Lun
07
Set
2015
Senza Titolo
non sopporto più mio marito; siete liberi di farmi la morale, dirmi lo hai sposato tu, consigliarmi di essere coerente e lasciarlo, darmi della cretina, accetto tutto. Soprattutto, vorrei capire come fare a pace con questa delusione che mi distrugge interiormente. Da fuori lui sembra un uomo come tanti, anzi senza particolari problemi. I primi anni (sei - sette anni) siamo stati abbastanza felici. Dico abbastanza perchè solo convivendo (pensare che sembrava davvero tutto l'opposto) ho scoperto un limite importante: è di una pigrizia inimmaginabile. In casa non ha mai dico mai mosso un dito, nonostante abbia provato in tutti i modi: con la gentilezza, arrabbiandomi, supplicandolo, facendo lo sciopero del sesso, lasciando sporco anche io eccetera, niente. Preciso che lavoro anche io a tempo pieno e non ho nessun aiuto mai da parenti miei o suoi e non ci siamo mai potuti permettere un aiuto (causa mutuo casa, rette asili nido ecccetera). Dopo qualche anno di arrabbiatura ho smesso anche di chiedere, debbo dire che spesso era comunque simpatico, mi faceva ridere, avevamo un buon rapporto sul piano fisico, insomma non ce la facevo più a litigare e mi sono adattata. Ma le cose andavano ancora abbastanza bene visto che poi è cambiato peggio tutto. Infatti, se i primi anni non sembrava interessato alla carriera eccetera poi alla lunga è rimasto davvero l'ultimo in ufficio e sono cominciati i musi lunghi e le scenate senza senso in casa... non capivo il motivo perchè la verità non la ha mai detta ... ma alla fine era quello, si è capito bene. Piano piano mi sono messa in un angolo, chiedendo sempre meno; anche la vita a due è finita perchè ha smesso di punto in bianco anche di avere rapporti. Piangevo da sola, pensavo fosse depresso ed invece era solo pieno di rabbia. Non voleva mai dico mai fare nulla nemmeno nel tempo libero, impressionante. mai una mostra, un cinemino, per anni. I figli li ho cresciuti quasi da sola, quando tornava a casa dall'ufficio per ore non parlava. Io ero sempre innamorata e lo capivo profondamente (purtroppo ho il dono della "comprensione", che schifo), è stato seguito anche da una psicologa ma direi che è peggiorato. Nel frattempo, a parte appunto che i primi anni di matrimonio i figli piccoli sono stati solo appannaggio mio (ma anche nelle soddisfazioni), ho perso mia madre, mia sorella si è ammalatata gravemente e lui ad ogni occasione oltre ai miei dispiaceri trovava il modo di fare ancora più scenate, si arrabbiava se non ero a casa a cucinare per lui ma all'ospedale, cose assurde, di cui anche poi mi chiedeva scusa a mezza bocca, ma non cambiava nulla.
Adesso i figli sono adolescenti, sembrano abbastanza sereni; io sono consapevole della mia scelta di continuare questo matrimonio (essenzialmente per due motivi diversi e successivi: per i primi anni per amore e speranza di cambiare insieme, da due-tre anni perchè se ci lasciassimo non riuscirei a dare un futuro economico e sereno ai figli consentendo loro di studiare dove volevano visto che sono bravi e studiosi) alla fine attualmente questa scelta quindi non ha nulla di affettivo ma sono costretta a ragionare solo razionalmente; di fatto sto molto meglio.
Mi spiego: dopo circa 20 anni di amore che mi faceva soffrire tanto perchè speravo davvero di recuperare il fannullone dei primi anni, egosita e fancazzista ma simpatico e sotto sotto non cattivo, adesso vedo che sono sposata ad un fantozzi qualunque a cui con il mio affetto ho permesso di trattarmi come uno zerbino per troppo tempo.
Ma siccome nella vita non si sta mai bene, adesso lui, che mi ha messo da parte anni e anni fa (ripeto: rifiutata copme donna, mai aiutata in nulla di pratico, nessuna amicizia in comune, causa sua stronzaggine e invidia per tutti) da circa un anno tenta di riavvicinarsi, pietisce attenzione, fa il "bravo bambino", soprattutto dopo anni di astinenza sessuale sembra tornato normale sotto l'aspetto del desiderio.
Ma io non mi fido e sorattutto non provo nulla di nulla, mi sento traumatizzata, in me si è spento tutto da anni, per sopravvivere ho dimenticato - e voglio continuare a dimenticare- di essere una donna.
certe volte mi sono chiesta, di fronte al suo apparente rimpianto e voglia di ricominciare (nb: senza nessun tipo di scuse o richiesta di perdone) se non era il caso di tentare davvero.
peccato che un mese fa una mia sorella sia finita in ospedale, io abbia dovuto assentarmi da casa per stare con lei ALL'OSPEDALE e lui in questo periodo a) non ha mai fatto nulla in casa nè per sè nè per i figli anche se era in ferie b) quando sono tornata con una scusa mi abbia riempita di parolacce pretendendo di essere giustificato "perchè ce l'avevo con tua sorella non con te"... per dire mia sorella è in un reparto di medicina intensiva...
Insomma è sempre il solito soggetto che ha distrutto il nostro amore; la cosa pazzesca è che io dopo tutti questi anni di disperazione adesso sono disponibile -nel senso che mi sono razionalmente rassegnata per puro interesse praticop non mio personale ma dei figli specialmente- ad un matrimonio diciamo "di comodo" (per mancanza di possibilità economiche essenzialmente) ma sto soggetto, improvvisamente sente la solitudine e mi tampina.
Lo odio, non sopporto che mi tocchi nemmeno per passarmi il sale, anche oggi in ascensore ha cercato di baciarmi... che schifo.
Ah: dimenicavo: io con lui dopo la ennesima scenata non mi sono messa a piangere ma gli ho solo detto di vergognarsi; poi da soli, senza i figli, gli ho fatto presente tutto quello che ho scritto finora; non è servito a nulla, continua ad essere convinto che io sia sempre qui a disposizione sua.
Cosa mi consigliate? Vorrei solo qualche piccola strategia per evitare il più possibile di relazionarmi con lui, dopo tanti anni che mi ha trattata da colf e portatrice in casa di stipendio, ignorata e trascurata, vorrei solo che continuasse così a me va bene posto che ho due figli che mi amano, un lavoro mal retribuito e stressante ma un lavoro vero e proprio che svolgo volentieri, parecchie amice (solo donne, perchè come detto gli uomini grazie a lui non esistono e non esisteranno più), mia sorella e tanta voglia di farmi i fatti miei.
Come posso fare?
16 commenti
Siamo fatti per stancarci delle relazioni, non ho letto tutto lo sfogo perchè è troppo lungo, ma anche io dovevo sposarmi con un uomo ma per fortuna, ci siamo lasciati.
Grazie davvero epr i commenti, è bello sapere che qualcuno ha letto e mi vuole parlare.
Per Tom Tom: per non rendere ancora più noiosa la mia mail non ho scritto che abbiamo anche tentato un percorso di terapia di coppia per più di un anno. Purtroppo la psicologa che ci ha "assistito" non ha capito NIENTE. Ha chiesto lui di andare da questa terapista perchè ci andava anche un suo amico (che nel frattempo si è separato). Di fronte a questa tipa lui stava a capo chino facendo il marito incompreso e triste. Io mi arrabbiavo e diciamo che "davo nell'occhio"... il top è stato quando la tipa ha cominciato a dire che io: "... dovevo recuperare la mia femminilità..", questo perchè all'epoca, dopo circa 5 anni che mio marito mi evitava fisicamente, avevo messo su qualche chilo di troppo.... la "esperta" non capiva... aveva di fronte un uomo dimesso, un fantozzi BUONO ed una moglie rancorosa e "aggressiva"... alla fine della terapia lui ha avuto una malattia (in buona parte autoprocurata) ed è stato mesi all'ospedale, la psicologa la ho avvisata io e da lì non si è più fatta sentire....comunque è vero, molte donne hanno una stronzaggine innata che usano come pilota automatico, io le ho sempre odiate le manipolatrici e le false, ma sicuramente si sanno difendere meglio di me...che tristezza e che squallore: alla fine chi ama davvero è sempre lo stupido del film...
per Meaow: sono d'accordo, la coppia logora; la cosa più triste è che mio marito credevo di conoscerlo bene, è stato a lungo il mio migliore amico, lo ho amato tantissimo e ho accettato per questo di vivere una vita di coppia insopportabile, ma fino a quando c'è stato l'amore da parte mia e la illusione di cambiare. ok soffrivo di più ma in fondo pernsavo che tutto si sarebbe risolto, invece adesso lo detesto.
Alcuni sono fatti per stancarsi delle relazioni.
in ogni caso, il consiglio di TomTom é buono, andare da una terza persona per migliorare la qualitá della vita, magari tua e sua, non solo della coppia, puó solo giovare. Lui é unfantozzi nella vita, abbandonato a sé stesso, e mi spiace per te che, causa altri motivi, lo hai tenuto al tuo fianco per tutti questi anni.
E´stato davvero brutto leggere quel "che schifo" ad un bacio.
Questa é una cosa, boh, un pó misera
Meaow di pure che ti ha lasciato lui!!!
per mmHG
sono d'accordo con te, è squallido, lo ho raccontato cn dispiacere per fare capire come mi sento fino in fondo. ma questa situzione deriva dal fatto che sostanzialmente tra noi non c'è più nessuna sintonia. Per quello che mi riguarda, come anche ho scritto in un commento delle 16 e 35 ancora in moderazione, anche io ero convinta anni fa che quello che ci mancava fosse solo trovare anzi ritrovare il dialogo, ero convinta che l'amore ci fosse ancora. Ma di fronte alla terapista (forse era troppo tardi, oppure non era la professionista giusta.. non so..) anche lì non abbiamo parlato ma c'erano solo due persone che monologavano. Lui continuava a dire che "voleva recuperare il rapporto con sua moglie..", io continuavo a dire che a tu per tu non aveva l'atteggiamento coerente anzi a casa ricalava il mutismo, il disprezzo malcelato, l'apatia, si era solo sfogato e basta ma senza dire la verità E CIOE' CHE STAVA MALE NON PER ME MA PER IL LAVORO. La psicologa diceva che io ero aggressiva e mi chiedeva se stando così le cose come mai non mi separavo (nb: se avessi voluto separarmi non sarei andata anche io da lei), mio marito di fatto non ha mai parlato della sua enorme frustrazione professionale e ODIO PER SUO PADRE (problema centrale). Anche adesso che da un pò di tempo sembra riavvicinarsi a me è perchè secondo me si è come dire rassegnato che non farà mai e poi mai carriera (nb: gli hanno proposto alle volte anche trasferte e altre cose ma tutte rifiutate da lui per la sua incrollabile pigrizia), Insomma io non voglio assolutamente difendermi o passare per vittama buona, ma la terapia di coppia se manca la vera volontà di dirsi le cose è come un teatrino, un fare finta, un cercare ancora alibi. la terapeuta poi... sapendo che era ammalato in modo grave dopo anni che lo seguiva (prima da solo per circa un anno, poi con me un altro anno) non si è mai più fatta viva,..... bella terapeuta...
Okkaaay. Bel problema.
Devi trattarlo di merda, non c'é altro modo. In tutti questi anni non hai fatto altro che prostrarti ai suoi piedi, dandogliela vinta ogni santa volta. Devi smetterla di accettare i suoi comportamenti da emerito bambinone rincoglionito.(é come un bambino se lo accontenti sempre diventa viziato) La migliore cosa da fare é ignorarlo, fatti la tua vita,( fai tutto quello che con lui non sei riuscita a fare e raccontagli pure i dettagli), le tue amicizie, anche e soprattutto maschili, cosí capisce che sei una donna desiderata e non una schiava. A casa si sempre la mamma amorevole, che tiene ai figli ma non a lui. Lasciatelo( tu e i tuoi figli) da solo, solo come un cane, vedrai che tornerá strisciando con la coda tra le gambe. Attenzione peró, devi essere stronza ma non esplicitamente, se capisce che lo fai di proposito se ne accorge e studia altre tattiche per fregarti. Deve sembrare tutto casuale.
Protagonista sei il migliore amico bruttino del mio ex?
https://www.youtube.com/watch?v=FX-5uW_uUmg
chissa i cuccioli ocme saranno
Bruttino? Diciamo pure bruttone!!! Ma gli amici a questo servono...........
Servono a cosa?
Data la situazione, ti sei fatta un libretto di risparmio o hai lasciato tutto in un conto cointestato con lui? Si parte sempre dal risolvere le questioni economiche.
A un cheiz!
Ah, bello!
A mio parere, la terapia di coppia, in questo caso, non servirà a molto per il semplice fatto che l'autrice non ha più alcuna stima né fiducia in quest'uomo. È addirittura schifata da lui.
Capisco l'istinto materno, il voler assicurare un futuro ai propri figli, ma tutti i sacrifici e le rinunce a cui vai - e inevitabilmente andrai- incontro, valgono davvero la tua felicità? I tuoi figli potrebbero decidere di non proseguire gli studi ( il fatto che siano ora ottimi studenti non è una garanzia) oppure riuscire a cavarsela con le borse di studio o mantenersi da soli. Se questo è l'unico motivo che ti spinge a non chiedere il divorzio è risolvibile in qualche modo. Anche perché mi sembra un atteggiamento alquanto sadico restare con un uomo del genere
-e non ho nessun aiuto mai da parenti miei o suoi
pure? -_-
-mio marito di fatto non ha mai parlato della sua enorme frustrazione professionale
-e ODIO PER SUO PADRE (problema centrale)
quindi ha più o meno buttato la sua vita nel cesso? e sta trascinando la tua
-Adesso i figli sono adolescenti, sembrano abbastanza sereni;
tu non puoi sopportare la presenza di tuo marito, pensi loro lo facciano?
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sei una donna...fa la stronza!
Scherzo ma non troppo.
Mi spiace per te che hai dovuto subire questo trattamento, mi spiace (permettimelo) per lui che evidentemente ha dei problemi (o cmq è molto frustrato) ed ora si vedrà pure maltrattato (magari se l'e' cercata) dalla moglie, mi spiace per i tuoi figli (che della situazione in casa si saranno pur accorti)
Il suggerimento serio è (visto che non vuoi divorziare) di andarci entrambi da un terapista di coppi.
Mi spiego: la scelta è dormire assieme ad una persona che odi con tutta te stessa, che ti fa girare le scatole semplicemente esistendo e affrontare di petto e con l'aiuto di terzi la situazione e cercare di ristabilire almeno un rapporto civile fra di voi
Buona fortuna