Mar
10
Giu
2014
Sola all'estero
Vivo all'estero da 7 anni, ho conosciuto il mio ragazzo in erasmus e per lui mi sono trasferita in Belgio. Trovare lavoro è stata dura ( e lo è ancora), ma l'integrazione sociale è andata piuttosto bene (pensavo), infatti uscivo tutti i sabati con il gruppo di amici del mio ragazzo per locali e simili. Poi, io e il mio compagno abbiamo deciso di avere un figlio e tutto è cambiato:lavoravo in un ministero con un contratto temporaneo e non mi è stato rinnovato e ora lavoro nell'ufficio di mio suocero dove non ho alcun collega, né contatti con l'esterno, tutti gli amici sono spariti (tutti senza figli).
Mi sono iscritta ad un master per allargare i miei contatti sociali, ma l'unica cosa che ho ottenuto è stress e stanchezza (fortunatamente mi laureo ad ottobre). Non esco mai a parte la spesa e simili, le uniche persone che vedo ogni giorno sono il mio compagno, mio figlio (di 3 anni) e mio suocero.
E' difficile trovare nuovi amici a 30 anni, ho provato... vivo in una piccola (molto piccola) città... esco solo nelle grandi occasioni (capodanno, compleanni), quindi con una media di 5 volte l'anno. A volte riusciamo ad organizzare cose a casa come cene e simili, ma molto di rado (un paio di volte l'anno).
Io sono abbastanza timida di carattere e non sento gli amici del mio compagno abbantanza "miei" per prendere l'iniziativa ed invitarli... il mio compagno non prende spesso l'iniziativa, non vuole cercare una babysitter e non vuole disturbare troppo la sua famiglia per poter chiedere di guardare nostro figlio di tanto in tanto.
Amo il mio compagno e ovviamente amo mio figlio, ma ogni tanto ho bisogno anche di altro... di poter parlare con qualcuno di "esterno", di poter andare al cinema o di una passeggiata dopo cena.
Ovviamente ci sono tanti piccoli altri ostacoli nell'organizzazione sui quali non mi dilungo, ma mi sento sola... molto sola. Il mio compagno gioca a calcetto con i suoi amici ogni venerdì sera e io passo quelle serate in solitudine, a volte studiando fino a tardi, a volte chiedendomi come sia possibile che nessuno di quegli "amici" si chieda che fine abbia fatto...
Non voglio far passare il mio compagno per qualcuno a cui non importa di me, è solo che non capisce! Ad esempio se io provo a cercare una babysitter lui non si fida di lasciare nostro figlio a un'estranea e in teoria sono d'accordo, se si vogliono dei figli, poi bisogna crescerli, non delegare... ma una volta ogni due mesi una serata al cinema o una cena fuori non è un delitto! Mio figlio è ancora troppo piccolo per mangiare fuori, si annoierebbe e inizierebbe a fare confusione e io invece di rilassarmi sarei in tensione tutta la sera!
Sono sola, isolata, delusa dalle persone intorno a me...
5 commenti
a ciascuno la sua bici
Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala.
Cosa dovrebbero dire quelle persone senza amici E senza partner?
Perché non imparate ad apprezzare ciò che avete?
penso che sia giusto parlare con tuo marito che i tuoi bisogni vanno rispettati. Ti sei trasferita all'estero per lui, potrebbe anche essere piu' comprensivo e chiedere alla madre di fare da babysitter una volta al mese.
Perche' non cerchi di ristabilire i contatti con le tue vecchie conoscenze, magari con la scusa di fare qualcosa assieme che a loro piace molto (una mostra particolare, un corso...) Non mi sembri una persona ingrata che non apprezza quello che ha, hai solo bisogno di trovare la tua dimensione di donna e non solo di madre e moglie.
Devi imparare a goderti di più il giorno....cioè senza figli si vive la sera e la notte ,con i piccoli (che poi tre snni sono abbastanza per fare diverse cose)la domenica o il sabato andate al parco, fate pic nic e lì ttoversu altri"disperati"con figli con cui fare amicizia! Oppure all asilo non conosci nessuno!? Insomma la tua vita con i figli cambia....
Italiani all'estero
Vorrei parlare degli italiani che si sentono soli all'estero, distaccandomi dal racconto singolo ma rimanendo in tema, parlando dei racconti che spesso sento.
Io mi ci sono trasferito da solo, tante volte, anche senza l'appoggio di nessuno.
Vorrei andare controcorrente rispetto a gran parte degli italaini, visto che io ho vissuto all’estero in 2 paesi, molto tempo…
Irlanda e Germania. Sono Bolognese, nato e cresciuto a Bologna. Ovviamente mi sono spostato per lavoro e studio, non posso raccontarvi tutto, vi dico solo come mi trovo nei paesi.
Irlanda? mi sono trovato meglio che in Italia. Riguardo la famiglia? sicuramente manca ma è ovvio.
Amici? li ho trovati anche in Irlanda e mille volte meglio che in Italia.
Fare amicizia in Irlanda per niente difficile, per fare un esempio: appena arrivato chiedo informazioni a una ragazza per andare in un posto, lei mi accompagna in macchina e mi fornisce l’indirizzo del suo locale. (mai successo in Italia, dove di solito con gli estranei non ci si scambia nemmeno una parola, almeno dalle mie parti).
Sulla nave da Holyhead conosco un signore, e mi invitano subito (da estranei) a mangiare con loro al ristorante (anche questo mai successo in Italia). Questo per dire l’impatto iniziale… poi dovrei raccontare altre cose che sono lunghe.
Rapporti duraturi? ne ho avuti più all’estero che in Italia, sia di amicizia sia come serietà in altro.
Io sono nato e cresciuto nella rossa Emilia Romagna, dalle nostre parti la gente è “veramente” molto più chiusa con gli estranei, fredda e a volte menefreghista (non generalizzo, però molti lo sono). E’ molto più facile fare amicizia nel Nord Europa, soprattutto se non sei Brad Pitt (sei una persona normale) o non sei il classico “tamarro” super-abbronzato che si veste da fighetto.
Ho fatto moltissime conoscenze, alcune sono durate altre no.. ma il bilancio è nettamente positivo. L’unico problema sono gli affitti.. sono diventati un pochino cari.
In Germania? ho vissuto in Bassa Sassonia, poi anche a Berlino.
Bassa Sassonia: qui la gente non era socievole come in Irlanda, ma sempre mille volte meglio che nella mia Bologna! Uscivo la sera, mi divertivo, molti rapporti sociali alla fine li ho anche qui, ho fatto amicizia sia con tedeschi che con persone di altra nazionalità.
Ho ancora moltissimi contatti e a breve ci devo tornare. Ho dovuto sbrigare delle cose qui in Italia, perché dall’estero non avrebbero avuto la stessa validità, per la mia carriera.
Risultato? mi sono trovato meglio fuori che in casa. A Berlino non ne parliamo, vita notturna stupenda, dopo una settimana ho trovato una ragazza che mi ha fatto girare i migliori locali della città.
Bologna? Conosco gente (non solo settentrionali anche meridionali) che escono sempre a “comitive”. Sempre gli stessi, gruppi chiusi.
L’abitudine delle comitive altrove, è meno comune. I ragazzi vanno via di casa a 18 anni, si muovono.. viaggiano.. sono molto più abituati a socializzare con estranei.
Questo è stato un vantaggio per inserirmi, sia dal punto di vista sentimentale che amichevole.
Non metto in dubbio le altre storie e mi dispiace per chi si sente solo all’estero, volevo solo raccontare la mia esperienza controcorrente.
Conosco gente in Italia che anche quando esce sta attaccata allo smartphone. (inconcepibile altrove).
Gente che va a un funerale calcolando i minuti. Hanno dovuto fare un social network per far parlare le persone con i loro vicini di casa! Questo a Bologna e Milano in alcune zone, altrimenti non si rivolgevano la parola.
E poi i problemi sarebbero all'estero? ahahah mai trovato di peggio dei Bolognesi, dal punto di vista sociale, nel mondo se devo essere sincero. Lo dico da Bolognese.
Questi sono esempi estremi.. per dire che anche in Italia non è tutto oro quello che luccica. Se uno ha una occasione importante lavorativa, all’estero, consiglierei sempre “almeno di provarci” e di non temere di restare soli.
Solitudine all’estero? Non direi… ogni giorno sembra diverso dall’altro rispetto alla monotonia della mentalità “da comitiva” un pochino troppo stretta delle mie zone native.
In bocca al lupo a tutti!
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effettivamente così ti senti limitata.
boh, non conosco cosa fanno le persone nelle piccole città belga, ma tipo palestre, o corsi di yoga pilates non c'è ne lì vicino? robe da donne insomma; impegni di breve durata così forse sarà più facile trovare a chi lasciare tuo figlio per un paio d'orette.
Se siete vicino alla costa magari un salto in spiaggia(non so se in belgio si và al mare).
Oppure potresti conoscere altre mamme, tipo asilo o parchi, e portare tuo figlio con te.