Mar
11
Apr
2017
Ciò che mi sta stretto
Cercherò di essere più sincera possibile, promesso!
L'amicizia a me non è mai uscita granché bene. Lo ammetto. Tutti i cicì ciacià ci vediamo tutti i giorni più volte al giorno ti dico ogni mio singolo pensiero e avvenimento della mia vita, a me non vengono. E quando altre persone si comportano così con me, mi sento soffocare, e tendo a distaccarmi. Moltissime persone mi hanno mandata a quel paese, additandomi come opportunista o falsa. Ma la verità è che ho bisogno di indipendenza. Sarà che non ho mai vissuto in una famiglia per così dire affollata, sarà quello che vuoi, ma quando le persone iniziano a comportarsi così io la vivo come un'intrusione. Intendiamoci, non è che sono una misogina. Ho delle ottime amiche che sanno come prendermi che frequento da una vita, e ne sono felice. Magari non le vedo o le sento X settimane, ma quando hanno bisogno io ci sono sempre. Loro comprendono a pieno che a volte ho bisogno di starmene X i fatti miei, e mi lasciano libera. E io ho piacere a vederle, raccontargli i fatti miei, chiedere consiglio o anche solo uscire X una passeggiata, perché mi sento libera di poter dire anche no, non mi va, senza essere giudicata o assistere a stupide sceneggiate di gelosia.
Tuttavia a volte mi sento str***a a comportarmi così, mi dispiace, ma non riesco a forzarmi. Un caso simile mi è capitato con una mia cara amica. Compagne di banco e avventure per tutto il liceo, continuiamo a frequentarci al punto che lei è stata la mia testimone di nozze, ed ama definirmi la sua migliore amica. Definizione che X me non è ricambiata, come lei ben sa non riesco ad avere idee per così dire gerarchiche in questo campo, ma rimane comunque una persona a cui voglio molto bene. Ma anche una persona piuttosto rigida anche se ama professarsi liberale, una X cui le cose sono così e basta, a cui non riesco e non mi va di confidare tutto, perché mi sento giudicata. Nonché piuttosto bisognosa di attenzioni. In ogni caso, ha sempre conosciuto e rispettato il mio carattere, i miei silenzi, e io ho sempre cercato di venire più incontro alla sua... vivacità affettiva, diciamo.
comunque, inaspettatamente rimane incinta, in un periodo piuttosto complicato per la mia famiglia. Perdi più abitiamo lontane, quindi recarmi da lei materialmente mi viene parecchio difficile. Lei lo sa, ne è cosciente. Fatto sta che dopo un po' di settimane esplode, mi riversa le peggio cose, mi accusa di fregarmene di lei, della piccola, e tutto. Sinceramente, forse sono stata un po' distratta dai miei problemi, lo ammetto, quindi domando perdono e le prometto di essere più presente. È lì esce proprio di testa. Altre urla e insulti, comunque alla fine mi blocca al telefono, su whatsapp, Facebook, arriva perfino a negarsi al citofono dopo che ho percorso più di 150 km per sincerarmi stesse bene. Nulla. Continuo a inviare a vuoto sms e mail, finché un bel giorno non mi dice che la bimba è nata. Vado a trovarla un paio di volte, ci sentiamo per messaggio settimanalmente, finché a un certo punto, dal niente, come X tacito accordo lei non cerca me, io non cerco lei. Sono passati tre mesi, e continuiamo in questo silenzio. Da una parte mi spiace, vorrei chiamarla, dall'altra non voglio, ho il terrore di sentirmi chiamare di nuovo fredda insensibile egoista. IN parte mi dico che se lei sentisse tanto la mia assenza mi chiamerebbe, ma mi sento come se lei mi stia aspettando al varco per rovesciarmi nuovamente addosso tutta la sua frustrazione, che, so bene, deriva soprattutto da una situazione di solitudine che non dipende solo da me, e che, sinceramente, si è creata da sola. E X di più, e lo dico perché ho promesso di essere sincera, mi sento finalmente libera da quel giogo di messaggini settimanali che parlano di aria fritta mandati giusto per. Gli obblighi di cui parlavo all'inizio che a me non riescono, mi sembrano falsi, e mi pesano. Gli obblighi di cui ho provato a parlarle più e più volte, e che lei mi ha sempre risposto ti capisco danno fastidio anche a me, e in cui mi mancava il coraggio di ammettere che mi sentivo soffocare da lei, dal suo continuo bisogno, che dopo essere rimasta incinta non c'è stato più spazio per me per i miei problemi più o meno grandi, ma solo per lei. E io ho cominciato a sentire il peso, soprattutto quando mi ha accusato di essere gelosa della sua gravidanza che, detta tutta, io non riesco ad avere. E gelosia che sinceramente non provavo in nessun modo.
Ecco lo ammetto, sono una pessima amica. Mi dispiace, spero che trovi qualcuno che è in grado di starle accanto come lei vuole, come io non riesco.
Scusate tutto il papiro, non credo nessuno riesca a finire di leggerlo, o trovarlo interessante. Mi sinceramente mi sono sfogata.
4 commenti
ma
dopo questi racconti penso che le donne non sappiano quasi cosa sia l'amicizia. tra uomini è tutto diverso. E aggiungerei meno male!!
L'unico suggerimento che avrei da darti dalle tue parole è inizia a pensare con il cuore e ferma la testa.
ciao ciao
Comunque anche lei è un orso:non solo non prova nemmeno a capirti perché tu non sei riuscita ancora ad avere la gravidanza che desideri (da quel che ho capito),e già questo da lei che oltretutto madre è una cosa brutta,ma in più rimarca che sei gelosa e ti accusa.
Anche che fosse?Anche se tu fossi davvero gelosa,che male ci sarebbe? L'umanità non è un reato. L'ipocrisia lo è.
Ma si,per me è meglio che ti liberi di questa persona vuota che finora si è approfittata del tuo sostegno senza darne poi molto a te. E già lo stai facendo con classe e delicatezza non facendoti sentire.
considera anche che le donne incinte hanno gli ormoni sottosopra e tendono a essere piu` emotive. cmq ti capisco, anch'io sono come te in amicizia, tra l'altro dedicarsi agli altri tutto il giorno porta via tanto tempo e energie
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ciao
io sono riuscita a leggere fino alla fine ;)
Da quelloc he posso intuire dal tuo racconto tu non sei affatto una pessima amica. Semmai sei una persona vera che non accetta le ipocrisie del sentrsi ogni giorno per forza. L'amicizia, quella vera, mio parere, non è fatta soltanto di contatti quotidiani e di cìcì cicìù. La vera amica la chiami anche dopo 6 mesi, la invontri ed è tutto come se non fosse passato un giorno.
Solo che non tutti la vivono così e se questa persona si professa (o si è professata) come la tua amica del cuore, dovrebbe conoscerti ed accettarti per quello che sei.
Se te la senti, e solo se lo desideri veramente, chiamala. Non esiste orgoglio. Non aver paura delle reazioni. Fai ciò che senti.