Doppio tradimento

E vissero felici e contenti.

Ti scrivo da moglie e traditrice.

1) Non tutti i mariti cazzeggiano sulle chat con altre donne. Il tuo sì, se a te va bene, tienitelo così.

2) Una storia che dura da un bel po' non è MAI solo per sesso, da nessuna delle due parti. Magari per lui è cominciata solo per gioco, ma se vedi che cominci a provare sentimenti che non vuoi provare, o vedi l'altra provare questi sentimenti, chiudi. Se non chiudi, è perché c'è altro di mezzo, non solo sesso.

3) Non tutte le amanti vogliono "rovinare le famiglie. Aggiungo che l'amante non ha nessun obbligo verso la di lui famiglia, ce l'ha verso la sua stessa famiglia. E lui ha obblighi verso la sua stessa famiglia. 

4) Scusa se mi permetto, ma tuo marito è un cog...one e un codardo: dare la colpa all'altra invece di prendersi la sue respinsabilità, è da vigliacchi. Se sai che lei è innamorata e tu non hai interessi di quel tipo, chiudi. La storia del solo sesso è una balla colossale. Magari gli faceva piacere avere un'altra donna che lo desiderava, o magari si sentiva solo e aveva bisogno di calore amore, solo lui lo sa. Ma la storia del solo sesso non regge proprio...

...che giornata ... mariti che tradiscono mogli ...mogli che tradiscono mariti ...

Si ma detto tutto ciò...chi lo scende il cane? Chi lo piscia? 

Se hai scatenato l'inverno ci credo che mo fa frid!

E' tutto lusso, calma e voluttà.

Non mi sembra il caso di intervenire.

Tutti godono.

Purtroppo a volte gli uomini cascano a loro volta nella seguente trappola: si convincono di esser in crisi con la moglie, ci credono davvero. Se ad esempio i primi anni del matrimonio si faceva l'amour quasi ogni giorno,il rallentamento degli ultimi anni, la noia coniugale, le bollette da pagare, i bambini, tutto lì induce a pensare che con la moglie sono in crisi. Quel modo di comunicare stanco e annoiato,la routine,i litigi saltuari e frequenti che però accumulati danno l'idea di permanenti, tutto questo li porta a interiorizzare la parola "crisi",anche se di fatto non è così: continuano a dare il bacetto alla moglie, a farle un regalino a San Valentino, fosse anche per senso del dovere, e a loro modo temono di perdere la moglie così come un tempo temevano di perdere la mamma.

Ma il senso di crisi prevale, e con questa parola in bocca, si consegnano nelle unghie dipinte di altre donne, che a quel punto si sentono autorizzate a entrare in una coppia "in crisi", che però di fatto, così in crisi non lo è mai.

Qundi ricapitolando,l'amante si sente tradita,come se lui con la storia della crisi le avesse detto una bugia, quando invece era in assoluta buona fede, per un equivoco ne è convinto; la moglie si sente tradita perché non percepisce la crisi nello stesso modo in cui la percepisce lui, di solito si sente trascurata, poco apprezzata, ma lei come donna, non vede la coppia in crisi, se ha i figli si sente forte SU di lui, sa di avere un potere eterno.

E il lui in tutto ciò, come un bambinone che non mette a fuoco i profondi sentimenti, sballottolati di qua e di la, tra le unghie rosse dell amante e il mestolo di legno della moglie.

Questo è quel che accade a grandi linee con l'infedeltà di lui, poi ci sono mille sottosfumature diverse da caso a caso, ma nel tuo caso POTREBBE proprio essere andata così, ecco perché si sarebbe creata questa situazione. 

"Purtroppo a volte gli uomini cascano a loro volta nella seguente trappola: si convincono di esser in crisi con la moglie, ci credono davvero."

 "il rallentamento degli ultimi anni, la noia coniugale, le bollette da pagare, i bambini, tutto lì induce a pensare che con la moglie sono in crisi. Quel modo di comunicare stanco e annoiato,la routine,i litigi saltuari e frequenti che però accumulati danno l'idea di permanenti, tutto questo li porta a interiorizzare la parola "crisi",anche se di fatto non è così: continuano a dare il bacetto alla moglie, a farle un regalino a San Valentino, fosse anche per senso del dovere, e a loro modo temono di perdere la moglie così come un tempo temevano di perdere la mamma."

Questa è la descrizione di una crisi coniugale, quando prende il sopravvento la routine di tutti i giorni e si spegna la fiamma dell'ardore, del desiderio, una coppia è in crisi, crisi tremendamente profonda. Come si fa a non definirla crisi e che definizione dai alla crisi, una tragedia apocalittica condita da meteoriti e tsunami? 

@anonimo 14:49

" si consegnano nelle unghie dipinte di altre donne, che a quel punto si sentono autorizzate a entrare in una coppia "in crisi", che però di fatto, così in crisi non lo è mai."

Dal momento in cui "si consegnano" ad altre donne, la crisi è bella che evidente, altro che. Se non hai problemi o se li hai ma vuoi superarli assieme alla moglie, non cerchi altre donne. 

@sfogante: sarai pure mamma e moglie perfetta, ma dovresti perfezionare l'uso - pressoché assente - di punteggiatura onde leggere e assimilare meglio i tuoi sfoghi.

Grazie per l'attenzione. 

Siamo alla definizione di crisi.

La coppia proposta appare piuttosto compromessa. Qualcuno vorrebbe chiamarla coppia in crisi.

Mettiamoci d'accordo. 

Grazie x avermi risposto

@sfogante, hai ragione ,ma, ho scritto senza fermarmi.

Mi sono sfogAta.

Ma un 'amante innamorata ,come puo'continuare a stare col proprio marito e cosa pensa del suo amante che ha scelto la moglie?

AMAnti  ditemi cosa pensate x capire come devo comportarmi ...r

Sono L'anonima delle 14:49, nel mio commento intendevo una sottigliezza che forse non sono riuscita a spiegare bene, stavo tentando (con un po' di fretta) di esprimereun concetto che io reputo in effetti molto sottile,una di quelle distinzioni minime.

Allora, confermo che secondo me la coppia come l'ho descritta prima non è in crisi. Più che altro è come se i due coniugi diventassero due "familiari", è il caso di dirlo, due specie di parenti, di fratelli, di cugini, ma con l"aggravante" ovvero con il collante ulteriore dei simbolismi dell'amore romantico (per cui il bacetto,fosse anche per abitudine uscendo da casa, san Valentino, ecc).

Su questa sottigliezza si gioca la partita coniugale: si diventa l'un l'altro inlasciabili (chi, se non per motivi davvero gravi, lascerebbe una specie di parente intimo?), si avverte una crisi rispetto ai primi tempi,certo,ma non è una vera e propria crisi, è più che altro una noia ciondolante, una sorta di apatia che però non è neanche completamente asessuata (come raccontano all'amante).

Sto facendo un po' fatica a spiegarmi, prima per la fretta e ora per la stanchezza del sonno, però il concetto ce l'ho ben chiaro in mente,l'ho visto in molte coppie. Entrano in una dimensione strana, nè di amore nè di crisi, nè di complicità ne di rivalità, ma neanche di indifferenza. A Natale e alle feste tendenzialmente si sotterra tutto, si passano le vacanze insieme con i figli, cioè tutto sommato l'impalcatura regge sempre ecco.

Volendo usare una metafora, direi che la costruzione sentimentale è piena di crepe ma non a rischio di crollo. Per parlare di vera crisi non ci vedo come ha detto qualcuno su lo tsunami o l'esplosione di una guerra coniugale,  non devono tirarsi piatti di porcellana, basterebbe l'assenza di figli e parenti. Finché ci sono figli, familiari, suoceri, cognati ecc, in quella sovrastruttura, tra un ipocrisia qua e una la, tra un recupero e una ricorrenza, alla fine la coppia si livella sempre, le crepe non arrivano mai alla radice.

Spero ora di aver chiarito un po' meglio quel che intendevo.