Stupido VIP, ma chi ti credi di essere?

Sfogo di

MaryRo | Categoria: Ira

E' da settembre che ho iniziato un corso di percussioni con la mia scuola, siamo tutte ragazze coetanee a parte l'insegnante che è un uomo sulla trentina che si crede un Dio, mi fa incavolare...

Dice di essere un personaggio inportante perchè ha inizato a fare questo mestiere da giovane e sia lui che il padre hanno lavorato insieme a veri big, quello che dice è vero e io lo stimo perchè appunto e un musicista e fa la vita che vorrei fare io un giorno, ma è davvero troppo arrogante e presuntuoso, è vero ha lavorato con dei big, ma questo non fa si che anche lui sia un vip e invece lui è convinto di essere un grande e dice di perdere il nostro tempo con noi.

Sono stata zitta per molto davanti alle sue stupide sfuriate e davanti a quei suoi atteggiamenti, in fondo lo stimo e lo rispetto, ma avrebbe dovuto limitarsi a darci consigli sulla musica e non dirci se siamo più carine lisce o ricce.

Quando ha iniziato a consigliarci sui vestiti e sul trucco, quando ha fatto apprezzamenti sono sempre stata in silenzio, in fondo sapevo come mi avrebbe risposto.

"Piccolina, ma chi ti credi di essere per dire a me TIZIO CAIO cosa devo e cosa non devo dirvi, tanvo noi siete solo delle nullità!"

Avrei tanto voluto spaccargli la faccia, ma non ho detto ne fatto niente e ho aspettato.

Quando è arrivato il giorno dello spettacolo ha avuto la brillante idea di improvvisare e ha anche sbagliato a farci attaccare, come godevo, sul palco ci ha spinto al limite e una ragazza si è anche fatta male, se prima non avrei potuto attaccare questa era la volta buona, il Dio della musica che sbagliava, HAHAHAHAHAHAHA!

ANZI.

MUAHAHAHAHA e MUAHAHAHAHAHA!!!

Che bello!

Ha anche avuto la faccia tosta di dare la colpa a noi, ma sta volta non la scampa, io non suono lo stesso strumento che suona lui, ma vivo di musica da quando sono nata e la colpa è stata sua. Così gliel'ho fatto notare e finalmente non si è sentito poi così importante finalmente.

Spero di non rivederlo più. Grazie a tutti che mi avete ascoltato, anzi letto.