Lun
07
Dic
2015
Laurea magistrale
Mi sono laureata col massimo dei voti e sono stata puntuale nel farlo. Per sfruttare l'ultima sessione disponibile ho dovuto faticare tanto e avere ritmi serratissimi. In quel periodo ho affrontato qualsiasi problema burocratico e, se ci ripenso, mi chiedo tuttora come abbia fatto a non crollare. C'è da dire che quella determinazione estrema ed autoimposta è stata la soddisfazione più grande di tutta la mia vita. Nel momento più arduo ho percepito chiaramente di essere l'unica a credere in me stessa, benchè tutti i miei cari mi fossero vicini. Dopo la laurea ho deciso di concedermi un anno sabbatico in cui avrei dovuto dedicarmi a me stessa e alle mie passioni. Di fatto, però, quel periodo è servito soltanto a riposarmi e a rincoglionirmi. Il tempo mi è sfuggito di mano, così come i miei obbiettivi. Improvvisamente nulla mi ha convinto più di tanto. Nuovi interessi difficilmente collocabili nella scala delle priorità e tante decisioni da prendere mi hanno impedito di ponderare bene le mie scelte. Così, per paura di restare ferma a guardare, a ottobre mi sono iscritta ad una laurea magistrale a Firenze. Non contenta, dopo essermi stressata come una pazza appresso a case da vedere, lezioni da seguire ovunque e vagabondaggi giornalieri, ho optato per il trasferimento. Mi sono iscritta a Pisa. Carica di ottimismo e intenzionata a concretizzare ho pagato la prima rata. La delusione è arrivata subito: soltanto una scarsa percentuale dei corsi scelti è attiva. Così mi incazzo, sbraito contro le ingiustizie e gli specchi per allodole all'italiana, ma mi procuro il materiale e inizio a studiare. Mi scrollo di dosso la stanchezza accumulata, le sudate fatte per raggiungere la segreteria didattica, quella amministrative, lo studio del prof. Taldeitali e apro il primo libro. Non ho più alcuna intenzione di studiare. E lo scopro così, senza preavvisi di sorta. Come un fulmine a ciel sereno: il mio cervello si rifiuta di trascorrere altri due anni di asfissiante attesa del nulla. Non ne vuole sapere di trasformarsi -ancora una volta- in una recipiente di dati sterili, non vuole vomitare sapere da due soldi ogni mese. E' semplicemente stanco di rimandare l'ansia di trovare una lavoro, di capire qual è la strada più adatta o il talento più vivo. Vuole saperlo subito, adesso. Ho capito che il mio cervello ha paura dei complenni da studente e delle scuse. Vuole entrare in azione in maniera attiva, non ripetendo tiritere presto dimenticate. Che dovrei fare? Questo mi chiedo.
11 commenti
Fermarti e dare spazio ai tuoi desideri. È inutile imporsi certe scelte, soprattutto se quest'ultime implicano dei sacrifici che il nostro "io" non è disposto a sopportare.
È successo anche a me, però prima della laurea, ad un po' di esami dalla fine. Finirò un anno e mezzo dopo, è stata durissima accettarlo, ma ho davvero ricominciato a vivere pienamente e con appagamento, dopo che ho smesso di impormi determinati ritmi e soprattutto dopo che ho ritrovato l'amore per ciò che studio ed il senso del perché lo faccio.
Hai già la triennale, puoi benissimo iniziare a cercare qualcosa di più pratico nel tuo ambito, in modo tale da non avere lo studio come unica occupazione, ma senza abbandonare totalmente i libri.
Smetti, semplice. A me è successa una cosa molto simile ma purtroppo a pochi esami dalla fine della triennale, cosa che mi ha rallentata non poco, non ti diico la fatica bestiale per dare gli ultimi esami. IL mio cervello si rifiutava di apprendere ancora nozioni e ho capito che ero arrivata al limite. C'è chi continua a studiare per tutta la vita e chi a un certo punto non ne può più. Certo, ci sarebbe da capire cosa vuoi fare e in cosa ti sei laureata, altrimenti dare un giudizio così a zero è un po' difficile...
Intanto come ti mantieni?
Qualcosa di più concreto che non sia lo studio?
tanto cosa accumuli le lauree a fare?
Ti capisco magari è un periodo di stanchezza, valuta in base all' età, obiettivi, voglia, interesse, piacere, impegno e futuro cosa vuoi fare
Quel titolo di studio è solo ciarpame.
Dovresti cominciare a porti una domanda: perché parli in terza persona, come fosse un'identità ben distinta e diversa da te, del tuo passato, delle tue scelte, di ciò che hai fatto?
Sei cambiata, tanto, probabilmente molto piu di ciò che pensi..ed è il tempo di domandarti realmente se il percorso che hai scelto in passato sia ciò che hai sempre voluto realmente, a leggerti non sembra assolutamente
non ho capito, il corso che volevi c'era o no?
uguali
Oddio siamo nella stessa precisa identica situazione !! Non sai come ti capisco guarda !! Ho fatto 10 esami in un anno per laurearmi a novembre e adesso non ho più la minima voglia di fare nulla, sono in crisi non so che cosa fare della mia vita e mi viene male solo all'idea di dover studiare altri due anni :( :( e' un incubo e non so come uscirne. I miei genitori vorrebbero a tutti i costi che io continuassi ma faccio una gran fatica ... Forse siamo in questa situazione perché abbiamo sudato troppo l'ultimo anno della triennale...non so cosa consigliarti... Io il 16 provo a fare un esame che e' simile a uno fatto durante la triennale e con un professore un po' imbecille per cui non serve studiare gran che.. Iniziò da quello perché è semplicissimo.. Uno di quegli esami del cavolo... E spero che superandolo ( sempre se lo supero ) mi venga data un po di motivazione c'è al momento non ho assolutamente .... Buona fortuna
Io sto finendo la triennale... e sto prendendo anche io in questi mesi la decisione di iscrivermi alla specialistica o prendermi un anno per cercare lavoro (cosa che mi permette la mia laurea)... a momento debito valuterò tutto... ti do il consiglio che ti hanno dato un po' tutti... prenditi del tempo per capire cosa vuoi davvero... in fondo è tempo ben sprecato... si tratta di decisioni che influiranno in modo primario sul tuo futuro e sulla tua vita
ciao
ti ho scritto per mezzora, poi ho pensato che hai avuto la possibilità di fare un anno sabbatico. Cosi mi sono talmente incazzato che non ti scrivo più. Incazzato per modo di dire, hai una fortuna esagerata. ciao
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Mi pare di percepire una stanchezza nel riprendere in mano i libri...
Ma non riesco a capire cosa vuoi, una specializzazione o un lavoro?
Dovresti capire se la tua laurea ti soddisfa o vuoi di piu.