Dom
19
Mag
2019
Ansia
Studio all'università e sto frequentando il primo anno fuori corso per scrivere la tesi. Il problema nasce qui: per questo" anno fuori corso mi sento una delusione per me stessa! Non ci dormo la notte e poi il giorno perdo la concentrazione davanti al computer. Mi sento bloccata in un limbo. Mi sono imbarcata in una tesi troppo difficile il cui argomento mi interessa molto e l'ho scelto io perché mi spronava a fare sempre di meglio. Ora che il professore mi riempie di correzioni su correzioni mi sento un'inetta, una completa idiota, povera stupida che avrebbe dovuto chiedere una tesi compilativa. Mi sento in ritardo di un anno e sarò nel mondo del lavoro più vecchia rispetto ad altri. Tutti questi pensieri mi portano a stare male: spesso sento un grosso peso sul petto, mi manca l'aria e sento il cuore battere velocissimo. Ormai non posso cambiare tesi perché ci lavoro da 6 mesi. Spesso il professore mi dice che spera che migliori perché il mio problema secondo lui è nella forma sebbene i contenuti siano buoni. Il problema è che lui paragona il mio lavoro con i suoi e il mio modo di scrivere non potrà mai essere al pari del suo. Tutto sommato pensavo di essere brava in questo (molto professori mi hanno elogiato per il mio modo di scrivere) ma mi sento una stupida sfigata per aver volontariamente scelto l'unico a cui faccio schifo. Come mi odio...
2 commenti
Mi ha colpita la frase di essere in ritardo nel mondo del lavoro. Non c'è nessun "mondo del lavoro", nel senso che il lavoro è ormai molto più sfumato nel tempo e nello spazio. Ha cambiato molto le dinamiche, c è grande mobilità e trasversalità. Non è più come negli anni 70/80, in cui dopo L università avveniva lo "start" ufficiale nel "mondo del lavoro", che era in effetti un mondo più compatto e omogeneo, pur nelle diverse professioni. Ora fai conto che ci sono anche una miriade di nuove professioni legate alla tecnologia, ai social, ecc, che oltrepassano lo spazio, il tempo e L eta, insomma si può essere un manager americano di 50 anni e reinventarsi un lavoro tramite un social per L Italia, come si può essere un ragazzino francese di 18 anni appena diplomato e collaborare per un importante rivista nazionale senza neanche muoversi da casa.Sono esempi naturalmente, ma spero siano utili per tranquillizzarti che non sei in ritardo per un semplice motivo, che nel mondo attuale non c è nessun" appuntamento". Cioè per esserci un ritardo ci deve essere un orario, giusto per restare nell esempio, ma invece un orario non c è più, c è gente che lavora di notte, L eta ha un peso quasi inesistente, la geografia ha perso le sue classiche coordinate, e così via.I social e in generale le tecnologie hanno davvero sfasato tutto, anche il lavoro, questo sia nel bene sia nel male. Nel tuo caso però nel bene, nel senso che questa consapevolezza può esserti d aiuto a fare le tue cose secondo i tuoi tempi, senza farti prendere dall ansia di una "comparazione" che non c'è . Hai scelto una tesi che ti appassionava, ebbene seguila con passione e di a te stessa che potresti finirla anche tra 10 anni. Vedrai che proprio prenderti questa comodità, non farà altro che farti venire invece un incredibile voglia di farla bene,e nell assurdo te la farà finire in frettissima. Insomma via ogni altro fattore, professori inclusi: ci siete tu e la tua tesi, senza orari e senza confronti, poi si vedrà. Ps: Son certa che con queste modalità farai un piccolo capolavoro, altro che stupida!Tira fuori tutto quel che hai dentro, proprio dirottandolo sulla tesi!
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