Dom

14

Gen

2018

Grazie, comunque andrà...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Salve a tutti

E' la prima volta che scrivo su questo sito anche se leggo molto spesso gli altri sfoghi. Cerco in questo modo di analizzare il mio cambiamento interiore degli ultimi mesi... Per prima cosa mi presento. Ho 20 anni, sono cresciuta in un piccolo paese dove non ci sono luoghi, locali in cui divertirsi. Da 4 mesi mi sono trasferita lontano da casa per l'università. Amo la mia nuova vita, mi sento rinata dopo gli ultimi anni spenti e apatici. Ogni giorno mi sveglio col sorriso e vado a letto soddisfatta di quello che sto costruendo. Vi starete chiedendo quale sia il problema a questo punto, sembra andare tutto liscio come l'olio. Ma facciamo un passo indietro.

Al momento del mio trasferimento ero fidanzata con un ragazzo che ho amato molto. Siamo stati insieme per quasi 5 anni di cui gli ultimi a distanza, siamo cresciuti insieme. Lui mi è stato vicino in un momento molto difficile della mia vita(separazione dei miei genitori, morti improvvise e problemi finanziari) e io gli sono stata vicino ogni volta che ne aveva bisogno. Una relazione seria insomma, dove nessuno dei due ha mai pensato di tradire l'altro. Tra noi ci sono sempre state delle differenze caratteriali anche piuttosto evidenti, ma quando si è accecati dall'amore, si sa, si sorvola su certe cose. Io sono sempre stata impeccabile verso di lui, ora mi rendo conto di esserlo stato fin troppo. Non uscivo se lui non c'era, mai una sola volta in discoteca con le amiche (esperienze che non ritorneranno più e ora lo so). Lui invece, un tipo molto geloso e possessivo, molte volte ha sbagliato nei miei confronti... ha avuto dei tentennamenti, mi ha lasciata due volte per poi tornare da me, mi ha raccontato molte bugie (della serie: la sera mi lasciava a casa dicendo di non sentirsi bene e poi se ne usciva con gli amici). Ma io, troppo fragile e innamorata, ho sempre perdonato...forse perchè avevo la testa e la vita incasinata dai problemi famigliari e lui era la mia unica ancora, l'unica persona su cui pensavo di poter contare (ma mi sbagliavo). Ad oggi mi rendo conto che dipendevo da lui in una maniera sbagliata e che quelle ferite dentro di me non guariranno mai. 

 Dall'estate scorsa comincio a rendermi conto che le cose tra noi si stavano spegnendo. Quando si sta insieme per tanto tempo si arriva ad un punto in cui o le cose si evolvono, o ci si lascia. Le nostre serate stavano diventando tutte uguali, non si parlava più come una volta o si parlava sempre delle stesse cose (la colpa qui è di entrambi, ma alla fine c'era da aspettarselo dal momento che avevamo poco, quasi niente, in comune). Io ci soffrivo molto perchè non volevo ammettere a me stessa che le cose stavano andando a rotoli... intendiamoci, con lui avevo in mente un futuro, avevamo dei progetti. Ma dentro di me sentivo che stava svanendo la voglia di realizzarli e reprimevo queste sensazioni con la speranza che si trattasse di una crisi momentanea e che le cose sarebbero andate meglio se avessi continuato a comportarmi come sempre (sono stata una deficiente a non parlarne subito, lo so). 

Comunque le cose non cambiano e così arrivo al mio trasferimento con quest'amara sensazione su di noi, ma ancora la reprimevo. Inoltre si aggiungono tutte le paure e i dubbi per la nuova sistemazione: se mi troverò bene, se sarò in grado di prendermi cura di me stessa, e soprattutto se riuscirò a fare amicizia con qualcuno (questo il mio cruccio più grande perchè sono sempre stata timida e riservata, e mi sono chiusa ancora più a riccio dopo la separazione dei miei). Comincia la mia nuova vita e più passano i giorni più mi piace quello che sto vivendo. Mi sento viva dopo tanto tempo, lontana dai problemi di casa e dalla mia sedentarietà. Comincio l'università, e con mia grande sorpresa conosco tantissime persone e riesco a parlare con chiunque senza problemi. Anzi sembro essere una persona piuttosto espansiva, almeno questa l'impressione che do. Mi lego in particolare  4 persone del mio corso, tra le quali un ragazzo. Racconto loro del mio ragazzo, come se niente fosse, e ovviamente non dico una parola dei dubbi che mi affliggono dato che non ero ancora in grado di ammetterlo a me stessa. Passa il primo mese e prendiamo più confidenza, quel pò che basta per essere franchi e sinceri senza risultare invasivi (intanto le cose col mio ragazzo continuano ad andare sempre peggio perchè intanto cominciamo a litigare ogni giorno, per le più svariate cose). Senza troppi giri di parole i mei amici d'università mi fanno notare che quando parlo del mio ragazzo mi manca "la scintilla" negli occhi. Io all'inizio nego, continuo a fingere con loro e con me stessa che vada tutto bene. In realtà mi rendo ogni giorno di più conto delle cose che non vanno nella mia relazione perchè comincio a confrontarmi anche con le relazioni delle mie coinquiline. Comunque le cose si complicano quando comincio a parlare seriamente e frequentemente col ragazzo che vi ho nominato prima. All'inizio non riusciamo a capirci tanto, sembriamo appartenere a due mondi diversi tanto che ne parlo tranquillamente col mio ragazzo e lui al solito mi riempie di domande. Però le nostre conversazioni cominciano a prendere una piega inaspettata...

Per forza di cose ci troviamo diverse volte a trascorrere il nostro tempo da soli e a parlare di noi, dei nostri sogni, del nostro passato. Si crea una bella intesa, una bella amicizia e scopriamo di avere molti interessi in comune. Parlare con lui è facile. E tra il più e il meno, ci troviamo anche ad affrontare argomenti più seri. Gli racconto tutto di me, del mio passato, delle mie fragilità e lui pazientemente ascolta... Lui fa lo stesso con me, e comincio ad avere la strana sensazione che riusciamo a dirci tanto anche senza parlare, anche solo fissandoci. Mi sento capita, mi piace il fatto che mi guarda negli occhi quando si racconta e lascia che io accedi alle sue debolezze, mi piace che non nasconde neanche i suoi lati più bui... vedo in lui sincerità e così per la prima volta racconto a parole quello che sento dentro riguardo alla mia relazione, ammettendo che non so neanche per quale motivo io riesca a parlane con lui. Lui mi risponde che anche lui percepisce questa strana intesa tra noi, che riesce a guardarmi dentro e sente che io riesco a guardargli dentro perchè sono sensibile... insomma mi dice chiaramente che si sente capito quando è con me. Ascolta i problemi che ho col mio ragazzo e mi da i consigli più belli che mi siano mai stati detti in tutta la mia vita... mi dice che io non ho bisogno di nessuno che mi completi, che sono speciale già di mio, che ho una bell'anima e che non devo cercare la felicità in un'altra persona, ma dentro di me... e poi mi dice anche quello che io non riuscivo ad ammettere:"tu non lo ami più". Senza nemmeno rendermene conto sono trascorse delle ore lì con lui, si è fatta sera e noi non abbiamo guardato nemmeno una volta l'orologio. Torno a casa e scoppio a piangere. Questa conversazione ha aperto il mio vaso di Pandora, mi ha fatto prendere coscienza del mio malessere e mi ha messa ancora di più in crisi... Comincio a parlare col mio ragazzo di quello che sembra non stia più funzionando tra noi e anzicchè cercare una soluzione insieme, litighiamo in continuazione arrivando inevitabilmente alla rottura... Ci sto malissimo, ma allo stesso tempo so che era una decisione che andava presa  e che non si poteva più andare avanti così, che non eravamo fatti per stare insieme e che ci sono cose che tra noi saranno sempre inconciliabili. Poi a suo dire io ero diventata uno schifo, tanto per dimostrare la sua maturità... Vabbè, dettagli.

Il punto ora è un altro. Mi fanno rendere conto che i miei occhi brillano quando parlo del mio amico, con il quale intanto passo sempre più tempo. Praticamente viviamo quasi in simbiosi, arriviamo a sapere ogni minima cosa l'uno dell'altro. Mi aiuta a superare i miei limiti, mi sta vicino quando decido di affrontare le mie paure (in primis l'altezza) e mi dice che sono più forte di quel che sembro. Mi sta insegnando a godermi il "qui e ora". Sicuramente mi sento legata a lui in una maniera speciale, se mi guardo dentro capisco che non è una semplice amicizia... ma d'altra parte non so neanche cos'altro pensare. Sono appena uscita da una relazione lunghissima e voglio stare da sola, ripartire da me stessa... tuttavia non riesco ad ignorare quello che comincio a sentire per lui. Potrebbe essere Amore? Di certo è una delle persone più importanti della mia vita, perchè attraverso i suoi occhi ho ritrovato me stessa. Quindi Grazie, comunque andrà. 

Tags: amore

3 commenti

il dado è tratto...

Si lo è..fidanzata da 5 anni con un ragazzo che amavi ma non ti trattavaebnissimo...ora attratta da un ragazo che ti da consigli...ti ascolta...ti sostiene...mah...c'è un ma....se ti vede solo come amica allora potresti rovinare qst amicizia...se ti vede solo come una ragazza da rimorchiare..beh ti devasterebbe...se ti vede con gli occhi dell'amore beh cambia tutto..ma nessuno qui può dirti cosa fare perchè solo tu potresti "tentare" di capirlo...il tuo ex dici che ti è statp vicino nel momento più difficile della tua vita ma in seguito non è stato un maestro di comportamento ( detto da te)...allora qst nuova vita..qst "libertà" ti ha fatto cmq vedere il mondo da una nuova propettiva...è qst euforia che ti ha fatto scoccare la scintilla nella tua testa? oppure è solo una normale sensazione di libertà che non vedevi l'ora di avere?..un consiglio posso dartelo...per ora chiudi nello stomaco le farfalle e non farle uscire...datti del tempo data che sei uscita da una storia di cinque anni non provare ad entrare subito in un altra ( sempre se lui ti ama)...aspetta..vivacchia e coltiva qst bella amicizia e quando sarà matura ( passando altro tempo...nn poco) allora puoi provare a fare il passo in avanti con la speranza che qst step non sia una catrastofe perchè se no addio amico e amicizia...sn le situazioni più drammatiche...meglio l'amico o un presunto amore???  chi vivrà vedrà...

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:35 del 15-01-2018

piccolo consiglio

 la capacità di concentrazione ed il livello di attenzione dell'utente medio di internet (vale a dire dell'umanità nel suo complesso o quasi) è molto bassa, per i video va dai 3 ai 5 minuti, per i twitter si aggira attorno alle 2 righe, per gli sfoghi su questo sito (dove evidentemente bazzica gente con molto tempo a disposizione) intorno alle 5/6 righe: dove voglio arrivare? ACCORCIA LO SFOGOOOOOOOO!!!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:39 del 15-01-2018
i miei occhi brillano quando parlo del mio amico

è ghei però

engioi 

Avatar di acerbisacerbis alle 00:37 del 16-01-2018

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