Mar

08

Ott

2019

Orfani

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Ira

Amici, conoscenti, sconosciuti sul blog...tutti danno per scontata la Famiglia. La famiglia che ti sostiene e ti accoglie nel momento del bisogno. Nel momento del mio più amaro bisogno mi ritrovo nella cosiddetta merda.

I miei genitori sono viventi. Ma è come se non ci fossero. Solitudine piena. Non posso scambiare una parola con loro, il cui unico input è mangiare, lavorare, dormire forse. Non c'è amore per il bello, spinta al meglio, speranza. Devo accontentarmi, più peggiora la mia vita, più mi viene tolto, più dovrei rimanere coi piedi per terra, riconoscere la mia incapacità a migliorare la mia condizione, il mio essere incapace a una vita migliore, la mia inidoneità a vivere e frequentare un contesto diverso.

Nella merda ero e nella merda è naturale ritornare.

Non ho perso la calma, ma ho detto al genitore  che mi fa schifo e dovrebbe vergognarsi a parlarmi in questi termini, che l'inetto è lui, che mai in una vita l'ho sentito dire LA cosa giusta. Che questo suo parlare senza criterio mi ha allontanato irreversibilmente. Che mi allontanerò appena mi sarà possibile e appena la misura sarà colma. Che con me finisce la sua stirpe malata e marcia

È scandaloso avere un cretino uguale che invece di proteggermi e aiutarmi mi affossa. La sua vita di merda finirà in bellezza, abbandonato dal figlio tanto disprezzato. Figlio che ha portato vergogna nella sua vita, perché non sono imbecille e miserabile come lui.

 

Vedo che questa non è la normalità. Vedo figli e figlie amorevoli, e mi immagino quanto saranno stati amati quei figli e ricambiati quei padri, che adesso raccolgono quello che hanno donato. 

 

Mi sfogo qui perché le parole cadono nel vuoto, è come se non le dicessi. Parliamo due lingue diverse. 

Quello che posso fare è interrompere la catena, porre termine alla famiglia. Mi sembra il minimo, tutto il bene che posso fare in questa mia vita. 

Nell'unico momento in cui ho avuto davvero bisogno, nemmeno il silenzio ho avuto, ma altro disprezzo.

Non aspettatevi niente da me, ho finito energie e compassione, me le avete strappate, non rimane più niente.E di quel niente, voi siete all'ultimo posto.

Tags: famiglia

3 commenti

ciao

l'unica cosa che mi viene da dirti è che ci perdi tu. e ci perdi perchè i tuoi genitori sono una parte importante dentro di te. Fare pace con loro significa fare pace con una parte di te stesso.

Io non conosco la tua situazione ma so per certo che quello che ti ho appena scritto è vero e sacrosanto.

Non hai bisogno di compassione ma di comprensione. Capire perchè si sono e continuano a comportarsi cosi.

provo a raccontarti un anedotto che magari può aiutarti nella tua comprensione. Ovviamente se vorrai.

Quando ero piccolo, facevo le medie, bisognava scegliere la scuola da frequentare.

Mio padre voleva che io frequentassi un istituto professionale e io no. ero fuori di casa e lo ho sentito perlare con un suo amico che era venuto a pranzo, parlavano di me. Lui disse chiaramente che secondo lui ero stupido e non potevo fare d'altro.

Io dopo aver sentito una cosa del genere sono entrato e misto tra deluso e incazzato gli ho detto qualsiasi cosa.

Solo ora che ho 40 anni comprendo cosa effettivamente sia successo.

Lui aveva frequentato un istituto professionale e solo dopo con le serali prese il diploma.

lui si sentiva non in grado di frequentare un vero e proprio istituto superiore e cosi nella sua mente anche io non ne ero in grado. Quel modo di fare era ed è stato un suo modo di proteggermi per non farmi vivere brutte situazioni.

Oltre a questo questa esperienza ha fatto in modo che io frequentassi una vera e propria scuola superiore e per dimostrare a lui che si sbagliava ho pure preso il diploma.

Quindi tirando le somme quella esperienza ha permesso che io avessi la forza di portare a termine la scuola e ora ho un diploma.

e per di più mi ha fatto capire che dietro a quelle parole apparentemente brutte nei miei confronti c'era solo il fatto che lui voleva proteggermi. Chiaramente questo per lui è stato inconscio ma era proprio cosi.

Ora sapendo tutto ciò potrei avercela ancora con mio padre per questa cosa?

 

ciao ciao  

Avatar di otelloboyotelloboy alle 16:31 del 08-10-2019

@otelloboy

Io mi felicito del fatto che sei una persona evoluta, sei arrivato a capire e non portare rancore, però questo dipende dal fatto che le cose sono andate bene. Non voglio parlare di meriti, dico solo che ci sei arrivato grazie al lieto fine. Quanti ci arrivano? Non tutti. Se ti fosse stato davvero impedito di studiare e in qualche modo le cose fossero andate male saresti rimasto prigioniero del rancore, o qualcosa di simile. Onestamente ho scritto questo appunto, che mi potevo risparmiare, per una certa invidia, in senso buono. Io sono rimasto più in basso, tante cose sono andate male a causa della mia famiglia e del loro entourage, e alcune cose, purtroppo, non riesco a perdonarle.

Lo sfogante sbaglia, a mio avviso, a prefiggersi di non avere figli per ripicca verso i genitori. Chi te lo fa fare? Te ne andrai, se stai male con oro, ma se troverai una situazione favorvole e vorrai farti una famiglia, davvero ci rinuncerai per tenere il punto con loro? 

Sarebbe farsi del male per niente. 

Una piccola parte del nostro futuro dipende dal caso. C'è chi crede che il caso conti tanto, chi crede che conti poco, ma un minimo di imprevisti in positivo (e in negativo) ci sono sempre. 

Se pensi male non potrà andare bene. 

Hai visto il film biografico su Ray Charles? C'è un episodio in cui il cantante valuta un offerta commerciale di una casa discografica in base alle royalties di tot cents al vinile. L'agente discografico gli dice: Pensa in cents e avrai cents, pensa in dollari e avrai dollari.

E' sempre meglio pensare positivo. 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 17:29 del 08-10-2019

Fai bene sfogante. Sono i genitori che scelgono di avere dei figli e quindi è compito dei genitori prepararsi al meglio. So che fare il genitore non è facile e non c'è un modo giusto per farlo, ma deve esserci un impegno di fondo, anche solo nel non attaccare, insultare o demoralizzare la prole. Anche perché ormai, al giorno d'oggi, ci sono mille strumenti per studiare ed informarsi su come crescere al meglio un bambino, sugli errori assolutamente da non fare e su certe linee guida da seguire per la salute psicologica dei figli. E sì, il figlio, checché se ne dica in questa società idiota, non deve nulla ai genitori, perché non ha chiesto lui di nascere. Due persone, per una LORO esigenza, decidono di crearne un'altra, e spetta a loro tutto il lavoro.

Quindi caro sfogante, abbandona il prima possibile la persona che ti fa stare male. L'unico consiglio che ti posso dare è di cercare di distaccarti anche emotivamente, in modo da non provare nemmeno risentimento o tristezza, altrimenti ti rovinerà la vita anche a distanza.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:22 del 09-10-2019

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