Immatura.

Ti prego Santa, dimmi che non hai chiamato a lavorare con te il tuo ragazzo ed ora che avete litigato e vi siete lasciati ce l'hai tra i piedi!

Dimmi che non è così .

@walter vorrei poterlo dire. Vorrei. 

E mi ha pure accusata di avergli dato il lavoro solo per poter "esercitare un controllo su di lui". 

Se lo chiami sbagli (vuoi esercitare controllo), se non lo chiami sbagli (non hai fiducia in lui). Non è che è stata l'occasione per "darsela a gambe" e basta? Una relazione di solito non finisce con uno solo che distrugge tutto

Omamma...  Una "superesposizione" vita privata lavoro è micidiale...

 Ma è irrecuperabile?

@xyz Si bhe, credo proprio non aspettasse altro.

É finita a urla incredibili. Lui si è inasprito perché gli sono sembrata arrogante nel dirgli le cose. Io mi sono arrabbiata molto perché se ti insegno delle procedure è perché voglio che tu le segua e se ti correggo non accetto che tu mi risponda "a me viene bene anche così ma faccio come vuoi tu". Non siamo a casa, non sono la tua ragazza ma la tua responsabile, non c'è nulla di personale nell'insegnare o riprendere qualcuno.

Lui però mi risponde perché prende tutto come un affronto personale, come una voglia di sopraffarlo, quando io sono semplicemente fredda e dura, perché cerco di essere professionale. Mi dice appunto di essere arrogante, sul lavoro come fuori (casa assolutamente inopportuna), e per me questa è mancato rispetto del mio ruolo e delle mie responsabilità lavorative nei suoi confronti. 

Urla di qua urla di la, finisce che se ne va, mi riporta la roba che avevo a casa sua, chiudendo definitivamente e io che mi sono esposta in tutto per farlo entrare a lavorare e ho preso un impegno, lo devo mantenere.

 Perfetto. 

Mi dispiace... Non so neanche che consigliarti... Però avere il proprio amore come "superiore" non é un toccasana per la propria autostima, é una situazione "pesante", magari ha fatto questa azione eclatante solo per farti vedere che qualcosa puo deciderla anche lui, poi é avvenuto al culmine di una lite "urlata" dove la lingua diventa uno strumento di tortura... Spero almeno che si dimetta, o che riconsideri che i "ruoli" vanno rispettati sul lavoro.

 lo so che non lo vuoi da me...  Bacetto.

Sicuramente non riconsidererà la relazione, di me non gliene importa, è abbastanza evidente.

Non si dimetterà e onestamente non lo desidero neanche... Comunque gli voglio bene e il lavoro ed i soldi gli servono.

Ora la situazione si fa ancora più complicata... È vero, io sono molto dura, voglio che le cose siano fatte bene e che siano fatte come dico io. Non sono una despota, semplicemente sono partita anche io da zero e ho imparato quali cose era meglio fare e in che modo, così e cosi devono essere eseguite. Sicuramente accetto pareri e suggerimenti, ma non da chi è al secondo giorno di praticantato e mi pare pure ovvio. Quella persona deve aprire bene le orecchie e imparare il metodo, poi e solo poi potrà pensare a come migliorarlo, se nel frattempo non si è accorto che se ho chiesto che una cosa venga fatta in una certa maniera è perché viene meglio e non perché mi girava così.

Ma, se prima c',era almeno un barlume di sentimento a spingerci a non discutere sul lavoro, adesso ho paura che qualsiasi cosa io dica o faccia verrà presa cone una vendetta personale per come è finita... non so come uscirne.

Ovviamente  io non c'ero, ma permettimi di dire che non sei al momento la persona piu lucida per esprimere un giudizio,  sei pesantemente coinvolta (in doppio ruolo pergiunta), o la situazione si stava già  avviando ad una fine ed allora il casus belli ha solo anticipato la fine, oppure e solo un litigio...  Per quanto forte e violento, ora vedi tutto nero,  devi darti almeno un paio di giorni (e notti insonni),  poi la situazione sarà  piu chiara,  non voglio fare il medico pietoso e far "infettare la piaga" ne darti false speranze,  ma credimi la tua visione ora non é chiara...  Gia ti sei giudicata e condannata... C'è tempo per questo... io non ci credo che un semplice litigio sia così determinante... Lo so... Io non c'ero e non ho sentito... Ma una semplice chiacchierata potrà esserci no? ... Un chiarimento ... Un... "ti amo?"...

@gage sei davvero un uomo dolce :) purtroppo non sono tutti come te e un "ti amo" non ci sarà perché non c'è mai stato. E non per cattiveria, semplicemente non era innamorato di me, forse non ne ha avuto il tempo, forse (come dice lui) non gliene ho mai dato modo. Sono una donna difficile. Fatto sta che così è purtroppo.

Santa,mi dispiace,è vero,non ti amava,le idee le hai chiare da sola.

Quindi,parti dal lavoro:se sei la responsabile, e lui è sotto la tua responsabilità,deve fare ciò che tu dici e come tu dici,questo è giusto,punto. Come qualsiasi altra persona tua sottoposta al lavoro...per correttezza e giustizia anche verso gli altri.

Al resto,il tempo provvederà, una relazione deve arrecare un valore aggiunto alla vita e al cuore,non essere una sofferenza. 

-Visto che non chiedo mai aiuto, e te ne sei lamentato
già, vedo
ma sono in tanti ad essere così

-Adesso non solo ho distrutto una relazione che avevo ricostruito 
'ricostruito' sa di errore 

Pensa che stavo dicendo la stessa cosa di me un paio di sere fa "sono un animaletto buffo scappato da un circo", quindi sei molte cose ma non banale o noiosa, e allora questa sarà la prova del fuoco, se non "sopravvive" é giusto così... Ma tu sei sicura di non aver lasciato nulla dentro di lui?... Non rispondermi ora... Non la sai ancora la risposta. Ora é notte fuori e dentro te... Solo una cosa... Doma l'orgoglio... Che non significa "azzerbinarsi" come dite voi qui... Significa solo non farlo parlare per primo...

Gage,scusa,mi permetto di dissentire,sembra che Santa abbia accennato al di lui sentirsi con la ex. Insomma,non è che mi sentirei amata al posto suo.

Io ho percepito che sia solo una supposizione di santa,  se é come dici tu...  Hai ragione,  non c'è piu nulla da recuperare...

@gage sono molto meno "obnubilata" di quanto pensi, il tutto è successo giovedì. Non è una cosa fresca. Non sono neanche arrabbiata se non con me stessa.

Come cherry e far hanno fatto notare anche se in modo diverso, era una cosa che traballava, ci sono già state varie liti e a turno ino dei due è tornato sui propri passi. L'ultima volta sono stata io, ho chiesto scusa, volevo rimettere a posto le cose e lo vorrei ancora ora in tutta onestà, ma ho visto la sua faccia.

E poi continuare a rimettere insieme una cosa che si scolla... non so sai. Sembrava proprio che non vedesse l'ora, anzi, me lo ha proprio detto. E chi lo può biasimare se ha altre per la testa o comunque se non sono "l'amore" per lui?

Quanta rabbia però nell'essermi tirata la zappa sui piedi. Se non gli avessi dato il lavoro forse saremmo andati avanti, anzi, io ci speravo.... il lavoro glielo ho offerto proprio perché vedevo in qualche modo un futuro. 

 Genio della pianificazione, nhe? ;) 

Sono pessimo,  ho insistito finché hai vuotato il sacco... Ora vedo... Certo rompere dopo aver ottenuto il lavoro non potrà farlo concorrere per il titolo di "cuore d'oro", la situazione é di melma... Allora per te stasera solo coccole (virtuali)... 

Comunque lui si è comportato da infantile. Se stai a lavoro e fai cazzate, ti striglio esattamente come gli altri. Se non sei in grado di accettarlo, per qualsiasi motivo, non iniziare per niente. Accettare il lavoro e comportarsi come ha fatto la vedo una mancanza di rispetto.

Mi chiedo una cosa, ma non devi rispondermi, è una delle tante pippe mentali che mi vengono in mente leggendo gli sfoghi: lui non era innamorato, lui permaloso e tu dura... Come vi siete ritrovati a stare insieme? Due caratteri così diversi, come vi accozzavate?

@Xyz mo non mi far parlare che è un disastro!

Come ci siamo riteovati a stare insieme... la domanda delle domande. Bhe, le risposte sono varie.

La prima è un mea culpa. Io sono effettivamente molto dura, ma nell'intimità o comunque se sono tranquilla divento un cuore di panna. All'inizio probabilmente lo ero anche con lui, poi è subentrato veramente un periodo di mmmmerda e mi sono indurita ancora di più, complice il fatto che lui non riuscisse a capirmi.

Il resto bhe, aldilà dell' essere permalosi o de coccio, c'era anche altro. Almeno da parte mia. Lui è una persona piena di talento, musicista, un disegnatore bravissimo, un compositore... tante cose da dire e da dare insomma. Mi sono innamorata del modo in cui mi raccontava dei suoi viaggi, dei suoi pensieri e della dua musica. E poi a volte riuscivo a vedere, oltre alla sua retrosia e timidezza, una dolcezza grande.

Poi vabbe, c'era il sesso che era galattico, ma che te lo dico a fare.

Questa però è la mia campana, dal lato suo effettivamente non so cosa lo abbia spinto a continuare

Storia "complicata"... Ma per nulla banale... 

Le persone permalose son così.

Per quanto tu ti ci possa mettere, per quanto tu possa tentare di non violare questo falso, o se vuoi esasperato, senso del rispetto e dell'orgoglio (parole sempre troppo abusate) che hanno, la loro mente bacata troverà sempre il modo per tovare un'offesa o quel che è
nel comportamento altrui.

Se non è qualcosa che fai o che dici, lo diventa qualcosa che non fai o non dici.
Probabilmente si sentiva già in difetto a chiederti aiuto, il suo piccolo ego era già mortificato.

Quindi è bastata una fatua scintilla, il cervello gli si è annebbiato, forse a provato a controllarsi o forse no,
in ogni caso è stato più forte di lui. Doveva spazzare via quell'onta, quella macchia che cosi platealmente (ai suoi occhi) metteva in dubbio la falsa immagine di se che vuole dare a vedere agli altri. Perchè se quest'immagine la vedono gli altri lui
si convince di essere quella persona, una persona migliore di quella che percepisce di essere.

Le cose non sarebbero potute andare diversamente.



Ne parlo con cognizione di causa perchè come dire...bhe diciamo che conosco una persona permalosa da quando sono nato :|

Ah, voglio sottolineare che non lo sto difendendo. Lui, per come lo descrivi, è quello che "il meccanico della Ferrari" di Zeling definiva, con una crasi molto azzeccata, un ORGOGLIONE.

Voglio solo farti capire che tu non hai colpe se non verso te stessa.

Sul resto non mi esprimo

@Tomtom ssi molto tenero a dire che non ho colpe, ma io sono pesante eh. Lo sai tu, lo so io, lo sa lui, lo sanno tutti.

Sono un po' burbera a volte, brusca. Non lo faccio con cattiveria, anzi, se mi chiedi aiuto divento la personapiù tenera del mondo, ma quando sviluppo un certo grado di confidenza mi lascio andare e ""svacco"", nel senso che non ti chiedo mai "per favore".

Lo so, è una roba orrenda ma veramente non c'è arroganza ne cattoveria. E ho anche un bel caratterino dominante, un po' da faccio-tutto-io... è l'abitudine. Tendo a spostarti e dire ci penso io.

Per un permaloso queste cose sono insopportabili immagino.

@{gage sei molto gentile ma a me sembra la più banale delle storie

Al di là del io sono così, lui è pomì (i difetti e le asperità caratteriali li hanno tutti), in un rapporto occorre accettarsi vicendevolmente...

è vero che non conosciamo la sua versione dei fatti, ma qui l'unica che cerca di comprendere e di accettare l'altro, mettendo da parte il proprio orgoglio (e ti cito testuale), sembri tu.

Quel che è certo è che la situazione è complicata e che tu sei ancora confusa (lo sei!).

Dal basso della mia esperienza nelle cose della vita ti suggerirei di chiarire a te stessa cosa vuoi fare e se ne vale veramente la pena...poi la soluzione alla situazione, per quanto complicata, si trova.

Ciao

sarebbe banale se non ci fosse "dolore"... non è banale...

ormai dovrebbe esserti chiaro che pisello lavorativo e pisello privato non possono coincidere !

@santadubito

Mi spiace per la situazione, davvero.
Peró penso che a volte sará piú difficile il tempo senza la brutta situazione lavorativa, che la stessa. Quella, nel bene o nel male, passerá vivendo, senza troppi pensieri che invece circoleranno liberi nel post e pre lavoro.

Un piccolo consiglio: non darti colpe che non hai. Magari sarai pesante davvero, ma a conti fatti, da una parte vedo una immaturitá accecante. Sará perché non sopporto tantissimo le persone permalose. O quelle che rifiutano la realtá con rabbia e sparate alla cazzo. Sará forse che io non ho problemi ad accettare di essere anche un subordinato al lavoro, perché non ho problemi con il mio ego, non devo dimostrare nulla a me stesso. Forse lui si, se non sai chi sei, hai paura di identificarti con ció che potresti ridurti ad essere, un lavoro.

Ti auguro una semplice giornata