Ven
08
Mar
2019
Io non ci credo più.
Potrà sembrarvi banale ma io non ci credo più. In cosa non credo più? Non credo più nell'amore. Ho ventotto anni e, nonostante molti dicano che sono troppo giovane per fare simili affermazioni, sono totalmente disilluso. Tre anni fa ho avuto una prima "esperienza" che sarebbe stato meglio non vivere, perchè non era vero amore: la mia "lei" di quella volta non era realmente interessata a me, per lei ero solo un ripiego alla solitudine. Dopo quella disgraziata esperienza, che mi ha profondamente segnato, ho vissuto una sorta di "deserto affettivo": mi sono autoconvinto che quella cosa per cui la gente impazzisce non mi sarebbe mai servita. E ci ero riuscito. Ero diventato completamente impermeabile, insensibile, anaffettivo. Non riuscivo ad innamorarmi più di alcuna donna. Poi però, nel Settembre del 2018, tramite amici, ho conosciuto una ragazza che ha letteralmente fatto breccia nell'armatura che avevo forgiato. Fu lei a cercarmi. Io l'avevo notata ma non mi ero fatto grosse illusioni. Pensavo: "lascia perdere, certe cose non possono accadere a te, non a te". Cominciammo a frequentarci. Frequentandola ho cominciato ad affezionarmi, a sviluppare una dipendenza affettiva: ho cominciato a provare qualcosa che ritenevo ormai sopito e che non provai nemmeno quando ebbi la mia prima esperienza. Ho commesso un errore: ho esternato troppo in ritardo i miei sentimenti. Due mesi. Non so se questo sia un vero errore. Un'amica mi ha detto che due mesi sono troppo pochi. Per carattere non sono un tipo che si butta. Suppongo che le cose belle e durature richiedano tempo, non sono immediate. Lei però è stata impaziente, non mi ha saputo aspettare. Perchè avrebbe dovuto aspettarmi? Perchè conosceva la mia storia, sapeva che per me non sarebbe stato facile buttarmi in una nuova relazione. Quello che più mi ha fatto male sono state le parole con le quali mi ha respinto: "il tempo è prezioso", "il tuo tempo lo hai avuto", "non mi hai saputo valorizzare quando potevi", "non posso ferire i sentimenti di un ragazzo (*conosciuto in appena una settimana) che ci tiene a me, con il quale c'è sentimento e che mi rende felice". Quest'ultima frase mi ha ferito più di tutte quelle che vi ho appena elencato: come puoi, a fronte di due mesi di frequentazione con il sottoscritto, dire che un tizio (non migliore del sottoscritto) conosciuto in appena una settimana ti renda felice? Questo lo puoi dire dopo sei mesi, un anno, magari, per stare sicuri, dopo due anni, ma no, non dopo una settimana. La ragazza in questione ha poi aggiunto: "sei una persona eccezionale, eri tutto ciò che ho sempre desiderato, forse continuerai a piacermi per sempre". Ero eccezionale, così eccezionale che poi si è messa con un altro. Ma poi che senso ha dire che "ero" quello che ha sempre desiderato? Utilizza il tempo imperfetto ma io non sono mica morto, sono ancora qui. Ma ancora di più, che senso ha dire che continuerò a piacerle per sempre: se ti piaccio così tanto, se hai proprio un forte interesse nei miei confronti (interesse peraltro da parte mia ricambiato) torna da me, no? Col senno di poi ho realizzato però che se l'interesse di questa fosse stato sincero ed intenso, non sarebbe stata così volubile, mi avrebbe aspettato. E invece no. Tutt'ora soffro come un cane. Lei era il mio meglio, che poi era anche il mio tutto. E l'ho persa per sempre. Non potrò mai più provare nulla di simile per nessun'altra. Un'altra non sarebbe mai come lei. Concludendo, penso che ormai la mia vita affettiva sia finita. I legami significativi, che potrebbero evolversi in qualcosa di più si instaurano nella seconda metà della ventina della propria vita, dai venticinque ai trent'anni. Dopo i trent'anni, certi uomini, quelli sensibili, possono essere solo tre cose: un ripiego alla solitudine, oppure il risultato di un calcolo economico se hanno quattro soldi da parte oppure degli "schiavetti". Ebbene, io non voglio essere nessuna di queste tre cose, perchè sarei comunque infelice. Scusate per la lunghezza del mio sfogo, sperò che qualcuno avrà la pazienza di leggerlo e di esprimere ciò che pensa.
7 commenti
ciao
ciao, innanzi tutto è vero se una persona ci tiene a te non scappa. Quindi fattene una ragione lei ha preferito un altro. Altro sbaglio grandissimo è la dipendenza emotiva, come tu stesso scrivi. L'amore è esattamente l'opposto. L'amore deve farti migliorare non dipendere da qualcun altro. L'amore porta fuori la parte migliore di te non la oscura. La dipendenza emotiva è sempre sintomo che già ti manca qualcosa di tuo e cosi lo ricerchi verso altri. E questa cosa è comunente accettata dalla nostra società ma è deleteria. La dipendenza emotiva ti porta a non vivere pienamente la tua esistenza ma dipendi appunto da qualcun altro. Tu dai il potere a qualcun altro di gestire il tuo stato emotivo. Perchè fare ciò? Senza contare che la dipendenza emotiva di una persona va di pari passo con la necessità di un altra di avere persone che dipendono da lei emotivamente. Se questa ragazza non ha questa necessità tu ti sei fregato da solo. impara a bastarti da solo. cresci e vedi le cose con occhi diversi. Vedrai che le cose non potranno che andarti bene. ciao ciao
otelloboy alle 13:50 del 08-03-2019
Dunque, fammi capire, nei due mesi che vi siete frequentati, l' avete fatto come due amici ovvero senza dichiararvi il reciproco interesse? Senza che tu l'abbia mai presa e limonata a dovere? Cioè lei avrebbe potuto pensare di essere stata friendzonata? Due mesi non sono tanti ma neppure pochi, dipende dalle aspettative che una persona ha nei confronti dei rapporti di coppia. Visto che tu le piacevi, possibilmente avrebbe voluto possederti subito seduta stante e invece il tuo titubare l'avrà indispettita a tal punto da darla felicemente al primo pirla che passava in zona. La prossima volta sii più risoluto: si vede che tu non sei cresciuto coi film di cowboy, altrimenti sapresti bene che prima si spara, poi si chiede chi è.
Soldatojoker alle 16:28 del 08-03-2019
Siamo quasi coetanei, io devo farne 28 il prossimo mese. Sono appena da 3 mesi tornato single per volontà della mia ex, dopo ben 4 anni. So come ti senti, non é bello.
L'ultima parte però é una cazzata, lasciatelo dire. Le cose arrivano quando arrivano, indipendentemente dall'età. Non smettere di sperare di trovare la persona giusta, non é corretto, ci sono tante di quelle donne al mondo che solo pensare che sia troppo tardi é irrealistico.
Sei molto sensibile, si sente, come lo sono io. Purtroppo spesso ce la prendiamo nel di dietro proprio perché siamo troppo sensibili, troppo emozionali, troppo pensierosi. Cerca di migliorare questi lati del tuo carattere, non sopprimendoli, ma riuscendo a capire come dosarli nella vita vera e nel rapporto con le persone.
A me manca ancora la mia ex. Forse la amo ancora, lei no altrimenti non mi lasciava, punto. Punto. A volte le persone non si capiscono, dobbiamo farcene una ragione, e forse per noi é pure meglio così.
Lo so che ora vedi tutto nero, ma non devi vedere affatto. Nel senso, non avere aspettative, se con questa tipa ormai hai smesso di sentirti, passa avanti. Pensa a te.
Io ero solo come un cane, perché gli amici che avevo erano amici della mia ex. E sono rimasto solo.
Mi sono iscritto in palestra e ho fatto amicizia, ho conosciuto un trainer che mi ha introdotto nella sua cerchia di amici, ora ogni 2/3 giorni mi sento o esco con lui/loro. La vita cambia. Alla faccia di chi non ci vuole più.
Sono felice? No, assolutamente, ancora ho tante di quelle scorie dei 4 anni di relazione che neppure immagini, ma vado avanti, me ne faccio una ragione giorno per giorno, e non immagino il mio futuro sentimentale, come viene viene. Per ora sto bene così, ho voglia di stare con i miei amici, di ridere e scherzare e di vivere soprattutto. Consiglio di fare lo stesso anche tu.
Basta, metti punto. Soffri come é giusto e normale che sia, ma riparti da te. Non cercare di capire cose che evidentemente non possono essere capite, a volte le persone non sanno quello che vogliono, o esprimono male i propri sentimenti. Ma una cosa é certa, chi ti vuole nella sua vita non ti abbandona, non trova scusa, e ti cerca.
E tu, mi raccomando, dona il tuo amore, il tuo tempo, le tue attenzioni a chi se lo merita, a chi le ricambia, non a chi ha alzato i tacchi per andarsene, qualsiasi sia stata la motivazione.
Ne uscirai, ne uscirò, ne usciremo. Forza, amico mio, forza!
Ottaviano alle 00:57 del 09-03-2019
Ciao Ottaviano! mi fa piacere sentirti? come va il processo di disintossicazione? l'hai già scritto nel commento però mi chiedevo se nell'ultimo mese tu avessi riscontrato qualche piccolissimo miglioramento.
Che ne so, magari qualche mattina in più in cui ti svegli senza il dolore del ricordo.
Comunque a mio parere ti stai muovendo nel migliore dei modi: con consapevolezza e voglia di frequentare persone! è il piede giusto.
Un abbraccio.
Ozymandias alle 01:06 del 09-03-2019
* mi fa piacere sentirti!! (con il punto esclamativo, non interrogativo)
Ozymandias alle 01:06 del 09-03-2019
Ciao Ozy, fa tanto piacere anche a me sentirti :)
Si credo di muovermi nella giusta direzione, frastagliata e per nulla semplice da percorrere, ma ci sono!!
Rispetto all'ultima volta che ci siamo sentiti i giorni in cui mi sveglio senza pensarla, e mi corico senza sentire la sua mancanza, sono finalmente tanti!!
Certo, come dicevo nell'altro messaggio le scorie dei 4 anni passati insieme ancora le avverto, tutti i ricordi degli anni (a mio avviso belli) passati con lei sono ancora molto vividi. Ad esempio qualche giorno fa é stato il suo compleanno, e la mia mente mi ha riportato indietro di qualche anno nei ricordi delle feste passate insieme. Abbastanza doloroso, ma ci sta!
Guardo avanti con consapevolezza, so che la ferita c'è e che ci vorrà del tempo per rimarginarsi, ma sto cercando di accelerare i tempi di recupero grazie ad una grande forza di volontà e a questi nuovi amici che mi sono fatto :) e grazie anche a te, a voi, a questo luogo di "sfogo" virtuale che aiuta in un modo incredibile!!
Tu come stai? :)
Ottaviano alle 11:39 del 09-03-2019
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!
E' capitato anche a me sfogante.
La scottatura per il dolore in uscita da una storia ti porta ad adottare meccanismi difensivi che si rivelano poi deleteri per la relazione subito successiva.
Cerca di trovare la forza di fare una sorta di "reset" e di affrontare una nuova relazione senza troppi timori (più facile a dirsi che a farsi, me ne rendo conto).