Lun
20
Feb
2017
Oggetti e ricordi
Quando ero piccino la mia famiglia non era proprio ricca. Di estrazione proletaria, genitori attenti alle spese, e in seguito ad alcuni avvenimenti, si taglió tutto quanto poteva esser tagliato per garantire un tetto sopra la testa.
Oggi lavorando, faccio due conti veloci con la calcolatrice (non uso sempre matlab o excel, le cose semplici sono piú immediate con una vecchia calcolatrice).
Vado per prenderla. Ma, in seguito ad un trasferimento, era chiusa nella sua custodia (un pannello di plastica che si sfila e si inserisce di sotto, proteggendo, quando chiusa, i tasti e il display). Leggo in stampatello il mio cognome, scritto esattamente 23 anni fa. La "T" stampata era giá storta come quelle attuali, con la stecchetta verticale che vira a destra prima del tratto orizzontale, e una leggera pancetta.
23 anni e ancora funzioni.
Ricordo quanto costasti all´epoca, 42.000 lire. La cartoleria ne aveva una a meno (non ricordo a quanto), e una della Texas I. che costava 70.000. Mia madre optó per questa che ancora possiedo. Quel giorno ero felice, mi sentivo un bambino che aveva gli stessi strumenti didattici dei compagni, all´avanguardia, e non quello che anni prima, si era vergognato non avendo mezzi per una semplice ricerca. Sapevo che non era colpa dei miei, forse stavo diventando beffardo e cinico proprio in quegli anni.
Quante ore passate a fare sercizi di fisica e matematica assieme? E all´universitá? La riponevo nella tasca anteriore della mia borsa, lá dove chi fuma mette accendino e sigarette.
Era il regalo del mio compleanno, ricevuto prima che la scuola iniziasse.
Sento molto vento dentro, come se gli anni passati volessero correre veloci per indicarmi la quantitá del tempo andato.
Ora scatto una foto e la mando a mia madre, vediamo che dice.
14 commenti
da qualche parte ho la calcolatrice scientifica dell'istituto tecnico. strumento favoloso, ci facevo le espressioni con parentesi, radici e potenze.
pigreco fiquadro quarti che formula è, dottore?
Se è per questo io a casa ho il frullatore/tritatutto di mia mamma e non scherzo quando dico che ha 35 anni suonati. Quando cucino e lo uso mi vengono in mente i dolci ricordi dell'infanzia e le super mega torte panna e cioccolato che tanto amava fare mio padre.
Cktc
ci crediamo. hai 100 anni.
minkia cattiva questa. invio.
Ahahahahaha Oldjoe e che ne sai? Magari sono un essere ultraterrena...ho 100 anni portati benissimo!
alièna.
Io ho un amplificatore che ha 35 anni. Però qualche mese fa si è fulminato qualcosa e adesso non va. L'ho portato a riparare e mi hanno chiesto uno sproposito per un guasto che in altri tempi sarebbe stato ordinaria amministrazione. Il fatto è che adesso l'elettronica è usa e getta e chi ripara l'analogico se ne approfitta. E mi ha chiesto 10 euro solo per aprirlo e dirmi che c'è la preamplificazione bruciata... Adesso il mio amato ampli è lì in attesa di un Cristo che lo resusciti.... E io ho fede.
Che bello questo sfogo, stupendo.
Ho chiesto a mia madre. Mi ha detto che avemmo lo sconto perché comprammo anche il dizionario di Italiano e quello di Inglese della Garzanti.
Quando torno in Italia riporteró con me anche quelli.
Grazie a tutti quanti hanno commentato e a chi ha rivisto, con affetto, qualcosa di inanimato ma che contiene un portale per i ricordi.
siete quasi in crisi di mezza età?
Anch'io ho il ricordo della calcolatrice, la portò papà a casa, restai a bocca aperta, non era scientifica, era è una canon a led verdi... Quanti ricordi vi sono rimasti impigliati.
Sí, @christian, noi abbiamo la scusante anagrafica. Tu?
Bello sfogo mmhg, nostalgico e che fa riflettere
bel racconto , io di cose che hanno 35 anni non ne ho , non sarei mai capace di conservare una cosa per cosi tanto tempo , ti ammiro . mmHg nr. 1 !
Che tenero.... A volte anche gli oggetti parlano