Lun
03
Giu
2019
Riflessione
Vorrei poter tornare indietro nel tempo con la consapevolezza di cosa sono oggi,di cosa sarebbe potuto accadere se non avessi scelto di seguire solo la corrente.
Sicuramente molti errori sono stati frutto di una vita difficile,in salita fin dalla nascita,ma comunque se avessi avuto una visione diversa del mondo sarei un'altra persona.
A volte incolpo gli altri,ma dentro di me so molto bene che sono io l'artefice di tutto. E mi chiedo se a 35anni sono ancora in tempo per cambiare la mia vita,ma ogni volta mi blocco e penso che ora ci sono altre priorità ,i figli,che chiedono tempo ed energie.
Ma necessito di svoltare,ma da dove comincio? Perché ad ogni tentativo di volo ne consegue un senso di colpa continuo?
Si che a volte bisognerebbe semplicemente spegnere il cervello e vivere,ma forse è di questo che ho così paura?di vivere?
È che c'è questa tristezza che non mi lascia mai.Ero così anche a 11anni,sono sempre stata così,ma l ho sempre mascherato, perché sapevo che non era giusto essere tristi ... Malinconici...
E infatti non è giusto.
In me tutto è sbagliato.
Se c'è qualcosa di cui mi pento è di essere questo tipo di persona,e sì ho provato ad esser diversa,ho provato a fare milioni di cose,ma questo piccolo dolore è l'unica cosa che non va mai via.
8 commenti
Le emozioni vanno vissute tutte, fino in fondo. Belle o brutte che siano. E poi... la malinconia è una figata pazzesca! :D
Mi piace questo sfogo... Finalmente qualcuno che dice qualcosa... È una cosa che ho sempre invidiato a voi femmine, la capacità di guardarsi dentro, andare a fondo scavarsi e scoprirsi... Teoricamente saremmo in grado di farlo pure noi maschietti... È la paura di quel che possiamo trovarci che ci frega..
Cosa è successo ad 11 anni... Se ti va di dirlo...
Tramite tecniche meditative è possibile entrare nel mondo astrale e proiettare la nostra consapevolezza attuale nei noi dei tempi trascorsi e rivivere tutto da capo.
Con una precauzione. Non tutti gli eventi saranno uguali. Vedansi quelli diminati dall'aleatorietà.
@Gagenore
A undici già vedevo il mondo in un velo di tristezza, in casa ho sempre vissuto le violenze verbali e fisiche di un padre che spesso beveva,e vivevo constantemente con la paura che prima o poi i loro diverbi finissero in tregedia.
Ma nonostante tutto io ho sempre cercato la bellezza nella vita,ma con quel velo sempre davanti ...
Ah... Pensa che ho avuto la stessa esperienza... Un po più in la degli 11 anni... E le violenze non erano solo verbali, la polizia diverse volte è venuta a casa, lho odiato papà ... Poi è arrivato il signor alzheimer, e l'odio se ne è andato... Se ne è andato pure papà. Beveva perché era infelice... Vabbè ma non è di me che dobbiamo parlare, perché ti senti fuori posto? Mentre quel velo malinconico credo di averlo provato anch'io, lessere nel mondo sbagliato no, è una sensazione che non mi appartiene.
Poi tu vedi le "cose"... Non sei beatamente superficiale come in genere appare la gente, non è un complimento questo, è più una "maledizione"... E questo che ti rende triste?
@Gagenore,si esattamente, è come portare un po' un peso a vita.Ciò non vuol dire vivere nel pessimismo,ma vedere anche il lato sofferente della vita e sentirlo dentro.
Anche mio padre è mancato,ma diverso tempo fa,il cuore non ha più retto.E si, anche io l' ho perdonato, perché l'uomo è debole e fragile anche quando fa del male agli altri,che poi dovranno vivere tutta la vita con quelle cicatrici .
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ma perché dici che non è giusto essere tristi? e chi te l'ha detto? il vero cambiamento forse potrebbe essere proprio di accettarti come sei, e non crederti sbagliata solo perché ti senti triste.