Mer
17
Feb
2010
Accidiosa persa
L'ho scoperto qualche giorno fa, ciò che sono. No, no, non è mica pigrizia: si chiama procrastinazione cronica, a detta degli psicologi. provate a digitare questo termine, vedrete. Non che questo mi consoli, eh...perchè vallo a spiegare al mondo intero che hai 36 anni e sei ancora alle prese con una laurea in medicina che ovviamente non arriva perchè tutte le tue energie sono incanalate nella sottile arte della procrastinazione...ed ogni tanto sogno che me la si conferisca ad honorem, la laurea...come dire: ormai sono un'azionista della mia università.
E tutti lì a guardarti con un misto di commiserazione e simpatia, perchè "sono studi difficili" ed io vi giuro che glielo spiego, che non è mica vero, che 14 anni fa macinavo esami come fossi il Mulino Bianco e adesso invece sono più arrugginita del Titanic.
So io cosa provo ogni mattina quando, dopo essermi buttata giù dal letto alle 6 per portare il cane a spasso mentre la mia dolce metà ronfa beatamente, dopo aver preparato la colazione alla suddetta metà (che non sa che nemmeno in questa sessione terminerò gli studi...anche se lo scoprirà tra un mese al massimo e lì saranno dolori...così forti che dovrò venire di nuovo qui a sfogarmi ma ora che ci penso sarebbe più giusto se fosse lui a sfogarsi), aver messo in ordine la casa e, se avanza tempo, la mia persona, butto il deretano sulla sedia, davanti a libri che ormai dovrei conoscere a memoria...e comincio a sudare freddo. La verità è che non voglio laurearmi...E così traghetto i miei ultimi 4 esami verso l'eternità.
Forse qualcuno di voi conosce la prassi: il primo passo è convincersi che oggi non è la giornata adatta per cominciare, ma domani sicuramente sarà meglio. l'indomani la debole volontà si scontra con un debole imprevisto. ok, fa niente, c'è sempre il giorno dopo. E magari il giorno buono per cominciare arriva, e faticosamente ne conquisti un altro, e poi un altro ancora. Infine, a 3-4 giorni dall'esame, ti dici che non sei abbastanza preparata. Ma sì, ci sarà il prossimo appello. E così passano i lustri.
Di essere pentita, sono pentita. Ben 12 anni di pentimento. Ho cominciato presto a pentirmi, senza procrastinare un attimo. ma il ravvedimento..ah...per quello...forse...domani.
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Ciao anonima, spero con tutto il cuore che tu ce l'abbia fatta! So esattamente di cosa parli. Io ho buttato 10 anni della mia vita e come se non bastasse ho buttato un anno intero per scrivere un capitolo di tesi che neanche andava bene.Quindi sono qui,, a 28 anni e mezzo a tradurre ancora articoli per il primo capitolo e non so quando finirò. Un abbraccio