Gio
10
Ago
2017
Cammino da solo per le strade di Roma
Non ho nessuno. Sono solo al mondo. L'altra sera sono uscito, ai miei ho detto che uscivo con gli amici. In realtà ho vagato per mezza Roma completamente in solitudine, perché io non ho amici.
Prendo la metropolitana e vado in posti assurdi, isolati. Da lontano si sente il frastuono di qualche discoteca, le urla, le risate di miei coetanei felici. Per terra trovo dei preservativi usati. Qualcuno di recente è stato qui, ma non per passeggiare.
Vado a Trastevere, un must per qualsiasi romano. Gente che si bacia, gente che ride, gente che balla, gente che beve. Nessuno era da solo come me, erano tutti in compagnia di amici o fidanzati. Ho visto una ragazza che era la fine del mondo. La bellezza è donna, c'è poco da fare. Di solito non guardo nessuno negli occhi, lei invece l'ho guardata. Non si è accorta di me nemmeno per una frazione di secondo.
Si fa tardi, si fa notte. La città lentamente si svuota, il traffico pian piano diminuisce. Sono le 4, non c'è più nessuno per strada. Sono solo, in tutti i sensi. Piscio in mezzo alla strada, tanto non mi vede nessuno. Prendo un autobus notturno, non è vuoto, c'e diversa gente che va a lavorare. Allora è vero che qualcuno che si alza alle 4 per andare a lavoro esiste ancora.
Omai è l'alba. L'alba è per pochi eletti, il tramonto è per tutti. E io me la godo a Ponte Milvio, senza nessun fastidioso rombo di macchine, senza chiacchiericci insulsi, con l'arietta quasi fresca di prima mattina. Stavolta è andata così, rimando. Ma io voglio morire immerso nella bellezza che non ho mai avuto, e tra la solitudine che mi ha sempre accompagnato
7 commenti
Tutta quella gente... Sono usciti più o meno da soli dalla propria casa, poi si sono incontrati! Mi è sembrato di leggere la passeggiata di un fatasma.
aripijiate con Roma Capoccia di Venditti e nun fà cazzate.
se beccamo,ciao.
Attento
per le donne sarai sempre un mezzo mai un fine... da soli è meglio. Quando ha voglia usi i portafogli e risolvi il problema!
Hai inventato tutto?! Sì, vero?
Se no, solo tu puoi venir fuori dalla tua solitudine, non occorre avere chissà che compagnia, basta qualcuno con cui ti trovi bene, se non a livello di amicizia, anche a livello di semplice conoscenza. Se non riesci, una psicoterapia ti può aiutare a trovare il tuo equilibrio.
Roxanne
Non morire, non arrenderti.
Sento di capirti, anch'io ho solo i miei genitori; a volte ho l'orribile sensazione che provino pietà per me.
Godi delle piccole cose che ti danno la forza di andare avanti: l'abbraccio di un familiare, qualcosa di buono da mangiare, un libro, una serie televisiva, un bel posto all'ombra sotto un albero.
Forse questo dolore ha un senso, serve a farci diventare chi siamo destinati ad essere, ma se muori non lo saprai mai.
Sei un poeta e hai scritto uno sfogo bellissimo. E sei un tipo coraggioso perché hai affrontato il demone della solitudine nel modo più diretto, più spavaldo: vagando solo in mezzo alla gente. Si sa che si è più soli in mezzo la folla e tu non hai esitato a farlo. E io sono convinto che in realtà tu sia meno solo di moltissimi che hai incontrato perché tu hai te stesso, mentre molti non hanno neppure una coscienza di sé e per sopravvivere nella massa devono farsi di qualcosa, che sia la movida, il gruppo, l'alcool, la droga... Sicuramente molti che a te sono parsi felici, in realtà durante quella notte avrebbero preferito stare da soli.
Ama la tua solitudine, che potrebbe arrivare un giorno che la rimpiangerai.
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Tutti siamo soli al mondo se non cerchiamo compagnia. E quasi tutti siamo alla sua ricerca. Se sei solo la colpa è solo tua e non degli altri