Ven
12
Set
2014
Chiamalo " amico ".
Ciao ragazzi, inizio subito complimentandomi con tutti voi per far sì che questo sito rimanga attivo e non dimenticato come tanti altri siti. Oggi vorrei parlarvi di una persona che in teoria dovrebbe essere un amico, ma in pratica no. E' molto lunga da leggere, ma vi chiedo un grande aiuto da parte vostra. Vorrei capire cosa ne pensate.
Voglio iniziare in ordine cronologico dall'inizio di quest'estate. Questo ragazzo, Matteo, frequenta la mia classe. Non è apprezzato da nessuno. Per il fatto che ha un comportamento strano/stronzo/incoerente/stupido. Quest'estate io e i miei compagni di classe abbiamo assistito ad una scenata da parte della madre che per me è troppo stupida che rimarrà sicuramente nei ricordi della mia vita. Siccome avevamo litigato con un nostro compagno, ci siamo riuniti tutti per parlargli ( così fanno gli amici ) ed insieme abbiamo capito magari dove lui poteva correggersi e dove noi potevamo andargli incontro. Questo ragazzo oggi è l'amico con cui mi trovo di più. Matteo era incazzato con me perché io avevo detto che comunque mi sarebbe piaciuto chiudere completamente con questo compagno. Ma poi uno dice cose che non pensa realmente quando è incazzato e cerca di ragionare poi ( se è uno che ragiona ). Matteo era incazzato con me perché lui voleva a tutti i costi che noi chiudessimo completamente con lui. Ma se tu vuoi chiudere con lui chiudi no? Cosa fai? Segui il mio ragionamento come un cagnolino? E questo gliel'ho spiegato la sera in cui siamo andati a casa sua perché avevamo capito che c'era qualcosa che non andava, nonostante solo il giorno prima avessimo chiarito tutto con Davide. Quindi lui era incazzato con me per quel motivo, okay .. il fatto è che la madre è arrivata e ha iniziato a parlare al posto di Matteo e lui se ne stava in dispare con le braccia conserte ( hai 15/16 anni .. queste cose dovremmo gestircele noi e non i tuoi genitori con noi ) Anche perché con me abbiamo chiarito subito, ma poi la madre ha iniziato ad accusare Davide dicendo che lui ha messo contro la maggior parte delle ragazze della classe contro Matteo e cose del genere. La cosa che più mi ha fatto ridere è il fatto che abbia detto " Sta cosa che siete una band anche ha rotto, vi trovate tutte le settimane e state rinchiusi in casa per fare le prove, cioè uscite che c'è l'aria buona e magari cambiate anche compagnie perché sempre con gli stessi non va bene .. " Io mi sono messo a riderle in faccia. Uno perché non c'entrava un cazzo con tutto il discorso precedente; e due perché parla proprio la mamma di colui che se non fosse manco cagato da noi se ne starebbe sempre in casa a farsi le seghe ( perché solo questo è quello che sa fare ). Comunque in teoria lì avremmo chiarito un po' tutto, anche se la madre ha proprio avuto un ruolo che non doveva minimamente avere. L'estate procede e diciamo che va tutto bene. Arriviamo nel periodo di fine agosto e inizo settembre però che le cose si complicano. Su facebook inizia a commentare stati di alcune nostre compagne di classe quasi insultandole per quello che avevano scritto, porgo l'esempio di una mia compagna che scrisse " Quanto vorrei avere la bellezza della Vignali " E lui commentò sotto dicendo una cosa del tipo " peccato abbia poco cervello " ( cazzata, lui la conosce realmente? no quindi zitto ). Intervenne nel discorso anche il suo unico amico, oserei dire. Che scrisse cose senza senso ma vabbè. Lì iniziai a capire di come volesse mettersi contro già delle persone prima dell'inizio della scuola.
Io e Davide una sera siamo usciti per prenderci una birra e lui era lì con il suo amichetto e quando ci ha visti ci ha salutati come fossimo realmente amici. Peccato che poi tornando a casa e andando su Twitter ho letto un tweet che lui ha scritto dicendo " Sapete solo leccarvi il culo a vicenda, bah mi fate pena ahahahah ". Ammazza, prima ci vedi e ci saluti e poi ci sparli alle spalle. E da quel giorno capii che non dovevamo più cagarlo, con noi aveva chiuso. Ogni giorno mi scrive OGNI GIORNO. Più volte. E io non gli rispondo mai, al che lui inizia a chiedermi come mai non rispondo. Ma non gli ho mai risposto perché se devo parlare preferisco farlo faccia a faccia. Gli volevo scrivere " Beh, cazzo, dopo che mi sparli alle spalle dovrei pure risponderti e assecondare le tue minchiate? ". Su twitter entra solo per farsi i cazzi miei e per commentarmi i tweet. Una volta ho scritto che mi sarebbe piaciuto far parte del programma Pechino Express. Lui mi commentò quello dicendo " Ma vaffanculo ahahahahaha " Cazzo ridi coglione, ognuno ama ciò che gli piace no? Ma capii che iniziai a stufarlo non rispondendo mai e non cagandolo, tanto che ha commentato lo stato di una mia amica facendo il chiaro riferimento a me. Questa mia amica scrisse una cosa del tipo " Cacchio, ma mi sto perdendo una stagione così epica di " Squadra Antimafia? " e lui commentò " Come i dementi che guardao Gomorra e Pechino Express .. " MA COSA CAZZO C'ENTRA CON LO STATO DELLA MIA AMICA? Non esprime odio o altre cose negative. E' solo una domanda ahah e poi era un chiaro riferimento a me, visto che sa che amo Gomorra e Pechino Express. Allora non ho voluto stare zitto e gli ho scritto di portare rispetto per i gusti altrui, visto che io di certo non vengo a dirgli che mi fanno schifo al cazzo gli anime e tutte ste cose che lui ama. Finisco col dire che sparla un po' di tutti ma ha la coda di paglia e quindi da corda anche a tutti. Adesso con l'inizio della scuola io e i miei amici abbiamo deciso di non rivolgergli parola e che se lui dicesse qualche cazzata su di noi, soprattutto, allora di piantare la scenata davanti a tutti elencando tutte le cose per cui lui si dimostra una persona di merda. E' giusto fare così? Io gli parlerei anche normalmente, ma il punto è che va avanti così da anni e non si può più reggere la cosa.
2 commenti
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Che la madre parli per lui è piuttosto indicativo... :(
Anche il fatto che rimanga sempre a casa... Immagino la socievolezza ne risenta, e così sembra essere.
Detto così non saprei che dire, non son sicuro di aver mai incontrato un caso del genere; una volta stabilito qual è il problema bisognerebbe descrivere quali sono state le sue esperienze, e soprattutto con quali persone è cresciuto (quindi i suoi genitori).
O non conosce il valore delle offese, o... No, adesso che ci penso mi ricordo di un caso: il mio primo "amico" mi aveva trattato in un modo simile. Lui però aveva dei genitori messi piuttosto male, un pochettino violenti, e gli avevano trasmesso sia questo sia una certa insicurezza.
Perciò appunto più che chiederti di spendere qualche parola sui con chi è che vive assieme e dirti magari di chiedere a lui perché offende in quel modo, non so che fare.
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Posto che non è un amico,non capisco perché non affrontare la situazione individualmente piuttosto che con una class action,ormai siete grandi e siete individui distinti.