Lun
06
Feb
2017
Cosa sei?
Solito scenario, variazioni sul tema.
Fuori è buio e freddo, ma il corso è un teatro; gli incontri si intrecciano e si sciolgono continuamente in una trama complessa. O forse nemmeno c'è, una trama; e il caso gioca a dadi.
Solito bar, solito tavolo nell'angolo. Lei mi guarda ed è un'espressione diversa dall'usuale, quella che le è calata sul viso. È impenetrabile e pungente. Mi guarda tra le ciglia, lanciando fulmini castani nella mia direzione. Ma tace.
Io ho, mio malgrado, un'aria vagamente colpevole. Studio con fare concentrato la mia tazza di tè troppo zuccherato, e dissimulo male il mio disagio. A me il tè piace nero, come il caffè.
"Non preoccuparti. Ci metto lo zucchero, promesso."
Ultimamente ogni volta che mi vede mi squadra da capo a piedi e decreta: hai perso peso. Ogni volta che mi vede, ormai, cerca di darmi del cibo. All'inizio scherzando, poi sempre più calcando la mano. Ed ora, nel bar, non si dà pace finchè non ho mangiato dei biscotti davanti a lei. Sanno di burro e di calorie.
Tace.
Cerco di distrarla con fiumi di parole, e ogni tanto ci riesco. Ma il ciclo torna sempre lì: sì, ma ora mangia, dice.
In questo posso obbedire solo a te, mia cara, a te che sei così simile a me. Abbastanza da capire prima di sapere, da leggermi attraverso; senza avere bisogno di formulare un pensiero definito, semplicemente dal fondo dell'anima.
Ci teniamo in palmo di mano. Ogni parola di una è direzione dell'altra, il gioco si rafforza nel tempo; e solo tu, forse, puoi salvarmi da me stessa. Chissà.
Ci avvolgiamo, ci tiriamo, ci spingiamo, siamo sempre più strette nei fili di un rapporto che ha saltato i confini della normalità.
La tua mano sulla mia, gli occhi piantati nei miei ed una frase che non è un ordine: è un invito categorico. Torrenti d'affetto, fiumi di parole, desideri che sono ordini reciproci, superando con ogni possibilità ciò che è "sano".
Andiamo a destra? A sinistra? Che ne dici di andare diritte? Dritte senza esitazione. Mi hai anticipata.
Volontà è volontà.
Un'inafferrabile simmetria perfetta.
Tira i fili, ed io li legherò; cingerò con quel tessuto ogni mio desiderio, finchè lo vorrò. Per un tempo indefinito io tirerò i tuoi, finchè vorrai tesserne la trama e gli incroci.
Ti conosco da poco in termini di anni, ma è come se qualcosa in me ti avesse sempre aspettata.
Sorrisi spontaneamente speculari, spalle larghe ed un'indefinibile attrazione dell'anima.
Cos'è? Chi sei?
Cosa sei?
7 commenti
Sembra che tu scriva abbastanza bene, ma proprio i romanzi non riesco a mandarli giù.
Potresti scrivere in forma di saggio?
Grazie
lo sfogo non mi sembra molto positivo, o sbaglio?
-la mia tazza di tè troppo zuccherato
e comunque nessuna quantità di zucchero potrà mai rendere decente il té
Il tè zuccherato è tremendo, per quanto mi riguarda. Ero in fase sbalzo d'umore, al solito. Il tè è buono senza zucchero. Ma c'è chi mi ha costretta (chissà chi) a zuccherarlo. Che schifo. 😪
I miei saggi sono anche peggio dei miei romanzi, purtroppo.
x me il tè senza limone e zucchero è ok.
il tè zuccherato vuole il limone, sennò fa schifo.
Tisana per me. Tiglio con liquirizia. Grazie
@OldJoe Tre cucchiaini e mezzo di zucchero, mezzo limone, lo faccio sempre per mia madre. :)
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