Lun

30

Gen

2017

Voglio parlare con LUI!

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Sono stufa di vedere mia sorella in questo stato. 5 anni orsono conobbe un tizio, il primo ragazzo a cui si sia mai avvicinata in tutta la vita, ebbero un flirt di 2 settimane scarse e poi lui le ha detto che non era il caso di continuare, che non era interessato e che se lei voleva potevano restare amici. Mia sorella attraversò un lungo periodo di depressione che in parte persiste ancora oggi. I rapporti in famiglia si sono incrinati x via dei suoi comportamenti morbosi e ossessivi (passa tutto il tempo su whatsapp x vedere se lui  è connesso o meno). Non è mai voluta andare dallo psicologo e noi non possiamo caricarla con la forza. Ha 30 anni ma ragiona come una dodicenne. Lui non se la fila, a parte rispondere ogni tanto ai messaggi che mia sorella gli invia costantemente e vedersi (sempre su proposta di lei) una volta l'anno per un caffè. Lui credo accetti x pena, anche se dopo 5 anni inizio a non vederci più alcun senso in quel caffè. Lei, dal canto suo, se lo fa bastare. È talmente ossessionata da lui che quel caffè preso con lui una volta l'anno è diventato sacro. Aspetta mesi, paziente, quel caffè. Tutti inutili gli appelli a farla ragionare. Risponde che noi non capiamo, che non lo conosciamo bene come lo conosce lei. Io sono stufa di stare a guardare e vedere i miei genitori stare sempre in pena x lei, impotenti. Lei non si impegna neanche x trovare un'occupazione, sta facendo un tirocinio attualmente, ma solo perché i miei l'hanno quasi costretta, altrimenti sarebbe rimasta a casa, in camera sua ad ascoltare la musica con le cuffiette. Vorrei fare qualcosa perché vedo che nulla cambia, semmai peggiora. So che in situazioni normali sarebbe sbagliato, ma io sto iniziando a pensare che dovrei parlare con lui. Ma non so neanche io cosa dirgli! Vorrei che la smettesse di concederle quei messaggini e quel caffè ogni tanto, in modo tale che lei sarebbe costretta a dimenticarlo. Ma andrebbe davvero così? Riuscirei a raggiungere l'obbiettivo o peggiorerei le cose? Qualche volta, durante dei litigi con lei, ho apertamente minacciato di farlo e lei ha detto che in quel caso l'avrei avuta sulla coscienza. Mi tiene in pugno, con le mani legate. Dobbiamo tutti stare a guardare in silenzio. Cosa devo fare? Fregarmene e basta?

  

Tags: sorella

15 commenti

Non saprei .. troppo complicato!!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 16:59 del 31-01-2017
IMHO

ci vuole un parere medico. sarei tentato di dirti di dire al tizio di smettere di vederla per il caffè ma non so se sia giusto. non mi preoccuperei tanto delle conseguenze perché peggio di così si muore. ho sentito di altri casi come questo. non più di due, mi sembra di ricordare. non ricordo nemmeno come sono finiti. prima o poi finisce, lui si sposerà. ma lei avrà buttato via la vita, ha bisogno di un medico. parla col tizio con discrezione e esprimi i tuoi dubbi. non è il caso di stare a guardare, questa è una psicosi e il tizio personalmente non c'entra nulla. sarebbe accaduto lo stesso, al primo fidanzato che la lasciava. non litigare col tizio, non ha colpe e forse può aiutarti. buona fortuna.

parla con un medico di nascosto. uno psicologo, non uno psichiatra. 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 18:06 del 31-01-2017
Precisazioni

Ci abbiamo provato, una volta. Abbiamo contattato una psicologa molto in gamba 2 anni fa. Lei si è resa subito disponibile e ha cercato di venirci incontro in tutti i modi, ma lei stessa disse che non si può costringere nessuno a chiedere un supporto psicologico e che qualsiasi costrizione sarebbe controproducente. Mia sorella ha sempre opposto resistenza, non c'è mai stato verso. Di fronte alle insistenze piange, urla e ci accusa di qualsiasi cosa...come una bambina capricciosa di pochi anni. Siamo in un vicolo cieco. Per quanto riguarda questo ragazzo è ovvio che questa situazione non dipenda da lui, non glie ne faccio alcuna colpa. Io credo che lui neanche immagini quello che c'è veramente dietro a questa storia. Però credo sappia che lei è ancora infatuata... andiamo, certe cose si capiscono! Se c'è una tipa che ti scrive spesso, anche dopo anni, e che puntualmente ti prega per un caffè, non è per amicizia che lo fa! Lui non può non esserne consapevole e non capisco perché continui a concedersi di tanto in tanto, con il conta gocce, per prolungare quest'agonia! Abita a centinaia di km dal paese, torna solo ogni tanto, e di sua iniziativa non si fa sentire praticamente mai...si può definire amicizia? Io credo non sia nemmeno questo. Perché non chiude una buona volta? Che senso ha tutto questo? Il problema è che pure lui è un tipo strano. Non ha mai avuto una relazione con una ragazza, solo avventure sporadiche da una notte e via. Non ha nessuna intenzione di cercare una fidanzata e l'idea del matrimonio, ma anche di una semplice convivenza, lo inorridisce. 

Ha delle strane manie e tic,  è molto narcisista e una volta disse pure che non escludeva relazioni omosex. Io ho proprio l'idea che sia gay, ma forse non riesce ancora ad ammetterlo a se stesso. In passato, tra l'altro, anche lui ha avuto problemi psicologici (lui era in una vecchia comitiva che frequentavo anni fa, per questo so queste cose. Lui stesso me ne parlò) per i quali è stato in cura da uno psicoterapeuta. Tutto questo per dire che non c'è neanche l'eventualità che si sposi o si fidanzi! È una persona molto ambigua che con il suo modo di fare riesce ad "imbambolare" completamente mia sorella, come se l'avesse legata a sé con un filo invisibile. Se ci si azzarda a parlare male di lui, mia sorella impazzisce! Lo difende con le unghie e con i denti. Io con questa persona ho interrotto i rapporti da qualche anno, non appena ho percepito che aveva qualcosa di strano. Mi scriveva di continuo a quei tempi (su skype) ma io non essendo interessata a lui non gli rispondevo sempre o cercavo di liquidarlo gentilmente. Allorché lui una sera fece una sfuriata a mia sorella, dicendole che ero una grandissima maleducata e che lei (mia sorella) avrebbe fatto bene ad allontanarsi da me. Insomma, questo cercava di minare pure il rapporto fra me e lei! Io ero fidanzata e questo pretendeva che trascorressi le giornate a chattare con lui! Un pazzo furioso! Io me ne resi conto e me ne allontanai, mia sorella invece è rimasta stregata da questa persona. Ecco perché ho difficoltà a parlare sia con lui che con lei!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:09 del 31-01-2017

Suppongo che tua sorella abbia problemi psicologici a prescindere da lui 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 20:57 del 31-01-2017
x Anonima sfogante

la situazione è più complessa di quanto mi sembrasse all'inizio, visto che lui è un tipo strano. tuttavia questo rende più facile affrontarlo. ossia, un po' di responsabilità ce l'ha, più di quanto pensassi all'inizio. io personalmente non avrei problemi a metterlo alle strette (ma io sono un uomo) dicendogli che ha il dovere di dire che intenzioni ha e che non può continuare a tenere impegnata mia sorella in questa maniera insulsa. o chiude o aumenta i caffé a 1 alla settimana, in modo che tua sorella esca, perché quella sta male. lo farei nella parte del padre inkazzato. mi immagino che potrebbe solo chiudere, perché non lo sa nemmeno lui cosa vuole, ma deve smettere di tenere in ostaggio la ragazza. io farei casino. ma tu sei una donna. parlane con qualcuno. tuoi familiari, suoi familiari, amici... ci vuole qualcuno deciso.

ovviamente IMHO.

buona fortuna.

ps - senza paura dei ricatti di tua sorella. per come la vedo io, se anche, per assurdo, si suicidasse, sarebbe meglio che buttare la vita in quel modo. non succederà, e la gravità della situazione giustifica il rischio. sempre IMHO. 

pps - una tizia che conosco alla lontana ha vissuto 15 anni in quel modo. in casa, aspettando le telefonate del primo ed unico fidanzato. se sentiva una voce maschile al tel. pensava che fosse lui. fuori come un balcone. non so che fine abbia fatto, ma ha avuto un fidanzato solo. una vita buttata via. vai a litigare col tizio.

 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 22:43 del 31-01-2017
Anonima sfogante

Mi hai fatto riflettere su un paio di cose a cui non avevo mao dato peso. Ho una visione un po' più chiara della situazione, sfogarmi mi ha fatto bene, OldJoe. È una situazione delicatissima dove mi sento di camminare sulle uova, e dovrò comportarmi con molta discrezione e agire con delicatezza, ma qualcosa dovrò pur fare.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 00:56 del 01-02-2017

Ciao Anonimo,

quando ho letto il tuo sfogo mi è venuto subito da pensare che i problemi di tua sorella scaturissero solo in parte dal rapporto ossessivo con questo ragazzo. Inoltre mi ha incuriosito il titolo. Visto il contesto, difatti, mi sarei aspettato qualcosa come "Voglio aiutare mia sorella" oppure, che so, "Mia sorella non vuole ragionare". Il titolo "Voglio parlare con lui", invece, mi è sembrato strano: tu stessa dubiti (opportunamente IMHO) che parlare con il ragazzo, oggetto dell'ossessione di tua sorella, possa servire a qualcosa. Quindi come mai?

Il tuo secondo intervento ha non solo confermato la sensazione iniziale di cui parlavo, ma aperto scenari assolutamente inaspettati. Quindi questo ragazzo aveva conosciuto te prima di tua sorella. Una conoscenza non proprio superficiale e conclusasi in modo burrascoso, segno inequivocabile che un qualche tipo di coinvolgimento emotivo, positivo e negativo che sia, è avvenuto. Certamente da parte sua, se si infuria e suggerisce a tua sorella di allontanarsi da te. Devo dirti, però, che anche nel tuo modo di descriverlo c'è qualcosa che scricchiola un po': aggettivi come 'ambiguo' o 'narcisista', soprattutto se uniti a presunzioni di omosessualità, di solito vengono utilizzati dalle donne in riferimento a uomini con cui c'è una difficoltà di relazione. Spesso sono rivolti a figure da cui, a diverso titolo, si sentono trascurate o ignorate. In genere sono quelli privilegiati quando si parla degli ex, soprattutto quando è stato lui a chiudere la relazione. Naturalmente sono convinto si tratti di una coincidenza, ma non posso fare a meno di notarne la singolarità.

In altre parole, io ho l'impressione che in questa ossessione di tua sorella c'entri pochissimo questo ragazzo, molto più il contesto familiare, e moltissimo tu. L'idea che mi sono fatto è quella della sorella più giovane e bruttina che ha sempre sofferto i successi della sorella maggiore in tutti i campi, da quello scolastico\professionale a quello amoroso. Naturalmente è solo la suggestione di uno che si diverte a fare lo psicologo da quattro soldi, quindi fai finta che non abbia detto niente.

Quello che però mi sembra evidente, parlando di tua sorella, è che tutto sembra far parte di una sottile strategia di richiesta di attenzione da parte dell'intera famiglia: ha cercato un modo di mettervi tutti sotto scacco e, a quanto pare, c'è riuscita brillantemente.

Un consiglio ce l'ho e, se sei interessata, dimmelo che lo pubblico in un nuovo post. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 09:06 del 01-02-2017
Anonima sfogante

Grazie anonimo. Ho chiamato in questo modo il mio sfogo perché sembra che parlare con lui sia rimasta l'ultima cartuccia da sparare. Provo a parlare con lei continuamente, sono anni che tento di farla ragionare, senza successo. Lei si chiude in se stessa non appena si tocca l'argomento. Nonostante questi problemi, non le ho mai fatto mancare il mio supporto. Sono sempre disponibile in tutto con lei, ma mi sento frustrata perché lei non si impegna nemmeno un minimo per cambiare le cose, sono sempre punto e a capo con lei. I miei genitori semmai hanno sbagliato in passato ad assecondarla in tutto, ora non hanno la forza di imporle nulla, anche loro.hanno paura delle sue reazioni isteriche. Stanno invecchiando e non hanno più la forza per controbbattere. Mia sorella fa sostanzialmente tutto quello che vuole, a casa non parla e non dà alcun contributo (pulizie, spesa, commissioni...) Vive nel suo mondo di ossessioni e paure. Questo ragazzo era di una comitiva che avevo iniziato a frequentare insieme a mia sorella, anni fa. Inizialmente sembrava simpatico, divertente, piacevole. Io non ho mai avuto nessun tipo di coinvolgimento con lui. Lui parlava molto di sé, forse anche troppo, era sempre al centro dell'attenzione. In quella comitiva era lui che aveva il sopravvento sugli altri. Poi quando iniziò a diventare "invasivo" con i suoi messaggi su skype ed email, iniziai ad allontanarmi. Una sera c'era anche il mio fidanzato e lui per la prima volta stette muto tutto il tempo, palesemente infastidito dalla sua presenza. Non faceva così perché interessato a me, ma perché in presenza di un estraneo, uomo, non poteva più essere "l'ape regina". Lui non mi corteggiava su skype, non ci provava con me, voleva solo imporre la sua presenza costante, non so per quale motivo. Io questi atteggiamenti strani non li sopporto e non sopportavo nemmeno il suo parlar male delle persone in continuazione, anche mie amiche. Insomma, dopo poco mi accorsi che non era affatto una persona piacevole. Mia sorella ha sempre avuto molti complessi, prima di lui nesdun ragazzo le aveva rivolto attenzioni, d'altra parte però nemmeno lei si era mai interessata a qualcuno, lui è stato il primo ragazzo che le piaceva. Io non so più come comportarmi.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:10 del 01-02-2017

Ciao Anonima,sono contento che tu mi abbia risposto. Non mi hai detto se gradivi il mio consiglio, ma te lo fornisco anche se non richiesto (del resto i consigli non richiesti sembrano un po’ la mission di questo sito ;)).Il tuo ultimo messaggio mi ha ulteriormente confermato nella convinzione che l'atteggiamento di tua sorella sia rivolto quasi esclusivamente alla vostra famiglia e soprattutto a te. La sua ossessione per un ragazzo che sa mettersi al centro dell'attenzione e che ha manifestato interesse nei tuoi confronti deve esserle sembrata una sorta di rivalsa verso di te. E’ probabile  che siano stati proprio i tuoi continui tentativi di dissuaderla e la preoccupazione della tua famiglia a far sì che la situazione si cronicizzasse: lei si è ostinata sempre di più e adesso vi tiene in scacco utilizzando proprio il vostro affetto e il vostro sconcerto come arma. Non fraintendermi: non ti sto accusando di aver sbagliato a preoccuparti. Non potevi fare diversamente volendole bene. Purtroppo sembra sia avvenuto quello che capita a tutti noi quando ci troviamo in contesti in cui siamo troppo coinvolti emotivamente: con le migliori intenzioni facciamo i peggiori danni e tentiamo soluzioni che aggravano il problema invece di risolverlo.Ripeto. Parlare con il tipo non servirebbe a niente, anche e soprattutto se è quel soggetto che hai descritto. Per inciso: non è nemmeno escluso che in tutta questa storia lui abbia a sua volta mantenuto un filo di contatto con tua sorella nella speranza che tu contattassi lui. Se così fosse, la tua iniziativa presenterebbe ancora più rischi di innescare una serie di reazioni e gelosie che potrebbero ulteriormente peggiorare la situazione... (segue... scusa non so perché ma non sono riuscito a postare per intero)

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:18 del 02-02-2017

Niente non riesco ad inserire il finale che era la parte più importante. Riprovo più tardi

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:24 del 02-02-2017
...segue

Il mio suggerimento è quello di ricorrere ad uno  s p e c i a l i s t a, e non parlo di uno  s p e c i a l i s t a per tua sorella: dovresti andarci proprio tu insieme ai tuoi genitori. Mi spiego meglio altrimenti sembra che stia dando dell matta a te ed alla tua famiglia.
Forse saprai che da molti decenni esiste un approccio psicoterapeutico che, invece di tentare di modificare la percezione della realtà di uno psicotico (o, più genericamente, di una persona con un problema di comportamento) opera sul contesto: la famiglia, gli amici l'ambiente di lavoro. Si indagano le modalità di interazione e si disinnescano quelle patologiche che contribuiscono a mantenere il problema. Non mi dilungo oltre che ho già scritto un romanzo e poi rischio anche di essere impreciso. (continua...) 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 08:24 del 03-02-2017
...segue ancora

Il mio consiglio è di informarti. esiste un centro ad Arezzo che opera da molti anni: si chiama centro di Psicotrapia Breve Strategica (http://www.centroditerapiastrategica.com) c'è anche una lista dei terapeuti che hanno conseguito una certificazione al centro ed operano in tutta Italia. Da un po' di anni ormai questo approccio ha un successo crescente e sempre più diffuso (credo ci sia anche una trasmissione a Radio 24). Questo fatto a volte può dare l'impressione di una trovata cialtronesca e vagamente New Age (ad esempio è molto popolare per il cd Problem Solving in ambito aziendale). Non è così te lo assicuro: le basi scientifiche sono solide e accreditate. Certo ho l'imporessione che l'improvvisa diffusione abbia portato ad un'inflazione di terapeuti, non tutti così capaci, bisogna trovarne uno bravo.
Spero di esserti stato di aiuto, e, comunque sia, un grosso in bocca al lupo. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 08:28 del 03-02-2017

OT

Per il webmaster C'è un curioso problema con le parole s p e c i a l i s t a  singolare e plurale.Era la presenza di quel termine che aveva bloccato il caricamento del contenuto. Non so come se è un termine bandito per qualche motivo. Mi scuso per tutti i tentativi, alla fine ce l'ho fatta.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 08:31 del 03-02-2017
Mi aggiungo

Salve anonima. Ho una sorella di 38 anni. Io ne ho 3 in più. Stessi genitori e tutto. Eppure 2 caratteri, i nostri, completamente diversi, hanno fatto si che io crescessi in questa famiglia normale o quasi, mentre lei dai 13 anni in poi è passata dalla bulimia alla depressione a dipendenze varie e oggi siamo ancora dietro. Per cui intanto, non dico che è colpa della famiglia, ma il contesto globale in cui una persona più fragile si colloca, soprattutto se nessuno fa niente per anni se non pper ricordarle anche per spronarla quanto sia sbagliata, di certo non è il modo per farla stare meglio. Leggo che i tuoi la assecondavano in tutto e paradossalmente questo assecondare se agli occhi di una purosangue fragile pare Indifferenza, disinteresse, senza che mai il genitore si ponga nel suo ruolo di educatore (dal latino ex durerebbe, condurre fuori, far sbocciare) la persona cresce sentendosi trasparente e lancia messaggi di aiuto la cui risposta sono sempre e solo parole che di fatto confermano il suo essere "meno".

Un mio modestissimo consiglio.  Tu sorella che ai suoi occhi stai bene, sei forte, ce l hai fatta etc.  (ai suoi occhi eh) e sei pure in sintonia coi tuoi, devi diventare trasparente, una presenza che supporta,  che cerca al limite di trovare argomenti neutri per trovare una comunicazione tra voi, tipo ascolta sempre musica chiedile consigli su qualche ascolto, senza che mai tu le dia l impressione di sentirti più completa e migliore. Sei solo sua sorella, non dovresti incidere sulla sua educazione, soprattutto se la differenza di età è poca.

Vediamo ai tuoi genitori. Che sono i protagonisti. Ti dico che non è facile il consiglio da applicare, perché in casa mia dopo 20 anni di analisi familiare, ancora non riescono, mia madre in primis, a trattarla per l età che ha e questo alimenta proprio il suo senso di mia sorella  di inadeguatezza anche se poi inconsciamente come in un circolo vizioso diabolico, continua a volere proprio quelle attenzioni da neonato, al punto per dire che pur ora finalmente da 2 anni vivendo da sola (perché fino ai 36 poverina come fa da sola) ancora i miei le portano fuori il cane a tutte le ore, cane che lei ha deciso di prendere 6 mesi fa! I miei sembrano il pronto intervento. Ho 2 figli che mi smazzo quasi senza aiuti (lavoriamo sia io sia mio marito) perché i miei genitori non riescono loro per primi a staccare il cordone ombelicale. E mia sorella vive in una realtà che non esiste, quando parlo con lei mi sembra di parlare con una 13 enne, e mi si chiude lo stomaco perché avendo 2 figli mi sembra di parlare coi miei bambini di 8 e 6 anni. Ecco il consiglio: i tuoi genitori non devono avere paura del ricatto morale. Tua sorella e terrorizzata dal dover uscire da quella stanza che è il suo mondo e minaccia di morire se qualcuno la obbliga a farlo. Bene nessuno dice di essere violenti e mandarla fuori a forza, ma un discorso giusto che forse nessuno le ha mai fatto sì: tesoro tu non stai bene e noi siamo qua per aiutarti per trovare insieme un percorso un aiuto qualcosa per farti riemergere. Ma siccome sei nata con 2 gambe, 2 braccia e un cervello normale fino a prova contraria, io che sono tuo padre/tua madre non accetto di trattati da handicappata (il termine forte è voluto) perche non farei il tuo bene, quindi se vuoi vivere internata, benissimo, ma allora aiuti in casa, ti cucini, pulisci, ti comporti come una donna di 30 anni. 

Se lei piange urla maledice, i tuoi sereni devono ripetere come un mantra che le vogliono bene che possono fare in percorso insieme se vuole. Ma che voglia o meno lei deve in casa, se li vuole rimanere fare la sua parte.

I tuoi genitori devono iniziare ad accorgersi che esiste non come la malata di casa a cui non si chiede niente, ma come una persona che PUO essere normale. Un po' di polso, è giusto che abbiate aspettative su di lei, ma non che una mattina si alza e il malessere è sparito, questo è impossibile, ma che nelle piccole cose passo dopo passo lei sia obbligata a responsabilizzarsi. O fa parte della famiglia e fa la sua parte in casa, oppure no e allora quella è la porta. Una persona che rifiuta aiuto e al tempo stesso però è in buona sostanza dipendente dai tuoi è il massimo della contraddizione.  Solo i tuoi genitori possono iniziare a togliere questa dipendenza materiale fisica (l accudimento del neonato...appunto) non come punizione ma come percorso di crescita. Io non allatto mio figlio di 6 anni, ad un certo punto il biberon o la tetta si levano. I tuoi non le hanno ancora tolto il biberon, ma poi immagino che la giudicherete per quello che è, ossia vi lamentate che prende il biberon. Il conto prima o poi si paga, il genitore non può in eterno rimandare il suo ruolo. 

Pensaci. E tu prima di crollare fatti la tua vita, senza giudicare tua sorella, che l aiuto non sia dato perché lei è un problema da risolvere, fatti da parte nei giudizi e a lei falle capire che se LEI ha bisogno tu ci sei per ASCOLTARE. Non sei sua mamma o suo papà, sei la sorella, siete pari. In bocca al lupo e un grande abbraccio non è facile nemmeno per te sicuramente. 

 

Ps: il tipo si se non lo vede più si fa una ragione, giusto, ma è da dentro casa che dovete iniziare, come molti ti hanno già detto.  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:55 del 05-02-2017
Anonima sfogante

Vi ringrazio per i preziosi consigli, sono punti di vista importanti.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 23:11 del 06-02-2017

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