Mer
19
Giu
2019
Maturità
Sono passati parecchi anni, ma in questi giorni, dato il periodo, i ricordi sono tornati. Rivedo quel mattino, dell'orale, seduto al tavolo mentre terminavo la colazione. Solo, a casa con mio padre, e le sue parole. Mi aveva offerto un compenso in lire per un buon voto all'esame. Come se la differenza tra sessanta, ottanta o centomila lire potesse cambiare tutto. Un esame da acquistare. Sono stato il primo ad entrare, e i miei compagni curiosi e timorosi hanno chiesto di poter assistere. Ho accettato, ero già marcio, malato, rassegnato. Avevo già perso e nessuno lo sapeva. Tranne me. Avevo già deciso di lasciarmi andare in quel baratro che ogni tanto ritorna e non mi spaventa più, e che forse ho sempre cercato. Ero partito così bene, esponendo le uniche due materie che probabilmente mi venivano naturali e poi il silenzio. A tutte le domande successive. La commissione, credendo in un mio blocco emotivo, fermò l'esame e mi diedero 10 minuti per riprendermi. Non potevano sapere, non immaginavano. Io avevo già deciso. Volevo perdere con il sorriso. Distruggere un passo importante della mia vita. Il mio odio verso me stesso e il mondo è sempre stato più forte. Non sono riuscito quella volta. Sono stato promosso, con il minimo dei voti, l'unico in tutta la classe. Se non avessi smesso di credere in me da bambino forse oggi sarebbe diverso, forse avrei più cose buone da raccontare. Ho detestato tanto quei momenti, ho lasciato per dieci anni il mio diploma presso la scuola e poi, fortemente sollecitato dalla segreteria, sono andato finalmente a prenderlo. Non so dove sia oggi, credo non lo cercherò, finché non farò la pace anche con questa storia.
11 commenti
La scuola è un posto terribile, altro che, e gli intelligenti lo sanno, usandolo spesso come un posto perfetto di autosabotaggio. Poi davanti a una commissione e un pubblico pagante come il giorno degli esami, è il top. Luogo stupendo per farsi umiliare, sgridare, rimproverare, e arrivare ultimi. Se uno vuole perdere, deve iscriversi a scuola o all università, non c è sport più adatto per intelligenti con la voglia di perdere. Ma tu per me non sei un perdente, conosco bene quei vortici mentali e non ti lascerò vincere, perché tu senti di vincere nel perdere. Paradossi di cui solo la mente umana è capace, figurati se un gatto ragiona così. Insomma non ti lascerò vincere nel perdere, mi sento con un pizzico di presunzione di ribaltarti la partita: è se per una volta vincessi davvero? Se prendessi 100 all'esame della vita? Dell'essere semplicemente vivo?
Sfogante, toglimi una curiosità, come erano andati gli altri anni scolastici? La scuola che facevi l'avevi scelta perché piaceva a te o per far piacere ai tuoi?
Anonimo dell 12.00 il concetto del vincere nel perdere mi è piaciuto.
Fracazzodavelletri. Gli anni scolastici sono stati sofferti ed avvolti da una disperazione nata molto presto. Tranne farse il terzo anno superiore. Non ho scelto nessuna scuola, mi é stata consigliata/imposta.
Ecco, credo sia un punto importante quello. Hai fatto una scuola che probabilmente non volevi fare, to sei sentito fuori posto sia come risultati che per le aspettative di chi te l'ha "consigliata".
fracazzoDaVelletri...e il tuo, com'é andato?
Tyler classico, scientifico o cosa?
Io ho scelto di proposito una scuola dove sapevo di dover faticare meno, mia madre mi disse che era sicura che mi avrebbero bocciato, non avendo aperto libro. Alla fine sono passato con un buon voto. Ma il resto l'ho scontato all'università
Autore non ho ben chiaro.... Tu hai volutamente fatto scena quasi muta? Tu avevi deciso di sabotarti?
Che depressione sti depressi. Ma per qualche misterioso motivo, o forse no, le donne sbrodolano per quelli come tyler.
Zxcvb istituto tecnico uno dei peggiori. liceo, troppo difficile per me.
Dario. Si mi sono sabotato, ma non abbastanza perché non ho ottenuto il risultato sperato. Non é facile sprofondare volutamente nell'abisso, vi è sempre questa forza contraria che tenta di riportare tutto in equilibrio.
Anonimo 19:13 donne sbrodolanti depresse?
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io invece ho degli splendidi ricordi,ho bivaccato tutti i 5 anni ma la maturità mi è andata benissimo.
14/15 15/15 14/15 le prime tre prove,mi ricordo quello studio matto sul balcone della casa dei miei genitori con tutto il mondo fuori che faceva casino....