Mer
27
Apr
2016
Ti parlo di me
Buongiorno. Ho 19 anni e fin da piccola ho avuto difficoltà a stare con la gente. Che siano i miei genitori, amici, conoscenti, sconosciuti mi preoccupo di quello che potrebbero pensare. Vorrei migliorare questo carattere perché soffro molto. Ci penso spesso e mi chiedo perché sono così: penso che ho preso abitudini sbagliate fin da piccola. Mio papà è chiuso, passa la maggior parte delle ore sul cputer, da piccola se dicevo qualcosa di sbagliato o fuori dal luogo (ad es ridevo troppo) mi sgridava forte. Mia mamma invece è tanto buona, fa tante cose per gli altri e poi sta male lei, da piccola non mi vestiva tanto bene e la mia autostima descresceva e mi mandava da zii e parenti perché lavoravano, vuole sempre avere ragione e a volte mi comanda come se fosse un soldato. Poi da piccola venivo emarginata nei gruppetti, quando mi piaceva qualcuno non mi facevo mai avanti perché ho sempre pensato che gli altri sono meglio di me. Oggi i miei mi hanno detto che devo svegliarmi, so che sono impacciata con la gente, devo parlare, conoscere ma sono cresciuta così e cambiare in punto è difficile. Non posso chiedere ai miei di andare dal psicologo altrimenti mi dicono ancora di più su e le uniche amiche che ho mi chiamano quando serve e basta.
8 commenti
Tipico comportamento di quei genitori che credono che i figli crescano e maturino per conto loro senza le loro approvazioni/attenzioni/aiuti/consigli, e anzi peggiorano con quel poco che comunicano.
Studi?
Lavora sulle tue qualità, cerca persone affidabili magari coi tuoi stessi interessi, fa esperienze, così magari ti si rinforza il carattere e potrai avere più "spazio" in casa.
Approvo inquietamente.
Devi stare in mezzo alla gente e fare figuracce, vedrai che col tempo non avrai più paura di parlare.
difficile recuperare ora
devi metterti in gioco, osare, staccarti dai tuoi genitori
lo so perché ci sto provando anch'io
Sicuramente l'aiuto di uno psicologo ti sarebbe molto utile.
mi sembra che InquietaMente abbia detto tutto. e tutti i commenti vanno nella stessa direzione. cara autrice fatti forza. a me ha colpito il discorso dei tuoi
"Oggi i miei mi hanno detto che devo svegliarmi"
che simpatici. prima ti intimidiscono e poi ti ordinano di "disintimidirti".
così, a comando, come l'ipnosi nei film...
non devi chiedere nessun permesso ai tuoi. sei maggiorenne e la vita è tua. lasciali perdere e comincia a fare da sola.
Io una giro dallo psicologo lo farei, magari hai dei blocchi inconsci , può aiutarti a sentirti piu' sicura, poi sono dell'idea che lo psicolo servirebbe a tutti. Per quanto riguarda i tuoi genitori, agiscono per istinto e non ti hanno impartito un educazione con un minimo di criterio, normale che tu ora ne paghi le conseguenza, anche considerando che hai un carattere chiuso e introverso e quindi fai fatica a uscire dal guscio di tua volonta. Cmq è un passaggio che devi superare, il primo passo lo hai fatto, hai riconosciuto il problema, ora vai e affronta la vita.
Ciao,
ad essere sincero non credo serva l'intervento di uno psicologo...sei semplicemente introversa e sei giovane. Te lo dice uno che alla tua età e anche fino a qualche anno fa viveva lo stesso "dramma. Ti preoccupi troppo di cosa possa pensare la gente di te, ma posso dirti che ciò che gli altri possano pensare di te non è così importante, quindi fregatene, tanto troverai sempre chi avrà da sparlare. Quello che devi fare è trovare il tuo equilibrio e capire bene chi sei, ma per farlo devi metterti alla prova. Il modo migliore per imparare a vivere è vivere, per cui fallo. Se temi di avere atteggiamenti sbagliati e sai quali sono corregili, hai 19 anni mica 70!!! Considera lo psicologo solo se ti accorgi di avere dei blocchi che ritieni insormontabili, ma prima di farlo prima mettiti alla prova, ti servirà per capire meglio chi sei e sono certo che ti stupirai di scoprire la forza che hai.
In bocca al lupo
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A 19 anni non hai bisogno del permesso dei genitori per parlare con uno psicologo. Se non puoi permettertene uno privato, rivolgiti all'ASL.
Comunque i tuoi mi sembrano i classici genitori che rovinano i figli e poi incolpano questi ultimi di essere sbagliati.