Sab

30

Gen

2016

Si può amare...

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

...senza un briciolo di irrazionalità?

Il mio fidanzato è: oggettivamente carino, oggettivamente una brava persona, seria, si sta per laureare, mi tratta bene, non mi dà per scontata. Quando sono con lui sto bene, certo a volte si litiga, ma come in tutte le coppie che stanno insieme da tanto tempo. Il sesso va bene. 

Quindi, direte, qual è il problema?  

Ogni gesto carino e d'amore che lui fa per me...non mi fa provare niente. O meglio, razionalmente riconosco e apprezzo il gesto, ma non mi dà alcuna emozione. Non mi trasmette niente...

Per lui provo un grande affetto che non so se sia definibile come amore. Non riesco a lasciarlo, perché, oggettivamente, con lui sto bene, non ho motivo di cui lamentarmi. Però una persona innamorata, anche se stiamo insieme da 6 anni, non dovrebbe provare emozioni, non dico forti come i primi tempi, ma perlomeno  sentire qualcosa aldilà dell'affetto? Non dovrei emozionarmi se lui fa un gesto carino per me? Non dovrei provare qualcosa oltre alla gratitudine? 

13 commenti

Niente di strano

E' la classica reazione refrattaria del nostro cervello alla perfezione, la percepiamo come insopportabile.

Tutto va bene, tutto tace, non c'è alcun problema che fa rumore, pertanto ci si trova ad andare avanti in un insopportabile silenzio assordante.

Mi spiace ma non ho MAI condiviso tutto questo ! perciò ti invito alla riflessione sfogante: 

I primi tempi sono tali in quanto fugaci, non esiste la relazione fatta interamente di "primi tempi", il sentimento si evolve, da infatuazione e passione smisurata si passa ad un rapporto stabile più razionale e meno emotivo, ma molto più maturo.

DETTO QUESTO:

Io non sono nessuno per dirti come vivere, ma se il tuo obbiettivo per il futuro è quello di costruire una famiglia, con dei figli, a mio avviso rischi di fare una cazzata lasciando una persona del genere.
Anche se tu lo lasciassi per metterti in cerca di qualcun altro (con alte probabilità di trovarne uno peggiore), il problema del raffreddamento e della stabilizzazione emotiva lo avresti comunque!! anche lì i tanto amati "primi tempi" finirebbero, e ti ritroveresti di nuovo al punto di partenza (che facciamo allora cicli infiniti di primi tempi, raffreddamento, insoddisfazione, cambio di ragazzo?).

 

 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 07:32 del 31-01-2016

Ozy devo contestare.

Esperienza personale.

E se ti dicessi che io aspetto mio marito e mi manca come è più dell'aria quando è al lavoro o sono al lavoro io? E sono sette anni. E una bambina. E mille difficoltà quotidiane e non da affrontare. Una storia perfetta,non travagliata,liscia,iniziata da sogno e proseguita senza stemperare. 

Quindi? 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 10:05 del 31-01-2016
Cherryred85

Dico che la tua non mi sembra tanto una contestazione ma, per certi versi, una (piacevole) conferma:

Quando scrivo che il rapporto muta, non intendo dire che per forza debba spegnersi o mutare in peggio, quando scrivo che dal'emotività si passa alla razionalità, non sottointendo che amare razionalmente voglia dire non amare, al contrario, spesso significa amare ancora di più,  

Dal canto mio posso dirti che il sentimento verso la mia ragazza negli anni è evoluto, è diventato (a mio avviso) amore maturo, ma egualmente forte, anch'io gioisco ogni sera a vederla insieme al mio bambino, anch'io farei qualsiasi cosa per lei e per il nostro futuro, tuttavia non ci comportiamo come facevamo quand'eravamo insieme da pochi mesi, molte cose ovviamente sono cambiate (ma non in peggio, sono naturalmente evolute come le stagioni della vita).

L'errore che fanno molti/e (che non hai fatto tu) è quello di malinterpretare il mutamento da infatuazione ad amore (che è una crescita, un passo avanti) e confonderlo con il contrario (ovvero caduta di interesse/coinvolgimento).

Se il ragazzo della sfogante non è mai cambiato, si è sempre comportato bene, persegue nella relazione nel migliore dei modi e lei ora dice di non provare nulla i casi  (a mio avviso) sono 3:

1) Non ha mai provato nulla e i sentimenti dei primi tempi erano appunto causati dall'effetto "primi tempi" (novità, eccitazione, curiosità), in questo caso non era innamorata di lui ma innamorata dell'amore (innamorata solo del fatto di aver trovato un ragazzo, un po' come molte donne che sognano solo il loro matrimonio, non importa con chi).

2) Sta malinterpretando il mutamento da infatuazione ad amore maturo, e le sembra di non provare nulla.

3) Immersa nella sicurezza della relazione (che il ragazzo infonde) sta egoisticamente fuggendo o dando per scontati i suoi sentimenti, in quel caso il suo è un terreno ancor più scivoloso.

Scusa per lo sfogo lungo :-)

 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 10:35 del 31-01-2016

Se in questi 6 anni c'è stata una fase discendente significa che il sentimento sta calando, e il tuo dubbio se fosse amore o solo affetto lo conferma.

Credi che lui perpisca questo da te, e che magari pure lui si senta poco preso emotivamente?

Io ti consiglierei di provare ad aggiungere esperienze alla vostra relazione, qualcosa che non fate, qualcosa di nuovo, per farti risentire trasportata emotivamente; per vedere se si riaccende qualcosa.

é in situazioni del genere che ci vuole poco che una terza persona si inserisca tra te e il tuo ragazzo. 

Avatar di RorschachRorschach alle 11:10 del 31-01-2016
Ozy

Ma figurati.

Ottima analisi,anche se io ancora il tuffo al cuore lo provo. Cioè, credevo che l'infatuazione da ossitocina sarebbe passata,invece persiste,anche ora che il velo dei primi 2 anni è più che oltrepassato.

Io credo che la sfogante sia al punto 1 della tua analisi,alla luce di ciò che io ho come esperienza. E non ho solo mio marito,come esperienza sulle spalle,prima ho avuto una storia di sei anni con convivenza annessa,che ho mollato,appunto,per gli stessi motivi della sfogante (anche se comunque il mio ex tanto bravo non era,ma questo faceva parte del gioco).

Ringrazio sempre di averlo mollato.  

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 11:28 del 31-01-2016

L'affetto non e' amore.

Quoto Cherry 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:08 del 31-01-2016

Il fatto che compia magari gli stessi gesti da sempre, Ozy, non significa che il modo in cui li fa non sia cambiato.

Secondo me le tue tre opzioni sono tutte quante viziate da una razionalità di fondo, che, nel modo di vivere una relazione, una donna non ha.

Partiamo dal presupposto, in ambito femminile, che la razionalità è un processo che da un senso compiuto e logico ad una emozione irrazionale. E' molto complesso da spiegare, soprattutto quando lo fa un uomo ad un altro uomo, perchè noi siamo molto meno complessi sotto questo aspetto. Il presupposto di base è che la donna ha capacità relazionali e sociali molte volte superiori alle nostre.

Detto questo, ritorno al punto di partenza, non conta tanto quel che fai ma come lo fai e soprattutto per quale fine.

E' evidente, cristallino, per quel che leggo, che l'autrice, seppur magari non conscia di ciò, abbia notato un cambiamento nelle intenzioni del suo ragazzo. Prima compieva quegli stessi gesti dando valore a lei, motivato da un forte interesse, ora sono più una routine priva di questi ingredienti, ingredienti che avevano fatto emozionare, in altre parole le sue azioni, seppur medesime sono condizionate dal darla per scontata e questo lei l'ha percepito chiaramente, seppur non a livello propriamente conscio.

Il linguaggio del corpo non mente 

Avatar di SetantaSetanta alle 14:33 del 31-01-2016
Autrice

Avete ragione un po' tutti. 

Ozy, purtroppo devo capire in quale delle 3 opzioni collocarmi. Forse l'opzione 1 è solo troppo dolorosa da accettare. È troppo dura pensare  di non riuscire ad amare una persona che, in teoria, ti dà tutto. E poi aggiungici il fatto che la sola idea di fargli del male ( anche se, purtroppo, penso di avergliene già fatto) mi strazia, mi toglie il respiro, mi fa piangere, anche solo scriverlo.

Setanta, gliel'ho detto che mi sento data per scontata in quello che fa e lui risponde che è assurdo ciò che dico. In effetti,guatdando la realtà del fatti è assurdo. Ma io non ssento niente di più che una banale gratitudine.

Ror: lui ppenso sia preso, almeno...quella con i dubbi ed i casini in testa sono io.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:08 del 31-01-2016

SEMPLICE: non lo ami, decidi pertanto tu se pensare di formare una famiglia con lui o lasciarlo.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:57 del 31-01-2016

Autrice, evidentemente, hai ragione tu, d'altronde si parla di tuoi sentimenti, di tue sensazioni e su quello che senti, hai sempre ragione.

D'altrocanto ciò che descrivi è veramente molto comune, gli uomini, molto spesso, dopo aver "conquistato" dimenticano che una fiamma non si sostiene da sola se non la sia alimenta ogni giorno e quella fiamma non si ravviva perpetrando sempre gli stessi atteggiamenti, se poi nel tempo vengono compiuti con finalità diverse.

Il mio parere? Secondo me non senti più che lui stia portando realmente valore alla tua vita... 

Avatar di SetantaSetanta alle 16:27 del 31-01-2016
Effettivamente

Le considerazioni di Setanta mi hanno un po' spiazzato (e non è la prima volta che mi succede con i suoi post):

Mi ha spiazzato (positivamente) perchè mi ha regalato uno spunto, un nuovo punto di vista che non avevo colto e devo ammettere essere decisamente sensato.

E' proprio vero che spesso e volentieri noi maschi siamo miopi nei confronti dei sentimenti femminili in quanto riusciamo a vedere le cose solo da un punto di vista logico, pragmatico e razionale, siamo più carenti nell'analizzare le sensazioni e gli stati d'animo in sè, perchè diamo per scontato che debbano essere sempre ricondotti ad elementi tangibili.

Quindi la sfogante potrebbe aver notato che tutti gli accorgimenti o le attenzioni del compagno siano diventate progressivamente frutto di un etichetta, di una routine meccanizzata e ripetitiva, che non scaturiscano più da un entusiasmo amoroso da parte di lui ma solo dalla forza dell'abitudine.

Eh si questo è il punto numero 4 e credo che Setanta abbia colto parecchio nel segno.

Grazie per l'analisi e per l'ottimo spunto, cercherò di farne tesoro. 

 

 

Avatar di OzymandiasOzymandias alle 16:58 del 31-01-2016
Sempre l'autrice

Setanta, in effetti, non lo sento. È "solo" una sicurezza, dettata probabilmente solo dagli anni passati insieme. Ma è una sicurezza a cui non riesco a rinunciare o che, comunque, mi è difficile rinunciarvi, perché lui è molto attaccato a me

 

Ozy concordo su tutto. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:22 del 31-01-2016

La considerazione di setanta vale se l'autrice crede che il suo ragazzo possa/debba fare di più per lei e che la sua perdita di emozioni siano dovute alle trascuratezze di lui; ma se lui fa già tanto, il "problema" inizia e finisce dentro di lei.

per quanto lui possa sbattersi, non può fare tutto da solo, se non c'è riscontro dentro di lei.

Se senti solo abitudine e gratitudine, e quello che ti fa bene della relazione è la sicurezza di averlo, credo sia diventato un legame poco valido e quasi una relazione tarocca.

 

Avatar di RorschachRorschach alle 15:24 del 01-02-2016

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