Sab
28
Gen
2017
Senza Titolo
è da un po' che volevo cenare in un posto la cui aria mi ispirava qualcosa di particolare
questa sera mi è tornato in mente prima di tornare a casa, e allora uscito dalla palestra mi son diretto lì
perché è particolare? primo, perché si trova nel paese dove abitavo prima; questo implica vedere volti conosciuti
secondo perché è un posto aperto solo tre giorni alla settimana, ci lavorano tra l'altro alcuni signori (e signore) anziani del luogo; questo implica che è più fatto per passione che per soldi (per quanto sia tutt'altro che economico)
e terzo per la posizione, sotto alla vecchia torre, ma questo è da vedere per capire
purtroppo la cosa è partita un po' tardi, infatti arrivando lì stavano ritirando per chiudere, ma hanno accettato comunque di cucinare qualcosa per me, ma andiamo con ordine
tralasciando le disavventure per il parcheggio, entrato nella trattoria non vedo nessuno
entro nella sala coi tavoli, mi accorgo che c'è qualcuno in cucina, e vedo anche una coppia che spunta da dietro ad un muro mentre è seduta al tavolo
attendo qualche minuto, evidentemente non arriverà nessuno
faccio quindi per affacciarmi e chiedere alla coppia dove posso trovare qualcuno del personale, vedo due volti noti
lei soprattutto vedo che riflette sul mio volto perché le ricorda qualcosa, comunque mi dicono di andare pure in cucina
detto fatto, mi avventuro in cucina
vedo due-tre persone, mi accoglie una ragazza (ha un anno in meno di me), un altro volto noto
riconoscerò poi dopo che la signora sopra, che per il momento avevo scambiato per la professoressa di matematica delle medie, era in realtà una con cui per qualche tempo avevo fatto arti marziali; l'uomo al tavolo invece era probabilmente un insegnante sul serio
la ragazza invece era una che mi ricordo di aver visto all'asilo/elementari
comunque la cameriera va a chiedere ai cuochi se vogliono preparare qualcosa per me, dicono di sì
ordinato, dopo un po' arriva un altro signore, 58 anni, altro volto noto
viene fuori che è amico di famiglia, diciamo, ed è padre della cameriera (non so se siano anche i proprietari); meriterebbe una descrizione perché è un personaggio con un suo stile, ma evito di allungare
e quindi tagliando corto il punto è... quello che mi ha molto colpito è stato finire in un posto dove, anche se per lontane reminiscenze, tutti si ricordavano di me, o diciamo mi quasi-conoscevano; è comunque una sorta di familiarità, non so se sia mai successo in precedenza, o soprattutto se fosse successo con questa "fluidità", senza intoppi, con naturalezza
possiamo anche dire che abbia volto in positivo una giornata che non era cominciata nel migliore dei modi
non so, credo poi ritornerò, ma al momento sono... "confuso" da come queste persone siano risultate disponibili, ben disposte, per certi versi diciamo pure incuriosite, da quanto i legami si formino facilmente, in un certo senso
forse questa sensazione di familiarità (e di vicinanza?) è quello che alle persone manca quando gli altri si allontanano
7 commenti
bella atmosfera.
mi viene da ridere pensando a un raccontino a fumetti del defunto Andrea Pazienza. 👿
questa non dovevo scriverla. niente di personale, è solo l'argomento che me l'ha ricordato.
tanto nessuno lo conosce. anzi, per farla breve, farnight, non sei tu il marito kornuto del racconto. è solo che che hai scritto una frase che somiglia a una battuta di quel racconto.
donne, dududu...
mi son scordato del titolo
Eh... Infatti strano non è tua consuetudine... Potresti postarlo sotto...
ma no, ormai sta bene così
Ah siiii?... Un po strano come titolo... Ma fa come vuoi... Lo sfogo é tuo.
che simpy, ne -.-
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Questo racconto ha i contorni del sogno...bellissimo 👍🏻