Mer

11

Nov

2015

Lo sfogo più difficile della mia vita.

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Medito questo sfogo da mesi... "Raccontalo a tutti, non lo saprà nessuno!"... Tempo fa, una persona che stimo molto e con cui ho intrapreso un bellissimo rapporto, seppur virtuale, mi ha chiesto: "C'è qualcosa di te che non mi hai mai detto?". Sì, c'è qualcosa di me che non ho mai detto, nè a lui, nè al mio amico più intimo, nè a mia madre, a nessuno. E oggi sono qua per tirare fuori uno dei miei demoni, forse il più grande, un demone che pensavo di poter tenere agilmente a bada... Ho promesso a quella persona che, se un giorno mi fossi resa conto delle reali potenzialità di questo demone sulla mia psiche, ne avrei parlato... E "quel giorno" è arrivato.

Sono un'utente registrata... Sono sicura che chi mi conosce, chi mi ha letto con attenzione qualche volta, non avrà difficoltà a capire chi sono... Ma queste sono quisquilie per me in questo momento... Adesso ho solo bisogno di lasciar fluire i miei pensieri così come la mia mente li rievoca... La questione si snoda su un episodio principale e altri di contorno; i dettagli sono raccapriccianti, ma so che devo tirare fuori tutta la cruda realtà per potermi sentire (forse) finalmente libera... 

Episodio principale. Ho due cugini sposati a cui sono molto legata... Hanno un bel bimbo biondo nato da pochi mesi... Fino a qualche anno fa, c'era un semplice rapporto di parentela, ci si vedeva solo durante le ricorrenze... Dopo il loro matrimonio, però, ho  iniziato a frequentarli più assiduamente anche perchè ero già più grandicella e sono entrata a far parte della loro schiera di amici... Lei, una bellissima ragazza alta, bionda, occhi verdi è la cugina acquisita. Il fulcro della situazione è Lui... mio cugino, figlio della sorella di mia nonna, deceduta a luglio. Mi ha sempre rivolto apprezzamenti sulla mia fisicità molto mediterranea, ma inizialmente non ci vedevo alcunchè di strano... In fondo era mio cugino, sangue del mio sangue. Questi messaggini erano sempre più frequenti e, col tempo, iniziarono a insospettirmi. L'episodio principale si svolse un sabato pomeriggio... E' l'unico che riesco a collegare precisamente nel tempo in ordine cronologico perchè è stato il primo ma di gravità simile a quelli di contorno che non riesco più a collocare nel tempo in ordine...  e attribusco questo a un meccanismo di difesa inconscio... un meccanismo che tenta di proteggerci come può, confondendo, archiviando, eliminando... un meccanismo subdolo, però... che rievoca nei momenti meno opportuni... logorando. Sua moglie era via per motivi familiari e lui mi invitò a vedere un film al cinema... Ovviamente accettai senza esitazioni. Prima però andammo a casa sua... Hanno una grande sala con una grande TV e così ci siamo messi sul divano a chiacchierare del più e del meno... Non eravamo molto vicini... Ad un tratto mi chiese di avvicinarmi e io senza la minima ombra di malizia lo feci e mi accocolai sulla sua spalla... Ad un tratto sentii la sua mano passare sotto la mia maglia e arrivare come un fulmine al reggiseno e poi al seno... Ebbi un brivido di paura... Sono certa che la lesse nei miei occhi e ricordo che mi chiese qualcosa che in questo momento però non ricordo. Mi divincolai. Mi chiese di dargli un bacio... Gli diedi un tenero bacio sulle labbra e mi allontanai... Mi chiese: "E questo sarebbe un bacio?". Sorrisi e mi spostai verso la borsa cercando frettolosamente il cellulare in modo da potermi inventare una chiamata urgente da fare. Credo capì che non volevo... E così dopo pochi minuti eravamo in macchina direzione cinema. Anche qui durante il film tentò di infilare le mani dentro la mia maglia ma io mi spostavo e divincolavo come potevo. Dopo il cinema uscimmo con gli amici sopra menzionati... e la serata si svolse in modo tranquillo... Il mio sguardo nei suoi confronti però era variato.

Un mio mondo interiore era crollato... Quel cugino che credevo perfetto... Generoso, disponibile, un ottimo padre... mi aveva attenzionata in quel modo. Ci pensai intensamente nei giorni successivi... e tutti i pensieri erano avvolti da un mix di sensazioni controverse. Giorno dopo giorno iniziai a stare davvero male... ero ancora incredula e sconvolta dall'accaduto, ma tentavo di non pensarci troppo. Dopo qualche tempo mi arrivò un messaggino più esplicito e qua gli avvenimenti e i ricordi iniziano a confondersi... Non ricordo il contenuto del messaggio, ma ricordo bene di avergli detto di NO. Non avrei mai accettato/ammesso una cosa simile... cioè avere un rapporto sessuale con lui... Non gli dissi però che quella volta fece un gesto dalla gravità immane. 

Gli episodi di contorno sono tali non per minor gravità... ma perchè avvennero molto dopo. Tralasciando i vari commenti sulla mia fisicità via messaggi e la richiesta incessante di mie foto (sempre ovviamente negate), un episodio fu particolarmente raccapricciante. Ah... improvvisamente ho ricordato che quando la prima volta eravamo sul divano mi fece prima bere due shottini di rum liscio... ma forse non si aspettava che reggessi così bene l'alcol... Tornando a noi... Il sabato spesso beve e al ritorno si mette dietro e lascia guidare la moglie. Ero dietro con lui... Improvvisamente la sua mano si infilò sotto la mia maglia e arrivò rapidamente al seno... Ero proprio messa al centro e parlavo con la moglie... Cercai in tutti i modi di non tradirmi con lo sguardo e tra distruggere il castello di mia cugina e distruggere il mio castello ho preferito far distruggere il mio e così mi sono lasciata palpare immobile.

Gli episodi di contorno sono davvero davvero tanti, ma già raccontare questi mi ha permesso di potermi liberare di una grande zavorra... una zavorra subdola che logora la psiche nel tempo... Quando mi capitava di sentire o leggere determinati avvenimenti non riuscivo mai a comprendere in cosa consistesse il senso di colpa e adesso che questi avvenimenti per me non sono rimasti un ascolto o una lettura non riesco ancora a comprenderlo ma so che è lì... ovviamente immotivato. Mi fanno male tante cose... ma quella che mi provoca più dolore è il fatto che ha usato la riservatezza della mia persona... Sono una ragazza socievolissima e solare e tutto questo si evince anche dai miei interventi su questo sito, ma molto diffidente verso il prossimo (a causa di altri avvenimenti, ma bazzecole rispetto a questi), riservata e introversa sulle mie questioni più private... Mi conosce benissimo e, a mio parere, ha puntato su questo... sulla mia riservatezza, sulla vergogna e sulla paura che avrei provato in seguito.

Non ho mai preso in considerazione l'idea di dirlo a qualcuno, nè ho mai pensato alle conseguenze del poterlo rivelare... Per me ad oggi risulta una cosa assolutamente impensabile... E non sono qui in cerca di consigli sul da farsi... Volevo semplicemente alleggerire questo carico essendo consapevole che "determinate cose" arrecano seri danni nel tempo, volevo non venir meno alla mia promessa e ringrazio chi avrà avuto la pazienza di leggere fino a qui. 

Tags: dolore

25 commenti

Di sicuro la tua è una posizione molto difficile.

Avrai paura sia di sottrarti troppo bruscamente da lui, per timore delle sue reazioni, sia di aprire un vaso di Pandora che metterebbe a dura prova chiunque, col rischio poi di essere sbugiardata.

Però non puoi permettere ad un omuncolo del genere di tenerti sotto scacco: reagisci.

Appena ti manda un altro messaggio tu rispondi in modo deciso ed inequivocabile che questa storia ti ha stancata, che non si deve più permettere di contattarti, che se continua in quel modo farai vedere i suoi messaggi a sua moglie.

Se ti tocca ancora in pubblico dagli una gomitata, un calcio..ecc..come se lo facessi per caso, e sorridendo gli puoi dire "cerca di farla finita". Oppure di che ti ha fatto il solletico ed è una cosa che non sopporti. Tanto lui l'antifona la capisce!

Insomma, devi fargli capire che deve piantarla.

Avatar di LunaKLunaK alle 18:33 del 11-11-2015

Sei stata coraggiosa a scriverlo...

Avatar di TomTomTomTom alle 18:34 del 11-11-2015

No scherzi non dirlo? ??

Molestie, sottomissione, controllo, avvicinamenti non voluti, sono violenze  psichiche  e fisiche! !!!  

So che è  difficile, ma in questi  casi bisogna parlarne, avvertire  e soprattutto  DENUNCIARE!  Una denuncia non fa nulla, è  vero, ma  bisogna  segnalarlo. Se vuoi che nessuna si ritrovi nella tua situazione  parlane a qualcuno, ma prima denuncia. La violenza sulle donne  è  anche questa e va combattuta. 

Non sentirti in colpa non ne hai!  Tutte avrebbero  reagito come te, perché nessuna pensa di ritor arsi in queste situazioni.

 Se non ce la fai  stai lontana il più  possibile, ma se lui prova  ad avvcinarsi corri  a denunciare! 

Avatar di Ice0000Ice0000 alle 18:47 del 11-11-2015

E mozzagli quella mano, deve avere una bella destrezza per infilarla sotto la maglietta ed arrivare al seno in un batter fiuff. Mano Lesta, mano molesta. Visto che non vuoi consigli, non te ne do. Ma spero per te che andrà tutto bene. Maledetti uomini maiali, non significate nulla.

Avatar di MeaowMeaow alle 19:57 del 11-11-2015

Se continui a non reagire, con il passar del tempo sarà peggio.

Escogita un modo per il quale la moglie se ne accorga da sola, vedi tu. 

Lc 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 21:15 del 11-11-2015

Forse abbiamo interagito qualche volta in questo sito, forse abbiamo scherzato un po', perciò non me la sentivo di non scrivere niente ora che hai sputato fuori questo peso. Spero che ti abbia alleggerito almeno un po'. Non sentirti in colpa, non reagire, rimanere immobili, non fiatare è una reazione molto comune fra noi donne, in caso di molestie. Ora però sei pronta e arrabbiata. Capisco che non vuoi rovinare l'idillio di tua cugina, ma la prossima volta bloccalo con decisione, rispondigli male, fagli male, minaccialo (anche se sai che non lo farai mai) di dirlo alla moglie.. Ma non permettergli più di calpestarti, di bruciare a poco a poco la tua anima. Un abbraccio.

Avatar di logicalogica alle 21:55 del 11-11-2015

Leggere questo sfogo mi ha messo i brividi. Non ci sono parole per descrivere quanto lui faccia schifo, non ci sono parole per asserire quanto sia subdola una persona che abusa di un'altra, che si fida di lui. Probabilmente è anche questo che ha bloccato ogni tua reazione:la fiducia  che riponevi nei suoi confrobti.L'avesse fatto un estraneo, un manrovescio sarebbe stato assicurato.

Vorrei scrivere molto altro, ma non vuoi consigli, quindi rispetterò questa tua richiesta, anche perché posso solo lontanamente immaginare quanto sia stata dura porre tutto nero su bianco. 

Un grande abbraccio!  

 

Avatar di AuroraAurora alle 22:22 del 11-11-2015

La prima domanda che mi viene in mente è se la moglie sa che tipo di uomo ha a fianco.

La seconda questione non so bene come affrontarla... Probabilmente c'è la sensazione di venir violati, poi appunto parli di "distruggere il castello", quindi non c'è nulla da aggiungere a riguardo. L'unica cosa riguarda in realtà lui, non so, penso che non te la devi prendere per un essere così insignificante. Al momento non riesco a focalizzare il pensiero.

Avatar di farnightfarnight alle 23:48 del 11-11-2015

Il fatto è' che tu non hai alcuna colpa perciò non dovresti avere sensi di colpa. Certo, lui è' un grandissimo stronzo ma tu non c'entri niente. Purtroppo non puoi dirlo alla moglie perché sarebbe un gran caos . Potresti evitarlo e non farti paranoie..c'è molto di peggio tra gli uomini..anche tra le donne..

Avatar di AnonimoAnonimo alle 00:48 del 12-11-2015

La prima parola che mi viene in mente é rabbia. Molta rabbia.

Ti direi di denunciare la cosa, di atterrirlo e sbugiardarlo, ma non so se questo sia la cosa migliore. La pecca del momento é che la rabbia acceca, e son piú preso nel punire lui, che aiutare te, forse. Mi spiace. 

Hai fatto bene a sofgarti, ad ammettere davanti ad altri, anche se sconosciuti, delle cose che avevi dentro. Ora devi cercare dentro di te la via migliore per sconfiggere la cosa, superarla, chiuderla.

Se hai un uomo al tuo fianco, o un buon amico, non dubito che gli metterebbe le mani addosso, é quello che mi piacerebbe fare. Prendi coscienza della cosa, cerca di rimanere fredda e distante, l´hai giá sofferta a lungo, e medita il da fare.

Ti auguro tutto il bene.

 

Avatar di mmHgmmHg alle 09:23 del 12-11-2015

Porca miseria ho cercato di commentarlo già due volte e qualcosa me lo ha fatto cancellare, come dire che a volte il diavolo sa metterci il bastone. Questa mattina invece, prima di iniziare la giornata assolutamente lo devo scrivere. Non so se sono per te un amico virtuale, penso di si ma poi non lo so. Nel caso non esitare a farmelo sapere in privato. Una spalla ce la metto di sicuro, e spero anche un consiglio buono, oppure visto che non ne vuoi un appoggio.

Non si capisce perchè ci volesse coraggio a scriverlo, qui ci siamo dati sempre la regola di non giudicare, sopratutto per avere il vantaggio di capire piu che altro e farla diventare una risorsa. Buttare giù questa cosa poteva solo farti bene. Invece penso che l'affetto per tuo cugino ti ha spiazzata e non hai fatto in tempo a reagire. Non devi sentirti in colpa per averlo permesso.

Eventi simili ne possono capitare tra le esperienze che porta in carico una persona: Il cognato, il cugino, anche il padre si. E fanno male, e come se lo fanno, sopratutto quando non si è pronti a ragire, con le difese abbassate. Questa è una esperienza chiaramente negativa, che potrà servire a te per essere più forte in un'altra occasione, e in un'altra situazione.

Io sono uno che ha sempre cercato di slegarsi dai paradigmi della società, ma lui non ha scusanti essendosi rivelato per quello che è, proprio no. Sposato da poco con un figlio ancora da svezzare, pensa di farsi una sveltina con la cugina perchè ha sospettato maliziosamente qualcosa, no. Non è istinto, è una vigliaccata, con la mano svelta poi... Roba da spezzargliela.

Comunque ripeto, se vuoi una spalla c'è. 

Avatar di InnominatoInnominato alle 09:43 del 12-11-2015

Forse al posto tuo avrei fatto crollare il castello di tua cugina. Anche solo per il fatto che nessuna si merita un tale bastardo per marito.

Ma dico forse perché anch'io ho vissuto una situazione pesante, anni fa, in cui avrei potuto reagire e non l'ho fatto (anche se, nel mio caso, forse per autodifesa, il mio cervello si era praticamente spento). So fin troppo bene in cosa consiste la tua vergogna e il tuo senso di colpa: è un parente, e poi, qualora tu parlassi potrebbe dire che in realtà quelle cose le hai volute, e magari la gente crederebbe a lui, ma, soprattutto: visto che non volevi, perché l'hai lasciato fare? Perché non gli hai tirato un calcio nelle balle e non te ne sei andata? è davvero questo il rispetto che hai per te stessa? E lui è un tuo parente! Cielo, che schifo!

Non penso assolutamente le frasi che ho appena scritto, sia chiaro, a parte il fatto che tuo cugino fa schifo! Le ho scritte perché, a parte la questione parenti (quello che si è approfittato di me non lo era, grazie al cielo! Sarebbe mancato solo quello al quadretto!) sono i pensieri che mi hanno perseguitata per anni. Suppongo, quindi, che sia successo anche a te.

Lascia che ti dica una cosa: sì, la situazione è estremamente imbarazzante, e comprensibilmente sei a disagio. Sarebbe molto strano se non lo fossi. Ma non hai nessuna colpa. Tu non hai nessuna colpa di quanto è successo. Non sei andata da lui a provocarlo, e hai ritenuto che la cosa più giusta fosse far finta di nulla per evitare problemi agli altri, in primis la moglie di quell'individuo. Quasi sicuramente col tempo arriverai a pensare che avresti fatto meglio a parlare, anzi, probabilmente lo starai già pensando (conosco fin troppo bene le dinamiche, purtroppo), ma ho imparato una cosa: se in certe situazioni pensassimo di avere scelta, agiremmo in maniera completamente differente. Se tu in quel momento avessi pensato che potevi prenderlo a craniate e strillare come un'oca in modo che sua moglie si accorgesse di che cosa stava succedendo, l'avresti fatto senza remore, pronta ad affrontare tutte le conseguenze del caso. Hai agito al meglio che potevi, secondo le tue possibilità. Non hai fatto nulla in malafede. Tu non hai colpe!!!

Sei stata coraggiosa a scriverlo. So che non cerchi consigli, ma io preferirei dartene: parla con qualcuno che ti possa dare una mano. E non continuare a frequentarlo.

Avatar di CriseideCriseide alle 09:51 del 12-11-2015

E' chiaro che non lo devi più frequentare, ma non devi fargli sentire che ne hai paura, lo fai per levargli l'occasione.

Non esitare a mostrare la tua antipatia per lui quando si parla, ma non davanti a lui, meglio indifferenza. La sua testa gli farebbe credere di poterci arrivare in qualche modo. Se continua a dare segni di volerci provare non devi assolutamente farcelo arrivare, si capisce solo da come ti guarda. Come a scacchi prevedi le mosse. Ma sopratutto se la cosa protraesse devi confidarti con qualcuno vicino a voi, in modo tale che possa avere modo di constatare queste situazioni.

La sua fiducia è andata, e purtroppo anche tuo cugino, cerca di cambiare aria non stargli vicino. 

Avatar di InnominatoInnominato alle 10:34 del 12-11-2015

Cara,

ho letto ieri sera questo sfogo e ho continuato a pensarci. 

pensarti sola con questo fardello così pesante mi ha fatto male. Non ti conosco, probabilmente abitiamo tanto lontane, ma da essere umano a essere umano, il mio spirito, la mia forza e tutto il calore di cui sono capace, sono lì con te.

Parla. Smettila di farti violentare così. Uso parole forti per farti capire che, vista da fuori, questa che stai subendo (da anni, mi sembra di capire) è una violenza a tutti gli effetti, fisica e psicologica.

Non hai nessuna colpa: è un familiare, ti fidavi, è più grande di te e a quanto intuisco, il primo episodio risale a quando eri adolescente.

Ti do un ulteriore spunto: il castello di tua cugina merita di stare su? Con il silenzio hai pensato di proteggerla, e lo capisco..ma non le stai invece negando di sapere che uomo orrendo ha accanto, e scegliere il meglio per sé e la sua bambina?

E ancora: una persona con problemi gravi come tuo cugino non è detto faccia così solo con te, magari ha molestato/molesterá anche altre ragazze.

Ripeto: NON HAI COLPE. E NIENTE DI CUI VERGOGNARTI.

Ti abbraccio fortissimo.

Se avessi bisogno o voglia di parlare in privato, ci sono.

Avatar di CannellaCannella alle 14:18 del 12-11-2015

Sono l'autrice dello sfogo... Ho letto attentamente tutti i commenti... Diciamo che è semplice parlare di denuncia quando si è esterni alla situazione... Qualcuno ha compreso a pieno la difficoltà della mia posizione... Credo che parlare, raccontare sia dimostrare di avere un minimo di palle... ma sono fermamente più convinta che ce ne vogliano ancor di più per dare dei consigli adeguati o esprimere delle opinioni in merito e per questo ringrazio tutte le persone che sono intervenute... Mi scuso se con la crudezza di questo sfogo non ho fatto dormire qualcuno... dopo averlo visto pubblicato nero su bianco l'ho riletto svariate volte e non ci ho dormito nemmeno io... I pensieri che mi affollano la mente sono molti e variegati, ma per adesso mi è bastato aver condiviso con tutti e nessuno questo fardello  

Avatar di AnonimoAnonimo alle 22:00 del 12-11-2015

Non devi affatto scusarti per la crudezza o meno dello sfogo, essere umani vuol dire anche ammettere che queste cose esistono, e cercare di ascoltarle e provare a calarsi nelle emozioni di chi le racconta.

Certamente passare dal silenzio totale alla denuncia è poco pensabile..e il silenzio e la paralisi sono le reazioni purtroppo più automatiche.

Ti abbraccio ancora, e sono contenta se ti ha fatto bene condividere qui.

Avatar di CannellaCannella alle 09:32 del 13-11-2015

Guardate che le cose non sono mai lineari. Ho scritto che non può dirlo a lei perché creerebbe un caos per una ragione: per esperienze dirette, posso dire che le donne a volte sono strane, non credono che i loro mariti abbiano fatto ciò che si racconta e questi ultimi sono dei geni , si parano le chiappe. Avrà detto a tua cugina che tu sei strana,che cerchi di sedurlo e che forse hai una cotta per lui ( è' un esempio) se lo dirai a lei,non ti crederà il suo cervello creerà delle difese e lui avrà o farà qualcosa per manipolarla.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:15 del 13-11-2015

No, la denuncia non è una soluzione, in questo caso specifico, come non lo era nel mio. Già si fa fatica a farsi ascoltare quando si arriva dai carabinieri piene di lividi (ho letto testimonianze agghiaccianti di donne che, al momento della denuncia, si sono sentite chiedere se erano sicure di non aver provocato in qualche modo il loro stupratore), figurarsi in un caso come questo, dove le cose possono rigirarsi a tuo sfavore come ridere perché, obiettivamente, violenza fisica (nel senso di violenza che provoca lividi e lesioni diagnosticabili con un medico) non ce n'è stata. Passeresti per un calvario di umiliazione che rischia di sfociare nel nulla. Purtroppo, chi si approfitta di una donna sa che, almeno qui in Italia, la farà più o meno franca. Sicuramente non verrà sbattuto in galera vita natural durante come merita.

Chiunque non sia passato per una situazione del genere non sa minimamente a cosa si va incontro, sia psicologicamente che socialmente.

Ma puoi comunque parlarne con qualcuno che sai che magari può aiutarti. Non restare da sola ad affrontare una cosa simile. Col passare del tempo, finiresti col deprimerti. Se puoi, evita quel calvario! Non se lo merita nessuno!

Ammetto, non ho capito chi sei, ma se vuoi parlare, contattami pure in privato. 

Avatar di CriseideCriseide alle 14:50 del 13-11-2015

Ciao. Io nel mio piccolo ho vissuto una cosa simile, da cui mi sono sottratta per tempo.

Il protagonista è mio zio, marito della sorella di mia madre. Ai tempi ero una ragazzina, e le attenzioni che mi dava quando lo incontravo le paragonavo a quelle di mio padre. Non ci vedevo nulla di male in complimenti, scherzi e battutine. Fino ad un Natale, in cui mi regalò quello che per me era un semplice body rosso dicendo che voleva anche vedere una foto! Mi resi conto solo nel momento in cui guardò la foto, dal suo sguardo, che quello non era un body ma un indumento intimo, e che lui non mi stava guardando da zio, ma da depravato che guarda una ragazzina semi svestita.

Ma dato che nessuno degli adulti fece mezza piega, (tranne mia madre..con la coda dell'occhio mi resi conto del suo disappunto), e grazie al fatto che lo vedevo (per una fortuna), si e no due volte l'anno, decisi semplicemente che non gli avrei più dato certe confidenze.

Un paio d'anni più tardi mi trovai a passare un periodo (per vari motivi..) a vivere in casa loro. Un giorno non stavo molto bene, lui era a casa perché faceva i turni, io ero in camera. Venne da me e mi abbracciò. In un primo momento mi diede solo un po fastidio, poi capii che non era un abbraccio..ma qualcosa di più. Anche lui mi chiese un bacio, ma mi limitai a sfiorargli la guancia e correre in bagno, facendo finta che dovevo vomitare. Anche se..poco ci mancava sul serio.

Il pomeriggio stesso chiamai mia madre e le chiesi di venirmi a prendere e riportarmi a casa. E da lì ho sempre cercato di non stare mai sola con lui e non stargli comunque più vicino di un metro almeno, anche se c'era gente.

Tanto poi è venuto fuori che era stato licenziato un paio di volte e denunciato perché aveva avuto storie con minorenni.

Denunciare un familiare è follia a volte..perché se sono uomini adulti e ben voluti quella che fa la figura della ragazzina capricciosa e maliziosa sei tu. Però tenerli alla larga si può fare. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 15:30 del 13-11-2015

@criseide

"Purtroppo, chi si approfitta di una donna sa che, almeno qui in Italia, la farà più o meno franca. Sicuramente non verrà sbattuto in galera vita natural durante come merita."

se partiamo con questo pensiero allora nessuna dovrebbe piu denunciare ma dovrebbe accettare in silenzio ogni abuso. vuoi che le cose stiano cosi, no?

io ovviamente posso parlare solo da fuori, ma un aiuto lo cercherei, così come "salverei" tua cugina.

ps. non c'è da inventarsi nulla, ci sono centri apposta che trattano la violenza sulla donna, almeno un minimo consiglio in anonimo penso te lo possano dare, sicuramente meglio di "fai finta di nulla". anche perchè tenendo tutto così non farai altro che complicarti il futuro

Avatar di sgambettosgambetto alle 16:17 del 13-11-2015

Da quanto capisco, sono episodi lontani nel tempo ed estremamente difficili da provare. Credo che una denuncia porterebbe nel migliore dei casi ad un nulla di fatto, nel peggiore, ma più realistico, ad umiliazioni e sofferenze ulteriori per lei. Penso che la cosa migliore sia tenersi alla larga il più possibile e, se necessario, ricorrere ad un aiuto psicologico.

Avatar di logicalogica alle 16:44 del 13-11-2015
@Anonimo delle 13.15

Si, ma non bisogna dimenticare che poi in questi casi sfocia in un vero stalkeraggio, quando c'è una persona che insiste sapendo di poterlo fare, mentre sa pure che non è apprezzato, diventa anche più criminale.

Non credo che sia un evento passato, non avrebbe nemmeno senso sfogarlo adesso, porterebbe solo a rivangare una spiacevole situazione. A me dispiace da uomo/maschio doverlo ammettere, ma quello li è una bestia, e questo è sicuramente uno dei suoi tanti atti seriali, lo deve aver ripetuto certamente con qualcuna nella sua cerchia. Sarà ma non riesco a vederla come una malattia. Non è un ragazzino, è bello maturo.

E questo un'appiglio per lei, non deve sentirsi da sola ad affrontare questa cosa. Quantomeno potrebbe farIo richiamare pesantemente da una persona vicina a lui, e di cui lei si fida. Senza necessariamente (almeno per il momento) che sia resa pubblica.

Avatar di InnominatoInnominato alle 18:31 del 13-11-2015

ragazzi sono situazioni che grazie a Dio non mi appartengono e spero non mi apparterranno mai, inoltre sono un uomo e quindi ho un punto di vista diverso da voi donne e quindi non sto qui a fare l'esperto della situazione

ma si sta facendo passare un messaggio sbagliatissimo ovvero che sia meglio non denunciare.

Andiamoci piano con certe affermazioni.

L'omertà non è mai la scelta giusta.

Nell'ordine le cose da fare sono:

1) Respingere il molestatore con fare deciso e netto

2) Stargli cmq il più possibile alla larga se possibile

3) Parlarne con qualcuno (non necessariamente un familiare - come diceva qualcuno sopra esistono dei centri appositi)  il che supporterà "la parola" della vittima  qualora sidecida a denunciare l'accaduto alle Autorità

4) denunciare l'accaduto alle Autorità

Nella fattispecie mi sembra che gli eventi si riferiscono ad un passato remoto.

 

 

Avatar di TomTomTomTom alle 18:37 del 13-11-2015

@sgambetto.

Vediamo un po' il quadro della situazione: una ragazza che conosco è stata stuprata a dodici anni. Nel giro di pochi anni, il suo stupratore è ricorso in appello, è uscito di prigione, e ha ricominciato a frequentare il bar sotto casa della ragazza, terrorizzando lei e sua madre.

Il mio caso specifico: un uomo si è approfittato di me davanti a un suo amico. Niente botte e lividi, solo una Criseide terrorizzata e completamente bloccata, non in grado di reagire. Ma inizialmente a Criseide il figlio di puttana piaceva, quindi non aveva capito lo scherzone che voleva fare. Dopodiché Criseide è andata sconvolta dal suo ex, piangendo disperatamente e raccontando cos'era successo. Lui si è messo a ridere, dicendo che Criseide se l'è cercata, e che Criseide ha seri problemi di autostima. Inoltre, Criseide ha letto parecchi articoli in cui donne il cui stupro era stato ampiamente documentato dai medici che non sono state credute. Credi che Criseide abbia potuto denunciare quello scarto nato dal **** del **** di quella gran vacca di sua madre, a quel punto??

Coraggio, continua a dire che le autorità e la gente aiutano le donne, in casi simili. Accomodati. Fammi ridere, che ne ho bisogno!

Questi sono i motivi per cui le consiglio quanto meno di cercare aiuto da qualcuno di più esperto e di andarci piano con l'idea della denuncia, se non addirittura di lasciar perdere, perché lo scotto da pagare è estremamente alto, e una singola persona che denuncia quell'uomo non è sufficiente a fare giustizia. Poi, per carità, magari l'autrice chiederà aiuto ad un esperto e questo le dirà di denunciare il bastardo. Non è quello che farei io, per le motivazioni di cui sopra. è facile consigliare denunce et similia. Ma non avete neanche idea di cosa si passa, psicologicamente e anche socialmente, quando succedono queste cose. Ci vuole un attimo di prudenza anche nel dare consigli.

Avatar di CriseideCriseide alle 10:38 del 16-11-2015

Se le tue esperienze sono brutte ovviamente mi dispiace, ma fare del tuo caso una media nazionale mi sembra abbastanza sbagliato e metti in giro cose non vere sulle donne "non credute". Il comportamento del tuo ex... lasciamolo li dov'è. Se una mia amica mi facesse questa confidenza la accompagnerei subito dai carabienieri!

E non dico che è una cosa semplice e neppure voglio fare ridere qualcuno, solo che va affrontata perchè a tenersela dentro a fare le spese sarà solo lei.

Avatar di sgambettosgambetto alle 13:52 del 16-11-2015

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