Cremisi

Mer

24

Ott

2018

Amici difficili 2

Sfogo di Avatar di CremisiCremisi | Categoria: Altro

I miei due più cari amici, quelli che sono stati da sempre i miei confidenti, stanno vivendo un periodo davvero difficile, in particolare una di loro. Lei è in depressione ormai da un po' di anni, ho tentato di aiutarla standole accanto con il cuore aperto per ascoltarla e non farla sentire sola. Un anno fa finalmente esprime il desiderio di voler consultare uno specialista e mi sono fatta in quattro per trovarle un terapeuta che fosse una persona fidata, che fosse disponibile a incastrarsi con gli orari lavorativi assurdi di lei e che fosse disposto ad andarle incontro economicamente. La terapia non faceva miracoli, ma si sa che è un percorso lungo, la molla dopo poco e a distanza di qualche mese mi chiede di aiutarla a trovare uno psichiatra. Smuovo il mondo per trovarle la persona che fa per lei, le prescrive uno psicofarmaco che lei decide di non prendere. Ok, lo so, boicottare le possibilità di guarigione è abbastanza normale in chi soffre di questi disturbi. Andando avanti con le visite dallo psichiatra viene fuori che ha un disturbo dissociativo con tendenze psicotiche e che le medicine sono indispensabili per riscontrare dei risultati, ma continua a non  prenderle. 

o sono tornata poco fa a casa, sono le 03:57, ero con lei.  Ci siamo date appuntamento alle 21 in centro città e alle 23 ci sarebbe venuta a prendere una nostra amica in macchina per andare in un locale, poi ci avrebbe riaccompagnate entrambe a casa. Io ero sull'autobus per andare all'appuntamento, era strapieno, mancava l'aria. Sono svenuta e mi sono svegliata su una panchina con le gambe rialzate sullo schienale mentre una sconosciuta tentava di farmi bere un po' d'acqua zuccherato. Ora evitate le battute idiote del tipo "potresti mangiare ogni tanto" perché avevo mangiato prima di uscire e non è affatto vera l'accusa che mi hanno riservato molti di non mangiare. Appena ho potuto ho chiamato la mia amica, le dico cosa è successo e le chiedo di venire da me. Ho avuto una sensazione orribile, ero davvero vulnerabile in quel momento e avevo bisogno di appoggiarmi a qualcuno,ma la persona che avrebbe dovuto darmi sostegno non ha la minima aderenza alla realtà, né consapevolezza. Era a 10 minuti a piedi da me. È arrivata dopo 50 minuti e appena mi ha vista mi ha detto "Mi inviti a nozze quando mi dici di vederci in un posto diverso così posso fare una cosa che mi piace tanto: Perdermi!" Era seria e anche piuttosto felice. Menomale che le avevo mandato la mia posizione precisa su Google maps. È stata l'ultima goccia di tanti atteggiamenti che non posso più sopportare. Quando mi sono ripresa le ho parlato a lungo e alla festa non ci siamo andate. Questo periodo è difficile per me, sono uscita da una serie di abitudini malate, dalla depressione e hoprogetti impegnativi in corso. È il momento che anche io sia ascoltata e sostenuta, non da lei visto che non riesce ad ascoltare due frasi di fila senza perdersi, non pretendo nulla da lei, ma non posso permettermi il lusso di prendermi una responsabilità così grande, perché frequentarla è una responsabilità. Bisogna guidarla in tutto come una figlia e succhia energie peggio di un vampiro anche se lo fa senza volerlo. ho detto quello che penso con un macigno nello stomaco. Le ho detto che finché non prende le medicine non posso più far nulla per lei e lei non può dare nulla a me. Vorrei riavere l'amica che une tempo è stata

Gio

27

Set

2018

La superficialità

Sfogo di Avatar di CremisiCremisi | Categoria: Altro

La soddisfazione di provare una taglia 42, scoprire che è larga e portare a casa una bella 40!

Che goduriaaa!!! 

 

Mar

11

Set

2018

Mi confesso

Sfogo di Avatar di CremisiCremisi | Categoria: Altro

1)Ho interrotto i miei studi perché ho avuto dei problemi veramente seri, ora mi sento abbastanza forte e ho deciso di concluderli. Tra l'altro non ho un lavoro full time, quindi ho pensato che sia intelligente da parte mia, per amor proprio e per il mio futuro, finire quello che ho cominciato dato che ora ho tempo, domani chissà. Però non voglio dirlo a nessuno, almeno per ora. Questo è un percorso che, nel mio intimo, ha un significato molto più profondo di quello che ha razionalmente. Tornare a studiare per me vuol dire affrontare un percorso introspettivo pesante che si ricollega a traumi passati di cui ancora porto degli strascichi. Lo voglio tenere per me (e per il mio terapista), senza pressioni e il peso delle aspettative delle persone. In particolare non voglio che i miei lo sappiano perché sono l'ansia fatta persona e hanno un atteggiamento controllante verso noi figli, nonostante nessuno di noi sia più un bambino. Quando ho lasciato gli studi loro sono rimasti molto delusi da me, e so che sarebbero solo felici di sapere che voglio riprenderli, so anche che potrebbero rimanerci male se io li rendessi partecipi a cose fatte, ma dato che il loro atteggiamento, nonostante le loro indiscusse buone intenzioni, non concilia la mia serenità, ho deciso che per ora dovranno rimanere nell'ignoranza. 

 2) (scrivo con una risatina maliziosa in sottofondo) Ho scoperto mesi fa che il mio fidanzatino santo mi ha detto una piccola bugia. Piccola piccola e "innocente", diciamo a fin di bene. Da allora, per il mio divertimento e senza destare sospetti, quando la conversazione è attinente all'argomento, gli faccio qualche domandina sporadica su questa mini-bugia e me la rido sotto i baffi nel sentire il rumore stridulo delle sue unghie sugli specchi e nel vedere la sua espressione sollevata e soddisfatta quando gli sorrido e annuisco mente penso "povero ragazzo ingenuo...". 

Ora l'assoluzione, please... 

Ven

07

Set

2018

Amici difficili

Sfogo di Avatar di CremisiCremisi | Categoria: Altro

Io mi do da fare, sono una persona affidabile e disponibile. Sono testarda, ascolto tutto, ma difficilmente cambio idea, e se a volte è un difetto, tante volte le persone mi percepiscono solida e stabile per questo. Io, nei loro occhi, sono quella forte, razionale, che sa prendere le decisioni giuste. Il problema è che faccio fatica a porre dei limiti alle persone a cui voglio bene e dato che ho un paio di casi umani nel mio cuore che stanno passando un periodo difficilile, succede che nella mia disponibilità loro si buttano a peso morto e pretendono che io riesca a sostenerli. E io vorrei davvero, ma a volte non riesco e a volte neanche voglio imboccare persone che non ne hanno bisogno perché mi sembra di trattarli da idioti. Sono quelle persone che dopo un bel discorso motivante si caricano e sentono di poter spaccare il mondo, ma dopo poco tornano a lamentarsi della loro vita senza però far nulla per migliorarsi. Sono quelle persone che si nascondono dietro un dito e fanno ricadere la colpa dei loro fallimenti su altre persone, sulla vita ingrata, la crisi, la società. Però io gli voglio bene lo stesso, hanno tante altre cose buone. Ma se sapessero quante volte avrei voluto avere io una spalla e non potevo osare di chiederla perché loro le spalle non le hanno o sono io che non le vedo, non lo so. Oppure quante volte avrei preferito stare per conto mio a leccarmi le ferite invece di stare ore al telefono a consolare, consigliare, spronare, incoraggiare, ripetendogli cose che ormai dico con scadenza quasi giornaliera e che loro  ascoltano ogni volta come fosse la prima. Se provo a parlare delle mie difficoltà non mi sento affatto ascoltata. Se chiedo un po' di respiro, se dico che mi sono stufata di dire ogni giorno le stesse cose finisce che non ho fiducia in loro e li tratto come se fossero senza speranza. Eppure io gli voglio tanto bene e non penso questo di loro. A volte mi chiedo se lo sentono quanto tengo a loro e al loro benessere. Questo brutto periodo passerà e torneremo a vivere tutti un po' più serenamente, nel frattempo spero di riuscire a essere forte come loro mi vedono e scrivo tutto questo qui perchè non voglio a mia volta ammorbare qualcun'altro per lamentarmi delle mie scelte (tranne voi che scegliete di leggere sto pippone) 

Sab

28

Lug

2018

Mi sento inadeguata

Sfogo di Avatar di CremisiCremisi | Categoria: Altro

Immagino che i lettori di questo blog abbiano maturato gonadi rilevanti a forza di leggere i tormenti d'amore di giovani coppie. Purtroppo per voi, anche io dovrò parlarvi del mio compagno, ma lui è solo un tramite per parlare di me. Vi ringrazio in anticipo dell'attenzione e se qualcuno vorrà, ringrazio dei consigli. 

Io ho 28 anni, ho imparato un mestiere bellissimo, antico e di nicchia, purtroppo però sono alla ricerca costante di lavoro nel mio campo. Comunque continuo a studiare, aggiornarmi e qualificarmi mentre cerco lavoro. Nella vita mi sono sempre data da fare e ho lavorato tantissimo, ma ho avuto un intoppo quando ero al liceo. Ho sofferto di depressione e bulimia. Non sono riuscita a terminare gli studi. Davvero, io non ce la facevo. Ho lasciato il liceo e mi sono messa a lavorare. Fortunatamente il mio sogno era fare l'artigiana, per cui non mi sono tagliata l'opportunità di un lavoro, non serve l'università, ma nella mia famiglia a quanto pare è meglio rubare che lasciare gli studi. Mi sono curata e appena sono stata meglio mi sono impegnata a imparare la professione alla quale ho sempre sognato di dedicarmi.

6 mesi fa ho conosciuto un ragazzo meraviglioso. Si è innamorato di me, ma io non sono sicura di amarlo. Sicuramente sono affezionata a lui e ricopre un ruolo importante nella mia vita. Certamente da quando lo conosco sono più felice, ma non sono sicura di essere innamorata di lui. Lui ha 12 anni più di me e ha una sua attività. Vive da solo, e da due mesi circa mi ospita a casa sua e non vuole assolutamente che io torni a casa mia. Io mi mantengo nelle mie spese personali, ma a tutto il resto pensa lui. Questa situazione di imparitá mi mette un po' a disagio, ma non nego che mi piace stare a casa con lui. Il nostro rapporto è davvero bellissimo, ma io non ce la faccio a raccontargli di quel periodo in cui sono stata male, mi mette a disagio dire che non sono riuscita a prendere il diploma, che vomitavo, che non volevo vivere. Questo implica un'intimitá che non voglio con nessuno e uno sforzo da parte mia che non sono pronta a fare. 

In questo periodo mi parla spesso del suo lavoro perché è un po' in difficoltà sul cambio di un membro del suo staff, quindi per sfogarsi mi aggiorna sui colloqui conoscitivi che organizza, mi racconta dei candidati, di quali sta prendendo in considerazione. Io ascolto,  in silenzio, ho dovuto fare uno sforzo incredibile per non far scendere le lacrime quando mi ha parlato di un ragazzo che si è laureato con ritardo. Ne parlava come fosse una nullità. Io lo so che a lui piacciono le persone che si danno da fare, e io sono così, però continuo a chiedermi che opinione avrebbe di me se sapesse tutta la verità sul mio passato. Guardando lui come esamina i curriculum penso a chi sta esaminando il mio, cosa penseranno di me le persone alle quali presento il mio curriculum... Mi sono sentita così inadeguata mentre parlava di questo ragazzo... Da quando lo conosco ho sempre fatto confronti tra me e lui. Tra la sua laurea e il mio attestato, tra la sua autonomia e il mio essere alla ricerca isterica di un lavoro soddisfacente, ma non mi sono mai sentita lacerata come ora.

E intanto perdo peso, mangio pochissimo e se mangio qualcosa di troppo vomito. Ho perso 10 kg negli ultimi mesi. Ora sono in un peso perfetto. Lui non vede più di quello che io voglio fargli vedere, non voglio farlo preoccupare. Ho il corpo che volevo, anche se io continuo a vedermi enorme, non lo sono. Sono bella, nelle foto lo vedo, allo specchio no. Eppure io so che finché non avrò il coraggio di essere me stessa, nessun uomo potrà stare con me per sempre. Lui vuole sposarmi, vuole vivere insieme a me, però io non lo lascio entrare  in una conoscenza profonda di me, gli faccio vedere quello che è socialmente accettato, il resto lo nascondo. Io mi nascondo dietro a un numero sulla bilancia. E oggi penso che non voglio che lui sappia e che prima o poi questa storia dovrà finire prima che lui apra gli occhi e mi veda, prima che la considerazione che ha di me crolli miseramente. Non è la prima volta che penso tutto questo e so che non sarà l'ultima. Tutte le mie relazioni restano su un piano superficiale e chi si addentra troppo sento il bisogno di allontanarlo.  E non ditemi di andare da uno psicologo perché ho già fissato il prossimo colloquio e spero di cuore di poter trovare un po' di pace. Penserete che sono stupida, invece io non sono stupida per niente. 

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