Mar
12
Nov
2013
La scuola
Io poche cose avevo: l'entusiasmo, il senso di giustizia e la voglia di parlare; me le avete uccise in ogni modo e in ogni luogo, col vostro riempirvi la bocca di frasi tipo "voi sulle cose dovete riflettere" o "dovete ragionare", "dovete fare domande", "non dovete fermarvi all'apparenza"; e quando io per reale interesse riflettevo, ragionavo, domandavo, dubitavo, investigavo, ero sempre quella ipercritica, quella logorroica, quella fastidiosa, impertinente, fuori luogo, polemica.
Avevo la sincerità e la schiettezza, e le avete fatte passare agli occhi degli altri come cattiveria e sfrontatezza, quando io sono sempre stata gentile, garbata, educata con gli altri fino alla sottomissione.
Ho sempre stretto legami fortissimi con quelli fra voi che mi ignoravano o finivano col detestarmi (perchè io so di essere troppo esuberante, per carità di Dio, lo so, ma non c'è necessità di frustrare l'interesse di una persona in modo così pesante).
Avrei preferito che qualcuno mi avesse detto subito "sei un tipo troppo particolare per vivere bene in questo tipo di contesto, non dare troppo peso a questa struttura" piuttosto che ascoltare per dodici anni di istruzione la solfa della ragazza intelligentissima e profonda che non si applica abbastanza e a cui basterebbe un minimo per brillare e blàblà. ( E forse sono contenta di non aver sprecato la mia velocità di apprendimento per voi).
Mi rimangono solo una grandissima amarezza, l'indigesta prospettiva di otto mesi di travaglio prima dell'esame e la voglia di rannicchiarmi in un angolino e piangere abbracciando un pupazzo.
3 commenti
Anonima, visto che sei una persona in grado di riflettere, rifletti su te stessa. E' possibile che tu abbia individuato le cause esterne di un certo maltrattamento nei tuoi confronti, però è tempo che impari anche a scoprire internamente a te cosa non va. Tutti bene o male, periodo scolastico e dopo subiamo da diverse persone trattamenti poco piacevoli eppure andiamo avanti senza dargli peso.
A volte una grande sensibilità è un profondo handicap
Setanta alle 16:52 del 13-11-2013
penso che tutto stia nella mezza misura, no?
anche io sono una di quelle persone che di solito butta tutto in faccia, che la verità la dice, quanto possa essere buona o cattiva. però il tutto sta nel come ti poni, se agli altri non piaci, non c'è niente da fare, per quanto tu possa essere dalla parte del giusto, devi scegliere la via da prendere. francamente, se a te non sta bene come gli altri ti vedono, c'è poco da fare o cambi tu o ti attacchi, perchè è dura far cambiare idea
Hotaru alle 17:42 del 14-11-2013
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ciao
Ciao, quello che scrivi è particolare. Però se posso dirti ciò che penso io ti dico che stai sbagliando. Ricordati, nella vita possono succedere momenti brutti, situazioni che sembrano insormontabili. Nella vita capita di sentirsi bloccati e cambiati dalle esperienze negative. ma tuttto ciòè un grande sbaglio. Non dare la colpa di una cosa che ti fa male a qualcosa che sta fuori di te. Se dai la colpa dei tuoi problemi alla scuola, alle persone ecc... sei in un vicolo cieco, non puoi uscirne e ne sarai vittima sempre. Prenditi la responsabilità di capire che ciò che hai oggi è frutto solo di te stessa. Non darti la colpa, quello che è stato è stato e non serve proprio a niente, ma prenditi la responsabilità della tua felicità, solo cosi puoi avere pensieri costruttivi che ti porteranno a superare qualsiasi esperienza che ti ha cambiato, la colpa non è mai stata di quella data esperienza ma solo dal tuo modo di interpretarla. Se ciò che dico è vero è altrettanto vero che tu hai tutte le armi per cambiare da sola quello che non va! in bocca al lupo per l'esame!!!