Lun
14
Set
2015
AMBIENTE DI LAVORO DI MER... A
Da diversi anni lavoro nello stesso ufficio con altre 5 eprsone; la sesta (settima con me) è il nostro capo che sta in un ufficio a parte; è un ufficio un pò particolare, un settore specialistico di una multinazionale dhe all'origine (adesso no) aveva sede nella città di tutti. Morale: quasi tutti (diciamo 4 su sette ameno) sono qui perchè mogli di/figli di/ eccetera. La sottoscritta è stata assunta per caso; vengo dalla provicia, lavoravo a 200 km da qui, ma buon curriculum e un piccolo colpo di fortuna e sono stata assunta in mezzo a questi raccomandati e raccomandate presuntuosi spesso ricconi, con parenti in politica eccetera. Debbo ammettere che per lavorare lavorano tutti ed anche bene; unico grosso limite: anche se professionalmente sono stata assunta per meriti veri e non per parentela/raccomandazione, per costoro sono e a questo punto rimarrò per sempre una che viene dalla "campagna", vabbè, dopo tanti anni lo ho capito. Siamo tutti perfino coetanei, abbiamo i figli (ormai grandicelli) nelle stesse scuole, città piccolina, ci si conosce tutti, io sono rimasta sempe un pò quella "tagliata fuori": marito e parenti persone per bene ma normali, scuole a tempo pieno perchè non avevamo parenti disponibili e i soldi servivano per il mutuo non per le tate eccetera... Sempre più tagliata fuori, non ero all'altezza socialmente. In più sono una strana, mi vesto parlo penso in modo spontaneo, spesso dico a sproposito quello che penso eccetera. In ufficio passano gli anni, i raccomandati sempre qui con me stessa stanza (ripeto che lavorano e meno male); ma fanno sempre comunella tra di loro, loro fanno le mega vacanze, hanno le megacase. i mega parenti .. alle volte mi sono trovata nvidiosa di tanta sicurezza e vita facile, sono umana anche io, ma non mi scambierei mai perchè sono arriavata qui solo per meriti miei e mi sembra che basti ed avanzi a definirmi. Vengo al dunque: i rapporti umani sono ridotti al minimo, da sempre. Loro non condividono nulla con me e nemmeno io con loro, a parte il lavoro dove come detto si collabora più o meno tutti. Un mese fa un mio familiare che abita in un'altra città è stato investito e adesso è a letto purtropo convalescenza lunga e difficile. Ho chiesto dei giorni di ferie usando quelli programmati per natale; ho fatto presente al capo i motivi urgenti e gravi e me li ha concessi; ho chiesto a lui un pò di riservatezza sulla mia situazione. Oggi rientro e la collega di fianco a me mi ha detto che in mia assenza gli altri la hanno letteralmente assediata con domande a ripetizione su di me. E' una collega sincera, l'unica dell'ufficio a cui ho raccontato la verità. Era disgustata. Ha detto che ho una persona in un'altra città che sta male, mia parente, ma epr loro non bastava, oro volevano sapere TUTTO! non si accontentavano di una sintesi... Vabbè; oggi sono rientrata: lei era schifata, le ho detto di lasciare stare, sono così; questi stronz... a me in faccia non hanno chiesto nulla. Aggiungo che sono persone così aride ed a loro volta molto riservate che avrebbero dovuto capire bene perchè dopo 10 anni di lavoro non mi espongo alla loro curiosità. con la differenza che se i ruoli fossero invertiti non mi abbasserei mai a fare del gossip... che schifo...
7 commenti
Ti dico una cosa.calcolando che mezza giornata o piu' si passa al lavoro.quindi ci si dovrebbe aspettare dalla gente un po' di buon senso, spirito di gruppo, passare la giornata lavorativa all'insegna del rispetto reciproco. E invece no, spesso ci si ritrova con persone che danno il peggio di se. Dunque ho scoperto una tecnica, credimi funziona. Chi mi rompe le balle, gli faccio tremare la terra sotto i piedi senza se e ma. E vai belli tranquilli
vaisereno alle 18:14 del 14-09-2015
Molto semplicemente devi fregartene il cazzo e fare il tuo lavoro.
Pensa ai soldi.
iAlwaysAskToMySelf alle 19:26 del 14-09-2015
Quoto ialways.
GingerBread alle 23:32 del 14-09-2015
Non si puó essere amici di tutti. Dove per amico intendo quello annacquato, che va tra un buon amico e un conoscente.
Non conviene, sopratutto se non li stimi.
Quindi passa avanti.
Quoto @iAlwaysAskToMySelf
mmHg alle 08:39 del 15-09-2015
sono la autrice dello sfogo... avete ragione; in questi anni sono riuscita bene o male a capire ed accettare che non ci fosse praticamente rapporto umano (a malapena un buon Natale detto di spalle mentre il raccomandato/la raccomandata escono dall'Ufficio...) ma si vede che questo periodo per me un pò più complicato mi hanno fatto un pò deviare dalla retta via e ricominciare a prendermela per persone che ho inquadrato da anni.
Debbo tornare a fare centro su di me e farmi scivolare un pò le cose.. stamattina all'ingresso in ufficio ho trovato una di queste raccomandate che era riuscita a stare in assenza per un fantomatico strascico di maternità (Nb: il figlio va in rpima elementare???!!) per dicesi 6 settimane consecutive mettendo tutti in difficoltà (leccale il cul..o al capo comunque funziona) e sono riuscita a salutarla in modo educato ma distaccato se non glaciale.
Debbo tornare in me stessa e pensare che con lo stipendio ci pago il mutuo; OK ce la faccio alla grande!
Anonimo alle 08:50 del 15-09-2015
ma non ho capito, pensi che se sapessero questa informazione su di te la "userebbero male" o semplicemente non vuoi che lo sappiano per continuare a mantenerti distaccata?
farnight alle 22:53 del 19-09-2015
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Se da un lato capisco il tuo volerti integrare e l'"invidiare" una vita più agiata e scevra da pensieri, dall'altro però non capisco perchè ci tieni a fare comunella con quella gente. Siete diversi, punto, e il modo in cui si sono comportati in tua assenza sottolinea, una volta di più, che persone limitate e mediocri siano.
Se dal punto di vista lavorativo tutto procede bene e con il capo non ha noie e sei vista bene professionalmente allora fregatene, almeno lavorano, pensa a quei raccomandati che manco si degnano di farlo.