Lun
20
Giu
2016
Sabato, pinna e amici.
Sabato pomeriggio... Periferia di Roma... Sono al settimo piano... Sotto di me un oceano di erba verde corre in avanti fino alle pendici dei "castelli romani", vedo la grande croce dove un Wojtyla già curvo celebrava il giubileo del 2000 con un mare di gioventù che cantava e si abbracciava, poco più giù vedo la "pinna", un enorme cupola fatta di tubolari, ennesimo monumento alla vanità umana, la città dello sport... Un inutile struttura che non vedrà mai la luce perché non si sa chi, ha "mangiato" i nostri soldi, la chiamo la pinna perché é una struttura che si vede da kilometri e dalla giusta prospettiva, sembra la pinna dorsale di un gigantesco cetaceo che emerge il tempo necessario per una boccata d'aria e poi si reimmerge subito nel mare di erba verde che lo circonda, cristallizzato nell'attimo in cui la pinna sul dorso punta allo zenith. Mi sposto dalla finestra, le figlie del paziente vicino di letto della stanza d'ospedale di mio suocero gli stanno mettendo il pigiama, esco... Vado in corridoio di fronte alla sala d'aspetto mi siedo su una panchina, dopo un po mi giro... Vedo mia moglie... Cammina verso di noi, ma lo fa in maniera strana, lentamente mette un piede dietro l'altro come camminasse su di una corda da funambolo, tocca a balzelli il corrimano alla sua sinistra, come pigiasse dei tasti, c'è qualcosa di stonato, alla metà del percorso che ci divide me ne accorgo... Piange... Guardo subito la panchina davanti a me, mio figlio si alza e dice "Mamma?" come se dovesse fare una domanda ma si blocca in piedi pietrificato come il fermo immagine di un film... Mia moglie si siede vicino a me... Silenzio nessuno parla, nessuno chiede nulla, la domanda non viene espressa ma la risposta arriva lo stesso "6 mesi di vita... Forse 8".
Alberto (nome finto), 82 anni per la maggiorparte passati nell'edilizia (come salariato) , ha costruito con le sue mani la casa dove vive, non si è arricchito, nella borgata dove abita (che ha visto crescere dai primi anni 60), ha aiutato tutti i vicini (si faceva così allora), "alberto quel muro... Il telaio... Quel pavimento", sorrideva.. "vengo io" e non diceva nientaltro, ovviamente non sarebbe mai venuto dietro compenso, ma in amicizia, ed anche a quelli che non potevano restituire la giornata di lavoro, uomo di pochissime parole, ma le sue mani parlavano e raccontavano di un buon cuore di uno che non diceva mai di no, ha cresciuto i figli, un nipote diventato orfano troppo presto... Parole d'ordine lavoro sacrificio responsabilità e dovere, in ospedale pieno di tubicini ed elettrodi ha chiesto la tessera elettorale e la carta d'identità, e domenica ha fatto quello che doveva fare, ha votato.
Gagenore... Parlo tanto della mia fede, mi piace parlarne... Lo faccio in ogni occasione... Se sapessero quant'è piccola... Nella Bibbia è scritto "se aveste fede quanto un granel di senape potreste dire a quel monte spostati, e lui si sposterebbe", la senape ha tra i semi più piccoli nel mondo vegetale, se hai fede prega che lo guarisca, non ci credi gagenore? Si io credo... Ma... La mia fede é assai più piccola di un granel di senape, e prego... Prego che tutto finisca al più presto, prego che Alberto non soffra... Ha avuto una vita piena appagante, eppure questo non mi basta, la vita prima o poi deve finire cancro o no.... Neanche questo mi basta... Ha 82 anni ha vissuto molto più di altri... Non basta.
Alberto é il mio eroe... Ho 6 mesi di tempo per farglielo sapere...
Sono stato lungo lo so... Non so in quanti arriveranno a questo punto, quí alcuni mi vogliono bene, altri no (forse), ma io voglio fare un regalo a tutti... Vorrei che questo sfogo non avesse commenti di nessun genere, un po per non mettervi in difficoltà e costringervi con frasi di circostanza, un po per non costringervi a consolarmi, nessuno può evitarmi questo percorso... Ed io non mi sottrarrò. Stamattina una lacrima solitaria é spuntata dal mio occhio, ho voluto dare un senso a quella lacrima scrivendo questo sfogo nient'altro. Scusate... Non è il posto giusto per sfoghi così tristi... Ma credetemi, vi voglio bene miei sconosciuti amici, e gli amici servono anche a questo...
15 commenti
Questo sito è fatto apposta per sfogarsi, non importa di che tipo di sfoghi si tratti. Gagenore, tu hai un grande dolore ora dentro te, e hai voluto esternarlo qui, hai voluto condividerlo con noi utenti di sfoghiamoci.
Io personalmente lo apprezzo moltissimo, hai messo a nudo i tuoi sentimenti, uno stato d'animo molto triste ma anche molto intimo.
Ora hai pochi mesi, hai scritto, per stare vicino ad Alberto, a fargli capire ancora di più quanto gli vuoi bene, quanto lo stimi e lo hai sempre apprezzato. Diglielo con testuali parole che è e sarà sempre il tuo eroe, ne sarà felice.
Non ci sono parole per consolarti, lo so, lo sappiamo tutti, la morte non si può consolare, ma concedici, a chi lo vuole fare, un grande abbraccio virtuale
Guarda che nessuno è costretto, chi si vuole sfogare o vuole scrivere commenti lo fa e basta... Le parole di circostanza sono più o meno le stesse, forse perché quando accadono cose più grandi di noi non sappiamo cosa e come esprimerci... quindi non ci rimane altro che un abbraccio, qua può solo essere virtuale ma c'è. Sii forte per quanto puoi, per la tua famiglia.
@Gagenore, eccoti, avevo scordato il titolo del tuo sfogo, spero in un tuo più sereno stato d'animo in questa splendida giornata di sole! Ciao
Gagerone per quel che può valere hai tutto il nostro appoggio, un becetto piccole cit.
grazie a tutti... oggi sto meglio grazie, grazie a chi mi ha scritto quì a chi lo ha fatto in privato, ed anche a chi non lo ha fatto... la vita scorre e corre, la morte ne fa parte.
@Gagenore :-*
Gagenore, l'unica cosa che riesco a dirti è che ti mando un abbraccio.
Alberto è un uomo fortunato, a conoscerti.
Un grandissimo abbraccio.
Ciao gagenore, ti scrivo qui a casa tua, perché con quello là non voglio più avere a che fare 😠 Mi spieghi il riferimento al jogging? 😮😮😮
* Bacetto *
@Gage eddaiiii torna tra noiii!! 😘
Ciao Gagenore, sono Raffaella. Sono tanto contenta che sei rientrato nel forum. Io l'ho sempre sperato. Adesso non voglio entrare in merito alla discussione, ormai non c'è più nulla da aggiungerci. Sappi che la tua assenza sarebbe stata per me fonte di dispiacere... non dico altro. A presto 😘
Come sta tuo suocero ?
Scrivo da anonimo perche mi piacerebbe che questo pensiero passasse inosservato perso nel flusso dei commenti, magari i tempi di moderazione saranno così lunghi che non sarà più visibile tra i primi venti... ma ora sento l'obbligo impellente di chiudere questo post.
Alla fine te ne sei andato in una bella giornata d'estate, avevano detto 6 massimo 8 mesi ed invece hai oltrepassato l'anno, in morte come in vita non un lamento mai una parola amara, o un gesto di rabbia, solo sorrisi per tutti, se dovessi avere l'improbabile compito di descriverti con un unico aggettivo, sceglierei "dignitoso" ... In vita ed anche in morte, hai raccolto quel che hai seminato, sei andato via quando tutta la tua famiglia era intorno a te, ricco di affetto dedizione e tenerezze, non sei mai stato da solo in questo ultimo periodo notte e giorno, ed anche il modo in cui sei andato oltre il tempo... Nulla di drammatico, in punta di piedi, chiedendo quasi "permesso", uno due tre respiri... Poi nulla più...
Ciao Alberto... Arrivederci!
gagenore.
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Qui non ci sono amici ma solo sconosciuti caro gage. Ma anche uno sconosciuto può dare una mano a volte, semplicemente ascoltando un altro sconosciuto e forse dimostrandosi più amico di tanti altri sconosciuti. Ho letto il tuo sfogo, ed é triste, non come i miei pieni di cazzate, il tuo é umano, vero. Quindi l'ho letto, l'ho voluto leggere, per ascoltare ciò che oggi hai nel cuore, per alleggerirti un po', per fa sì che tu ti senta meno solo oggi.
Il tuo eroe però é un uomo, fragile come tutti gli uomini e la tua preghiera se farà soffrire meno alberto, questo nessuno potrà saperlo, nessuno, se non solo alberto medesimo e il suo rapporto con Dio. Di certo però la tua preghiera mostra già da subito quanto bene gli vuoi.
Noi siamo fragili uomini, so che non basta, ma questa é l'esistenza. S'é tanto ripetuto che ormai é persino banale ribadirlo. Per chi ha fede in Dio però, e religione a parte, sa che é l'unica via che può dare un senso all'esistenza. L'unico concetto che ne diminuisce il peso ed in molti dà persino gioia. Te lo dice uno che tutto é tranne che chiesaiolo bigotto e pippaiole (cit) Ti chiedo dunque gagenore, secondo te, non é già solo questo di Dio ad essere così incredibile da spostare un' intera montagna? C'é chi é abituato persino a razionalizzare questo concetto, gli atei per esempio. Qualcuno ha parlato di anticorpi del cervell! Tu sai però, e mi ci metto anch'io da credente, che certe cose si sentono.
Umanamente ti sono vicino caro mio ciao