Ven
08
Apr
2016
Esaltazione del nulla
Non é che la virtus si é persa, é che ha perso contenuto ed importanza.
E´facile succhiare nuovi cazzi, entrare in nuovi culi e sfinteri annessi. E´facile flirtare. E´semplice dormire 3 ore in piú ogni notte.
Ammazza come sono soffici le coperte. Che bello vedere film in treno.
Non volendo impegnarsi in alcunché, abbiamo portato avanti l´esaltazione della merda!
E´semplice sentirsi apposto se la merda é bona.
Non é che sono un puttano, no, é che non sono pronto a legarmi.
Non é che sono troia, no, é che sono complicata.
Non é che sono un nullafacente, no, é che lo stato non c´é
Non é che sono un testa di cazzo fuori dal mondo no, é che i posti in ricercatore delle merendine li hanno tutti cancellati appena dopo la mia laurea in architettura delle merendine
Non é che sono ignorante, ma le citazioni attribuite alla cazzo di cane su facebook sono piú semplici da postare, non sapere
Non é che sono grasso e magra, é solo che avevo letto 0cal al panetto di burro, mica sapevo che fosse ipocalorico
Avete esaltato la pochezza, e mo´mangetevi la merda.
40 commenti
Non è che non ho letto lo sfogo, e che non ho capito con chi ce l'hai.
Parliamo di esaltazione della merda, con annesso sfogo, in un sito di gente che passa il tempo a giustificare le proprie pene o fare i giudici morali.
Onestamente questo sfogo non ha né arte né parte.
A volte sono situazioni di comodo i casi che hai descritto, altre volte sono difficoltà che è facile scambiare per comodità, ma magari non lo sono.
Poi non so se il tuo sfogo è riferito a gente che conosci.
Se ho capito bene (e in quel caso quoto di brutto) è uno sfogo contro i comodi (categoria che mmHg odia da sempre), con l'aggravante che il sistema anzichè drizzarli offre loro una spalla su cui piangere, convincendoli che non sono loro ad essere sbagliati, che anzi devono perseverare nella loro inetta condotta pretendendo oltretutto rispetto, comprensione e aiuto dagli altri.
non è che scrivi stronzate, no, è solo che io so' scemo e non capisco.
l´ha beccata @Ozy
Si vuol far passare il nulla come normale, o buono. Giustificando sempre tutto e tutti.
clap clap
Il tipico ragionamento da pecorone: se sei fuori dal gregge sei tu il coglione, non il sistema che ti fotte tutto, diritti, stipendio, pensione e dignità. La colpa è tua, povero coglione che volevi studiare e addirittura fare ricerca, una bestemmia in questo paese di pecore e caproni ignoranti, anziché leccare culi, pagare la mazzetta e aprire qualche società offshore a Panama. Cosicché tutti i nostri mali sono colpa del mio coinquilino laureato in filosofia che si mantiene lavorando come pizzaiolo in attesa del prossimo concorso farsa, e non di chi ha permesso a me, a lui e anche a te (ammesso che tu te ne renda conto, ma non credo, non ci arrivi) di rinunciare ai più basilari diritti costituzionali, compreso il diritto alla salute e ad un'esistenza dignitosa. Tu continua pure a schierarti con chi dall'alto ci attacca ogni giorno, alimentando le guerre fra poveri per distogliere l'attenzione da se stessi...vedo che con te questa strategia attacca alla grande, bravo, ti sei convinto! Sei degno di appartenere al gregge, continua a belare! Beeeeeeeeeeeh!!!!
Concordo...
dov'eri quando c'era da commentare lo sfogo di @regan?
Mmhg qualche giorno fa ho visto un documentario sui bambini sovrappeso inglesi,da paura.
Bambini enormi,denti variati, videogiochi come unico passatempo e chi più ne ha più ne metta.
I genitori argomentavano con:"è più facile sfamarli con pasticci perché gli piacciono/è lo stato che deve mettere un freno ai produttori di junk food/non ho tempo di vedere se si è lavato i denti/volevo una vita semplice...".
Orrore.
*cariati
Quoto e straquoto.....e chissà come mai si tende a.sminuire meriti e successi con un semplice " è stato fortunato"!!!
Per anonimo 15.59
Continua tu a belare che altro che pecorone sei proprio un montone, di quelli "che tanto è colpa dello stato e della politica"! Sì certo perché lo stato non lo facciamo noi cittadini? I politicanti e chi ci comanda non sono nostri concittadini no eh? Prendi il m5s partito apparentemente da iniziative popolari genuine e giuste, con che risultato? Che il porchettaro del quarticciolo è diventato parlamentare e si è ben fatto il suo stipendio quello sì, stellare...e 'nculu a noialtri poracci! Ma fatemi il piacere l'Italia è fatta per l'80 percento di scaricabarile come te che sono i primi a sorpassare la fila usando la corsia di emergenza.. Ma vafangul va
"Lo stato non lo facciamo noi cittadini"???? Ahahahahahahahahahahahahahahahahah..!!!! Si, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata....no vabbè, no comment.
Anonimo delle 10:08
Lo stato siamo noi cittadini, ma chissà come mai al posto di cambiare le cose ci attacchiamo gli uni con gli altri.
Diamo la colpa a persone che cercano di seguire un futuro dignitoso, di chi ha studiato, ma non riesce ad entrare nel mondo del lavoro e spesso e volentieri per mantenersi fa qualsiasi lavoro.
Invece di belare ed incavolarsi con persone che cercano una vita normale, cerchiamo di cambiare le cose! Perché scommetto che tu sei il primo a lamentarti, a guardare i telegiornali e non fare niente!
Oltre che attaccare e giudicare le scelte altrui.
beh però prima aspiravi a fare il ricercatore delle merendine con la laurea in architettura delle merendine. E se ci fossi riuscito ora saresti aldilà della barricata, tra i fortunati. E invece ti è andata male e sei aldiqua.
E ora dovrei darti compassione? No. Non ne meriti.
Ma qui penso che siete tutti storti.
Nessun titolo di studio è considerato come ricercatori delle merendine, all'estero non mi è mai parso di sentire certe insinuazioni ed anzi si da molto più rispetto per chi ha una laurea.
(ma anche per chi non c'è l'ha comunque)
Poi vabbè la fuga di cervelli è un'utopia, nevvero?
Continuate a pecorare ed attaccare chi non c'entra nulla
- @bardei e quelli che la pensano come lui: forse l'emisfero occidentale non è proprio quello che fa per voi. Comunque, a titolo informativo, se volete un paese dove studiare è un lusso per i rampolli di qualche casta oppure di una fetta ridottissima della popolazione (chi ha più mezzi/capacità, ma anche solo i mezzi), a sua volta costretta a studiare solo ciò che serve ai bisogni più basilari delle persone (nozioni di medicina, infermieristica, qualcosetta di ingegneria..non sia mai letteratura o filosofia, sennò corri il rischio che qualcuno inizi a "pensare troppo"), mentre gli altri o zappano la terra o vanno a lavorare in fabbrica, ignoranti e in condizioni di schiavitù, ho in mente il posto che fa per voi: il Burundi! Perché non ci ci trasferite? Lì è proprio come desiderate voi, chi si lamenta della sua condizione viene addirittura incarcerato! Figata, no? Perché l'autorità non si deve toccare, non si può contestare, chi lo fa è meglio che finisca in malo modo, in galera! Studiare lingue, lettere, filosofia??? Roba da occidentali frikkettoni, progressisti da strapazzo! La cultura è pericolosa, va bandita, non serve! Chi studia deve essere punito e stigmatizzato dalla società! W il Burundi!!! Cosa te ne fai del modello tedesco o nord europeo dove le università sono addirittura gratuite! Lì ci stanno i barbari, no?E poi le donne, che studino la religione che è meglio! Ecco il paese che per voi, ma ho buone notizie: anche l'Italia si sta "burundizzando", tra un po' molte università chiuderanno, la ricerca sarà morta e voi finalmente potrete essere fieri di cotanta meravigliosa arretratezza, che bella l'arretratezza! Non vedete che ci avviciniamo sempre di più, dai che manca poco! Ci siamo quasi. Ora ESCO, vado a caccia. Arrivederci, amici trogloditi! Aug!
mmHg
Stranamente d'accordo con te.
Anonimo alle 15:59
eh si, sarebbe piaciuto al tuo amichetto far eil ricercatore in filosofia ehh.
Ma braaavo il pupo!
Voglio fare il ricercatore in filosofia, indossare giacche casual e guardare chi non é dottorato come me dall´alto in basso come pecore nel recinto.
E invece, a 18-19 anni, quando la maturitá su carta cantava la scelta della universitá, lui ha inseguito il sognooooooo
Il sognoooooo
Voglio fare filosofia e mangiare le merendine.
Il sognoooooooo.
Invece altri facevano cose per passione: non sai quanto sia figo alyarsi la notte per panificare. E´mobbidosissimo! Non sai quanto sia figo studiare analisi III, mi ci faccio ancora le pippe al ricordo. Brrr. Non sai quanto sia bello seguire "il masto" per imparare il mestiere dell ídraulico.
Ho un sogno. Essere come SUPERMARIO, ma senza principesse.
Nooo, ma il sogno del tuo amico filosofo é comunque il suo sognoooooo.
Il sognooooooo.
Caro Anonimo alle 15:59, il tuo amico é uno stronzo che vive fuori da mondo e non sa contestualizzare un cazzo. Se chiudo gli occhi nesusno muore. Ecco la sua filosofia.
E quindi, a 18-19 anni, via di merendine e filosofia. Poi si piange su scelte di merda.
Ecco la comoditá. Quella di voler viver ein un sistema fittizio senza considerare il reale. Ah giá, ma quello é piegarsi al sistema. IL SISTEMAAAA!!!
E ora, una margherita con poco olio, grazie.
@cherryred
giusto, comodo anche quello. Poi li vedi nella sala d´aspetto dei cardiologi.
OOOPS
Buon Lunedí.
Ma che è, ti è esploso un peperoncino nel culo mmHg?
Vivi all'estero, hai la tua laurea nel ramo delle lauree a tuo dire giuste, a quanto dici guadagni bene, hai una donna che ami...e che sprechi il tuo cazzo di tempo a sputare merda così?
Ma rilassati
E continua a vivere la tua vita fra i giusti e gli scomodi che hanno tanto sofferto e quindi ora hanno ottenuto con sangue e sudore quello che meritavano.
O forse sei così arrabbiato perché dopo tutto quel sangue e sudore il lavoro che hai ti mangia tutto il tempo, la vita, le energie mentali e per altro ti rimane poco, e non ne puoi più, una parte di te vorrebbe concedersi di potersi rilassare un po'? Avere una vita almeno un pochino più comoda? Puoi farlo eh? Smettila di sprecare tutte queste energie in livore verso gli altri e inizia a investirte nel cercare di crearti una vita che ti renda davvero felice.
Io i ricercatori di filosofia ce lo vedo di più col blazer di tweed con toppe sui gomiti. Fa molto "studiooooso". E jeans,naturalmente,vorrai mica sembrare un "vecchio dotto polveroso". Bah. Buon fottuto lunedì.
Ma vi hanno messo il sale nel caffé questa mattina?!:D
Quindi lo scopo dello sfogo è alzare la cresta, gonfiare le piume nel petto e dire " Ah! Povero ingenuo, IO che ho scelto il meglio del meglio, IO che ho capito come si vive me la rido perché tu sei un fallito ed hai scelto un percorso che nessuno in Italia calcola!" ?
Un applauso all'astio, complimenti vivissimi :,).
Non ho una laurea, non sono mai stato tipo da università, ma non ho questo pregiudizio che il tizio dottorato mi guarda dall'alto in basso. Forse è appunto per queste persone che hai creato questo sfogo?
Ho conosciuto uno uscito dalla Bocconi che mi ha deriso per il fatto che ho frequentato un istituto professionale e non ho mai studiato per ottenere una laurea. Un imbecille.
Tuttavia, ci sono persone con la laurea in mano che mi hanno sempre trattato con rispetto e "uguaglianza" senza mai farmi sentire una persona di secondo grado.
Ognuno è libero di studiare quello che vuole, di perseguire i propri ideali, solo perché le cose vanno di merda non significa che il percorso sia sbagliato.
Conosco gente con la laurea "da merendine" che si lamenta di non avere possibilità di crescita nel mondo del lavoro, ma si fa comunque il mazzo con lavori da cameriere per mantenersi.
Se dobbiamo fare la distinzione di quale lavoro sia migliore e reale, allora dovremo prendere per il culo anche chi fa l'insegnante in Italia.
Più che lavorare fanno volontariato, visto che guadagnano una miseria. Da questo punto di vista anche loro hanno una laurea da "merendine".
non so contro chi spari @funghetto, perché é confusa come risposta.
Lo sfogo era proprio contro chi sceglie sempre la via piú comoda, e poi giustifica una mancanza con una gran bella paraculata. L´esistenza o meno di una laurea non elargisce punti premio alle persone. Né sul fatto che un lavoro sia meglio di un altro. Non capisco l´OT.
Sulla prima parte, no, non gonfio il petto. Era una invocazione alla responsabilitá lo sfogo, e anche la risposta. Un attacco ai comodi, appunto.
@anonimo delle 9:45
Nessun peperoncino. Sono fatto proprio cosí.
Sono una spregevole persona che sudandosi un pó tutto nella vita non nutre la minima compassione verso chi non fa altro che piangersi addosso e dormire. Amare e tradire. Piangere e dormire ancora.
Lo stesso astio mi permette di alzarmi presto al mattino, lavorare, tornare a casa e aiutare chi per cause diverse non ha la fortuna di potersi piangere addosso con un tetto sulla testa.
Nulla di OT, anzi ho commentato specialmente l'andazzo dei commenti che puntavano sulla laurea delle merendine ed al tuo commento di poco fa che sembrava riflettere ciò che pensi di una categoria:
"Voglio fare il ricercatore in filosofia, indossare giacche causal e guardare chi non è dottorato come me dall'alto in basso come pecore in recinto"
Anche per questo chiedevo se parte dello sfogo mirava a certe persone che hai incontrato. Non la vedo una comodità la scelta di corsi di laurea chiamati come "laurea da merendine". Non ne capisco il nesso.
Per il resto su gente che abbellisce Facebook con citazioni a cazzo, gente che troieggia, ma non lo ammette sono d'accordo che è merda infiocchettata.
Bisogna pensare però che se ci sono persone così è anche perché c'è gente che da corda alle loro stronzate.
@Funghetto:
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Ognuno è libero di studiare quello che vuole, di perseguire i propri ideali, solo perché le cose vanno di merda non significa che il percorso sia sbagliato.Ognuno è libero di studiare quello che vuole, di perseguire i propri ideali, solo perché le cose vanno di merda non significa che il percorso sia sbagliato.
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Qui canni alla grande, analizziamo da un punto di vista logico quello che hai scritto:
Se il tuo scopo è non morir di fame (cosa importante per parecchi direi) e da un'indagine di mercato emerge che per l'impiego dei tuoi sogni non c'è la benché MINIMA speranza di trovare qualcosa, scegliere di perseverare in quella via è una condotta sconsiderata che ti espone ad un grande rischio.
Chi opta per scelte palesemente utopiche compromettendo il proprio futuro e sputando sopra alla realtà SBAGLIA e BASTA in quanto non riuscirà neppure a rendere se stesso capace di sopravvivere, occorre poi in quel caso essere responsabili delle conseguenze delle proprie azioni.
E' ora di svegliarsi anonimi sognatori! il mondo non è quello delle fiabe, se vivi al polo nord e il tuo sogno è quello di vender frigoriferi scoprirai ben presto che i morsi della fame fanno più male dei sogni infranti.
Ozymandias,
è vero, ma quindi sapendo che in Italia fare il maestro significa fare la fame, appurando con tanto di indagini di mercato etc. etc, nessuno dovrebbe più studiare per diventare insegnante?
@Funghetto:
Ci sei andato vicino:
NON nessuno, bensì un sensibile calo dei laureandi, in modo tale che la domanda di maestri ecceda l'offerta e un maestro (divenuto più raro e ricercato) possa "valere" di più! si chiamano RETROAZIONI ed esistono sia in natura che in economia, valgono per tutti i settori.. è l'equilibrio fra domanda e offerta.
Il concetto come dicevo prima è: se vivo al polo nord e sogno di costruire frigoriferi, se sono avveduto e tengo alla mia sopravvivenza deciderò comunque di costruire impianti di riscaldamento (oppure mi trasferirò in africa a vendere frigoriferi).
I sogni van bene quando intraprendendoli non si rischia di precipitare... occorre dare la giusta priorità alle cose.
In pratica tu parli di legge della giungla.
Sta bene, tuttavia non si tratta di quante persone inseguono una laurea. E' vero che se in 100 richiedono un lavoro per una sola posizione di offerta, l'acqua sale alla gola ed in 99 affogano.
Se io scelgo di fare l'insegnante, perché dovrei fare il commercialista? O il parrucchiere?
Non condivido il ragionamento, anche perché se calano i laureandi, strabordano i professionisti e quando mai si trova un equilibrio?
Di fondo il problema è un mare di burocrazia, insegnanti precari con paghe infime, ma forse queste cose sono sempre da tenere in conto, segnarsele e cercare altro perché tanto bisogna farsi andare bene questo.
Con i sogni bisogna essere cauti, ma quello che consideriamo noi sogni in altri posti non è considerata fantascienza.
tutto una supercazzola. lo sfogo è scritto a supercazzola in modo da aver sempre ragione. e tutti a ragionare sul mistero dell'acquaio intasato.
cosa ne può venir fuori da una discussione così?
un talk show.
Non è la legge della giungla, è l'equilibrio che (volenti o nolenti) regola questo mondo.
Se scegli di fare l'insegnante quando ne servono 10 e si offrono in 1000 , hai un bel 1% di probabilità di riuscita (ottimo motivo per evitare di disinvestire anni di vita per un fallimento pressoché sicuro).
Anche io avevo il sogno di fare il pilota automobilistico, cosa dovrei dire? piangere perchè il sistema non mi aiuta ad entrare in formula 1? che sciocchezza...
Concludo dicendo che se ti accorgi che quello che non puoi fare qui lo puoi fare in altre parti del mondo, allora puoi avere le palle di intraprendere proprio la scelta coraggiosa dell'autore dello sfogo.
Le opportunità sono montagne, noi non siamo maometto, siamo solo uomini. La montagna non si sposterà mai per andare incontro all'uomo, è l'uomo che dovrà scalare la montagna con il proprio sudore.
"Se scegli di fare l'insegnante quando ne servono 10 e si offrono in 1000 , hai un bel 1% di probabilità di riuscita (ottimo motivo per evitare di disinvestire anni di vita per un fallimento pressoché sicuro).
Anche io avevo il sogno di fare il pilota automobilistico, cosa dovrei dire? piangere perchè il sistema non mi aiuta ad entrare in formula 1? che sciocchezza..."
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Beh, se permetti mi sembra un paragone quanto meno azzardato...
Ok che al giorno d'oggi non è semplice entrare nel mondo dell'insegnamento, ma di certo la percentuale di possibilità di diventare pilota di F1 è mooooolto più bassa!
Un pò come paragonare uno che vorrebbe lavorare nel mondo dell'aeronautica n genrale, ad uno che ha come sogno quello di andare sulla luna.
Diventare insegnante non è impossibile... certo bisogna scendere a compromessi con anni di disoccupazione e precariato, e - giustamnete - non tutti possono permetterselo.
Difatti, non per niente, si è parlato molto spesso di quanti ragazzi lasciano l'Italia per cogliere le opportunità.
Ma se si da per scontato che bisogna lasciare il proprio paese per avere un minimo di futuro, siamo alla frutta oltre che al limite dell'assurdo.
Ho fatto esperienze all'estero perché ne avevo l'opportunità, ma non tutti possono fare queste scelte per ragioni di famiglia o altri motivi. Sicuramente non bisognerebbe sentirsi costretti a partire.
Il discorso in sé mi pare abbastanza ristretto oltre che farci diventare degli automi.Ma d'altronde il mondo va così no?
magari avevi futuro come pilota, chissà potevi fare la cresta a Schumacher ;) Mai dire mai.
@oldjoe
grazie, non speravo di essere in grado di scrivere supercazzole.
Oggi sono antani
@funghetto
a volte non si parla di cogliere l´opportunitá, ma di sola ambizione.
Io in Italia lavoravo, ma avevo il settimo metalmeccanico. Stop.
Avrei maturato qualcosa in superminimi, ma oltre quello, sarei stato fermo. Niente casa, niente auto, niente viaggi. O forse si, qualcosina, il "pezzotto" della casa, dei viaggi, dell´auto.
La sfogo, a parte tutto, non era una supercazzola, né un tentativo di flame. Era per dire che é tosta giá di base, alla partenza. E dopo é anche peggio. Come in una relazione, prima si dá libero sfogo all´amore, poi si tratta di dover cullare il rispetto, la fiducia, il tempo.
Non sono contro chi insegue i sogni, anzi. Ma a volte manca un´azione importante: la stesura stessa del sogno. Voglio fare l´insegnante. Ottimo. Cosa mi aspetta?
-Supplenze per partire in ogni zona d´italia
-graduatorie da percorrere
-bambini-ragazzi difficili, con famiglie difficili
-stipendio non altissimo
-molta vacanza
-ripetere le stesse nozioni all´infinito, cambiando il pubblico.
E´questo il mio sogno? Si lo é! Non ve ne sono altri dove invece guadagno 3000 euro al mese e la scuola é a 20 metri da casa.
Pensare che sia diverso, pensare a occhi chiusi, come gli struzzi, per lamentarsi solo poi, é da comodi.
Oggi é martedí, giá un pochino meglio.
Buongiorno
@Funghetto:
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Il discorso in sé mi pare abbastanza ristretto oltre che farci diventare degli automi.Ma d'altronde il mondo va così no?
magari avevi futuro come pilota, chissà potevi fare la cresta a Schumacher ;) Mai dire mai.
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Per quanto ristretto possa essere il discorso non cambia di fatto la situazione, il mondo non è perfetto e non è (come dice il pediatra di mio figlio) "apparecchiato per noi", spesso i nostri sogni non sono compatibili con il contesto in cui viviamo.
Io vivo in modo molto semplice e logico, ragiono in base al rapporto rischio/opportunità e pondero le decisioni sulla base di proiezioni realistiche corrette pessimisticamente con un coefficiente che mi garantisce un minimo margine di sicurezza.
Se una determinata scelta non risulta ragionevole, non la intraprendo. La scelta di intraprendere la carriera di pilota per i miei canoni ha sempre avuto un rapporto rischio/opportunità altissimo, pertanto l'ho esclusa e basta, ma in OGNI CASO (anche nelle scelte apparentemente sicure che si sono rivelate fallimentari) la cosa meno opportuna è piangersi addosso dando la colpa al sistema.
Ci si rialza e si riprova fino a che non si giunge ad una condizione soddisfacente.
PS: @mmHG
- Il lunedì è devastante
- Il martedì è deprimente
- Il mercoledì è senza infamia né lode
- Il giovedì è rilassante
- Il venerdì è esilarante
:-)
mmHg
Senza voglia di darsi da fare, fare fatica ed avere l'ambizione di realizzare un progetto non si va da nessuna parte. E sono d'accordo. Se tu non ti fossi il mazzo non saresti dove sei adesso.
Una persona che conosco, da fare il cameriere, a studiare un master a Londra è arrivato dopo anni a gestire uno dei due ristoranti italiani a Walt Disney World in Florida.
Se lui si fosse pianto addosso, senza fare nulla per cambiare le cose, allora sono d'accordo che questo tipo di comodità aka vittimismo non è da compatire.
Ma non è questo il punto. Non è questo il discorso.
Si è parlato di rischi, dei pro e contro, del fatto che se scegli un determinato percorso devi valutare la realtà di una situazione etc.
Quello che contesto io è che risulti normale o si accetta la realtà in cui viviamo.
Se un maestro è precario a 50 anni è fesso lui perché doveva valutare anni prima a cosa andava incontro. Doveva calcolare prima che non era una scelta ragionevole, mica perché trova migliaia di magagne tra burocrazia, abilitazioni, etc.
Se uno si laurea è meglio che cominci a guardare altrove, perché è normale che ci sia una esportazione di cervelli anziché dare una possibilità e raccogliere i frutti qui. Come è anche normale investire o o portare la propria attività all'estero.
Doveva pensarci prima e vedere la realtà dei fatti? Si.
E' normale tutto questo? No.
Se un tizio cammina su una strada piena di falle e crepe...questo continua a camminare, ma inciampa, si fa male, si rialza ed in qualche modo va avanti, la prima cosa che si fa è dare dell'imbecille al tizio perché se si è fatto male è perché non ha guardato dove andava. In parte è vero, ma forse se la strada non era ridotta in quelle condizioni, aveva poche probabilità di cadere. Oltre alle azioni del tizio, bisogna considerare la strada su cui cammina.
Magari si creano meno stereotipi, meno prese per il culo come "lauree da merendine" e cercare di evitare una chiusura che si sta trasformando in guerra tra poveri.
Aggiungerei @Ozy, il sabato = Total Chaos.
La domenica = Where am I ?
@Meaow:
ah ah! grande! sicuramente la domenica mattina è "Where am I?",poi avvicinandosi a sera diventa "oh no ! it's Monday".
@Funghetto:
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Se un maestro è precario a 50 anni è fesso lui perché doveva valutare anni prima a cosa andava incontro. Doveva calcolare prima che non era una scelta ragionevole, mica perché trova migliaia di magagne tra burocrazia, abilitazioni, etc.
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Qui stiamo prendendo casi limite elevandoli alla punta della gaussiana, andando avanti così non ne usciamo più!!!
Esisterà sempre la persona sfigata che ha agito in modo avveduto e responsabile e per una serie di vicissitudini si è trovata sotto a un ponte.
Esisterà sempre anche il fesso che vive alla giornata senza badare a nulla e si trova il posto bazza o la schedina vincente.
La mia critica faceva riferimento ad un ampio bacino di persone rincorrono sogni improbabili e senza prospettiva, per poi lamentarsi perché il "sistema" non ha concesso loro di sistemarsi.
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Mazza che rosicamento.