Dom
13
Nov
2016
Ha senso cambiare lavoro???
Ho 40 anni. Da ventuno lavoro per la stessa media azienda. Ho un buon stipendio, con tutti i vantaggi che un tempo indeterminato comporta. L'ambiente di lavoro è sereno... anche se un po' la crisi ci ha colpiti. il mio orario è di 10/12 ore al giorno.
Mi moglie lavora in un'altra ditta privata, abbiamo casa e due bellissimi bambini. Eppure... eppure detesto il mio lavoro di contabile. Basta, non ce la faccio più. Negli uffici simo 20 circa. Tutti sui 40. Tutti assunti nel boom dell'impresa, negli anni '90.
Quindi conosco tutti da 20 anni circa.
Stessi discorsi... Stesse espressioni... stesse scadenze... stesse battute... stesse critiche... stesse pizze aziendali una volta l'anno...
Vi giuro che certi giorni della settimana entrano persone alle quai passo il documento che vogliono senza che me lo chiedano... tanta è la routine. Senza alzare lo sguardo dal pc. Pensare che alla ditta ho dato, soprattutto negli ultimi 10 anni, anche 12/14 ore al giorno in erti periodi
Certe volte mi collegavo con il pc da casa e finivo alle tre di notte.
Ora, sono ben consapevole di quanta gente potrebbe esserci lì fuor ad invidiarmi e magari anche ad insultarmi per il fatto di dileggiare il tanto agognato POSTO FISSO... MA io di vita ne ho una sola... e la passo tutta sfogliando gli stessi fogli e con le stesse 20 persone?
Cercherei anche un lavoro manuale, anche molto meno pagato, pur di rimettermi alla prova. Anche solo a caricare un bancale di merce.
Sono depresso, anche a casa. Mi sento arrivato... finito. Da qui in poi, se continuasse così, sarebbe un count down di 20 anni e più fino alla pensione. Ma vi pare possibile? Non mi vengono in mente obiettivi per i prossimi 20 anni che non siano arrivare alla pensione. Ma neanche mio zio 57enne pensa alla pensione!
Anche la vita familiare ne risente. Sono apatico, depresso, non sopporto più nessuno. A volte nemmeno i miei due cuccioli.
Sono un pazzo a cercare un altro lavoro, o a cercare di tenermi questo per altri 20/25 anni?
13 commenti
Ma sei lo stesso dell'altro giorno, oppure, dopo i cognatofili, i ventriquattrenni in crisi, i gay arrapati, è il momento dei quarantenni lavorativamente alienati?
- posto fisso da ben 21 anni
- ambiente sereno in ufficio
- moglie che lavora
- 2 figli bellissimi
- casa
Un vissuto davvero tragico! Cosa dobbiamo dirti? Non so...prova a darti una martellata su un dito, oppure fatti mettere le corna, o magari imbruttisci le foto dei tuoi figli con photoshop...magari la vita inizierá a sorriderti.
trovare un lavoro che ti riempie è privilegio ti pochi... mi associo a zante... il tuo problema e non aver problemi.
Tutti quanti, a volte, vorremmo evadere da quello che è la solita routine. Ti capisco. Ma in questo caso non condivido.
Vuoi cambiare lavoro? Davvero? Ok. Cosa sai fare, oltre al contabile? Niente (presumo). Ora mi spieghi chi e perchè dovrebbe assumere un 40enne che non sa fare niente? (senza alcuna accezione negativa del termine).
Mollare un posto fisso di questi tempi, con una famiglia a cui pensare e due figli da crescere... è da incoscienti.
Trova un Hobby, una passione. Iscriviti in palestra, fai Sport.
ma
ciao, io ti capisco benissimo, Mi trovo in una situazione simile alla tua.
Le persone ti potrebbero insultare ma infondo chi è a casa senza lavoro non sa cosa sighifichi per cosi tanti anni dare tutto il tuo tempo a qualcosa che infondo non ha senso. Sento persone che sono a casa e si lamentano perchè sono senza lavoro ma si permettono di dormire fino alle 10 senza problemi e poi passano il tempo ad insultare chi un lavoro ce lo ha. Però vorrei ricordare a tutti che avere un lavoro non è solo lo stipendio alla fine del mese ma è alzarsi tutte le mattine, prendere delle decisioni e farsi il mazzo. Questo è un lavoro. Lo stipendio è qualcosa che ti viene dato in cambio di tutto ciò. se ci riesci fai benissimo.
tanto guarda, ho imparato una cosa in tutti questi anni. che se vuoi davvero un lavoro lo trovi. e se sei uno che lavora davvero lavori. Anche senza posto fisso o con qualcosa di appena avviato. Io sogno di mettermi in proprio ed uscire da questa monotonia di lavoro. Ma forse ci vogliono le palle per farlo e rischiare, o forse anche dell'altro. magari avere il culo parato. Io non ce lo ho. E non è cosi semplice. Se hai questa ispirazione seguila.
In bocca al lupo!!!
Il lavoro è lavoro, difficilmente trovi qualcosa che non ti faccia incazzare o ti fa venire l'apatia, ma l'importante è guadagnare per permettere a te e alla tua famiglia, di vivere dignitosamente.
Se ti senti depresso trova uno sport che ti appassiona, creati un hobby o magari comincia un secondo lavoretto manuale.
Su Etsy ci sono persone che creano oggetti d'artigianato per venderli, potresti iniziare a fare qualcosa di simile se non per il guadagno, quanto per metterti in pace con te stesso.
Mettersi in gioco a 40 anni, con la prospettiva di voler caricare la merce pur di sentirsi vivo, a scapito della famiglia e di possibili difficoltà economiche è da incoscienti.
Senza contare l'assurdità di crearsi un lavoro, investendo soldi per mettersi in proprio, senza avere una reale visione di cosa significhi economicamente ed a livello personale.
Condivido
Condivido il pensiero inquanto per me la storia dura da ben 26 anni e mi sono rotto il cazzo del mio ambiente di lavoro, riesco a tollerare grazie alle diverse attività che svolgo al di fuori.
Dalla smessa lavori è come se avessi una seconda vita, famiglia, il Karate (sono anche un arbitro nazionale) e la fotografia professionale.
Hai famiglia, hai provato a parlarne con tua moglie? Se il mio compagno non mi parlasse di un malessere così grande mi incavolerei come una iena.
Hai provato a cercare un nuovo hobby? Una nuova passione che ti possa dare nuova carica?Prima di lasciare un buon lavoro avendo anche una famiglia sulle spalle cercerei di trasformare la mia vita fuori dall'ufficio. Non è detto che questa cosa funzioni e ti ritroveresti al solito punto di ora, ma almeno avrai tentato a fare qualcosa. Magari tua moglie ti sosterebbe, chissà.
@funghetto
Ciao funghetto rispetto la tua idea ma cosi non andrai mai da nessuna parte senza speranza e senza fortuna. Con questi ragionamenti tagli le gambe ciao ciao
@otelloboy
Con questo ragionamento, potrei anche evitare di ritrovarmi indebitata fino al collo, la verità sta nel mezzo.
Scelte come apire un'azienda, un bar, un ristorante o qualsiasi cosa, non vanno prese alla leggera. Discorso che principalmente rivolgo a chi si improvvisa dalla mattina alla sera, senza rifletterci obiettivamente.
Se una persona ha chiaro quanto intende investire, se ha esperienza o quantomeno si è formato in quello specifico campo (perché ad esempio aprire un bar sembra na cazzata, ma poi uno sa organizzarsi per evitare sprechi? per organizzare la cucina e la merce?)e svariati punti allora sono la prima ad incoraggiare un nuovo imprenditore.
Nel caso dell'autore, comunque, è meglio se prima trova una soluzione all'infuori del lavoro e, come ha suggerito Babachan, dovrebbe anche parlarne con la moglie che magari può dargli un aiuto concreto.
ti capisco in tutto. io per tirami fuori da questa situazione simile alla tua cerco di fare sport e scaricare la tensione..un pò di piscina...montabna..sci.. funziona in parte! e ti salva dall'apatia!!!!
Non capisco queste dinamiche.
Io ho sempre lavorato 8 ore cronometrate (da me) al giorno e nessuno ha mai avuto il coraggio di dirmi "bah" e se l'hanno fatto si sono beccati una rispostaccia con tanto di sbattimento del contratto in faccia, alla voce "8 ORE".
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