Sab
21
Mar
2015
Novelli Masterchef: cuochi provetti, schiavi perfetti
Ormai è assodato, gli idoli di questi ultimi anni sono i cuochi e tra un programma e un altro, trasmessi ormai ad ogni ora del giorno, tutti vogliono diventare provetti masterchef. Io che in questo settore ci bazzico da 15 anni, onestamente ne ho le scatole piene.
I cuochi sono sempre stati per lo più una classe di uomini arroganti, orgogliosi e affetti da un complesso di onnipotenza, ma negli ultimi anni hanno davvero raggiunto il parossismo. Programmi come quelli di Ramsey, Cracco &co hanno fatto più male che bene alla ristorazione, oggi qualsiasi Titolare o Chef, sentendosi un eroe dei nostri tempi e incoraggiato dall'atteggiamento dispotico e irrispettoso dei beniamini della TV, si arroga il diritto di trattare a pezze in faccia i propri sottoposti, i quali il più delle volte sono costretti a sottostare per paur di perdere il lavoro in tempi di crisi. Mi capita sempre più spesso di vedere gente di ogni età, venire a chiedere di imparare il mestiere e stare in cucina mesi interi senza vedere un euro, e non parlo di ragazzini ma gente adulta. Ci riescono a imparare? Certo che no, con la scusa della gavetta, l'apprendista diventa uno sguattero pro bono, utile risparmio di ploger, i cuochi, tranne che in rare eccezioni ben si guardano da rivelargli il mestiere per ovvie ragioni. Vorrei dire a queste persone di pretendere almeno un rimborso spese, ma sarebbero facilmente rimpiazzati da un novello masterchef che fa volontariato in cucina.
Vale la pena fare il cuoco? Direi proprio di no. Certo i guadagni sono sopra la media, talvolta ottimi ma vuol dire murarsi in cucina e ammazzarsi di lavoro, tornare a casa puzzolenti, arrivare a 40 anni con minimo un ernia del disco o un tunnel carpale, avere un bel divorzio o se ti va bene un bel paio di corna. Questi sacrifici valgono la vostra passione? Me lo auguro, ma di cuochi pentiti ne ho incrociati parecchi, che oggi i figli li fanno studiare invece di ammazzarsi in cucina, perchè il cuoco non lo dimentichiamo in fondo è solo un operaio che fa da mangiare.
18 commenti
I programmi (senza ormai)*
Fare il cuoco è un enorme sacrificio. Devi essere più che appassionato, ma a livelli da non aver paura di perder tutto il resto...Oltretutto, masterchef o no, mi diceva una mia amica che ha iniziato prima, che già era un ambientaccio, in più di un posto di lavoro le sono state tirate dietro suppellettili varie perché era lenta (ed erano i suoi primi lavori).
Sulla questione tv, adesso vanno di moda loro e se la godono fin quando dura. Magari il prox anno andranno di moda gli avvocati o i netturbini.
Credi che cmq l'ambiente della ristorazione sia sempre stati così e non sua atati particolarmente influenzato da questi programmi.
Anche io ho lavorato nelle cucine (ormai sono 10 anni che ho smesso) e i cuochi sono sempre stati nervosi, prepotenti, acidi e pronti a sfruttare chi entrasse nella loro cucina x fare esperienza.
Occorre si la passione, occorrono gli ambienti giusti, qualcuno di sicuro in casa.
É difficile.
Comunque anche altri artigiani non son da meno, mio marito di è visto tirare dietro anche pezzi di ferro quando era un giovane ragazzetto apprendista Thor
A me masterchef piace e sono di quelle che lo seguonocon interesse ma perché lo vivo come un gioco, uno spettacolo televisivo fine a se stesso. In quest'ottica lo trovo divertente.
Eh beh ci manca solo che sia vero ahah.
Ogni programma televisivo è un gioco.
Eh beh appunto, volevo dire che non sto a farmi "seghe mentali" sulle reali difficoltà del lavoro dello chef, sulla prepotenza che c'è nelle cucine ecc...ho lavorato tutto il giorno, mi svago due ore con un programmino costruito ad hoc sul tema cucina che mi appassiona. Tutto qui. Mi infastidisce meno di altri programmi spazzatura come l'isole o come italia's got talent che mi fanno cascare le balle (che non ho) in terra. Lo trovo meno peggio ecco. È soggettivo
E comunque abbiamo capito il perché del nick del nuovo arrivato 😆
-Vale la pena fare il cuoco? Direi proprio di no.
Evvabbè...
-E comunque abbiamo capito il perché del nick del nuovo arrivato
Bè a dire il vero quel nick, preso come parola, ha molti significati. Di cui il più comune certamente è il coltello richiudibile, però non è il solo.
@ Cherryred85 Si, ti confermo che quello delle cucine è un brutto ambiente, per quello che almeno ho potuto constatare, con solo alcune rare eccezioni nel ambito dell'alta cucina. Comunque ho detto che bazzico nelle cucine, non che ci lavoro, il nickname ha vari significati come afferma farnight.
@ioenrico: Si, in effetti l'ho detto che in fin dei conti l'ambiente è sempre stato così, ma quello che volevo sottolineare che i programmi Tv hanno spinto tante persone ad entrare in questo settore ultimamente, che in questo momento si stanno solo facendo sfruttare, e che con ogni probabilità non otterranno nulla da questa esperienza.
@grasshopper Nessuna sega mentale, mi ritrovo spesso a contatto con la realtà delle cucine, ho solo espresso una riflessione su situazioni che ho sotto gli occhi quotidianamente, e che mi indignano. Per me questi Reality di Cucina sono esattamente la stessa cosa del resto dei reality, non hanno alcun valore aggiunto e sono lontani anni luce dalla realtà. Inoltre non mi diverte vedere la gente che si fa umiliare pubblicamente, ma se a te diverte sei liberissimo/a. Come afferma Ialwaysasktomyself, per me la tv è solo un ricettacolo di spazzatura.
Magari vogliono diventare cuochi pensando di rimorchiare (dato che appunto adesso c'è un successone di chef in tv); oppure credono sia così facile e che sia un buon investimento di energie.
Cmq come ho detto, sono 10 anni che non ci lavoro, quindi questa "nuova corrente" di aspiranti cuochi non l'ho vissuta.
io sono cuoca,al momento disoccupata,ho lavorato un anno e mezzo fa in cucina,praticamente tutti i weekend lì dentro,in un posto abbastanza conosciuto vicino roma(per privacy non posso però dire dove)...beh,a parte la capa che era una stronza,lo chef mi ha insegnato diverse cose,lì chi era un po' stronzo era un collega,molto arrivista e lecchino e quelle di sala,teste vuote che non vi racconto...era abbastanza dura perché il traffico di clienti era alto,molto spesso facevo 12 ore(doppio turno)e venivo pagata alla giornata.il mestiere mi piace,è tosta,ma a tutt'oggi continuo a studiare ed esercitarmi con la pratica,scrivo ricette conto terzi,partecipo a giornate dedicate alla cucina,ecc ecc.ho sempre seguito i vari talent di cucina e non me ne vergogno,non voglio diventare chissà chi,ma fare quel che più mi piace.certo,non è un mondo semplice,fra scuola di cucina,lavoro e pure un'associazione che avevamo costituito sono state tante le delusioni,le incazzature,le lacrime di rabbia.mollerò?no,la cucina è decisamente nelle mie corde
CopyCat, hai la mia stima, e ti faccio un grosso augurio per il tuo lavoro.
Quindi prosegui a testa alta, l'unico consiglio che ti do visto che hai detto di aver lavorato come EXTRA e di non farti pagare a giornata bensì ad ore. Da Roma in giù, nella ristorazione si è diffuso questa idea contorta del pagamento a giornata! In cucina si sa quando si entra e non si sa quando si esce quindi la retribuzione va data in ore.
Io penso che qualunque mestiere va coltivato con passione e dedizione. I veri mestieri sono tutti cosi, inutile prendersi in giro, nessuno ti vuole insegnare, devi conquistare la sua simpatia e sopratutto devi essere sveglio, scrutare tutto, e come si dice "rubare il mestiere", cii vuole passione. Poi si lavora puntando piu’ in alto possibile. Invece mi sa che troppi ragazzi stanno tentando la via della ristorazione. Sento a scuola che troppi ragazzi stanno procedendo in questa direzione.
Ed e' colpa della Tv, prima tutti ballerini e cantanti, adesso cuochi.
per un cuoco che ha successo in tv, ce ne solo migliaia in giro per il mondo a fare una vitaccia.
cerci chef si prendono veramente sul serio
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Per me ogni programma in TV è spazzatura, chi più chi meno.
Ormai la tengo spenta da non so quanto, la uso solo per giocare alla PS3.
Masterchef & Co alla fine piace perché la gente non vede l'ora di vedere il cuoco venir preso a insulti, per farsi due risate.
Ormai i programmi di cucina sono numerosi, ma sarei curioso di vedere in quanti si mettono effettivamente a fare le ricette che i cuochi consigliano.
Pochi o nessuno.
Io la vedo come la moda del momento.
Come è iniziata, ci sarà anche la sua fine.
Anche la TV prima o poi verrà rimpiazzata, in un lontano futuro, da qualcosa di più innovativo.