Stufa di sentirmi la sfigata salvata dal principe azzurro!

e quindi?

che fai lo lasci per non sentirti inferiore?

magari ti trovi uno sfigato coem te cosi siete alla pari?

Alla fine, a mio parere, utilizzi un metro di giudizio sbagliato (ovvero l'avere o meno un lavoro) e sei molto meno peggio di quanto credi.

Questo andava sotto Invidia

Mollalo e mettiti con uno sfigato magari frustrato e represso così ti senti a tuo agio. Ah dimenticati gli agi economici

Dovresti essere orgogliosa di lui 

In effetti non è molto chiaro (forse non lo è dentro di te) se sei più in competizione col tuo partner o una rara perla di virtù ed umiltà che non vuole approfittare del prossimo.

1. da quando una laurea impedisce di avviare una qualsiasi altra attività (anche in proprio), fare corsi, specializzazioni, master o di prenderne altre 10 ad indirizzo completamente diverso? Se lui guadagna bene sarà ben lieto di aiutarti in questo e chi dovesse pensare che ti sarai realizzata solamente grazie a lui non ha capito un cazzo della vita!

2. da quando il parere degli altri è obiettivo? E da quando è sicuro che il significato delle considerazioni altrui non sia quello che GLI ATTRIBUISCI TU? Sei TU che ti senti una mantenuta, gli altri non è certo che lo pensino. E se lo pensano affare loro. Avrebbero diritto a pensarlo SOLO se tu fossi una slava che agguanta il pirla coi soldi e non fa MAI nemmeno finta di studiare o lavorare! (oltre a non fare un cazzo in casa)..e comunque anche il quel caso resterebbe un problem/scelta del loro pargoletto. Quindi aria.

Le uniche due persone al mondo che hanno voce in capitolo su di te e sui tuoi diritti e doveri (marali e non) siete tu e lui PUNTO. Se lui non si lamenta o non ti molla per il fatto che non lavori o non ti riesce trovare sbocco EVIDENTEMENTE è fiero e felice di averti accanto per ben altri motivi, no?

3. da quando il valore, la stima, il sentimento e l'importanza di una persona per un altra si misura UNICAMENTE dalla sua attività e realizzazione??? 

4. Bingo. Fuori strada anche sull'amore: l'amore vero e puro ti accetta pienamente e completamente, difetti compresi!!! Chi non si accetta sei TU. 

Io smetterei istantaneamente di paragonarmi a chi magari ha avuto semplicemente più fortuna di te. E se lui è magari "più in gamba" o accetti la cosa e te ne fai una ragione e cerchi di dargli il meglio di te come compagna (che di per se è un attività difficile ed a tempo pieno) o ti rimetti in gioco e accresci la realizzazione personale ed autostima....e non è affatto detto che debba essere un lavoro, può essere il sociale, la pittura, sticazzi che te pare... 

In alternativa diventi una piattola depressa e insoddisfatta.. e ovvio che te molla lui.  

Altro mio dubbio e concludo: chiediti se dietro a tutto ciò non ci sia semplicemente un bisogno represso non di apparire al suo livello, ma di avere voce in capitolo, di poter dire la tua, di "comandare" e decidere anche tu. Cosa che evidentemente adesso non stai facendo. "Ero felice, libera, ed ero IO, soltanto IO!"

secondo me c'è una parte non detta. intanto i suoi ti fanno pesare questa differenza di velocità (Achille e la tartaruga?). per caso te la fa pesare anche lui?

e poi è un dato di fatto che le donne sono penalizzate sul lavoro, in media pagate un tot % in meno degli uomini a parità di lavoro svolto, e questo va considerato. se foste alla pari vorrebbe dire che hai corso più di lui; se sei un po' indietro avete corso con lo stesso impegno. comunquenon stai bene in questa situazione e guardi al passato con nostalgia (quando eri TU e solo tu). questo punto deve essere approfondito. e lui non dovrebbe permettere che i suoi ti trattino male. lo sa?

mancano info. 

PS: ieri ho letto la lettera dell'ex moglie di Pirlo in difesa dell'assegno di mantenimento. Una perla. cercatela in rete. 

In una coppia discorsi del genere non dovrebbero esistere. 

È più che ovvio che tu ti possa sentire un po frustrata dalla situazione, ma questo non dovrebbe mettere in crisi il vostro rapporto.

A meno che si siano instaurate  delle meccaniche interne per cui lui ti fa sentire inferiore od usa il suo status per prevaricarti. 

In quel caso c'è bisogno di un discorsetto e di un'aggiustatina al tiro.

Altrimenti quello che puoi fare è accettare la situazione corrente e cercare, con i mezzi che hai,  di cambiarla

Purtroppo per noi donne cambiare lo status lavorativo è molto difficile.

Se vuoi un esempio, io ho 8 anni in più di mio marito. Sono laureata, ma lavoro praticamente da quando ho 16 anni.

Ho fatto corsi, esperienze diverse, fatto anche tre lavori contemporaneamente. Ma comunque rimango incastrata in una Coop a fare un lavoro che detesto e pagata uno schifo.

Mio marito ha un lavoro stabile e prende (fortunatamente), quasi il doppio di me.

Agli atti, ben venga..se no non potremmo pagare il mutuo.

Lui non mi fa sentire inferiore anzi..nei momenti (e ce ne sono..), in cui vado in crisi per questa situazione, cerca sempre di sostenerli e mi dice che comunque io mi sbatto tantissimo per la nostra famiglia e per cambiare la mia situazione.

Solo questo conta. 

sfogante

Vi ringrazio per le risposte. Inizio col dire che di tentativi per sistemarmi con il lavoro ne sto facendo tanti, dai classici lavoretti, ai corsi per riqualificarmi (corsi gratuiti per disoccupati), dato che la mia laurea è ormai buona solo per i concorsi pubblici (e quando ce ne sono provo pure quelli). Grazie  a uno di questi corsi inizierò l'ennesimo stage a breve. In casa sono abituata a darmi da fare, sempre. Spesa, cucina, e pulizie le faccio io, com'è giusto che sia dato che lui va a lavorare. Lui cerca di non farmi pesare niente, ma per me la donna che lavora è una cosa normale, piuttosto non è normale che non lo faccia. Questo perché nella mia famiglia non ci sono mai state casalinghe: mia nonna lavorava (per un periodo è pure emigrata in Germania, lasciando i figli alla mia bisnonna), mia madre faceva l'impiegata nella p.a. (ora è in pensione), tra le mie zie, c'è chi ha lavorato in fabbrica, chi alle poste, chi a scuola, ma tutte le donne della mia famiglia hanno lavorato nella loro vita. Io sono cresciuta con il loro esempio e fin da piccola mi è stato detto che avrei dovuto studiare tanto per trovare un buon lavoro, poiché questo doveva essere il mio obiettivo primario. Mia madre ha sempre sottolineato l'importanza dell'indipendenza economica, anche rispetto a mio padre. Io invece ho inaugurato la stagione delle casalinghe. Questa cosa mi demoralizza tantissimo. Quando dico che penso al passato, dico che mi manca l'epoca in cui ero ancora giovane per avere questi problemi, pensavo a me senza paragonarmi ad altri, c'ero solo io con i miei obiettivi. Il mio lui in tutto questo è lo specchio di chi vorrei essere...

Ma tu non sei inferiore a lui!!! Ignora le critiche spesso fatte per far male, ignorale e basta.

La tua laurea non ti consente di lavorare? Fai altro!! Sei giovane e intelligente, datti da fare senza paragonarti a lui ma trovando il suo appoggio, la sua complicità.

LunaK hai tutta la mia stima, concordo e sottoscrivo. Old idem con patate.

Tuttavia io credo che se il suo compagno cercasse di prevaricarla o di colpevolizzarla ciò sarebbe stato sottolineato, evidenziato e capitalizzato chiaramente nello sfogo. 

Poi magari mi sbaglierò e lo spero, ma lo deduco da come scrive e da due precise affermazioni: "sono anni che la differenza tra noi MI pesa" (altrimenti ci sarebbe un e/o "mi viene fatta pesare") e " Mi sento inferiore...ed anche tutto il contesto nn aiuta" ...direi che queste due affermazioni escludono  atteggiamenti di prevaricazione da parte di lui. Al limite non esclude il fatto che lui potrebbe essere uno che si pavoneggia o si gongola dei suoi successi .. ma anche questo andrebbe visto in che modo viene fatto.

Devi assolutamente fare qualcosa per la tua autostima.