La barba senziente - pensieri in libertà.

Sfogo di

Cápita.

Sono le due e trentasette... La notte è nera densa e fluida, pensieri nudi privati di ogni razionale concretezza vi galleggiano pigramente, vedo un parco pubblico davanti a me, i lampioni mi guardano con quella luce fredda della loro anima fatta di led, abbasso il finestrino in questo parcheggio di periferia, e sento il respiro della citta, un rumore sordo basso persistente ed onnipresente... Una sirena in questo momento emerge dal fondo della città e si impone per un attimo sugli altri elementi, per poi sparire allimprovviso, una figura irrompre con presunzione nel mio campo visivo fino ad un attimo prima fisso ed immutabile... Entra nel parco, e si immerge nel nero... La testa è la prima a sparire poi i piedi, le gambe, e per ultima la busta di plastica nella sua mano destra, dopo un tempo insopportabilmente indefinito la figura riemerge dal nulla, è un uomo con una barba insolitamente lunga, anzi no! È la barba ad avere una faccia sopra da dove nasce fluisce e vive, per un attimo penso che sia un mostro di Lovecraft emerso da un suo abisso, mi convinco che l'anima la mente l'intelligenza di quella persona sia tutta nella sua barba, credo per un istante che quel volto sia solo il supporto privo di vitalità , come lo sguardo di adamo sulla cappella sistina prima che il dito di Dio gli infonda la capacità di stupirsi, é un pensiero idiota... Ma la cosa non mi sorprende per nulla, anzi lo cullo lo coccolo... la barba senziente è andata a rifugiarsi nel suo necronomicon, e i pensieri ritornano a farmi compagnia.

Non so perché ma mi viene in mente una canzone di Mario Castelnuovo credo si chiami "Nina"... Eccooooo! ... mi viene in mente perché Parla di una notte, ma diversa da questa... Una notte di rumori pesanti e maleodoranti.

il respiro della città è tornato, lo sento anche a finestrini alzati, é cadenzato dal ticchettio leggero delle mie dita sulla tastiera del telefono... Vorrei essere nel mio letto, vorrei esserci con... Con l'altra parte di me.

Non ci credo che siate arrivati a leggere fin quí... Non ci son riuscito neanch'io... Occhi che si chiudono, pensieri che giocano... Vorrei dormire... Le 3,25... Chissà in quale abisso si è rifugiata quella barba... Che notte strana... Una notte al pronto soccorso, ma tranquilli... Niente di grave... ... ... Cápita.

Tags: barbasenziente, prontosoccorso, lovecraft

13 commenti

Càpita purtroppo, si. Bello leggere le tue riflessioni. Spero davvero in quel "niente di grave"! Bacetto Gage, Ciao

SiLaDoMaQuiNo alle 11:19 del 24-11-2016

gage...potresti fare lo scrittore!😊

spell alle 13:15 del 24-11-2016

Nella lunghezza della barba c'è la misura di noi stessi.

Soldatojoker alle 13:27 del 24-11-2016

Son tornato stamani... Come pensavo niente di grave... Ora ne ho la certezza però.

Rileggo... E sembra quasi non l'abbia acritto io... È strano come la notte diventi tutto irreale.... O forse è il giorno ad esserlo...

gagenore alle 13:36 del 24-11-2016

Gagerone, chapeau ! Scrivi molto , molto bene . Ti proporrei un quattro mani con Raffy 74 !

Borromeo alle 15:05 del 24-11-2016

Grazie! ... Ma I più bravi "recenti" sono walterkrutz cinerea raffy e calliope...

gagenore alle 15:20 del 24-11-2016

ti odio Gagenore, sappilo.

Ovvio che le barbe son senzienti!

mmHg alle 16:33 del 24-11-2016

Molto bello gage, un bacetto a chi non è stato bene 💋

Gioia123 alle 17:05 del 24-11-2016

Grazie gioia! Glielo darò stanne certa.

Mmhg... Pure tu! barbudos...

gagenore alle 18:06 del 24-11-2016

La barba va tenuta bene se no puzza!

Gioia123 alle 18:24 del 24-11-2016

Bravo gage bellissimo sfogo scritto come solo tu sai fare

Doppio bacetto 💋💋

Anonimo alle 19:24 del 24-11-2016

carino il raconto. ti ringrazio anche perché mi hai fatto scoprire cose nuove. non conoscevo la canzone che hai citato e non sapevo cosa fosse il necronomicon.

see you soon.