Mer
18
Set
2013
Il mio migliore amico soffre di epilessia tonica clonica
Da fine giugno il mio migliore amico ha scoperto di soffrire di epilessia tonica clonica (il grande male), ma ancora non si sa da cosa questa sia dovuta. La prima volta che ha avuto una crisi è stata circa ad Aprile, in seguito a un trauma cranico. Subito è andato al pronto soccorso e ha fatto accertamenti ma dai primi esami non risultava nulla. Alla fine di giugno, una mattina si è ritrovato steso sulla brandina dell'ospedale, completamente ignaro dell'accaduto (durante il sonno aveva avuto una pericolosa crisi che gli è durata più del normale, caratterizzata da perdita di coscienza e memoria, allucinazioni, convulsioni ed emissione di sangue dalla bocca). E' rimasto in ospedale per giorni fermo a letto. Hanno scoperto che le crisi gli si presentano solo la mattina prima di svegliarsi, mentre ancora dorme. Ultimamente ha fatto altri esami per scoprire definitivamente da cosa sono causate le crisi. Ha fatto la TAC, l'EEG, NAP e REC e altri esami di cui però non ricorda il nome. Conosco i primi due tipi di esami ma gli altri due non ha voluto spiegarmeli. Non gli piace molto parlare di questi argomenti ma io sono veramente preoccupata anche perchè le pillole che gli hanno somministrato lo rendono incredibilmente lunatico, aggressivo e nervoso. Per questo volevo sapere da qualcuno che se ne intende maggiormente qualcosa in più, su tutto, davvero. Come mai queste crisi si verificano mentre dorme e da cosa potrebbero essere causate? Gli ultimi esiti che avrebbero dovuto rivelare che cosa aveva, dicono che apparentemente non ha nulla, anzi risultano proprio INVISIBILI. Io quando l'ho saputo gli ho detto:"Beh, ottimo, no? Questo è positivo, significa che non hai nulla di grave". Lui mi ha risposto che invece è il contrario... che il suo problema non nasce dalla testa... e cose che non ho capito bene, anche perchè era molto vago. Quindi volevo sapere, cosa significa l'esito degli ultimi esami? Mi ha detto inoltre di essere peggiorato e che gli hanno aumentato la dose di pillole da prendere. Non ha smesso di fare esami e probabilmente ne farà ancora per tanto tempo, se non per sempre. Piccola precisazione: l'unica cosa che sanno i dottori (o che almeno lui mi fa credere che sappiano) è che c'è una parte del suo cervello che non risponde agli impulsi, che è come dire, difettosa. Non so nient'altro, ho bisogno di maggiori spiegazioni e rassicurazioni, lui è ancora sconvolto da tutto questo e giustamente non si sente pronto a parlarne. Io però vivo con l'angoscia, ogni sera prima di addormentarmi spero che la mattina ci sia ancora, questa situazione ha cambiato anche il nostro rapporto, che ora si è molto smorzato e ultimamente lo vedo sempre silenzioso e triste, ma continua a dire che va tutto bene. Aiuto
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scusa mi dispiace per il tuo amico ma qua non credo sia il posto migliore per ricevere aiuto