Mer
12
Giu
2019
Adda passa' la nuttata
Dieci anni fa mi sono innamorata di un ragazzo. E' stata la persona con cui ho scoperto il sesso. Mi ha conosciuta in un momento in cui soffrivo profondamente e avevo bisogno di essere ascoltata, e questo mi ha offerto allora, ascolto. Era il rapporto più vicino alla "normalità" che io abbia mai avuto. Siamo stati assieme dieci anni.
E' finita da qualche mese, e senza stare a raccontare i noiosi dettagli, crescendo mi sono accorta che era l'uomo sbagliato per me. Avete presente quella citazione di Kling, "Cerchiamo tutti qualcuno i cui demoni vadano d'accordo con i nostri"? Ecco, i suoi demoni non andavano d'accordo con i miei. Erano materia e antimateria. Abbiamo finito per farci male. Io ho acquisito alcuni comportamenti che non sono particolarmente sani da lui, e viceversa, temo di avergli lasciato in eredità i miei malsani modi di rapportarsi, speculari a quelli suoi già citati. Per chi crede nel karma, forse ci siamo in qualche modo bilanciati, abbiamo imparato quello che dovevamo l'uno dall'altra, e per questo doveva finire... Ma come spiegazione va bene anche senza karma.
Complice la distanza che ci separa, mi sono chiusa nel silenzio, a leccarmi le ferite e cercare di elaborare il lutto. Lui forse ha paura che tutto questo durerà per sempre, e mi cerca a cadenze regolari. A volte invade la mia vita quotidiana con lunghi messaggi o mail in cui mi descrive come sta, cosa pensa di noi, che vorrebbe smettere di soffrire, che vorrebbe conoscere altra gente, che vorrebbe io conoscessi qualcuno che mi ami come merito, che in fin dei conti non lo vorrebbe davvero. Ho cercato di essere educata quanto più possibile, spiegandogli che ho bisogno di silenzio. Ora sono passata alla fase in cui non rispondo più.
Ho bisogno di SILENZIO, dio mio. Dopo dieci anni di parole, analisi, scavarsi l'anima e offrire il cuore nudo, recriminazioni, rabbia, voglio solo il silenzio. Una stanza buia in cui seppellire questi occhi stanchi e gonfi di lacrime. La meritata deprivazione sensoriale. Ho una vita da rimettere in piedi e portare avanti, per favore, non cercarmi.
Mi ha scritto una settimana fa, mi sono fatta del male leggendo, e ora mi manca. Come l'aria, da far prudere gli occhi, da far ridere. E più mi manca, più voglio scappare via da lui. Alla fine questi dieci anni sono serviti a qualcosa, a capire che nessuno è più importante di ME. Mi sono innamorta dell'uomo sbagliato, non so se smetterò mai di amarlo, ma so che non posso tornare più indietro.
E aspetto. Adda passa' la nuttata.
7 commenti
Capisco e ti sono vicina.Alcuni rapporti sono davvero unici, talmente intensi, simbiotici e personali, che sono obiettivamente irripetibili. I paragoni futuri saranno inevitabili, ogni altro rapporto ti sembrerà pallido. Anche un innamoramento intenso, presenterà presto il conticino della vita quotidiana, anche un altro grande feeling, alla prima incomprensione non ti sembrerà paragonabile. Questo sai perché? Perché forse alcuni rapporti entrano proprio nell ambito familiare. Il fatto che tu l'abbia conosciuto mentre soffrivi di tuo, è un campanello d allarme, che poi in effetti dopo ha suonato in uno scambio di demoni. Dalla tua descrizione è come se stai parlando proprio di un padre, una madre, un fratello o un figlio. Con alcune persone si crea un legame animico familiare, sul prolungamento o negazione dei legami d origine, ma spesso più profondo della famiglia stessa d'origine. Di fatto, lui forse ti ha fatto proprio da mamma, o da fratello... o no? Se così fosse, come dunque sostituire la mamma o il fratello? È chiaro che non si può. Siamo disposti più a perdere la mamma vera, se non è stata una buona madre, che una mamma "surrogata" ma animica che però ci ha fatto sentire davvero accolte, ascoltate, accudite e amate in profondità. E non c'entra il suo essere uomo, può farci da mamma un uomo e da padre una donna, l'anima non ha sesso. Ti capisco in tutto e ti sono vicina. Il silenzio di cui necessiti è in effetti, per il momento, l'unica dimensione in cui senti di voler stare. Ma chi lo sa che una volta trovato per lui il giusto nome, la giusta "carica" che lui ha a quanto pare magistralmente ricoperto, non si diventa a quel punto libere davvero di fare entrare UN UOMO nella nostra nuova vita? Che non sarà né una mamma, ne un padre, ne un portatore sano di demoni. Un UOMO, che magari non ci capirà, che ci farà innervosire, ma che non va più a insinuarsi tra i nodi "familiari" e ci regala davvero una vita nuova, partendo da zero. In bocca al lupo✨
Sono la Sfogante.
@Anonimo delle 17:03, no, non mi spaventa che mi cerchi. E sono sicura che la nostalgia tornerà, senza che io ne faccia un dramma. Ma in futuro. Ho bisogno di tempo per staccarmi da questo legame, tempo e silenzio. E' vero che è stata un'esperienza fondamentale. Dovevo passarci attraverso per capire tante cose di me.
@Anonimo delle 18:32, ti ringrazio. In parte hai ragione, lui si è sovrapposto a tanti nodi familiari. Ma non è stato il legame di anime che forse traspare dalle mie righe. C'è stato tanto rifiuto in questa relazione, fin dall'inizio. Tanta mancanza di comprensione. Nessuno ha ricoperto un ruolo "magistralmente". Se dovessi descrivere questi dieci anni con una sola parola, direi "attesa". Sono stati anni di attesa. Che lui fosse pronto. Che io fossi pronta. Entrambi a livelli diversi, chi emotivamente, chi materialmente. Quando lo era uno non lo era l'altro. Non ci siamo mai veramente incontrati, ci abbiamo provato in tutti i modi ma non è mai successo davvero. Probabilmente ci siamo sentiti soli entrambi in questa storia, allo stesso modo.
Doveva finire. E se dovessi innamorarmi di nuovo - se ne avrò voglia - spero le cose siano più semplici. Voglio le piccole o grandi incomprensioni che ci devono essere, ma le voglio con qualcuno con cui siano risolvibili. Non voglio più una relazione dove ogni parola fuori posto deve essere usata come un'arma.
Ah, capisco meglio. In bocca al lupo a te.
@Anonimo delle 00:30. Crepi. Grazie per aver letto.
Ti auguro buona fortuna e la auguro anche a me stesso, perchè temo che tra un po' toccherà anche a me... :(
Coraggio, @ChePalle. Non è detto, ma anche se così fosse, la vita va avanti e bisogna prenderne il meglio. :)
La Sfogante
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Si, adda passà. Sono d'accordo, lui magari come molti uomini ha bisogno di chiarire, ogni tanto di ricordare. Non c'è poi niente di allarmante in questo, di questi tempi fa paura un po' tutto, anche semplici cazzate o imperfezioni di carattere. Però, salvo eccezioni secondo me rare e non necessariamente sane, tieni a mente che eventuali relazioni future difficilmente avranno la stessa importanza per te. Saranno tutto, forse, saranno meravigliose, ti auguro. Ma saranno un'altra cosa che non andrà mai veramente a sovrapporsi a questa fondamentale esperienza. È per questo che ti dico che alcune forme di nostalgia ogni tanto si potranno far sentire, ma questo non è un dramma.