Gio
21
Mar
2019
Serata alternativa.
È capitato di dover andare alla farmacia centrale notturna. Mi son messa un jeans, delle ballerine, un maglioncione (tappa da sportello della macchina a quello della farmacia, poi viceversa, perciò...). Senza trucco, solo coi capelli sciolti.Ovviamente - perché ma figuriamoci - la farmacia più vicina ed aperta, è in Piazza Duomo della mia città, accanto a varie pizzerie e localini, con anche la piazza piena di gente...ciliegina sulla torta, no?Io non esco alla sera, perché non ho amici, li ho tutti pian piano sfanculizzati per via di cose che hanno detto o fatto, e perciò sono rimasta sola e preferisco così (tranne momenti, come questo, in cui vorrei del calore da chi potrebbe volermi sinceramente bene) piuttosto che avere rapporti per due risate, o nemmeno, solo per "uscire". Nonostante la mia età pare che l'amicizia sia identificata o comunque estesa come passatempo. Ho 30 anni e non so semmai riuscirò ad averne, di amici, oramai. Essendo più difficile rispetto a prima, a parer mio.Nello stesso tempo, non avere amici include quindi anche il lavorare e basta (coi colleghi non abbiamo molto da condividere, i dottori sono sulla cinquantina, sposati e rimangono nel loro ruolo e grazie anche al cielo, le mie colleghe si mantengono fredde ed io faccio altrettanto) e non solo non riesco così a conoscere gente nuova ma neppure a conoscere "la persona", che poi magari starebbe con me.So che dovrei far qualcosa come iscrivermi da qualche parte, forse palestra. La mia città non offre molto...
Ma tornando al momento farmacia: ero in fila accerchiata anche da ragazze e ragazzi in tiro, a gruppi di due o più. Li trovavo comunque assurdi, direi esclusivamente le tipe. A me sembravano delle disperate. Io mi curo molto ma non enfatizzo, sono semplice. I ragazzi mi guardavano. Sembrava con interesse. Però in fondo, perché? Possibile abbiano pensato "ma questa, come sta messa?" o altro. Chissà.Al mattino percorro a piedi sempre la stessa strada ma non è tipico orario per gente della mia età, che è già sul posto di lavoro.Comunque beh, è stato bello per una sera uscire e stare tra le persone. Mi è sembrato di assaporare quella libertà che dovrei possedere alla mia età. Mentre mi sento in catene. Unicamente per la mia solitudine. Per i rapporti che ho sfasciato ma di cui non mi pento.Palestra sì, può darsi ma con la puzza sotto al naso di tutti, non so se riuscirò a creare rapporti, ad iniziare nuovamente ad averli.È difficile perché loro li hanno già e si sentono completi. Le donne spesso mi vedono come una minaccia, perché in fondo molte donne sono così tra di loro, non è per via di me.Insomma non so ma sono stanca e forse vedremo.È stato bello, davvero.Poi ho preso le medicine, ecco...e mi sono diretta all'auto.
8 commenti
Autrice
E con chi ci vado in piazza? Lavoro ci vado tutti i giorni e mi piace ma essendo una clinica rimaniamo professionali, hanno tutti una famiglia e non si aprono molto nelle amicizie. Palastra non mi piace perché mi sembra ci siano solo persone in fissa col fisico, potessi frequantare un corso più costruttivo e non per scolpire il fisico, lo farei e penso che incontrerei persone con più affinità per me. In fondo, è solo una scelta in base alle proprie preferenze.
Non penso di essere selettiva, come detto sono sola, ecco perché piazza no (altrimenti ci andrei) e lavoro no affatto, mi piace ma come specificato sopra...palestra, è solo un modo per interagire. Ripeto, la mia città non offre attività generiche ma molto impersonali.
Selettiva lo sono se la solitudine è migliore della brutta compagnia. Ma non è di questo che parlavo.
Beh dal tono dello sfogo percepisco (magari sbagliandomi) che la solitudine, benché gestibile, inizia a starti un po' stretta e inizi a sentire l'esigenza/la voglia di un partner che però non sai bene come e dove cercare.
Io fossi in te non scarterei la palestra. Il preconcetto che sia frequentata solo da impallinati tutto fisico e proteine non è infondato ma neppure rispondente al vero, ci soano molte persone che fanno lavoro d'ufficio e ci vanno solo per rimanere un minimo in forma, tra l'altro in orari serali è tipicamente luogo di single.
Bello sto spaccato di vita quotidiana.
Mi hai messo di umore adatto alla lettura del testo di questa canzone "minore" di Guccini ( è una traduzione, l'originale è dialettale). Dai che te la dedico, si intitola "la zietta" (la Ziatta).
La sveglierà il vento
colpendo le persianeè così largo il suo letto
e le lenzuola grandi e fredde
entrambi gli occhi socchiusi
cercherà un'altra mano
senza trovarne nessuna
come ieri e come domani
La sua solitudine
è un'amica di vecchia data
che conosce tutti i suoi dettagli
persino le pieghe delle mani
ascolterà il pianto
d'un gatto vecchio e castrato
che le dorme sulle ginocchia
d'inverno tutto il giorno
Un breviario appoggiato
sul ripiano del lavabo
un goccio d'acqua
quando si alza la zietta
Uno specchio vecchio e incrinato
le ricorderà piano
come il tempo è passato
come sono volati via gli anni
e i segni dell'età
per le strade si son persi
quante rughe ci sono
e gli occhi come sono diversi
Accennerà un sorriso
la portinaia di casa
per il suo orgoglio
perché le fa bene i lavori domestici
Tutti i giorni fare le stesse cose
prendere il filobus
per badare agli affari
d'un avvocato nato stanco
col quale anni prima
aveva fatto la preziosa
ma è passato così tanto tempo
che la zietta non ricorda
Lei che ha sempre un piatto in più
quando arriva Natale
lei che non vuole mai nessuno
se un giorno, per caso, si sente male
lei che non ha nemmeno un figlio
solo quello di suo fratello
lei che dice "Non va male"
che dice "Faccio bene"
E la Domenica delle Palme
comprerà a suo nipote
un bel ramo lungo d'ulivo
e un paio di calze nuove
e poi in chiese tutti e due
faranno come il prete
e pregheranno Gesù
che va a Gerusalemme
poi gli darà un po' di soldi
da mettere nella cassetta
perché si deve risparmiare
come fa lei, zietta
E un giorno si deve morire
come più o meno fanno tutti
con una febbre da niente
andrà in quel posto così brutto
avrà già pagato
un prete adatto
la cassa, il funerale
e la Messa dei morti
e i fiori che seguiranno
la sua triste sepoltura
sono quelle cose che passano
e di cui la gente si scorda
rimarranno poi i fiori
e i drappi neri e gialli
e dietro un vecchio amico
scoperto un momento fa
e chi si ricorda dirà
che è morta un'altra schietta
che riposa in pace, amen
e scorderemo la zietta
Autrice
Tu non stai bene.
Autrice
Per Ozy, grazie...tenterò... Sì, non è detto sia necessariamente come potrebbe sembrare... Grazie comunque per le parole positive e per la spinta.
Di niente Autrice!!
Mi fa piacere per una volta aver dato un consiglio ritenuto poi utile! se ti andrà torna in futuro a trovarci per dirci come è andata.
In bocca al lupo e buon Week End :-)
Autrice magari la prossima volta di sera,, in coda nella farmacia di turno, in jeans maglione e ballerine(cazzo lo sai che mi hai intrigato...) troverai un 32enne anche lui in jeans e felpa, che ha sfanculato amici, che non gli piace la palestra ecc ecc
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Piazza no , lavoro no, palestra non ne parliamo , non e che sei un tantino selettiva ?