Sab
01
Ott
2016
Stupidità sessuale
Leggo spesso sfoghi di povera gente che si ritrova, senza neanche sapere come, a mettere le corna al coniuge. Amanti assenti o intermittenti, sotterfugi, avvocati, figli di mezzo, intenzioni non chiare.
Ho sviluppato una certa superbia riguardo a questo. Non penso che a me non possa accadere ma ritengo che la maggior parte delle persone si trovi nelle situazioni senza riflettere su come e perché.
Penso che lo schema sia più o meno questo: la società impone delle regole farlocche, alle quali ci si adegua altrimenti siamo out. A questo punto, le persone possono prendere due strade: o continuano a rispettarle, giudicando malissimo chi non lo fa, o sbroccano e mandano tutto a male, finendo sotto il giudizio degli altri e chiedendosi dove hanno sbagliato. C’è ovviamente una terza via: quei pochi che riescono a capire il meccanismo e a mettersi in salvo con una buona dose di sano egoismo. Ma penso che siano molto, molto pochi.
La riprova della mia teoria sono l’odio e la ferocia riservata ai ribelli. I vari cori di “zoccola”, “devi morire”, “godo della tua sofferenza”... da dove saltano fuori? C’è tanto odio per i traditori, soprattutto per le donne… tanti stereotipi da riempirci un libro... Ma le persone riflettono su quello che dicono o ripetono soltanto quello che gli hanno insegnato, come tanti bei pappagallini?
Superbia allo stato puro, lo so.
Ma l’ho sempre pagata cara, sentendomi di un’altra specie.
È cominciata a quattordici anni. Mia madre entrò in camera mia e mi disse di non toccarmi “là”. Ricordo ancora la sua faccia scandalizzata quando, per capire, le chiesi se stesse parlando della mia vagina. Mi guardò con la stessa espressione di quando mi scappava una parolaccia. Solo che “vagina” non è una parolaccia. È una parte di me e mi regala ogni giorno splendide sensazioni. Perché dovrei trattarla come se fosse qualcosa di sporco? Comunque, il saggio consiglio era un panegirico contro la masturbazione. Se avessi osato, nessun uomo mi avrebbe voluta. “I ragazzi possono farlo. Ma noi, noi no.” Le ipotesi che feci erano due: o mia madre era una bugiarda o era una cretina. E poi arrivava tardi: mi toccavo già da un pezzo e mi piaceva un sacco. Perché avrei dovuto sentirmi in colpa per una cosa così bella e naturale?
Tra amiche non si è mai parlato di sesso. Tutta l’attenzione era su una sessualità artificiale e artificiosa. Come apparire, quali vestiti mettere. Era importante essere perfetta per il mondo, indiscriminatamente.
A me non è mai interessato essere giudicata bella dal porchettaro sessantenne sotto casa. Se mi metto in tiro è perché voglio scopare. A questo serve. E anche lì pensavo: “Ma per cosa cavolo la fanno, tutta ‘sta fatica?” Gliel’ho pure chiesto. La risposta è stata “per me stessa” Però non mi pare di averle mai viste stare in casa truccate e con l’abito da sera.
La mia adolescenza è stata un’altalena di primi appuntamenti e storielle una più deludenti dell’altra. Non so perché ma quando c’era qualcosa che non andava, lo sgamavo abbastanza in fretta.
Sono uscita con Mr:
Do ut des. Ti pago la cena e mi fai un pompino (fattomi capire neanche tanto sottilmente al primo appuntamento). Quando gli ho detto che non scambiavo sesso con beni materiali, ovviamente, mi ha dato della troia. Forse avrei dovuto pagare la cena anche per lui, per essere lasciata in pace?
Costrittivo. È tuo dovere di donna farmi quello che voglio. Ecco, il sesso per costrizione, così come quello programmato, mi fanno scappare la voglia. Tra l’altro mi sembrava il tipo di persona che poteva trasformarsi in un serial killer se non gli davo quello che voleva. Me ne sono andata in fretta: non avevo voglia di concludere i miei giorni sul fondo di un burrone. Il galantuomo mise in giro una marea di voci su di me, dicendo che “avevamo fatto di tutto”, come se fare sesso fosse una vergogna. La gente, ovviamente, biasimava me e non lui.
Finto maschio alpha. Faceva la voce grossa, si vantava di cazzate o buttava lì mezzi insulti. Cercava di farli passare come simpatici lazzi ma erano solo il patetico piagnisteo di uno che aveva bisogno di sminuire gli altri per sentirsi più figo. Di uno che aveva paura.
Maschilista. Le donne sono tutte troie. Beh, non ti resta che uscire con un uomo.
Finto non-maschilista. Non dico che tutte le donne siano tutte troie. Solo “certi tipi”. Fammi indovinare? I tipi che non si comportano come vuoi tu?
Il bambino. Scusa, potresti… Era la sua frase preferita. Anzi, sembrava non riuscire a dire altro. Sono certa che, se avessi continuato ad uscire con lui, prima o poi gli sarebbe scappato di chiamarmi “mamma”. Ecco, la pedofilia mentale, no.
Il paternalista. Il suo massimo scopo era dimostrare che avevo torto, in tutto. Poi, però, non sapeva argomentare e concludeva che ero infantile e che un giorno (?) avrei capito. Per inciso, avevamo la stessa età. Vabbè.
Pieno di soldi. Si è lamentato del fatto che le donne volessero solo i soldi per poi passare la seconda metà dell’appuntamento a raccontarmi quanti soldi aveva. Ecco, se pensi di comprarmi hai sbagliato persona. Voglio un compagno, non un bancomat.
Ce l’hai il pedigree? Con quanti uomini sei stata? Quanti ragazzini avuto? Sei vergine? E non erano domande fatte per confrontarsi sulle reciproche esperienze. Controllava che fossi “brava ragazza DOC” scandagliando la mia vita sessuale. E si vantava delle sue esperienze. Orrore.
Prestazionista. Facendolo bene, dimostro di essere un vero uomo. Se hai bisogno di dimostrarlo, significa che non lo sei. Preciso che per lui “bene” non significava con arte o passione ma a stantuffo. Preliminari, fantasie e variazioni erano cose aliene e riprovevoli.
Partizionista. Le donne sono solo tette, culo e fica e ti tocco solo lì. Per tanto così, mi masturbo.
Frettoloso. Se ti tocco,è solo per eccitarti quel tanto che basta farti venir voglia di averlo dentro. Puoi continuare da solo.
Queste sono state le mie esperienze. E il tragico era che non erano cattivi ragazzi: anzi, erano vittime, tanto quanto me, di quella che ritengo una sessualità generalizzata e distorta. Le donne addestrate ad apparire, gli uomini a dimostrare.
Così, feci la prima cretinata della mia vita: scelsi il meno peggio. Aveva i difetti di molti dei precedenti, ma più tenui e meno evidenti. Era un bravo ragazzo e gli volevo bene. Così passai sopra ai miei istinti di allontanamento, cercando di convincermi che il problema, visto che con tutti quanti mi era andata male, ero io. Eppure, da come si comportava, sentivo che mi considerava come un’appendice svuotapalle di sua proprietà, una sorta di oggetto semovente che, in qualche modo, gli serviva. E aveva l’ansia da prestazione a mille: si toccava continuamente il pene per controllare il durello. Le mie rassicurazioni entravano da un orecchio e uscivano dall’altro. Per forza: le appendici svuotapalle non hanno mica una voce.
Le mie amiche, quando mi lamentai, cominciarono un coro di “parlaci, aiutalo, sei la sua donna: è tuo dovere.” No, belle mie: ci sono fior di professionisti che possono occuparsi del suo caso. Basta un po’ di volontà. Ho una vita sola e non ho intenzione di sprecarla vita con una palla al piede che considera il mio aiuto un dovere.
Mi sono liberata di lui quando capito che stavo meglio da sola.
Poi ho incontrato il mio attuale compagno, un uomo che mi dice di non essere straordinario ma che lo è, sotto tutti i punti di vista. È intelligente, arguto, di mentalità aperta, versatile, eccitante. Non ha bisogno di urlare o insultare per dimostrare chissà cosa... Non è interessato a far vedere il proprio potere, perché ce l’ha. È la persona più potente che abbia mai conosciuto. E si gode ogni istante con me. Siamo alla pari, in tutto.
Sono stata fortunata. Ma se mi fossi accontentata?
Meglio non pensarci…
27 commenti
questo non è uno sfogo..
é un manuale per noi donne! concordo pure le virgole! e parecchi ce li ho avuti pure io...
Ve beh....vogliamo parlare di certe donne??
non condivido la prima parte dello sfogo, ma condivido la seconda, dove hai un po' classificato il genere maschile.. non te ne faccio una colpa, nel senso che non sto lì a dirti "tu giudichi" perché anche se non lo hai detto, penso che tu condividi l'idea che non sei tu a classificare gli altri, ma sono gli altri che si auto collocano secondo disegni ben precisi, e l'unica cosa possibile quando si osserva il mondo è prenderne atto. In fondo se son contenti loro..
però devo notare che alla fine ti sei scelta uno "con il potere".. quindi anche tu sei caduta nello stereotipo..
ti sei dimenticata:
piccoli fiammiferai...dove raccontano le loro storie tristi,le loro disavventure per provarci...
i superbi...dove con due colpi vengonk subito e ti dicono:"sono stato bravo eh?"beh...come recordman sicuramente sì...
i supervanitosi...dove si depilano tutti,ma proprio tutto e poi ti chiedono:"ma tu che crema usi per averw le gambe liscie?"...ti scappa la.voglia di andarci a letto...metti che nn mi sono depilata bene sfiguri!
i rozzoni...dove,ok,sei insieme,vuoi avere un uomo sincero,normale,anche con i suoi difetti di cui non si preoccupa...ma avere un concerto di rutti e scoregge no!poi se je viene fuori se gli dici qualcosa che lui è una persona vera!esticazzi????
il noioso...dove andiamo?cosa facciamo?proponi te!cazzo!!!fai tu...emozionami!fammi qualche sorpresa!
me ne stanno venendo a bizzeffe di categorie...
Ecco una che classifica e giudica
tutti quanti, dall'alto della sua sapienza e saggezza ed esperienza...mentre si scandalizza del perché le persone sentenziano e giudicano cosi malamente quelli come lei , ipocrita incoerente e insopportabile!!!
Questo sfogo credo sia molto piu utile agli uomini piuttosto che alle donne. Sostanzialmente vengono riportati i comportamenti che non sono apprezzati dal genere femminile e quelli che lo sono.
il problema di base è che la donna, antropologicamente, nasce con un "kit" di seduzione già sviluppato, istintivo, l'uomo no, deve apprenderlo e molto spesso apprende idee distorte e banali che tra l'altro, tendono ad instupidirlo piuttosto che a sfruttare le proprie capacità di uomo
@Spell
c'è il palestrato che vuole fare il Rocco della situazione
ma a proposito di materialismo femminile, notavo come tutte queste categorie (vere, per carità..) hanno una cosa in comune: l'uomo che lavora.
questo sempre a conferma che voi donne non considerate nemmeno lontamante l'idea di mettervi con un disoccupato.. niente.. questo si collega al discorso "potere": le donne vedono i soldi e poi l'uomo, e non viceversa. Ci devono essere entrambi. :D
Bardei un conto e' un disoccupato "occasionale", uno appena diplomato o laureato che cerca impiego o licenziato per sfiga che cerca nuova collocazione e magari nel frattemo si smazza qualche lavoretto umile; altro paio di maniche il disoccupato che non fa niente perche' cosi' e' piu' comodo, se ascolti lui nessun lavoro e' giusto per lui, lui ha un titolo di studio e non si abbassa a meno, lo pagano troppo poco, i colleghi e il son capo cattivoni, ecc ecc... Tanto mamy e papy in qualche modo lo aiutano, e tu donna vuoi la parita' dei sessi perche' non fai gli straordinari che mi devo pagare la benzina? Questi uomini sono delle palle al piede, nessuna donna li vuole e fa bene!!
La sfogante
@ Soldatojoker In realtà mi aspettavo più critiche che complimenti: sei molto gentile. Ne ho incontrati abbastanza, un po’ per la cultura macista del mio luogo di origine, un po’ perché eravamo adolescenti. E da adolescenti, si sa, siamo tutti un po’ pirla. Non sono un utente registrata. Nessuno che conosci, quindi. Ma vengo qui abbastanza spesso. Mi piace molto questo sito.
@Dario. Ho parlato delle donne solo come amiche perché è l’unica mia esperienza con loro. Il mio sfogo non è per categorizzare, sono solo alcune delle persone che ho incontrato.
@ Spell Quelli non li ho mai incontrati. E menomale!
@Bardei: nessuno degli uomini con cui sono uscita lavorava, per il semplice fatto che frequentavamo le superiori o l’università. Il riccone era ricco di famiglia e non lo sopportavo… con la sua spocchia, i suoi discorsi alla “certe persone sono meglio di altre” e la sua auto che puzzava di plastica.
Per quanto riguarda il mio compagno, sì, ha potere ma non come lo intendi tu: la sua è la pace interiore di chi non deve dimostrare niente a nessuno. È come la tartaruga di Kung fu Panda, solo molto più sexy.
Mi spiace che pensi che la maggior parte delle donne guardino al di lui lavoro, ai soldi o al prestigio. Non credo di essere strana se dico che dei soldi non mi importa. Anzi, mi piacerebbe, un giorno, potermi guardare allo specchio e dirmi che ho costruito un certo benessere, con le mie sole forze. Sono orgogliosa.
Per ora lavoriamo entrambi ma stiamo pensando che uno dei due potrebbe restare a casa coi bambini. E indovina un po’? Non sono io! La cosa mi rende felicissima e penso che un uomo che sa seguire la propria felicità anziché i ruoli imposti dalla società sia da ammirare. Un ultimo appunto: non lo considererei mai un disoccupato ma un casalingo. Sarei felicissima della sua scelta che, per me, sarebbe invece un sacrificio intollerabile.
bardei....il mio compagno era dusoccupato quando l"ho incontrato!!!
tu di che categoria fai parte?
Io alcuni mesi dell anno guadagnò più di mio marito.... E quando ci siamo frequentati prima di metterci insieme molto spesso pagavo io.... Non so che donne frequenti tu, ma non tutte sono cosi
Bardei, uno dei miei ex era disoccupato e mi ha lasciato lui. Forse perché non sopportava il fatto che guadagnassi, mentre lui no.
Aggiungerei alla categoria il secondino, che ti sorveglia per ogni cosa che fai;
L'incazzatore , che non sa sostenere una civile conversazione senza portarla a litigio.
E poi c'è il platano picchiatore. ..
Sei molto simpatica sfogante e concordo con te in tutto, hai fatto bene a non accontentarti nemmeno io l'ho fatto e sono molto felice della mia scelta.
sei brava , solo un pochino selettiva , mi hai ricordato la mia insegnante di latino
La sfogante II
Gioia: Solo contenta per te! A volte è difficile essere fedeli a se stessi ma, secondo me, ripaga sempre.Borromeo: avevo il debito di latino, mi ricordo soltanto le frasette per sembrare intellettualoide, purtroppo. Comunque grazie del complimento! In realtà sono molto selettiva. Ma credo che esserlo prima eviti la maggior parte dei problemi che si possono avere dopo. Troppo faticoso (e doloroso) scegliersi qualcuno per poi lamentarsene.
Io invece penso di conoscerla.....e molto bene anche! Molto brava a scrivere, ma a razzolare è un'altra cosa cara la mia.....
Altro che brava.......continua ad imparare la vita dai libri, dall'angolo di casa tua, con la tua faccina da santarellina, mentre pensi di essere super. Adesso hai quello "con il potere" e chi è Captain America? Ma facci il piacere!
Complimenti
Credevo di annoiarmi e non riuscire a leggere tutto il tuo racconto, ma pian piano mi sono appassionato e sono andato fino in fondo. Credo di avere un bel po di esempi da fare al femminile... ma non mi piace giudicare o classificare le donne. Il discorso è un altro... mi chiedo cosa loro penseranno di me e dove mi avranno posizionato nella loro classifica :-).
Complessi??? ...noo ...solo curiosità.
Skype eres_sicily
Rispondo a tutte le critiche in un colpo solo: tutti giudicano. E non c'è nulla di male in questo. Io ho parlato delle persone che ho incontrato e non sono stata maleducata con loro. Solo che non si possono censurare i pensieri. Sicuramente anche io a loro avrò fatto una cattiva impressione. Pazienza.
Non penso di essere super, penso di aver ragionato molto bene su questo, come Gioia, per esempio. Ma sono consapevole che ci sono concetti e cose della vita su cui sono pessima. Ho molti limiti, tutti ne hanno.
Mio marito non è Capitan America: è Spiderman!
Anonimo che mi conosce: se passi da casa mia ti do la lista della spesa che ho finito il parmigiano. Grazie.
Eresicily: Grazie! Il mio è un modo per schematizzare atteggiamenti che non mi sono piaciuti. Magari non l'hai mai organizzata come tale, ma penso che anche tu possa farmi una lista delle persone che conosci divise per difetto. Non si tratta di giudicare, solo di organizzare.
Ahahaha direi che abbiamo avuto esperienze simili!! Comunque complimenti per la creatività nel dare i nomi a tutti loro!
CHE SFOGO, RAGAZZI.....
Lo trovai per caso mesi fa, e da allora ho perso il conto delle volte che l'ho letto
Io lo trovo veramente fenomenale!!!!
Dai dai dai, mettete un po' di voti così finisce negli sfoghi più votati e potranno leggerlo tutti
Scarsofeccista. Incapace di dare un senso alla realtà che lo circonda, brancola per le strade con la sventurata di turno in un clima di imbarazzo inconcepibile per la mente di qualsiasi individuo non direttamente coinvolto in questa tragedia sociale, finisce per esprimersi con battute di pessimo gusto nel tentativo disperato di stemperare l'ansia, seguono silenzi imbarazzanti con contorno di inciampate ripetute sul bordo del marciapiede.
Quando la voglia di morire si fa insostenibile inizia a gettare qualche riferimento culturale a random senza però essere in grado di elaborarci una vera riflessione di fondo, passando così per uno snob elitista, torna a casa mortificato e si spara un paio di seghe dove capita per la casa, non prende sonno per la frustrazione e invece di studiare per la prova imminente guarda clip virali e creepypasta su youtube, bruciandosi i neuroni.
(beve alcol anche se gli fa schifo perché lo libera dalle inibizioni)
Scarsofeccista. Incapace di dare un senso alla realtà che lo circonda, brancola per le strade con la sventurata di turno in un clima di imbarazzo inconcepibile per la mente di qualsiasi individuo non direttamente coinvolto in questa tragedia sociale, finisce per esprimersi con battute di pessimo gusto nel tentativo disperato di stemperare l'ansia, seguono silenzi imbarazzanti con contorno di inciampate ripetute sul bordo del marciapiede.
Quando la voglia di morire si fa insostenibile inizia a gettare qualche riferimento culturale a random senza però essere in grado di elaborarci una vera riflessione di fondo, passando così per uno snob elitista, torna a casa mortificato e si spara un paio di seghe dove capita per la casa, non prende sonno per la frustrazione e invece di studiare per la prova imminente guarda clip virali e creepypasta su youtube, bruciandosi i neuroni.
(beve alcol anche se gli fa schifo perché lo libera dalle inibizioni)
Interessante, hai fatto una perfetta descrizione del tuo quadro generale, potrebbe essere benissimo una pagina di un libro. Devo dire che da quello che hai scritto si capisce molto di te.
Bravina a scrivere. Da 7 scarso. Ma storie inventate
E’tutto nell’oggetto. Anzi. Nel Titolo.
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Che dire? Un doppio.brava. Uno per la gestione della tua vita sentimentale, il secondo per la tua scrittura pulita e chiara.
Certo che ne hai trovati di casi umani, eh?
Una curiosità: sei qui in questo sito per caso o sei un'utente registrata ma in "modalità" anonima?