Sab
23
Mag
2015
Senza Titolo
Ciao a tutti. Non so esattamente come funziona questo sito, ma ho urgente bisogno di sfogarmi perché non riesco più a tener tutto dentro, proprio per questo ho cercato su google un sito per potermi sfogare ed ecco, ho trovato questo. Mi scuso in anticipo per tutti gli errori grammaticali ( soprattutto assenza di virgole o periodi troppo lunghi) ma non riesco a contenere tutta la rabbia quindi credo che daró sfogo al mio flusso di coscienza. Sono una ragazza sedicenne e da un po' di tempo a questa parte sto avendo problemi in famiglia. Mia nonna é da due anni che soffre ornai di una brutta malattia e neglj ultimi tempi é peggiorata enormemente, proprio per questo ( essendo che ha un solo figlio maschio, ovvero mio padre) a turno dobbiamo andare a casa sua per accudirla. I miei genitori non vanno d'accordo, come credo che sia sempre successo. Ma in questo periodo é peggiorato tutto , litigano ( piccoli bisticci, nulla di grave, non parliamo di arrivare alle mani) anche per motivi futili e , per farvela breve, la ragione ce l'ha mia madre, visto che mio padre la accusa sempre di prendere i soldi dalla pensione di mia nonna e di non vedere i soldi a casa ( mio padre é disoccupato), quando nemmeno se ne é accorge che il cibo che mangia ogni giorno lo porta in casa mia madre. Mio padre quando c'é una discussione non é mai capace di parlare, l'unica cosa che sa fare é andarsene. Non ho mai avuto un dialogo con lui . Ecco lui ad esempio si lamenta di esser sempre lui quello che accudisce sua madre e che ha bisogno di evadere e di non star sempre chiuso in una 'fogna'. Ma mio padre é ub grandissimo vigliacco, non ha mai avuto il coraggio di dialogare con i suoi figli, addiritura crede che io stia complottando con mia madre . Ditemi voi , se questo é un padre. In più da più di un mese non riesco più a studiare, nel senso che leggo una volta una pagina e non ho voglia di ripeterla da capo, il che per me é un dramna, essendo che sono sempre stata una tipa molto studiosa. Ora, mi ci metto sui libri, ma non riesco a ripetere e in più quando ripeto a voce é come se sentissi la mia bocca bloccata, e mi vien quasi da balbettare. Oggi vengo a sapere da una mia amica, che una ragazza (con cui ero tanto amica molto tempo fa ma con cui poi non ho più avuto rapporti) ieri, quando non c'ero, ha parlato male di me e ha detto che io é da un po' di tempo che non sto facendo più nulla a scuola (invece io anche se non riesco mi ci metto comunque sui libri, ma lei cosa ne puó sapere), che ripeto tutto a memoria e che i professori mi portano comunque in alto. Ecco, io queste cose non le posso sentir dire, perché penso che non siano vere. Scoppio dentro perché vorrei dirle qualcosa e ,ragazzi, vi giuro, devo dir qualcosa perché altrimenti esplodo. É questo che mi ha portato a scriver qui. Sono disperata, ho scritto di fretta e con le lacrime agli occhi, ho bisogno di aiuto perché penso che stavolta da sola non ce la posso fare. Non penso di esser una ragazzina svogliata, perché ho sempre dato il meglio di me nello studio, ma ora é come se ci fosse qualcosa che mi blocca..aiutatemi
4 commenti
Il problema...
...non è quella stronzetta della tua amica, ma i tuoi problemi familiari che si riflettono sullo studio e cmq sul tuo benessere psico-fisico.
Ora capisco la rabbia del momento ma come al solito non è mai tutto o nero o bianco.
Tuo padre come scrivi ha difficoltà a dialogare (magari è cosi di carattere...questo non fa di lui una brutta persona), se ci aggiungi il fatto che è disoccupato e ch chi porta i soldi a casa è tua madre (cosa che per un uomo magari con un certa mentalità è difficile da accettare ed i problemi di salute di sua madre (tua nonna) aggredirlo verbalmente (cosa che da quello che scrivi mi pare accada) non è la migliore delle soluzioni...non fa altro che portarlo a ritrarsi ulteriormente.
Detto ciò capisco che per una ragazza di 16 anni è difficile (e che sarebbero dovuti essere i tuoi a capirlo) ma per come la vedo io l'unica è convincere tua madre (con la quale mi pare di capire vai d'accordo)ad approcciare tuo padre in maniera non aggressiva.
Frasi comprensive, tono calmo e predisposizione d'animo verranno certamente ben accolte.
accidenti che brutta situazione
quali altri componenti della famiglia ci sono, almeno lì nelle vicinanze?
I tuoi genitori sono stressati (fra soldi e nonna) e tuo padre ha problemi di dialogo, e magari si sente in colpa perchè è disoccupato e reagisce attaccando(o andandosene) sentendosi attaccato.
tutto questo nervosismo dei tuoi influsisce sulla tua concentrazione nello studio; riesci a distrarti con piccole cose tipo passeggiate e musica? quando sei nervosa ti butti sullo studio o cerchi prima di liberare la mente?
ignora il chiacchiericcio di certe tipe.
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Ascolta, hai problemi più gravi che qualche chiacchera di classe, lascia correre, sono sciocchezze, se ti fermi e rifletti non credo tu voglia l'amicizia di una persona che ti giudica senza sapere cosa ti porta ad avere un calo nella resa scolatica. Detto questo, parla di quello che sta accadendo ad un docente o se la tua scuola ne ha uno lo psicologo, se parli, butterai fuori un pò di questa agoscia e magari potrai farti aiutare per sbloccarti nello studio.
Io non consoco tuo padre, ma credo che nonosatante non sia il giusto comportamento da tenere in una situazione del genere, essere disoccupato, con una famiglia da mantenere e una madre malata da accudire non sia facile, purtroppo ognuna ha il suo modo di afforntare le cose, tuo padre, urla, incolpa e scappa.
Potresti fare un tentativo, quando inizia a strepitare, potresti abbracciarlo, so che sembra sciocco ma magari quest'uomo si sente sopraffato e vorrebbe scappare da tutti i problemi, purtroppo invece ogni cosa va affrontata. Fagli capire che ci sei, parlagli, digli che dovete stare uniti, che è inutile incolparsi per i soldi della pensione, se volete mangiare c'è poca da fare per ora, inutile pure urlare, meglio risparmiare le energie per accudire tua nonna (a proposito avete fatto richiesta per l'accompagno e per il CAD?), dovrebbero essere queste le situazioni in cui una famiglia si dimostra tale, ma spesso capisco che i problemi se si presentano in coppia (malattie e disoccupazione) ti tolgono il raziocinio.