Mar

24

Feb

2015

parenti serpenti

Sfogo di Avatar di pino82pino82 | Categoria: Altro

E non se ne può proprio più!

Ma dove si è visto mai che a quasi trentacinque anni i tuoi genitori usino ancora le tue delusioni per pungolare il tuo orgoglio e uscire da una stagnante situazione di disagio occupazionale. E vabè in Italia siamo in tanti a non lavorare, e di annoiati - un pò depressi - come Me ce se sono purtroppo fin troppi, ma addirittura fammi venire il complesso di raccontare una vicenda tanto squallida, con zii che ti augurano un embolo tra gli sghignazzamenti dei tuoi è quanto di più paradossale ci possa essere. Si, in passato avrò fatto i miei errori, figli di una percezione della realtà inevitabilmente più infantile della presente, ma non si possono rinfacciare episodi adolescenziali per vendicarsi oggi con la sadica soddisfazione di chi sa che finalmente ti può ferire in modo più consapevole del passato, proprio sfruttando il fatto che si è coscienti di un contesto diverso è più sfumento e profondo che in passato. Non dico che sarebbe prassi fare il contrario, avvicinarsi al figlio in un momento più delicato per fargli metabolizzare questa rinnovata percezione del contesto sociale che ci riguarda, o forse si, ma impugnare questo momento tanto importante in cui si entra nell'eta e nei meccanismi degli adulti per farti scontare le mancanze e gli errori di gioventù con tanta arroganza, supponenza, freddezza cinismo e infantile sadismo sta diventando proprio insopportabile, oltre che controproducente tanto per me quanto per loro stessi e la loro tutela impaziente superficiale ed egoista di una tranquillità ostentanta ed artificiale che tanto difendono senza scrupoli.

Basta mascherine! 

Tags: genitori

24 commenti

Vedi, a furia di criticare chi scrive male, questo scrive troppo bene, e si è perso il pathos. 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 08:31 del 24-02-2015

Quindi il denigrati e augurarti un embolo (quindi la morte) tra le risa di tutti, sarebbe una sopraffina tattica per farti reagire alla tua depressione di disoccupato? I tuoi genitori devono essere degli psicologi all'avanguardia! 

Che dire, ma, in realtà per comportamente come questo ci sono ben poche parole, la cosa triste è che magari si sentono intelligenti tirando fuori degli aneddoti adolescenziali per schernirti. Ti cosa hai risposto? Spero che avrai fatto presente al bassenza e l'infantilismo del loro comportamento. Però se vuoi risolvere il problema, devi trovarti un lavoro, anche non attinente alla tua qualifica e poi ti trovi una stanza in affitto, loro hanno ragione a spronarti solo che lo fanno nel modo sbagliato. Diciamo che leggo arroganza da ambo i lati.

 

Avatar di UroborosUroboros alle 08:32 del 24-02-2015

comodi questi genitori settantenni che in vita loro hanno avuto un solo posto di lavoro!è proprio vero,certe persone non hanno empatia,non si immedsimano proprio negli altri...che poi lo facciano i genitori,è veramente deprimente

Avatar di CopyCatCopyCat alle 09:46 del 24-02-2015

A 35 anni si entra nell'età e nei meccanismi degli adulti...

Non ti affrettare, hai tutta la vita davanti. 

Avatar di AxelAxel alle 10:37 del 24-02-2015

Usi la stessa sintassi e terminologia di nichi Vendola.

certo, augurarti un embolo non è il meglio.

Avatar di RorschachRorschach alle 10:55 del 24-02-2015

Quoto in toto @Copycat. La ragione per cui il dialogo fra diverse generazioni si va sempre più degenrando è proprio perchè il contesto sociale è profondamente diverso. Non dico che prima era tutto rose e fiori, ma sicuramente la pressione sociale era inferiore. Studiavi, cercavi lavoro, lo trovavi e avevi il tuo posto fisso per tutta la vita. Non era sempre così, ma questo era il leitmotiv.

Ora studi (spesso con professori vecchi e menefreghisti che non ti insegnano nulla), ti laurei o ti diplomi e ti trovi a competere non più a livello provinciale o nazionale, ma a livello europeo o addirittura mondiale. Lavoro non si trova o quel che si trova è poco retribuito, e spesso c'è la necessità di spostarsi, di cambiare paese pur di guadagnare qualcosa. Mi fanno incazzare quelli della vecchia generazione, che si sono adagiati sugli allori, si sono fatti la loro comoda vita e hanno scaricato il peso delle loro negligenze su noi giovani. E ora ci criticano pure se siamo persi e schiacciati in un meccanismo disumano che impone l'uomo a vivere una vita non a misura d'uomo. Troppo facile dire "eh ma dai svegliati, laureati presto, poi vai all'estero...". Non dico che non bisogna rimboccarsi le maniche, ma se un tempo dovevi rimboccartele fino ai gomiti per ottenere qualcosa di soddisfacente, ora le maniche te le devi strappare per ottenere giusto qualche mollica di pane. 

Avatar di Kraken11Kraken11 alle 11:35 del 24-02-2015

kraken paradossalmente noi oggi riviviamo ciò che hanno vissuto i nostri bisnonni.secondo me i veri "privilegiati" sono stati i nostri genitori,che hanno potuto scegliere il lavoro che volevano ed avevano a disposizione in abbondanza,parlo dei 60-70 enni di oggi...

Avatar di CopyCatCopyCat alle 11:38 del 24-02-2015

Kraken parole sante!! 

Avatar di AuroraAurora alle 11:41 del 24-02-2015

mio padre è un privilegiato dunque, ed è vero

Avatar di NinerxNinerx alle 11:46 del 24-02-2015

beh ninerx anche mia madre lo è stata,ma non a caso l'ho messo virgolettato :) non dico che nessuno gli abbia regalato nulla,si sono e si fanno il mazzo tanto,innegabile!ma tra questo e non avere proprio opportunità,stiamo messi peggio noi eh

Avatar di CopyCatCopyCat alle 11:49 del 24-02-2015

spero che mio figlio sarà un privilegiato, si ma prima devo farlo

Avatar di NinerxNinerx alle 11:51 del 24-02-2015

anche io,speriamo arrivi presto che ormai comincio ad avere una certa età :p

Avatar di CopyCatCopyCat alle 11:52 del 24-02-2015

-è quanto di più paradossale ci possa essere
A quanto pare no...

Avatar di farnightfarnight alle 15:21 del 24-02-2015
ruoli???

Non so reagire a questa scorrettezza, non posso farlo, invertirei dei ruoli, che più si va avanti con l'età più sono difficili da rispettare.

Gli ho chiesto di smetterla, gli ho reso presente che non porta a nulla di buono, nel tempo, con l'analisi delle mie reazioni, non quelle immediate che lasciano il tempo che trovano, ma loro niente, si sono rassegnati e preferiscono ogni tanto ricorrere a questo piccolo scudo per tenermi a distanza e, immagino, soffrire meno che immedesimarsi nei problemi personali altrui.

Atteggiamento pure comprensibile, per certi versi, ma se perpetuato da estranei, non dai miei genitori.

Il paradosso lo individuo nel fatto che chi mi ascolta, come stavolta voi, capisce le ragioni di entrambi e le valuta con costruttività; loro no, immergono la testa sotto la sabbia e mi ripetono ogni volta che cadono dalle nuvole, che non sanno di cosa parli, che si giudicherebbero ineducativi ad assumere tale posizione; salvo tirare fuori qualche mezza frase di conferma nell'insistenza esasperata dell'argomento, con corollario di giustificazioni di sorta - ci pareva il modo più indicato per esorcizzare questa delusione, lo facciamo perchè ci dispiace vederti meno attivo di quando lavoravi (grazie aggiungo io) ecc. - che puntualmente si dimenticano quando si ritrova un filo d'ordine in casa, condotto di nuovo con le stesse menzogne.

Uscire di casa, certo, la soluzione migliore, ma capita come stavolta di tornare a casa dopo un viaggio lungo quasi un anno e ritrovare la stessa, solita, solfa.

E siccome c'è sangue caldo nelle vene, eccomi qui a disperarmi di questo congelamento sentimentale in famiglia.

 

Grazie del sostegno. 

Avatar di pino82pino82 alle 16:09 del 24-02-2015

pino,le cosiddette critiche costruttive(secondo loro)e distruttive(secondo noi) :)

Avatar di CopyCatCopyCat alle 16:21 del 24-02-2015

Copy, estenderei le generazioni fino agli odierni 55 anni. Attualmente sto al quarto lavoro nella mia vita, da premettere che nel mondo del lavoro ci sono entrato dieci anni fa eppure, come si è notato nello sfogo da me fatto, è un semplice parlare con i muri. Se tu gli dici che c'è crisi, loro ti dicono di si con la testa ma con il pensiero e modo di agire sono rimasti agli anni 70', sono rimasti al loro mondo del lavoro. Poi ovviamente non voglio essere qualunquista, magari conosco e sento parlare solo io dei casi "isolati", c'è gente comunque molto valida in giro, peccato che come molti, non sono tra quei fortunati da averli come genitori.

Mi ritrovo con un padre che da a me del vittimista quando è lui il primo a farlo, con scatti d'ira immotivati ed una capacità d'inalberarsi pari ad una tigre infastidita da un ramoscello. Qualunque cosa gli chiedi diventa una furia, fosse pure andarsi a prendere un gelato assieme, si stressa, di che...non si sa!

Sapete che vi dico? C'ho uno spunto per un altro sfogo interessante, è un bel po' che non parlo di mio padre ed ho un paio di sassolini da levarmi.. 

Avatar di SetantaSetanta alle 17:55 del 24-02-2015
critiche - atteggiamento -

ciao copycat - piacere di conscerti -

non sono sicuro di aver capito il tuo commento ma rispondo ad un eventuale considerazione che mi sembra pertinente:

perchè ritengo costruttivo l'agire di chi dice la propria andando oltre l'ipocrisia di ciò che è lecito o meno discutere, interviene sui contenuti di una problematica e non si ferma al diniego dell'uso di un lessico con retorica e freddezza.

Ecco, è distruttivo colui che si limita alla fredda retorica e comodamente insiste in un atteggiamento vile e furbo, è costruttivo chi cerca di analizzare le dinamiche, le cause, ed esprime un opinione giudicando l'eventualità di un determinato comportamento senza limitarsi alla negazione di una semantica usata in maniera ipocrita.

Nello specifico gli ho reso l'esempio di persone scomparse a loro care, ed all'eventualità di insistere sugli argomenti di mia conoscenza che potrebbero indurli a rimurginare su determinati piccoli traumi che ognuno di noi s'impegna a mettersi alle spalle senza far in modo che esplicitamente contestualizzi certi cari: sarebbe un atteggiamento inappuntabile e inattaccabile ma non meno di sbagliato, anzi.

Sbaglio? 

Avatar di pino82pino82 alle 19:10 del 24-02-2015
padre

setanta ciao, sono curioso di leggere quei sassolini, perchè ho un padre ahimè piuttosto simile

Avatar di pino82pino82 alle 19:13 del 24-02-2015

ciao pino,piacere mio ^_^ intendevo dire che per i genitori le critiche che muovono ai figli vengono fatte perché costruttive...secondo il loro punto di vista!mi riallaccio al discorso di setanta quando afferma che suo padre lo critica da sempre perché non è un suo emulo,ha una sua vita e una sua personalità.certi genitori credono di noi che siamo(o meglio,dovremmo essere)della specie di loro cloni,quando è evidente che ognuno sviluppa una sua personalità.la critica diventa distruttiva come nel tuo caso,cioè quando un genitore non riesce ad entrare in empatia con te,non capisce il disagio reale che provi per la mancanza di lavoro e anzi ti sbeffeggiano,poi ti dicono che è per sdrammatizzare

Avatar di CopyCatCopyCat alle 09:04 del 25-02-2015

D'accordo in toto: è importante l'empatia ma lo è ancora molto di più il lasciare margine ai figli , di pari passo con lo sviluppo della loro personalità. Capita invece, che col crescere ci sia l'imbuto opposto, cioè l'aspettativa di un tornaconto educativo più o meno completo che mostri frutti il più possibili consoni agli intendimenti di caratteri e, come avete evidenziato, generazioni diversissime.

Imparare a lasciare andare, è difficie per tutti, ma è un compito cui il genitore dovrebbe prepararti con un allentamento quotidiano, prima di pretendere un allontanamento, pure sensato, per l'età adulta.

 (lo scrive chi negli ultimi tre anni è stato a casa si e no qualche mese, tutt'altro che un mammone) 

Avatar di pino82pino82 alle 22:18 del 25-02-2015

Sono d'accordo con @Copycat... La cosa drammatica è che, dal loro punto di vista, ti fanno critiche costruttive e tu, che magari ti innervosici o discuti, sei l'egoista incapace di accettare il punto di vista altrui. E' la stessa cosa della famosa caverna di Platone... Finchè loro non usciranno dalla caverna, guardando il mondo per com'è e non per come viene proiettato sul fondo della caverna, non c'è discussione. Ti ricordi cosa succede a quel poveraccio che esce dalla caverna e , sicuro di fare una cosa buona, torna indietro a comunicare la buona notizia a chi dalla caverna non si è mosso?

Per comprendere (NON necessariamente condividere) le ragioni dell'altro  serve un atteggiamento aperto. Altrimenti è come se prendessi a calci una montagna nella speranza che si sposti un pò più in là.

Avatar di Kraken11Kraken11 alle 10:37 del 26-02-2015

Chi cerca di umiliare gli altri sta solo definendo se stesso.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 10:53 del 26-02-2015

ne ho fatto manifesto in home page fata :)

Avatar di pino82pino82 alle 00:43 del 27-02-2015

-e mi ripetono ogni volta che cadono dalle nuvole,
È tutto inutile se non trovi la loro motivazione, cosa li spinge.

Avatar di farnightfarnight alle 23:09 del 18-03-2015

Inserisci nuovo commento



Attenzione: i commenti sono moderati per i non iscritti.

Statistiche:

Voto medio

0 VOTI

Iscriviti per poter votare questo sfogo.
 

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti