Mar
15
Mag
2018
Odioso
Sono odiosissimo, ho deluso mia madre oggi
1-100 commenti di 178 totali
@Non so chi sono
Perchè ha distrutto la macchina scivolando sulla pioggia e io mi sono infuriato con lei invece di supportarla, come l'egoista meschino che sono.
Non è che ho pensato "oh cazzo, mia madre ha seriamente rischiato la vita, in quanto figlio dovrei consolarla e rassicurare colei che mi ha partorito con dolore", invece la mia prima reazione è stata ira per aver compromesso la nostra mobilità familiare.
Hai ragione sei una feccia d'uomo. Visto che questa auto l'hanno comprata i tuoi genitori perché per farti perdonare ora non ne compri una te?
Povero.
A volte siamo la delusione,a volte gli altri ci hanno deluso.
Se tua madre ti ama davvero,dopo un po’ ti perdonerà.Non sei meschino,solo con lei ti sei arrabbiato (o meglio dire incazzato) con tua madre.Dal tuo pentimento,sei una brava persona,capisci di aver sbagliato.A volte perdonare è difficile,non sei odioso: ma pentito.Le vere persone odiose non gliene frega nulla in confronto alle persone come te.
Quindi,sei ancora in tempo e sostienila :)
~Un’Anonimo Selvatico ;)
basta chiedere scusa
cmq sei uno stronzo
Lo so, poi le ho chiesto scusa e l ho abbracciata tutto il pomeriggio per fare ammenda
bhe almeno hai rimediato
bravo sig. Feccia
Eh sì sì, guarda che mi ricordo che tu una volta feristi il mio fragile ego dandomi dell'impostore, eh sì
Siamo abituate ai vostri scleri, voi ragazzini di oggi siete tutti da ricovero coatto. Piuttosto, approfitta del momento e cerca un dialogo con lei, cerca di creare un contatto sincero e apriti un pochino. Dille qualcosa che scrivi qui e chiedile un consiglio. Non farti sfuggire l’occasione dell’auto sfasciata, non è mai troppo tardi per riavvicinarsi.
Grazie @Aileen infatti in questi giorni le sono stato attaccato come una sanguisuga, ma in senso buono.
Sclero tanto perché vorrei essere come i ragazzi normali e socievoli che si accoppiano come conigli e hanno le idee chiare sul proprio futuro.
Ricordati che non è tutto oro quel che luccica, non invidiare mai nessuno, piuttosto prendi spunto, ma sii sempre te stesso perché anche se i ragazzi che tu reputi normali perché si accoppiano come conigli, magari hanno dei seri problemi a relazionarsi e a mantenere un rapporto duraturo.... Oppure hanno idee chiare sul futuro, ma sbagliate...
@Hatshesput
Capisco quello che dici, ma è come se mi sentissi "sbagliato" , come se a me mancasse qualcosa che invece gli altri ragazzi hanno ma non riesco a capire cosa.
... le palle!
No dai, ma temo di essere troppo diverso dagli altri e dico in senso negativo. Troppo ipersensibile e socialmente ottuso.
Poi su questo sito si leggono un sacco di sfoghi di tradimenti e matrimoni distrutti quindi ho il terrore di intraprendere una relazione seria con una ragazza. Magari poi la deludo, o il mio pene non è abbastanza lungo e mi mette le corna. Quindi se maturerò di carattere mi limiterò al sesso occasionale e frequenterò una facoltà che mi offra le competenze per potermi garantire una condizione economica più che stabile. E niente rimarrò singol godendomi i miei soldi, le trombamicizie (se avrò sviluppato la personalità per costruirmene) e un lavoro che mi tenga impegnato. Magari mi troverò qualche hobby interessante ed eccentrico. Forse cercherò di accrescere il mio status sociale. Ma adesso sto divagando in modo sconnesso come faccio sempre...
LA PALLE!
LEEE
Non sei odioso, sei ScarsoFeccia.
Stasera ho sclerato per delle ali di pollo. Quindi fai te.
Per forza non sei come gli altri, stai fuori come un balcone. Che tu abbia dato addosso a tua madre è una brutta cosa, su quello siamo tutti d'accordo.
E rassegnati, non sarai mai come "gli altri", almeno non per come li vedi tu. Ma ti posso giurare che è una cosa positiva, almeno dal mio punto di osservazione.
@Cinerea
Ho immesso il nick ScarsoFeccia in letteralmente una decina di secondi, accostando due termini denigratori. In quel breve lasso di tempo ne avevo pensati altri, come CiccioCulo, AsocialeFattoMale, FuckingTrash e quello più semplice, Massi.
Io sono un Massi, un essere bizzarro che si annida nella provincia più sfigata del Veneto e che sta passando una brutta crisi ormonale. Forse è dovuta al fatto che ho iniziato a masturbarmi a 17 ANNI, si esatto, io HO INIZIATO A MASTURBARMI A 17 ANNI, ci credo che poi i miei ormoni hanno dato di matto. Però sono molto coccoloso se mi si dà la possibilità di esserlo :3
Sono stato a una festa prima e ho socializzato per mezzo dell'alcol. Qualsiasi bevanda contenente alcol mi dà la nausea, e in più lo reggo come un Dio. Portarmi all'ebrezza costa tempo e soldi... ma per fortuna ci sono i diciottesimi a cui infiltrarsi.
Cavolo Scarso sono stupita dalle tua abilità nick-creative. Se mi dovesse servire un nick ad-hoc ti faccio un fischio :-)
@Fucktotum
Ma perchè a scuola non ti insegnano le cose davvero importanti tipo socializzare e sedurre chi vuoi portarti a letto, invece di costringere ad assimilare spazzatura teorica inutile al 99%?
Quelle sì che sarebbero ore spese bene, che possono garantire un futuro felice ad una persona, non cazzate che in ogni caso approfondirai 1000 volte meglio all'università e che al liceo tratti solo superficialmente tipo pedagogia...
La scuola pubblica è un qualcosa di osceno che porta alla passività più totale. Neanche è colpa degli insegnanti, perchè lo stesso sistema che li forma è marcio a prescindere, è proprio l'apparato scolastico in sè che fa cagare.
Quando ti arriva un'informazione il tuo cervello non viene stimolato, semplicemente pensi "oh, ok... bene un'altra nozione", e la ingurgiti così come viene. Poi sarà subito dimenticata perché non c'è stata attività cerebrale sufficiente a costruire buone sinapsi e ciao. La gente tratta i voti come metro per misurare l'intelligenza quando non ci vuole nulla a memorizzare da un libro e a ripetere a pappagallo, eppure mi premiano per questo.
Non so come farmi una vera cultura, ma di certo non me la creerò studiando su questi libri superficiali.
Scarso :) tu devi essere una specie di genio. Ti fai domande che in molti ci facciamo, semmai, molto più avanti nella vita. Per tanti il sistema è il sistema, si segue borbottando, ma si segue, punto...perché quello c'è. Uno dei miei figli è disabile e questa domanda in particolare, me le sono fatta tante volte. Il sistema risponde con un'insegnate di sostegno....una figura generica che non è preparata alle esigenze particolari di un ragazzo con le difficoltà che vanno al di là dell'apprendimento scolastico. Bisogna arrangiarsi, pagare di tasca propria e sopportare il fatto che un ragazzo impara anche per (brutte) esperienze...rifiuto, prese in giro, bullismo, incomprensioni ecc...come del resto tocca pure a noi. A 16...17...18 anni non ti spiega nessuno cos'è un amore malato, una gelosia ossessiva, una famiglia disfunzionale e come sopravviverci dentro.....cosa sono le bugie patologiche....i manipolatori...e i gusci vuoti ambulanti che si nutrono di emozioni altrui e risucchiano le persone solo per risputarle a pezzetti. Sì, sarebbe bello essere preparati a tutto questo invece di rischiare di finirci dentro e uscirne con ferite profonde e anni di vita perduti.
Ti auguro di aver fortuna e trovare la ragazza che ti amerà per quello che sei, ti aiuterà a colmare i vuoti e superare ciò che ora vedi come mancanze enormi.
Grazie infinite per l'augurio :3
Figurati gioia :-) Notte
@Fucktotum
Soprattutto le scuole elementari sono un cesso, le maestre abusano della loro autorità per insultare verbalmente gli alunni che ritengono meno capaci. Senza contare che non hanno alcuno scrupolo di mostrare le proprie preferenze per alcuni. Metti caso che sia uno intelligente ad aver sbagliato. L'inegnante lo rassicurerà in tutti i modi, se invece è uno che lei percepisce come stupido a farlo allora iniziano a recitare scenette comiche del tipo "ok, ok, calma, stiamo calmi, respira con me che adesso risolviamo", ma come pensa che si possa sentire un bambino? E' chiaro che percepirà di essere inferiori agli altri. La mia maestra di matematica in particolare tormentava una bambina che aveva un rendimento scarso in tutti i modi, ricordo distintamente che una volta si arrabbiò perchè la poveretta non riusciva a risolvere un problema, le prese la penna rossa dall'astuccio e le scrisse un "NO" ampio una pagina sul quaderno. Gettò la penna nel cestino gridando "centro!", poi se ne uscì dall'aula per 10 minuti. Quante volte sogno di poter tornare indietro e rispondere a tono a quella fallita frustrata.
Poi ci si meraviglia se insorgono blocchi nell'apprendimento, impotenza appresa e via dicendo.
HO CAPITO TUTTO
Sono molto furioso, per ragioni specifiche.Volevo sfogarmi, ma me lo approverebbero tra un mese sempre che il sito esista ancora, quindi faccio qua.
Perchè tutta questa foga di cercare l'affetto di una persona, di cercare l'apprezzamento degli altri, a cosa serve?
Posso capire il bisogno sessuale di infilare il proprio cazzo in una vagina o in una bocca, ma se ci si riflette un attimo su finisce lì, l'amore è una congettura ideata per far suonare qualcosa come il sesso meno sporco, una baggianata che serve per coprire la brama di accoppiarsi, perchè dire "voglio scoparti", suona male, è lercio, non è civilizzato, quando in realtà è l'unica cosa che ci (MI) interessa.
Non riesco a comprendere quei ragazzi che alle feste ci provano con la ragazza, le chiedono cosa fa nella vita, si complimentano per il vestito della taglia giusta, per l'aspetto incantevole eccetera... cioè, è una disgustosa pagliacciata! Il ragazzo vuole palesemente scoparsela di brutto, farci cose sconce e un tempo ritenute degne di discononoscimento da parte dei genitori, che sono tutte ste convenzioni e sentimenti campati per aria!
Sono depresso perchè ho litigato con una specie di amica, e poco perchè ho assistito ad un mio amico rimorchiare con la dinamica sopra riportata. Questo ragazzo odia le donne e rimorchia e scopa molto, questo dimostra che i buoni sentimenti sono solo una maschera con cui ci piace illudere gli altri. Qualsiasi essere umano, anche il più meschino può scopare finché mette in mezzo la parola amore.
Vorrei che esistesse ma ormai ho capito che ero un illuso, bene mi adeguerò
Il ragazzo in questione dimostra appunto che tutto ciò non è altro che una maschera, un'illusione costruita per arretire gli altri al tuo volere. Cioè da un lato dice peste e corna delle donne, dall'altro ha le capacità sociali per farle innamorare come niente, amore un cazzo!
Ho litigato con i miei genitori, mi hanno detto che sono come un estraneo ormai. E' come se non facessi neanche parte della famiglia da come mi comporto, perchè sono sempre burbero e non so relazionarmi.
Vabbè... Lhai detto tu... Ci hai litigato... Hanno detto cose in preda al risentimento del momento... Come le avrai dette tu...
E adesso si staranno pentendo di averle dette...
Scarso :-) c'è chi scopa e poi s'innamora (oppure no) chi s'innamora poi scopa e magari non è sto granché, chi senza amore o almeno 'amore' non riesce proprio ad immaginare il c@zzo in fig@ (come dici tu) e poi ci sono gli stronzi che mettono in mezzo la parola amore unicamente x rimorchiare e scopare. Cos'è che non ti torna. Se vai da una ragazza (non ninfomane) e le dici solo scopiamo senza farle capire che ti piace al di là della vagina che ha in mezzo alle gambe, ti becchi un v@ffanculo. Se non odi le ragazze come il tuo conoscente stronzo allora non odiare nemmeno il fatto che alle ragazze potrebbe piacer sentire che le trovi belle. Per farlo non devi mica violentarti fingendoti un fashion blogger: 'Sei bella, mi piaci, ti trovo interessante'...mi pare una cosa genuina che ti permette di restare allo stesso tempo ...te stesso.
@Fucktotum
Sì, sì, stasera ero molto arrabbiato anche per un altro motivo ma non voglio parlarne, poi si è già risolto per fortuna, quindi mi viene da sragionare e vomitare queste cose. Io non odio le donne ne odio il fatto che le piaccia sentirsi dire che sono belle, perchè se una ragazza dicesse qualcosa di simle a me, schizzerei in paradiso. Sono solo nervoso per vari motivi.
Anzi ora mi faccio un bel bagno di mezz'ora con la schiuma al limone e l'acqua bollente, ustionante, che mi annichilisce la pelle piacevolmente rilassandomi ogni muscolo e me lo godrò fino in fondo :3
E' uscito Deadpool2 in streaming :-) Se riesci a sopportare il fatto che i cinesi hanno registrato in sottofondo pure un tizio che si mangia rumorosamente le patatatine, potresti passare un'oretta spensierata.
Hahaha, purtroppo l'ho già visto ieri sera
@gagenore
Hanno anche ragione. Parlo poco e scortesemente, sono sempre sul passivo-aggressivo perché fatico ad esprimere il mio amore per loro, soprattutto con mio padre e con mio fratello.
Sisi... Conosco il genere... Lo conosco sia come figlio che come padre... Parlare con te è facile... Già sai tutto, sei molto introspettivo...
Mio fratello continua a portare la sua ragazza qua a casa.... lo fa per farmi soffrire.
Quindi non dovrebbe portarla a casa per non farti soffrire?
No, fa bene a portarla qua, ma soffro perché mi sento inferiore.
Nel senso di più basso?
Freccia Freccia... La sofferenza intensificherà il piacere al verificarsi del lieto evento.
E’ tuo fratello , dovresti essere felice per lui dovresti essere suo complice , non lo siete ?
No, faccio fatica a comunicare con i miei familiari
@gagenore
In altezza non riuscirà mai raggiungermi, mi sento inferiore perché a 15 anni neanche ci pensavo io alle ragazze quindi lui è più maturo e mi fa sentire inadatto.
@Borromeo
Però una parte di me è felice per lui
Freccia... Ognuno ha i suoi tempi, omologare le modalità ed i tempi sono attività tipiche di una produzione di massa... Industriale... Forse ora ci vorrebbe vaisereno che di certo ha parole migliori delle mie... Ma quando dice che ognuno di noi è (meravigliosamente) diverso... Ha ragione, sei alla ricerca di un distintivo che certifichi la tua entrata nel mondo adulto da appuntare sulla camicia?
Freccia... La vita scorre a prescindere da ciò che vogliamo... Il pensare ossessivamente ad una cosa paradossalmente te ne allontana, cose che già ti hanno detto altri... Le cose succedono e nella loro natura... Nellistante che accadrà ciò che tu vuoi, non diventerai più intelligente piu capace, piu bello o piu figo... E poi... Vabbè il resto non te lo dico sennò ti spoilero il finale... Non hai nulla che non va... Magari qualcuno di noi vecchioni ci si è pure ritrovato in ciò che scrivi... Dovresti prenderla più alla acerbis... Goditi il momento...
@gagenore
Hai ragione Gagenore, dovrei godermi la mia giovinezza in santa pace e darmi il tempo che necessito per fare certe sperienze, ma vedere i miei coetanei andare d'amore e d'accordo mentre io sono matto e fuori di testa è un pelo frustrante, quindi mi sale la voglia di compensare il divario di competenza sociale che esiste tra me e gli altri con il sesso, illudendomi che possa risolvere tutti i miei problemi, quando anche io so che quello di cui ho bisogno è di essere risocializzato completamente, per questo pensavo di seguire un corso di autostima o di socializzazione, perchè io faccio cagare a spruzzo in queste cose.
Io non vedo l'ora di accoppiarmi e appagare la parte più animalesca di me, così potrò concentrarmi su problemi più seri. E magari un po' di amore mi farebbe bene :3
Forse devi relazionarti con persone più grandi, devi cercare persone simili a te, c è qualcosa che ti piace particolarmente apparte il sesso? Magari trovi un hobby che ti prende è trovi una ragazza che condivide le tue stesse passioni. Oggigiorno è sempre più difficile relazionarsi con i genitori, soprattutto quando ci sono dei problemi.... Porta pazienza, loro ormai dovrebbero sapere che sei fatto così e non costringerti a fare cose che non vuoi, prova a dirglielo o a scrivergli "ho un brutto carattere e faccio fatica ad esprimere i miei pensieri, abbiate pazienza". Ci sono alcune persone che nascondono il loro carattere dietro la forza oppuredietro a battute stupide... Forse loro vorrebbero che tu ti aprissi spiegandogli cosa non va, ma se non ci riesci non c è niente da fare se non due cose: lasciar fare al tempo oppure trovare qualcuno con cui puoi parlare ed essere te stesso...
mmmh, mi sento alquanto.... di merda
Ho fatto una cazzata immane che non so a chi comunicare che cazzo faccio ora, è la cosa più orrenda che abbia fatto da gennaio, ho paura
Cioè?
Boh, di solito non ho problemi a scrivere tutto qua di getto e lo stavo per fare ma ho cambiato idea repentinamente, perché non me la sento di spiattellarla in pubblico, sarebbe... "irrispettoso" nei confronti di me stesso e ora ho paura di essermi ficcato in un mare di casini per aver fatto ciò che ho fatto, casini che coinvolgono solo me e nessun altro e che mi terrorizzano.
Lasciati andare. Semmai cambi Nick. Qui va di moda...
Oh Signore! Che hai combinato?
No, è meglio che non scrivo niente, perché mi sentirei in colpa verso me stesso se vomita sai tutto questo in un commento pubblico visibile al mondo 🌏, cioè vorrei farlo ma anche no.
*se vomitassi, che poi perché diavolo sento il bisogno di correggere cioè è ovvio che le mie competenze linguistiche non dipendono da quell'errorino del correttote
*correttore
è una trappola da cui non posso scappare
Bellino assai (tono siciliano, da brava siciliana)!
Dunque, butta giù presto presto, poi ti sentirai più leggero. Poi, DA QUESTE PARTI SI SA, io assolvo tutti. :)
Poi
Maestrine, chiedo venia per la ridondanza. Pietate! *_*
Boh, ho paura, magari domani quando sono calmo....
cioè non è una cosa molto bella o su cui c'è tanta ironia da fare, me ne vergogno su un certo livello.
:3
Va bene. Quando e se ne avrai veramente voglia.
Notte ragazzo!
Notte
:3
BUONANOTTE SCARSO!
Domani devo svegliarmi alle 5:45, fare 120km di autostrada e stare via tutto il giorno e...sono qua a perdere tempo davanti al computer. Adesso spengo.
Un salutone
Ciao, tranquillo non sei l'unico che spreca il suo tempo sveglio di fronte ad un apparecchio elettronico alla faccia dei suoi impegni di domani.
Ecco... Siamo a "domani"... Ordunque esprimiti freccia...
Spoiler
Scarso ha spiato il fratello che che sessualizzava la fidanzata.
Sono andato a vedere sulla treccani online il significato di sessualizzare... Perché avrebbe dovuto spiare il fratello? Poteva stare li tranquillamente...
Perché a spiare c'è piu gusto, il gusto del proibito...
Vabbè dai, sto scherzando. Adesso la suspance lhas creata, vediamo con cosa se ne esce!
Ahhhh... Come il lonfo armargelluto Che s'archipatta...
Ma tu sei poeta?
Sei gian filippo caraglia?
Beh no... Il lonfo è di Fosco Maraini... Cerca la versione letta da gigi proietti sul tubo... Ti sfido a non ridere...
Secondo me il personaggio di caraglia è fortemente ispirato al maraini...
Hai voglia
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si scopiazza.
Spero che la ragione per cui non capisco una mazza di quello di cui discorrete giulivi sia dovuta al fatto che non sono vecchio.
la tua speranza è ben riposta... ti abbiamo "sporcato" sfogo... scusaci... nel frattempo aspetto sempre le Sommarie Informazioni Testimoniali di quanto accaduto.. (se vuoi).
Voglio le coccole. Voglio essere coccolato tutto, come un bebè.
Ecco questo attraversa tutte le età...
Tantissime coccole fino ad affogarmici, sbaciucchiato a destra e a manca e abbracciato forte fortissimo e poi i grattini sulla schiena e sulle braccia, anche sui palmi delle mani.
Un'overdose di dolcezza, e poi muoio.
Scarso :-) hai un desiderio bellissimo.
Se offendo involontariamente una persona per cui tengo un certo grado di affetto, e questa persona ci rimane di merda e non vuole saperne di ascoltare le mie scuse, che faccio?
Niente.
Nel senso che aspetto che si calmi senza romperle i coglioni?
Le parole non contano, sono i fatti e il comportamento che ti possono aiutare a cambiare le cose. Dalle tempo, le passerà. Parli di tua madre?
Sia di mia madre che di un'altra persona, sono diventato bravo a creare fraintendimenti e offese involontarie in queste settimane.
Più o meno. A volte aspettare un po' di tempo e lasciar sbollire, è l'unico modo. Tra un po' di tempo ti fai risentire come se niente fosse e vedi se le è passata.
Scarso, creare offese involontarie è una contraddizione in termini
Invece è possibile, volevo fare una cosa buona ma ho causato l'effetto opposto.
Con l'altra persona, ho fatto un commentino senza alcuna malizia che pensavo fosse scherzoso, ma questa persona se l'è presa al di là delle mie previsioni.
Tua mamma ti perdona sicuramente, l'altra persona non so...siccome sei bravo a capire i tuoi errori cambia comportamento. Intanto non essere pesante, se l'altra persona ci tiene a te ti perdonerà anche lei, altrimenti ha trovato semplicemente un'ottima scusa per non aver a che fare con te.
Coleridge i giovani a volte sono di una schiettezza brutale perché non hanno filtri, può essere vero quello che dice. La prossima volta pensaci due volte prima di parlare.
Come dice bambola tua mamma ti perdona... Se laltra persona ha la tua età, è un po piu complicato... Ma non impossibile...
Ot... Scusa freccia ti rubo un po di spazio.
A proposito... Benvenuta bambola... Scusa se trovi tutto un po in "disordine", ti assicuro che di solito siamo più "ordinati"... Non ucciderci per favore...
Non intendevo accusarlo di dire bugie. Fare i peggiori danni con le migliori intenzioni è la cosa che riesce meglio a chiunque, a qualsiasi età, quindi in questo, Scarso, sei in buona compagnia. Anche del sottoscritto. Dico solo che quello che è involontario non può essere intenzionale. Quindi ti stai flagellando inutilmente.
Più che la causa... Penso sia leffetto a preoccuparlo...
Grazie gagenore 😊
Sì, ma fa soffrire che la persona in questione pensa che fosse nel mio interesse farle del male quando invece è proprio il contrario.
Ciao Bambolassassina, di solito non saluto nessuno perchè sono socialmente impedito, però ciao.
Sì, ma fa soffrire che la persona in questione pensa che fosse nel mio interesse farle del male quando invece è proprio il contrario
Ecco, abituati e fattene una ragione, se posso darti un consiglio. A me capita sistematicamente
Che fatica relazionarsi, diventerò eremita
Che fatica relazionarsi, diventerò eremita
Il manipolatore
Stamattina me ne sto a casa a studiare e ho pensato di condividere una storia, un manoscritto di tre pagine di word. L'autore non sono io, bensì un mio "amico".
Questa storia è tanto particolare quanto reale, cinica e meschina, e riflette una dinamica sociale verificatasi realmente tra le mura della mia scuola e anche fuori da tale contesto sociale e di cui sono stato in parte testimone diretto.
Lo scrittore ama sfogarsi scrivendo storie dei misfatti che ha cobinato e li condivide con alcuni eletti della sua cerchia, tra cui me. Naturalmente cambierò nomi e alcuni dettagli per rendere il tutto più anonimo. Perchè la voglio riportare qua? Voglio sapere cosa ne pensate voi, individui neutrali di certi comportamenti, quindi sono spinto da pura curiosità.
Tra parentesi l'autore in questione non ha nulla in contrario che io pubblichi anonimamente il suo racconto in qualche sito a caso, nè conosce questo sito in particolare.
A voi farebbe piacere leggerla? Narra i perfidi schemi sociali di un manipolatore spietato.
Le malefatte di "Robertino"
Eccola qua, ho cambiato un po' di particolari qua e là, ma il succo è questo.
Vorrei sapere la vostra opinione sul narratore del racconto (ripeto che non sono io, ma un mio pseudo-amico) e cosa ne pensate in generale dei suoi comportamenti, disquisite pure filosoficamente sul suo operato se vi fa piacere.
Mi prendo il lusso di taggare un po' di nick che ricordo di aver visto bazzicare in giro e che non riceve email per questo sfogo a fine commento, ovviamente poi decidete voi se leggere e rispondere, è che sono curioso di sentire più punti di vista sulla faccenda.
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Giovanni ed io siamo stati amici per tutti i quattro primi anni delle superiori, anzi, per meglio dire, lui mi è stato amico per tutto questo tempo. Era un ragazzino epilettico, con diversi problemi comportamentali, fra i quali una forte introversione ed una grande insicurezza. Non so bene quali altri problemi psichici lo assalissero, so solamente che ogni tanto gli toccava sottoporsi a delle visite mediche. Non era aggressivo, non aveva mai mostrato un comportamento violento verso il prossimo come fanno, ad esempio, alcuni soggetti autistici, eppure si capiva all’istante che in lui c’era qualche rotella fuori posto.
Vivevamo nello stesso sobborgo di provincia, un piccolo paesino di duemila abitanti o poco più. Giovanni era considerato un fenomeno da baraccone, veniva ripudiato da quasi tutti i suoi coetanei, che lo prendevano in giro e gli facevano i dispetti. Essendo io uno dei pochi ragazzi a non approfittare della sua ingenuità, Giovanni decise di fare affidamento su di me, legandosi morbosamente alla mia persona, come se io fossi la sua ancora di salvezza, un bagliore di luce divina che fendeva il suo mondo avvolto nell’oscurità più totale, una figura da cui prendere esempio per avere una vita sociale accettabile.
Lui mi vedeva come il suo migliore amico, stravedeva per me, tanto che iniziò ben presto a prendermi come esempio, ad imitarmi in tutto ciò che facevo, ripetendo tutte le mie frasi ad effetto, le mie battute e i miei modi i dire, e la cosa peggiore è che faceva tutto ciò in modo del tutto decontestualizzato, apparendo ai suoi interlocutori ancora più strano di quanto non lo fosse già. Era come se avessi un pappagallo sulla spalla, come quelli che si vedono nei film sui pirati.
Ci vedevamo praticamente ogni giorno. Io e lui prendevamo lo stesso autobus per andare a scuola la mattina, e a volte lo incontravo anche al ritorno quando uscivamo alla stessa ora. Andavamo in due istituti differenti, situati però nello stesso campus, perciò in ricreazione lui mi veniva a cercare, e tutto questo era a dir poco opprimente per me, non solo perché mi faceva fare brutte figure con gli amici e con le ragazze, ma soprattutto per il fatto che a fianco a lui apparivo come un infermiere che assisteva un disabile. Non aveva la minima capacità di elaborazione e di inventiva, perciò sia affidava completamente a me, faceva le stesse cose che facevo e le ripeteva fino allo sfinimento.
Giovanni, la mia macchinetta ripetitrice personale, rendeva la mie giornate noiose e monotone, se le passavo in sua compagnia. Mi spiego meglio. I comportamenti fuori dal comune del mio amico strambo, nella maggior parte dei casi, suscitavano imbarazzo e ribrezzo, ma poteva anche capitare che strappassero un sorriso dalla bocca di qualche stolto, e se ciò accadeva Giovanni sprizzava di gioia, convinto del fatto che la gente lo considerasse simpatico e non miseramente ridicolo. Una volta che una sua azione sconsiderata provocava la reazione da lui richiesta, ovvero le risate dei presenti, Giovanni tendeva a ripetere questa azione, o a dire quella determinata frase ininterrottamente, sperando di ottenere nuovamente le risate che il suo gesto aveva provocato la prima volta che lo ha messo in atto.
L’esempio maggiormente rappresentativo erano le bestemmie. Giovanni bestemmiava costantemente, pronunciava circa un centinaio di imprecazioni al giorno, era diventato per lui quasi un vizio. C’è chi si mangia le unghie, c’è chi fuma, e poi c’era Giovanni, che ad ogni occasione invocava il nome di Dio invano. In questo caso ero sollevato dal fatto che apparisse un ritardato agli occhi delle persone comuni, dato che questa percezione del suo essere giustificava in qualche modo suo comportamento, faceva in modo che venisse tollerato. Giovanni non si rendeva conto della gravità di ciò che diceva, né dell’impatto negativo che le bestemmie provocassero sulla sua immagine e sulla mia, che ero sempre presente quando lui imprecava nei mezzi pubblici o nei corridoi scolastici. Si sentiva in qualche modo protetto da me, così, quando mi trovavo vicino a lui, Giovanni si lasciava andare ai più svariati comportamenti del tutto privi di morale, senso civico e pudore. Mentre lui era giustificato per la sua disabilità, io venivo accusato di essere responsabile, come se fosse colpa mia che lui bestemmiasse, come se spettasse a me insegnargli a vivere nella società umana, in mezzo alla gente normale.
Ancora adesso non so bene perché non volli sfaldare la nostra amicizia appena mi accorsi che le cose non stessero andando nel migliore dei modi, probabilmente mi faceva comodo avere uno scagnozzo quando giravo per i corridoi, ma sinceramente non mi viene in mente altro che giustifichi il fatto di non aver troncato i rapporti con lui all’istante. Ora che ci penso, spesso lo usavo per fare dell’ironia, prendendolo un po’ in giro di fronte agli altri per strappare qualche sorriso e aumentare la mia popolarità. Lui mi vedeva come un caro amico sul quale riporre la sua fiducia, io lo vedevo più come una sorta di oggetto di scena che usano i comici per rendere più concreta la loro arte. Diciamo che nei momenti in cui Giovanni non bestemmiava e non faceva altre cose socialmente non approvate mi faceva davvero comodo averlo con me se non avevo altri appoggi sui quali fare i miei sketch comici.
Le cose procedettero in tal modo fino a metà del quinto anno, periodo in cui feci conoscenza con una ragazza bellissima di nome Elena, una pacifista vegana con i capelli tinti, sempre schierata in prima fila nelle proteste per salvare gli alberi della foresta pluviale oppure una specie animale in estinzione. Lei, oltre ad avere due occhi azzurri come il cielo, una voce soave ed un sorriso a dir poco stupendo, era dolcissima, riservata, timida, ma al tempo stesso aveva delle idee originali, tutte sue, che la rendevano unica nel suo genere. Mi legai subito ad Elena, quando le stavo vicino provavo sulla mia pelle tutti quei sintomi riconducibili a quella malattia adolescenziale che gli psicologi e i registi dei film romantici chiamano comunemente “amore”. Le mie intenzioni erano quelle di chiedere ad Elena di metterci assieme, non volevo perdere una persona speciale come lei. Mi ero fatto sacco di stupidi progetti e filmini mentali che comunemente affollano le teste vuote di quelli stupidi liceali brufolosi con gli ormoni a mille.
Io ed Elena frequentavamo la stessa scuola, ci vedevamo spesso in ricreazione e le sue amiche ridacchiavano e facevano delle battutine quando io e lei passeggiavamo insieme. Tutto stava procedendo secondo i piani e questo mi rendeva molto felice. Le cose, però, presero una brutta piega quando agli incontri con Elena in ricreazione si aggiunse Giovanni, che iniziò a comportarsi come suo solito, rendendo la situazione imbarazzante e impedendomi di godermi quei momenti con la ragazza dei miei sogni. Lui rappresentava un ostacolo per la realizzazione dei miei progetti con Elena, andava eliminato al più presto se non volevo bruciare l’occasione di ottenere una fidanzata così bella per causa sua.
La goccia che fece traboccare il vaso fu questa: un giorno, a fine ricreazione, salutai Elena dandole un bacio sulla guancia, e lo stesso fece Giovanni in modo del tutto inappropriato, senza che gli fosse richiesto, senza che mai lo avesse fatto prima d’ora, e quando Elena si allontanò il mio amico se ne uscì dicendomi che voleva provarci con lei e che era giunto per lui il momento di perdere la verginità. Tamburi di guerra signore e signori, tamburi di guerra nel mio cuore accompagnarono il risveglio della parte del mio animo più malvagia, una parte che pochi hanno avuto l’onore, o la sfortuna, di incontrare, di fronteggiare, senza la quale questo racconto non esisterebbe.
Non ci vidi più dalla rabbia, in quel momento non ebbi la facoltà di ragionare sul fatto che Giovanni, non essendo un ragazzo normale, per nulla attraente, privo della ben che minima capacità relazionale, non avrebbe mai potuto intralciare i miei piani. Sarebbe bastato dirgli che Elena mi piaceva molto e che doveva farsi da parte, e lui avrebbe adempito alle mie richieste come un cagnolino ubbidiente quale era sempre stato. Rilevai questa situazione come estremamente grave dopo che la associai ad un altro evento avvenuto in autobus qualche mese prima: io stavo flirtando da un po’ di tempo con una ragazzina di nome Federica, e spesso capitava che in autobus la tenessi per mano, e siccome anche Giovanni era in autobus con me, anche lui le prendeva la mano senza il suo consenso, e Federica, pur non ribellandosi al suo comportamento, notando la sua instabilità mentale, ed essendo una ragazza educata, mi disse che trovava la situazione del tutto assurda e che il mio mostro da passeggio mi metteva in cattiva luce.
Ciò che mi ha sempre contraddistinto in queste situazioni in cui il mio animo è pervaso da un forte senso di rabbia malvagio è la mia estrema razionalità e progettualità. La notte stessa in cui Giovanni mi disse che voleva provarci con Elena non dormii, passai tutte le ore che avrei dovuto investire per il sonno a elaborare passo per passo un piano per allontanare Giovanni dalla mia amata, e ci riuscii facilmente, con mio grande stupore, come se fosse qualcosa che era insito nella mia testa e che aspettava solo di essere messo nero su bianco. L’indomani passai all’azione. Il mio complice fu Camilla, una mia amica che sapeva bene chi fosse Giovanni e quale ostacolo rappresentasse per me. Lei accettò senza problemi, dopo essersi assicurata che io mi sarei preso tutta la responsabilità e che non avrei fatto il suo nome, nel caso le cose non fossero andate come da me progettate. Forse Camilla accettò a collaborare alla realizzazione del mio piano malefico perché non aveva capito a pieno quale impatto distruttivo avrebbe causato sulla psiche di Giovanni.
Il primo passo fu quello di far conoscere Giovanni a Camilla, la quale si mostrò molto amichevole nei suoi confronti. Combinai il loro incontro dando appuntamento alla mia complice alla fermata del bus, dove arrivai scortato da Giovanni. Camilla chiese il numero telefonico alla povera vittima ignara di ciò che stava succedendo, la quale non esitò a dettarglielo. Il pomeriggio successivo all’incontro dei due feci delle registrazioni in cui mi lamentavo con Camilla del fatto che Giovanni stesse troppo appiccicato ad Elena, ma non mi limitai a questo, bensì riempii queste note vocali con numerosi insulti e minacce nei confronti del mio amico, dicendo ad esempio che gli avrei spaccato la faccia se si fosse permesso un’altra volta a parlare con la ragazza che mi piaceva. Ne feci tre di questi audio, uno peggio dell’altro, dopo di che li inviai a Camilla.
La mia complice, a sua volta, aveva il compito di inviare questi audio a Giovanni, come da me indicato, in maniera contestualizzata. Così Camilla, seguendo passo per passo le mie indicazioni, lo contattò quel pomeriggio, mostrandosi estremamente preoccupata per lui, dicendogli che voleva condividere le note vocali da me inviate a lei perché al loro interno erano contenute numerose minacce, aggiungendo anche che non mi aveva mai sentito così furioso. Il mio obbiettivo era quello di terrorizzare Giovanni a tal punto da fare in modo che non si intromettesse più fra me ed Elena.
Il mio piano era andato come sperato, era filato tutto liscio, adesso non restava altro che aspettare le reazioni. Nei giorni seguenti a quello in cui si attuò il mio piano malefico le cose procedettero normali, io e Giovanni continuammo ad incontrarci in fermata del bus, anche se il suo entusiasmo era molto meno rispetto agli altri giorni. In ricreazione si fece vivo molto più raramente e non bestemmiava più. Fui entusiasta che le cose stessero andando come previsto.
Io sapevo che lui sapeva, lui non sapeva che io sapevo e che tutto ciò era stato progettato da me, eppure lui non mosse un dito, non fece un fiato, continuò a frequentarmi, seppur con meno grinta rispetto al solito. Suppongo che questo suo attaccamento nei miei confronti fosse legato al fatto che, oltre a me, Giovanni non avesse nessun altro amico, e che pur di restarmi vicino fosse disposto ad incassare questi duri colpi e ad adattarsi alla situazione, in modo autodistruttivo e masochista. Si potrebbe fare riferimento alla sindrome di Stoccolma, all’amore verso il proprio persecutore, ma non ne sono certo. E’ più probabile che certe persone sono talmente legate ad altre che, nel momento in cui queste ultime non coincidono le aspettative, le prime tendono ad evadere dalla realtà, a mentire a loro stessi e ad illudersi che le cose non siano diverse da come se le sono immaginate, che il male non è insito nell’esistenza umana, che tutti i sogni possono essere realizzati, che tutti hanno pari opportunità e che per tutti c’è un lieto fine.
Un sabato sera non molto distante dal giorno in cui Camilla inviò le mie note vocali al diretto interessato, io, Camilla ed Elena (n.d.s./Nota Di ScarsoFeccia; anche io ero presente ma al momento ignoravo completamente la situazione, notavo solo che Giovanni stava il più lontano possibile da lui) venimmo invitati ad una festicciola in un locale, in cui si esibiva un band composta da studenti della mia scuola. In quell’occasione ebbi un ulteriore conferma che tutto fosse andato come avevo sperato, visto che Giovanni non si azzardò nemmeno una volta a rivolgere il suo sorriso ad Elena, a malapena la salutò. Passarono una decina di giorni senza che nulla di strano accadesse, ero più che certo che il mio fosse stato un colpo perfetto, senza alcuna ripercussione negativa nei miei confronti, ma avevo cantato vittoria troppo presto.
Il giorno in cui arrivarono le conseguenze delle mie azioni meschine io stavo preparando la valigia. Il giorno successivo sarei partito per la Francia, con i miei compagni di scuola. Quel pomeriggio ricevetti una serie di messaggi carichi di insulti e minacce dal padre di Giovanni che aveva scoperto tutto. Da quello che riuscii a capire da quei messaggi rabbiosi e stracolmi di errori grammaticali quanto di offese, i genitori di Giovanni avevano visto il figlio traumatizzato, e che in quel periodo stava avendo attacchi di panico molto frequentemente. Dopo averlo inquisito a lungo, Giovanni cedette e confessò tutto, fece ascoltare i miei audio ai suoi genitori, che per prima cosa pensarono di venire a casa mia per chiarire la questione, ma a quanto pare Giovanni, essendo ancora profondamente legato a me, gli scongiurò affinché loro non venissero a farmi visita.
A quel punto raccontai tutto al padre, gli dissi del perché avessi fatto ciò che ho fatto a suo figlio e come avessi attuato il tutto. Raccontai di Elena, di Camilla e così via. Mentre scrivevo mi sentivo fiero di aver elaborato e portato a termine un colpo così dannatamente perfetto e che nessuno mi avesse fermato in tempo non accorgendosi di nulla. Il padre, non aveva le capacità di ragionamento necessarie in grado da capire tutte le dinamiche che avevano portato a quella situazione, perciò mi chiese il motivo delle mie azioni, io risposi in modo accurato, ma lui non capì nulla, voleva solo giustizia per il suo figlio povero mentecatto destinato a rimanere solo a vita, la quale non arrivò mai. Dopo qualche altra minaccia buttata là, come ad esempio il fatto che gli audio li avrebbe tenuti per sé, mi intimò di non avvicinarsi più a suo figlio, e mi disse che suo figlio si fidava ciecamente di me, mi considerava una brava persona e io l’ho tradito, l’ho deluso, dopo di che non mi scrisse più nulla.
Partii per Parigi, mi dimenticai totalmente di questa storia, sia perché non ricevetti nessun altro messaggio minatorio, sia perché il senso di colpa non sfiorò nemmeno per un instante il mio animo. Al mio ritorno le cose procedettero come tutti i giorni, come se nulla fosse, a differenza che Giovanni non si è più avvicinato a me e non mi ha più guardato negli occhi. Inutile dire che tutto ciò mi rese molto felice, le cose andarono meglio, non venni più additato come l’infermiere dell’handicappato con la sindrome di Tourette e trascorsi con Elena delle ricreazioni più tranquille. I genitori di Giovanni, ancora oggi, si limitano a guardarmi con disprezzo se mi incrociano per strada. Fino ad oggi non ho subito conseguenze, né me ne sono pentito, anzi, sono addirittura grato verso la mia parte malvagia di aver progettato tutto questo, perché se tutto ciò non fosse mai accaduto io non avrei mai scritto questo racconto. Racconto questa storia ai miei amici, e loro ridono, mi ammirano e sostengono le mie gesta, dicendomi che ho fatto bene. Questo racconto è la prova che Dio, il Karma ed altre scemenze simili sono solo delle trovate originali mirate ad illudere le persone, convincendole che esiste un ordine supremo che premia i meritevoli e fa il contrario verso coloro che vanno contro i canoni morali.
FINE
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Che opinioni vi siete fatti del mio amico che chiamerò Roberto? Trovate le sue azioni giustificate? Pensate sia un predatore sociale spietato e privo di empatia? Giovanni meritava di soffrire così pur non avendo alcuna colpa specifica? Le sue conclusioni finali sono fondate?
@Farnight @SiLaDoMaQuiNo @Setanta @InquietaMente @Christian1992 @sferza
@vaisereno @inquietamente @Dario @Fatadelporto2 @Ares881 @Aspasia
@Multiverso
Magari quando migliora il sistema di approvazione lo metto come sfogo vero e proprio.
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