Ven
29
Apr
2011
E già...
Io sono ancora qua... e già...
Già.
Un po’ di tempo fa, ascoltando della vecchia musica, mi son tornati in mente le ore che me ne stavo ad ascoltare “quella” radio a cassette. Intristito dai vecchi ricordi mi sono messo a guardare delle foto di una vita fa. Sembra tutto normale, ma per chi non è troppo vecchio riguardare determinati momenti della propria vita mette tristezza. Tristezza che poi si trasforma in amarezza. Con i classici “luoghi comuni” che saltano fuori apposta per l’occasione:
ah! se potessi tornare indietro…
prima o poi inventeranno una macchina del tempo(…)
In realtà non rimpiango assolutamente niente di quello che ho fatto; gli anni scivolano via velocemente, anche se ne ho soli 27 me ne sento addosso il doppio.
Di quel periodo, le cose che mi mancano veramente sono i giorni spensierati che trascorrevo con gli amici, la consapevolezza che ci fossero stati per Sempre ci rendeva uniti. Non c’è ne importava del giudizio della gente; eravamo solo Noi, i nostri 17 anni e la nostra voglia di vivere.
Ma niente è per Sempre, prima o poi la vita ci mette dinnanzi a un bivio, e tra persone diverse è necessario prendere strade diverse.
Ed ora mi chiedo: dove sono i miei vecchi amici? Perché sono “scappati” tutti via da questo paese?
All’epoca con la rabbia nel cuore, mista a tristezza.. non seppi darmi una spiegazione. Un solo aggettivo aleggiava nella mia testa: Codardi!
La loro vigliaccheria li ha portati lontani da un paese che offre poco, forse cercavano scorciatoie per una scalata sociale, o forse ancora, troppo sognatori e immaturi.
E mentre vivevano nel mondo dei sogni, c’era chi si faceva “il mazzo” 12 ore al giorno lavorando in un officina per 60 euro a settimana
Ma quella era una vita fa… come detto prima non rimpiango niente del mio passato, nemmeno il mio primo lavoro; è servito a formarmi il carattere, ad essere più obbiettivo più realista.
Ora sono riuscito a realizzarmi in campo lavorativo (cosa non da poco dalle mie parti), trascurando la mia vita sociale,si, questo era prevedibile, ma inevitabile.
Un vuoto incolmabile, inappagabile
Forse sarò ripetitivo per autoconvincermi, ma per l’ennesima volta:
Io non rimpiango assolutamente niente di quello che ho fatto.
Continuo a pensare che i veri vigliacchi sono quelli che scappano, non chi resta.
Da queste pari parti ci vuol più coraggio a restare che a scappare.
In quattro parole…
Io sono ancora qua …
E Già.
http://www.youtube.com/watch?v=1CydZtP_XlA
1 commento
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Ma non è mica questione di vigliaccheria!
Io sogno di trasferirmi all'estero da quando avevo 7 anni, e sai perché?
Odio il sole, il mare, la cucina abbondante, le urla per strada, gli autisti spericolati, l'incuria in tutto e per tutto, la diffidenza, i pettegolezzi, le discoteche in spiaggia d'estate, e tutte le piccole cose che CARATTERIZZANO questo paese, che siano positive o meno. Chi ti ha detto che i tuoi amici se ne sono andati soltanto per motivi di lavoro?! Non bisogna generalizzare...
P.S. odio anche la musica italiana! Bleah!