Gio
20
Lug
2017
Astrazione
A volte siamo costretti a vivere particolari circostanze, anche estremamente dolorose, e parallelamente a tenerci la testa inzuppata dentro, a dover stare sul pezzo, senza poter prendere fiato un attimo, senza possibilità di allontanarsi nemmeno quell'istante che sarebbe sufficiente per abbassare lo stress, per evitare il peggio...non per costrizione no, perchè in quello stesso momento che ci urta nel profondo siamo anche indispensabili, siamo tenuti a dover prendere decisioni in tempo reale o a consolare e sostenere chi è vittima dello stesso destino e magari più debole di noi.
Ebbene è proprio in quei momenti, quelli in cui non hai scelta, in cui non puoi spaccare tutto, ne gridare a chi hai di fronte la tua rabbia o quant'è coglione o che si deve calmare, è in quei momenti che alla fine, con l'esperienza, raggiungi un livello di astrazione tale da abbandonare il tuo corpo e vedere tutto dall'alto, come in un viaggio astrale.
A volte è quasi preoccupante sapete? Essere nati fin troppo sensibili, di spiccata umanità, molto altruisti etc.. e ritrovarsi dopo anni al funerale di una persona a cui tenevi immensamente senza versare nemmeno una lacrima, senza avvertire tutte quelle umane sensazioni di tormento, debolezza, dispiacere ...pur sapendo che la tua natura non è affatto cambiata, pur mantenendo atteggiamenti altruistici ed umanitari ed apparente coinvolgimento ma consapevole del rischio di apparire troppo distaccato o disinteressato. E non parlo di soffocare le emozioni come un "vero uomo" deve fare, no tutt'altro. Parlo del fatto che tu proprio in quel momento ed in quel luogo non ci sei! Non c'è quella parte di te che soffrirebbe come un cane.
E' diventato ormai automatico, un riflesso incondizionato. Di fronte al dolore (mio o degli altri) le mie porte si sprangano, lasciando penetrare la sola "informazione" ..segue qualche minuto di assoluto silenzio e totale mutismo [e guai a chi mi tocca quegli attimi] e d'un tratto svanisce tutto, lasciando spazio alla sola consapevolezza dell'accaduto, che rimane neutra a livello emotivo.
Chiamatelo pure cinismo, menefreghismo, incoscienza .. non ha importanza. Qualunque cosa sia, chiunque io sia diventato, devo ringraziare il mio percorso e tutto il dolore, le sfighe, tutto ciò che possa avermi traumatizzato ..poichè in assenza di queste cose ad oggi non saprei "uscire dal mio corpo" e verrei travolto come un tempo.
Tuttavia mi chiedo se arriverà un giorno in cui dovrò pagare il prezzo per tutto il dolore che ho rifiutato di recepire, di far entrare e di catalogare come tale, lasciando che mi attraversasse (come dicono i guru), se ciò dovesse avvenire e tutto insieme temo che mi sentireste urlare per giorni più del buon Fantozzi e in ogni parte del mondo. Ecco se sentite un urlo disumano non vi preoccupate, sono io che pago il conto dell'astrazione. :)
14 commenti
ciao
ciao, mi ritrovo molto in quello che scrivi. Comprendo le tue parole e le le ho vissute per molto tempo.
Nella mia esperienza è esattamente come tu descrivi l'ultima parte. Il potere dell'astrazione è immenso ma corri il rischio di sottrarti ai tuoi sentimenti senza vederli. é una fuga. Che il più delle volte è normale.
Se metti una mano sopra ad una fiamma non senti immediatamente il caldo. tiri via la mano e per un pò di tempo ( decimi di secondo) non senti ancora nulla. Poi di colpo senti il caldo alla mano con il dolore.
Penso che il dolore emotivo funzioni in un modo simile. Tu puoi allungare il tempo di distacco in cui non senti nulla. Ma a differenza della mano il dolore non svanisce da solo ma va affrontato. Più aspetti, più scappi e il colpo sarà duro. si potrebbe sfogare in sfacettature della tua vita che tu nemmeno colleghi ma è cosi. ( dolori fisici, mentali, stress. infelicità, scazzo ecc...)
Ma a volte questo meccanismo è quasi fisiologico, quindi penso che sia del tutto normale.
ti faccio le mie condoglianze per la tua perdita
Ciao,
Sta succedendo la stessa cosa anche a me, non ai tuoi livelli, ma vedo che lentamente mi sto avviando verso questa strada.
Ognuno di noi deve pur proteggersi, e la nostra mente sa meglio di noi come fare. Io l'assecondo, la sofferenza a lungo andare fa ammalare ed io non voglio quindi ben venga l'astrazione.
Sentite condoglianze anche da parte mia Bonus
Grazie ragazzi, apprezzo molto.
@Ote si lo penso anch'io, qualsiasi dolore se non viene elaborato o codificato in modo giusto resta comunque "nell'etere del subconscio", fortunatamente in quel senso non ho problemi. Ciò che mi preoccupa ogni tanto è l'eventualità di essermi sottratto ad un "disegno" più ampio che prevedeva di farmelo vivere quel dolore.
@Col da un lato mi fa piacere avere "colleghi", dall'altro ovviamente mi spiace, suppongo tu abbia avuto una buona dose di veleni da dover ingerire.
Si, preferisco credere anch'io che si tratti di un evoluzione 2.0 delle nostre difese, d'altronde esistono tipi di addestramento ed arti marziali che portano agli stessi risultati, forse noi abbiamo avuto una palestra e un istruttore senza nemmeno rendercene conto.
Ciao Bonus, ma quanto mi piace leggerti?! Vivace, sensibile e... ben corazzato. Ma sai che c'è? Se pure dovesse arrivare il conto, volendo essere fatalisti (e magari pure lungimiranti), arriverà al momento giusto. E non è affatto detto che succeda. Il tuo cuore, grazie alla tua mente, va in protezione. E ci sta bonus, ci sta eccome.
A questo punto, malus, io ti abbraccio così forte, da farti un tantino male. Sentito? Smack!
Grazie cara, ecco preferisco commuovermi per queste cose...è un piantino che fa bene alla salute!
Ricambio l'abbraccione.
Mi hai fatto stampare un sorriso da ebete!
Ne sono lieto. A disposizione, quando vuoi. Se arriverà il conto, abbracci e risate se non altro sono assicurati.
Wow ho trovato l'autobiografia
Oh ma che è sto forum! Il ritrovo dei paranoici complessati cronici!?
BonusMalus
qualcuno la chiama dissociazione. dovresti conoscere il meccanismo se sei uno strizzacervelli. insomma, psicoterapeuta.
Si esatto Old tecnicamente e per come l'ho descritta si potrebbe ipotizzare addirittura una depersonalizzazione (che è appunto una forma dissociativa), per fortuna non sono a quei livelli :-))) O almeno non da sobrio.
Comunque non hai scongiurato l'potesi della mannaia che pende su di me, quindi il prossimo giro l'offri te, prosit!
P.s. Mai visto tanti coetanei di sabato sera a ballare, mi sa che la fine è vicina ahahah
Keep'n touch passecchiud, orvuà
Concordo con Otello abbiamo un istinto di protezione è come una molla che salta fuori quando la nostra mente non riesce più a percepire tutta questa sofferenza o disumanita. Credo sia piuttosto normale a mio parere ovvio sarebbe meglio non perdere il lato umano ma da quando ti conosco non credo debba preoccuparti per questo. Sentite condoglianze per la tua perdita.
Più che "non riesce" la mente si rifiuta Vero. Grazie cara.
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

ma tu e cole siete parenti? tipo fratelli?