignorante come se io fossi una stupida, e i clienti nemmeno mi dicono ciao quando li servo e indosso una divisa che trovo davvero degradante). Però m tutto questo mi permette di stare con nostro figlio molte ore in più, il lavoro di prima mi toglieva tutto, non avrei potuto continuare. Ovviamente sono anche pagata molto molto meno. Non l ho fatto con l animo amaro, perchè l ho fatto per noi, per avere tempo con mio figlio, per la casa, le soddisfazioni lavorative vengono dopo. Comunque anche se lavoro solo partime torno stanca a casa e ho le faccende da fare e il bimbo da seguire, vorrei un aiuto da parte di mio marito. Quindi abbiamo anche dovuto rinunciare a buona parte del mio stipendio, era importante che lui guadagnasse il massimo. Per non parlare del tempo. Prima lavorava a 10 minuti da casa e tornava la sera presto e aveva il w.e. lungo, adesso lavora anche il sabato e la sera sta a casa quasi alle 22, perchè si è allontanato molto e tra traffico e trovare parcheggio ci mette quasi due ore ad arrivare a casa. ah c è pure la spesa in più della benzina. a tutto questo io ero contraria, ho detto che è bello avere sogni ecc, ma quando si ha una famiglia si deve anteporre il benessere di tutti i menbri al proprio e ora mio figlio vede il padre solo la domenica, perchè quando lui torna la sera il bambino è già a letto. senza contare che io non ho più neppere il minimo aiuto in casa, ne per fare la spesa ne altro. Non ho un momento per me, perchè ovviamente tornando lui così tardi io non posso nemmeno uscire una volta al mese a cena con un amica. a parte che non abbiamo più i soldi per farlo. Io so che un giorno quando il bambino sarà pià grande tornerò al mio vecchio lavoro, però anche per questo servirebbe un padre più presente per potersi un pò alternare.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 01:59 del 31-01-2016
Quindi

Tuo marito ha cambiato lavoro sceglendone uno che:

- Lo impegna un giorno in più la settimana
- Lo costringe a 2 ore di viaggio al giorno contro i 10 minuti di prima
- E lo fa guadagnare pure meno!

Complimenti!  guarda di solito non sono cinico, la parte buona di me comprende che una persona può cambiare lavoro per questioni legati all'affinità, alla propensione e alla motivazione personale, ma in questo caso (specialmente con un figlio piccolo) mi è sembrata una scelta abbastanza azzardata ed infelice (doveva proprio trovarsi da schifo sul vecchio posto per abbandonarlo in favore del nuovo). 

Detto questo, sfogante, non credo neppure che tu abbia fatto (o stia facendo) la scelta giusta, tuo marito con questa trovata ha ridotto tempo, soldi e serenità famigliare,  tu vuoi a tutti costi portare a termine il lavoro dando il colpo di grazia!  divorziando non credo che migliorerai le cose da nessun punto di vista, e combatterai con ancor meno tempo e soldi a disposizione per il vostro bambino.

 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 07:10 del 31-01-2016
รจ come leggere in un altra lingua

leggo cio che scrivi,  ma non comprendo,  non voglio prendere una parte piuttosto che un altra,  ma ho sempre pensato che per sciogliere un vincolo matrimoniale ci debba essere un buon motivo, intendiamoci credo che il cambio di lavoro debba essere una scelta condivisa, se mia moglie dovesse mettere in dubbio la nostra unione, farei di tutto per ritornare al vecchio lavoro... non posso immaginare una vita senza mio figlio, per cui non capisco neanche lui... ma continuo a non vedere un motivo per separarsi.

 e poi lo hai detto tu...  stai scegliendo anche per tuo figlio.

Avatar di gagenoregagenore alle 07:39 del 31-01-2016

non so che dire...la scelta lavorativa che ha fatto è stata davvero folle...inseguire un sogno, giusto, ma non se comprta tutto ciò..meno tempo, meno soldi, mah...tuttavia credo che forse ora tu sia troppo stanca e arrabbiata per decidere con lucidità...se lui tornasse al vecchio lavoro tu non lo vorresti piu lasciare,o no? da quel che ho capito forse basterebbe anche solo che passasse piu tempo con voi...cerca di parlargli ancora...

Avatar di signorinapfsignorinapf alle 11:12 del 31-01-2016

=sta molte ore in meno dentro casa e guadagna anche meno.=
Allora sì, fai bene ad essere contrariata e delusa dalla sua scelta.

A me sembra un qualcosa tipo crisi di mezza età, o voler allontanarsi dai suoi obblighi familiari, come se l'avere avuto un figlio lo abbia fatto "accendere" del tempo che passa. Psicologia spicciola.

Quindi lui proprio non vede che c'è stato un peggioramento da questa sua scelta lavorativa? 

Quindi adesso vivete ancora insieme ma da separati? 

Avatar di RorschachRorschach alle 11:20 del 31-01-2016

È stata una scelta folle ed egoistica da parte sua.

Anche la tua però è stata sbagliata. Non avrei cambiato lavoro,avrei fatto in modo di conciliarlo col piccolo,lo so che sicuramente ti   anca da morire quando non sei in casa (sono mamma pure io),conosco quel bisogno.

Però cambiando lavoro pure tu hai creato dei focolai pericolosi:

-hai fatto un sacrificio in ambito lavorativo e lui no (darà atto a recriminazioni, logicamente)

-stai facendo sacrifici economici che potevi evitare/attenuare (sarai tesa e preoccupata,e tu lo sai che i piccoli percepiscono tutto)

-hai poco tempo per staccare,anzi non stacchi,perché il tuo lavoro non ti piace e,oltre che faticoso,è un peso.

Conosco genitori che hanno poco tempo per i figli,perché i loro lavori sono impegnativi,le loro carriere...ma se ben gestiti, i figli non sono più infelici degli altri bambini,questo ho visto coi miei occhi.

Curo un bambino, personalmente,11 anni,cresciuto praticamente da solo,se ci penso. Ha iniziato col nido, per poi fare tutte le elementari e i pomeriggi da una signora,ora fa le medie e passa i pomeriggi con me,me ne occupo io,tra le altre cose.

Vede i genitori (non sempre tutti e due)dopo le sei di sera. Tralaltro lui fa sport due sere a settimana.

Vede poi i genitori il sabato (in genere solo uno)e la domenica.

È cresciuto equilibrato,sereno e felice,gode di quei momenti che ha coi genitori,che sono entrambi soddisfatti e fanno molte cose,sia da soli che insieme. Il loro tempo è di qualità. Va benissimo a scuola,anche perché lo seguo io,tra le altre cose, scelta tra altre persone,con attenzione e cura.

Cara,ti stai sacrificando troppo. Non hai piu il sorriso.E tuo figlio non ne giova. Prima di buttare tutto all'aria,fai un tentativo, riprendi il tuo lavoro,manda il piccolo al nido,prova,è l'ultimo tentativo che puoi fare. 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 13:06 del 31-01-2016
mamma mia cherry...

tutte queste cose...  le abbiamo fatte noi per nostro figlio...  e non le cambierei per una carriera sfolgorante.

Avatar di gagenoregagenore alle 13:14 del 31-01-2016

Gage,io mia figlia la porto a lavoro..Non dirlo a me,io faccio le pulizie con un diploma e mio marito i turni e lavora pure oggi,per inciso.

Sto solo dicendo che non tutti siamo uguali. Non tutti siamo felici ugualmente nella stessa situazione.

La ricerca della felicità è personale e richiede sempre qualche sacrificio.

Ma per le persone che si amano,nulla è più importante della felicità dell'amato. Preferirei,se fossi nella sua condizione, rivolgere un solo sguardo felice a mia figlia in un giorno,che cento tristi. 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 13:41 del 31-01-2016

*preferirei rivolgere 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 13:42 del 31-01-2016
bhe...

Diciamo che ho una filosofia alla troisi...

 Al "meglio un giorno da leone che cento da pecora",  preferisco  cinquanta da orsacchiotto...

Avatar di gagenoregagenore alle 14:34 del 31-01-2016

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