Dom
27
Lug
2014
Cosa ne sarà
Mi sento perso, vuoto, inutile. Non sono buono a far nulla, al massimo raggiungo il mediocre e credetemi e quasi peggio che fare schifo. La gente mi giudica ingenuo, testardo, svampito, sono bravi sono loro. Non mi conosco io e gli altri pensano di conoscermi meglio di me. Ho un lavoro che fa schifo, con colleghi che non sopporto, con un capo che fa schifo. Rispetto ai miei coetani non mi sono costruito niente, sono uno sbandato, vagabando, sognatore con la testa fra le nuvole perchè non voglio tenere i piedi per terra su questo mondo. Non sono andato all'università come magari avrei dovuto fare perchè non volevo studiare. Sono il classico ragazzo che a prima vista giudichereste "normale", che sorride, che sembra non avere nulla che non va, con una vita nei limiti. Sono sempre in partenza. Cambio sempre idea, fatico a prendere una decisione, sono la classica pecora nera, quello sempre fuori posto e fuori luogo. Le situazioni più improbabili capitano sempre a me. Hanno tutti dei piani e dei progetti per il futuro, io non so neanche cosa mangerò per cena. Penso a troppe cose, tante cose che vorrei fare e troppe cose diverse, non mi dedico ad un solo preciso sentiero che mi possa portare in una direzione. Non ho futuro. Odio quando mi chiedono cosa voglio fare nella vita. Mi sento un peso, uno che non da soddisfazioni ma crea solo problemi, uno che dovrebbe mettere la testa a posto ma non vuole seguire il gregge. Ho tutto e niente. Non ho nessuno. Da anni mi sento così, privo di senso e certezze. Ultimamente sono scontroso, specialmente con chi non lo dovrei essere e mi sento una merda. Perdo facilmente la pazienza, mi sento meno socievole e preferisco stare tra me e me molte volte. Prima ero diverso, sto cambiando e non so cosa mi stia succedendo. Mi capita spesso di avere crisi insulse di pianto, così senza motivo. Ho pensato di andare da uno psicologo ma non voglio buttare via i soldi. Ho pensato più volte al suicidio e ultimamente ci sono andato vicino, più vado avanti ed è sempre peggio. Poi mi blocco, per paura e penso a quanto faccio schifo. Penso ai miei genitori, a cosa potrei far passare a quelle poche persone che magari ci tengono a me e che non se lo meriterebbero. Penso a come potrei essere un codardo ad andarmene via in questo modo e pensare solo a me stesso. Così mi fermo e ritorna tutto a scorrere come prima fino alla prossima crisi. Ho paura, ho paura che possa perdere il controllo la prossima volta. Cerco e spero in una svolta, in un cambiamento che possa arrivare il prima possibile, ma sono abbastanza pessimista. Non so cosa sto facendo, non so perchè sto scrivendo e vomitando tutto questo su un sito trovato a caso su internet. Chissà magari così facendo posso alleviare qualcosa... già.. chissà...
5 commenti
Non tutti troviamo la nostra strada subito..smettila di sentirti obbligato a farlo...anche se trovassi la chiave della felicità non te ne farai nulla finché non troverai la porta..vedrai che la vedrai..quando sarà ora. Credimi per favore e tieniti pronto...Mio marito ha trovato la sua a 32 anni :)
ma te ti senti capace? hai raggiunto dei traguardi che sei ti hanno reso soddisfatto del tuo impegno? hai trovato qualcosa che ti piace veramente e che vorresti sfruttare per mostrare le tue capacità? se così non fosse, credo sia un buon punto di partenza.
Io credo tu abbia molta confusione in testa, percorri molte curve dentro i tuoi pensieri per trovare la tua strada, e di certo il comportamento degli altri non aiuta.
Hai parlato di qualcuno di questa tua difficoltà, per esempio in famiglia loro credi ti potrebbero capire/aiutare?
Ciao, sai capisco appieno quello che provi ci sono passata di persona. Sentirsi bloccati in un qualcosa che non ci piace e ci rende insoddisfatti, appesantisce l'anima e ci si riempie di negatività e a quel punto è tutto spento e pesante. Personalmente ho trovato giovamento buttandomi in un nuovo ambiente che mi ha permesso di conoscere nuove persone, stringere nuove amicizie e di trovare un posto in cui sentirmi a mio agio e non più fuori luogo o inadatta. C'è una parte in cui parli di uno psicologo, sai io non credo sarebbero soldi buttati anzi parlare liberamente di te e di quel che provi senza freni dettati da una conoscenza potrebbe farti star meglio (probabilmente farebbe stare meglio un pó tutti). Da quel che scrivi sembri una persona piena di ispirazioni ed idee (così tante che non sai quale scegliere) ti và di parlarmene? Io comunque mi chiamo Ramona :)
Ciao Ramona.
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Qualcuno di simile a te c'è.
Stai scrivendo qua probabilmente per avere un contatto, per cercare di essere capito. Per non saper né leggere né scrivere, stare soli non è una soluzione (spesso).
Probabilmente dovresti conoscerti meglio, sì, dovresti lavorare su te stesso.
Le persone attorno a noi possono essere stronze, ma a volte lo sembrano solo, dipende dalla nostra attitudine verso di loro.
A volte alla gente non piace io lo sottolinei, ma da uno sguardo veloce noto solo un errore ortografico (a eccezione di 'perchè') e un "errore" di punteggiatura.
Penso dica qualcosa sulla tua personalità se hai scritto questo in un momento difficile e sei stato così corretto, sei uno pignolo? Coscienzioso?
Descrivi alcuni tuoi comportamenti 'caratteristici'.