Lun

10

Giu

2013

Vi odio!

Sfogo di Avatar di NoxiousNoxious | Categoria: Ira

Mi avete dato tutto. Dovrei ritenermi fortunato per la splendida infanzia che ho avuto. Ho avuto amore, istruzione, regali sotto l'albero a natale, la bicicletta per la promozione, i 10 euro per la pizza con gli amici il sabato sera. Poi, arrivato all'università, mi è stata imposta una scelta. Medicina, giurisprudenza, ingegneria. Stop! Niente di più! Una delle tre.. Tutto il resto non vale nulla! "è per il tuo futuro!" Dicevano. "un giorno ci ringrazierai" dicevano.

ero bravo in quello che facevo. Mi sentivo un artista, mi appassionavo. Il cinema era la mia vita. Le arti visive mi davano soddisfazioni. Giravo, montavo, creavo video. Componevo la musica. Promuovevo. Dirigevo. Sapevo dove mettere mano e cosa fare ancor prima di pensarlo. Ero portato per questa vita. Doveva essere il mio obiettivo.

 Io, stupido e subdolo, vi ho dato ascolto. Ho scelto ingegneria civile. Pensavo che avrei trasposto la mia creatività per il bene collettivo. Mi consolavo con questi pensieri. Ma non ce la facevo, non ero portato. Non mi piaceva. Quando ve ne parlai mi rispondeste "Abbiamo fatto molti sacrifici per farti studiare. Tuttora ne facciamo.". Quando vi parlai di arti visive e regia cinematografica siete scoppiati a piangere... Come se vi avessi offeso. "Non sarai mai nulla se imbocchi quella strada! Con ingegneria puoi fare tutto quello che vuoi! Avrai la possibilità di un lavoro sicuro". Mi parlate di sacrifici economici per un vostro desiderio che non è mio. Dopo 6 anni (con almeno altri due da affrontare) mi sono reso conto che il mio sacrificio è stato più grande. Perché ho sacrificato la mia vita. Ho rinunciato ai miei sogni. Ho rinunciato a quello che mi faceva star bene. Un giorno dovrò alzarmi la mattina e affrontare un lavoro (semmai lo troverò) soffocando nei rimpianti e nei rimorsi. Sarò mediocre. Perché non sarò mai all'altezza. Sarò sempre servo di qualcuno, perché non sono portato e dovrò fare perennemente gavetta. Che esempio sarò per i miei figli?

 Non vi siete mai accorti delle mie potenzialità. Di nascosto coltivai sempre la mia passione. Ed ogni piccolo, estenuante risultato mi portò sempre dinanzi alla stessa domanda: "Ma tu che ci fai ad ingegneria? Sei sprecato. Tu dovevi fare altro". Non esiste amico e persona che guardandomi a lavoro non abbia espresso la stessa medesima osservazione.

Provai a farvelo capire, ma avete approfittato della mia bontà. Sapevate che di fronte al vostro amore non avrei potuto mai venivi contro. Avete attivato mezza famiglia per farmi ragionare. Avete corrotto moralmente tutte le persone che mi stavano accanto.

Ogni settimana mi chiamate per dirmi che vi manco, che siete fieri di me, che credete in me e che non potrei mai deludervi. Vi rispondo che vi amo anche io, e mentre vi mento un pezzo della mia anima muore.

 Mi avete trasformato in un bugiardo. Non nutro che cattiveria ora. Odio ciò che faccio, odio chi mi sta accanto. Odio essere stato amato a tal punto da aver rinunciato a tutte le mie aspettative. Odio la donna che dice di amarmi.... Dice che vuole sposarmi. Che è fiera di me. Dice che è stato un grande atto di coraggio il mio e che il tempo e Dio mi restituiranno ciò che ho dato. Le rispondo che Dio ha ben altro a cui pensare, e che il tempo non mi ha mai restituito nulla. Odio chi è fiero della mia carriera universitaria. Odio la mia famiglia... che mi ha sempre schernito e deriso per tutto ciò in cui credevo. "Ma quale regista... Vedi di metterti a studiare!".

 Guardo le foto che ho scattato, i video che ho girato, le canzoni che ho composto, le immagini che ho creato. Avete gettato il vostro miglior seme nel peggio terreno. 

 Vi odio, dal più profondo del mio cuore! 

Tags: odio

7 commenti

quando deciderai di lasciar perdere l'odio e pensare con la tua testa, a costo di mandare tutti al diavolo e lottare per fare ciò che ami, a costo di essere un pezzente, allora, solo allora potrai dire di essere sereno. fino ad allora sei schiavo della tua immaturità. certo, però è più comodo dire di sì ai propri genitori per farsi coccolare poi anziché mandarli al diavolo e fare la propria vita. Dubito che ti abbiano imposto le decisioni per il tuo futuro, col fucile alla tempia. Quindi non puoi lamentarti di loro ma di te stesso e della tua incapacità nel seguire i tuoi sogni.

Avatar di topogigiotopogigio alle 21:43 del 11-06-2013

Sei sempre in tempo per prenderti la responsabilità della tua vita. Sei giovane e aver seguito un percorso formativo diverso da quello canonico può anche essere un vantaggio. 

Avatar di AxelAxel alle 23:44 del 11-06-2013
hai ragione, ma sbagli

Hai ragionissima, ma la vivi troppo da testa calda. L'odio non fa bene a nessuno.

Mi sono successe cose simili, avevo un rapporto pessimo con i miei genitori, sai quando si è risolto? Quando li ho perdonati.

Devi capire, devi capire PROFONDAMENTE che i tuoi genitori sono persone, esseri umani, che sbagliano. Ma devi usare tanta, tanta, tanta, tanta empatia.

Devi entrare nella loro testa, nel loro cuore. Nel loro cuore loro NON ti hanno fatto male.

Lo so che è assurdo pensarci, ma è loro modo di amarti, un amore così grande che va al di là del tuo risentimento. Prova a pensarci, "Faccio questo anche a costo di guadagnarmi il risentimento di mio figlio, lo faccio per lui".

Ora, visto che sei molto intelligente, prova a smontale il significato di questa frase. Ok, concettualmente PER TE è sbagliato, per loro no. Non so se hai capito, nella loro testa, nella testa dei tuoi, quello che hanno fatto è AMORE. Loro non vedono odio in questo, loro NON CAPISCONO che ti fanno male, capito?

Ti hanno fatto male, ti hanno ferito, ma loro NON LO CAPISCONO. Guarda che è molto difficile come concetto, bisogna avere tanta empatia. Devi pensare come se fossero due bambini, loro ti portano una cacca di cane secca con sopra due pietre colorate, oggettivamente è quasi un'offesa, nella testa del bambino NO, è un gesto d'amore, è un REGALO. Capito?

Spesso purtroppo non si ha sempre quello che si desidera, ma hai una cosa dalla tua parte, il tempo e l'intelligenza.

Finisci i tuoi studi e continua con quello che desideri, se ti andrà bene, hai tutto il tempo di diventare spielberg, se ti va male, almeno potrai mangiare lavorando come ing.

Prendi con le pinze questo esempio, avrai un figlio e vorra' cantare. Studia canto e BASTA, vuole sfondare ad AMICI o XFACTOR. Ok, la tua esperienza traumatica farà sì che lo potrò fare, ma puoi capire che è un mondo molto RISCHIOSO. Se ce la fa, ottimo, viva i sogni, se non ce la fa? Che succede? Pulisce i cessi? 

Prendila così, la tua laurea in ing civile sarà la tua RISERVA se ti va male con il cinema, è una carta di riserva che non fa proprio schifo.

Non odiare i tuoi, non devi, cerca di guardare la cosa dall'alto, da più "saggio", cerca di dire "Poverini (in senso buono) loro non capiscono che mi fanno male".

Davvero, è fondamentale nelle relazioni, il dolore fatto INTENZIONALMENTE è molto MOLTO MOLTO diverso dal dolore colposo, quello fatto senza accorgersene.

I tuoi genitori ti amano, e tanto, non si meritano il tuo odio, spero che un giorno potrai arrivare a fare questa riflessione, perdonarli, ed essere più sereno, io ci sono riuscito, e sono contento, molto.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:05 del 12-06-2013
Ma..

non è che non ti vogliano bene. Il problema è che, appunto, come ti hanno già detto, credono che la loro imposizione sia un atto d'amore. Non sono stati i primi a farlo e non saranno gli ultimi, e la tua ragazza è una perla a dirti certe cose: la vita ripaga i sacrifici, di qualunque genere siano. Ora, io quindi spezzo una lancia a favore dei tuoi genitori, perchè so che ti vorranno sicuramente molto bene.Devi essere empatico e capire loro. Ma dovresti anche tentare di capire te stesso. Perchè hai accettato? Che coscienza avevi di te stesso a 19 anni? Io ho scelto lettere classiche a 19 anni, e l'ho scelta perchè, nonostante io abbia avuto un'infanzia e una famiglia meravigliose, molti eventi della mia vita mi avevano già ampiamente dimostrato che sarei stata, come dici te, una mediocre e basta se avessi scelto qualcosa che non era nelle mie corde. So che forse hai più probabilità di mangiare tu come ingegnere di me come insegnante-chissàcosaltro, ma ho fatto questa scelta nella consapevolezza piena di ciò che ero. Avevo capito l'essenziale, e ho scelto anche un qualcosa che, pur piacendomi, non mi rendeva del tutto sicura. Ho seguito l'istinto, e i miei (genitori, nonni, zii, vari tizi che parlavano di fare il MAGISTRATO -manco morta e sepolta, grazie -) alla fine hanno dovute cedere. Questo però è qualcosa di mio. è una MIA scelta. E me ne prenderò le responsabilità Questo significa che se tra cinque anni non avrò uno straccio di lavoro emigrerò, mi rimetterò a studiare o imparerò a impastare le pizze, o anche a pulire i cessi, ma non incolperò i miei genitori di non avermi fermata. 

Tu ora incolpi i tuoi perchè ti hanno spinto. Se li incolpi è perchè hai fatto, spinto da loro, quella scelta. Se hai fatto quella scelta, se te la sei lasciato imporre in cambio dell'affetto, o, come dici tu, perchè sei troppo buono, significa che non eri pronto a scegliere davvero. Anche se capisco comunque la posizione dei tuoi genitori, perchè nessun padre e nessuna madre vogliono che il figlio muoia di fame. Vogliono la tua felicità. Di fronte a un desiderio così forte da parte di un genitore, un desiderio che è comunque d'amore , solo la nostra piena consapevolezza di ciò che siamo può farci scegliere e prendere le nostre responsabilità. Questo non lo dico io, lo dicono persone migliori di me dalle quali ho imparato. Cerca di capire te stesso... conosciti bene, pensa che i talenti non muoiono mai del tutto, sono sempre sfruttabili e riciclabili. Perciò rifletti bene. E rifletti anche molto bene sulla tua infanzia: è stata talmente meravigliosa che ti saresti sentito in colpa se avessi fatto una scelta non condivisa? Sicuro che non ci sia stato assolutamente nulla di nebuloso nei tuoi primi diciott'anni di vita? ;)

Avatar di CherieMarieCherieMarie alle 18:38 del 12-06-2013
Ti

racconto un po' di storie di persone che hanno vissuto questo, ti fanno sentire meno solo: una persona che conosco da mesi odia il lavoro che fa e vorrebbe cambiare completamente vita, ma non riesce a lasciare questo lavoro senza l'approvazione dei suoi genitori. Suor Paola, la suora che faceva la tifosa della Lazio, ha litigato con sua madre per prendere i voti, e la signora aspetta ancora che sua figlia si spogli dell'abito per prendere il corredo che le ha conservato nella cassapanca di casa. Una coppia che conosco ha litigato con i genitori di entrambi per potersi sposare: ora sono felici da moltissimi anni, e la loro unione è una gioia per gli occhi.

Tutto questo per dirti che la vita è molto dura, i nostri genitori vorrebbero rendercela più facile e risparmiarci tante fatiche e tanti dolori che pure loro hanno vissuto. Ma noi dobbiamo passare per tutte queste cose, per tutte queste situazioni che loro vorrebbero evitarci ( e d'altronde non ci riuscirebbero mai del tutto), perchè a volte la sofferenza e l'esperienza aiutano a crescere :) E questo ci rende persone migliori.

Avatar di CherieMarieCherieMarie alle 18:45 del 12-06-2013
ciao

ciao!

io ci ho impiegato 2 anni prima di riuscire con le mie forze ad iscrivermi al corso universitario ke volevo fare. per paura, xkè "tanto non trovi lavoro", "ma cosa fai restauro, fai architettura che diventi dottore ed hai un titolo,," da così a peggio, e di continuo. finkè nn sn scoppiata e ho fatto quello ke volevo fare. nn m è mai pesato alzarmi all'alba, prendere 3 mezzi pubblici diversi per arrivare in sede,,ed ora ho la coscienza a posto e sto bene. nn avrei potuto fare altrimenti. ora nn ho lavoro, questo è vero , ma sporadicamente esce qlcs anke x me e intanto faccio altro.

NON MOLLARE!!!! mandali a  quel paese loro e i loro ricatti morali..sti stronzi..altro ke t vogliono bene..t vogliono solo al guinzaglio. e sottomettere. nn dargliela vinta. liberati e fai quello ke t piace, vedrai cm sarai leggero!

un augurio da una tua semi-collega d'arte!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:30 del 12-06-2013

concordo con tutti quelli che hanno scritto prima di me....ma architettura no?

io stessa avrei paura a far fare al mio ipotetico figlio arti visive....xkè molti ragazzi miei coetanei delle laure un po' più "fru fru" sn mooolto poco realistici, e va benissimo avere una passione, ma andrebbe meglio guadagnare x permettersi di approfondire la propria passione, m,agari più avanti!

non so, io non ho mai avuto 1 lavoro dei sogni...ho sempre avuto l'ossessione di rendermi indipendente e andare via di casa, ho scelto una delle 3 facoltà che hai citato e oa punto a guadagnare il minimo x mantenermi....nn posso sapere cosa frulla nella mente di un artista, ma devi essere + realista in questo periodo di crisi! nessuno dice che devi rinunciare al tuo sogno!

Avatar di nothingnothing alle 08:33 del 13-06-2013

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