Sab
13
Mag
2017
Dubbi confusi
Vorrei dare parole ai miei dubbi, ma è difficile quando anche i dubbi sono confusi. Forse scriverli aiuta a razionalizzarli, forse leggendo i commenti troverò un nuovo punto di vista.
Mi sento terribilmente inadeguata alla vita di coppia. Forse non sono una brava fidanzata, forse non sono neanche una brava persona. Ma ci provo ad esserlo. Io non sono mai stata fedele, non ho mai avuto motivi per esserlo. Non ho mai capito neanche perché si debba essere fedeli e perché "essere fedeli" significa non fare sesso con altri. Nel senso che esiste una specie di regoletta per cui quando 2 persone stanno insieme, non si fa sesso con altri. È un comportamento imposto a cui però non segue una motivazione o almeno io non la vedo. O meglio, le motivazioni sono tantissime, ma dato che la regola è universale nella nostra società, dovrebbe essere retta da una motivazione universale che vada bene per tutti, per cui credo dovrebbe essere razionale e non personale. E io questa motivazione razionale non la riesco a vedere.
Ora ho un compagno da diversi anni e sono felice con lui. Con lui è la prima volta che sento di avere dei motivi validi per non frequentare altri. Solo che lui è il tipo che vede la coppia in modo tradizionale, anche un po' geloso quando vede che mi ronza intorno qualcuno. Io non l'ho tradito e non voglio farlo, però mi sta sulle palle la sua gelosia, il senso di appartenenza e possessività perché li avverto come mortificanti della singola persona. Va bene essere in coppia, ma che ogniuno mantenga la propria individualità e autonomia. Inoltre dietro questi sentimenti sento puzza di insicurezza. La paura di non essere abbastanza, la paura che io possa trovare di meglio al di fuori di lui. Io penso che lui viva la fedeltà come una regola, che però gli fa comodo per non dover correre il rischio di fare i conti con queste insicurezze. Io mai vorrei ferirlo, quindi un po' fingo di essere la fidanzata perfetta e fedelissima come lui mi vuole, un po' ho i miei motivi e quindi lo sono davvero. Non so più dov'è il limite tra la finzione e la realtà. Lui di tanto in tanto si incazza perché vorrebbe che io fossi gelosa di lui, invece io non voglio mettergli le mie insicurezze sulle spalle, e voglio che lui sia libero. Voglio che stia con me nella libertà delle sue scelte, non per non ferirmi. Ma non sembra afferrare questo ragionamento, allora cerco di evitare il discorso.
E poi ho questa paura.. Ho paura di incontrare qualcuno che valga più delle mie buone intenzioni, più delle mie motivazioni. Ho paura di non essere abbastanza forte, o abbastanza motivata. Oppure essendo forte da rinunciare, la privazione sarebbe forse come perdere un pezzo di me.. Mentre scrivo mi sento strana, ho più paura di tradire che di essere tradita.. Perché forse la paura maggiore che ho è di non aderire alle sue aspettative.. O alle mie.. Vorrei solo vivere serenamente i miei sentimenti e smetterla di sentirmi fuori posto...
44 commenti
Vorrei solo vivere serenamente i miei sentimenti e smetterla di sentirmi fuori posto...
non vedo altra soluzione che prendere coraggio ed esporre in modo assertivo il problema al tuo partner. Auguri
interessante (e condivisibile) il tuo punto di vista sulla fedeltà imposta. per pensarla così finora devi aver vissuto in un ambiente molto più "libero" della media delle persone.
ora stai assimilando anche tu quest'imposizione tramite il tuo partner e hai paura di deluderlo in caso di tradimento. hai cominciato a fingere per compiacerlo e dovresti anche fingere di essere gelosa per essere perfetta. boh. siete molto diversi voi due e non credo che possiate dialogare su questo argomento. lui non ti capirebbe. viceversa gli infedeli non capiscono i fedeli... storia strana. non capisco "cos'hai trovato in lui". è arrivato in un momento particolare?
Ardua mi verrebbe da porti una domanda. Ma sei sicura di essere davvero innamorata del tuo uomo? Oppure in.senso più generico di essere mai stata innamorata totalmente di qualcuno? Perché secondo me , quando una donna è innamorata persa del suo compagno non esistono uomini che valgano più del proprio, e il tradimento dovrebbe essere l'ultimo, ma proprio l'ultimissimo dei pensieri.
Grazie davvero delle risposte, è una situazione difficile da vivere.
Narciso, con tutto il rispetto, l'amore che provo per il mio uomo, non inibisce l'attrazione per altri. Le donne non sono angeli del focolare devoti al proprio compagno a vita. Abbiamo anche noi degli ormoni. Direi che alle porte del 2020 è ora di riconoscere questa verità.
OldJoe apparte questa divergenza, siamo compatibili in tutto ed è un uomo fantastico. Non l'ho conosciuto in un periodo particolare, solo troppo presto forse..
Zxcvb ho già provato a parlargli, il dialogo tra noi è davvero costruttivo, ma in questo argomento lui è rigido nelle sue idee. Mi lascia spiazzata come nel resto della vita sia una persona moderna, con idee originali, mentre nella coppia sia cosí tradizionalista e chiuso. So che è rimasto scottato da un tradimento in una relazione passata, ma dovrebbe aver capito ormai (siamo insieme da qualche anno) che io non sono la sua ex
per me queste elucubrazioni sulla fedeltà sono solo piccoli paraventi per cercare di nascondere la propria inclinazione all'infedeltà, al m'importa una sega di te faccio come voglio, ecc.
Spero che un giorno tu ti innamori davvero e venga tradita. Lo meriti.
ognuno la pensa come vuole,però le persone come te devono dirlo subito al proprio compagno/a:guarda io sono come gli animali seguo l'istinto e gli ormoni.
Si evita di perdere tempo
Io credo si confonda la fedeltà con lesclusività, la fedeltà impone un assoluta sincerità e una trasparenza cristallina, l'esclusività è riferita all'aspetto fisico rigidamente limitato ai relazionanti (scusate la "parolaccia").
Mi spiego: ricordo un intervista di moravia di molto tempo fa, sposato con una donna molto più giovane, il quale (la sintetizzo), giurava sulla fedeltà della moglie, per il fatto che lei amava solo il marito, ma si concedeva momenti in cui faceva esultare il corpo (detto alla jacque brel) con altri, dei quali però lei gli parlava con estrema chiarezza.
Un altro esempio, il caso in cui in una coppia uno dei due ha una "relazione" virtuale con un altra persona, senza che ci sia occasione di relazione fisica, é o no tradimento? Io credo proprio di si.
Io sono un esclusivista, per cui non potrei mai avere un rapporto con una persona come la sfogante, é quanto di più lontano ci possa essere dalla mia concezione di relazione... Però, ciò non toglie che in un rapporto alla "moravia" troverei difficile parlare di infedeltà.
In ultimo vorrei citare lo scandalo casati... Avvenuto nel 1970, il marchese casati uccide la moglie e se stesso, dopo aver scoperto che la moglie aveva una relazione extraconiugale, ora però c'è da dire che la coppia aveva degli appetiti pruriginosi, il marito spingeva la moglie ad avere rapporti con altre persone (anche più di uno), il tutto alla sua presenza, dove lui non partecipava, anzi sembra che a volte fotografasse le imprese della moglie (bella donna dicono i cronisti), la uccide nel momento che lui la scopre con un altro a sua insaputa... Era stato "tradito"...
Ciao Ardua, l'argomento è scottante, nel senso che la maggior parte di noi non è ancora pronta (e forse non lo sarà mai) a questo genere di apertura. Ed io sono tra questi. Ciò nonostante, ne convengo con te che anche noi donne possiamo vivere fortissime attrazioni.
Ho apprezzato molto la disquisizione di Gage, e condivido che si tratti sostanzialmente di esclusività.
Però mi e ti domando come mai non hai affrontato l'argomento agli albori della vostra relazione. Posizioni diverse, in questo contesto, trovo siano inconciliabili. O fa un passo indietro l'uno, o lo fa l'altro. Non c'è via, se non la menzogna. Che ovviamente escludo a priori come soluzione plausibile.
Grazie Gagenore per il contributo interessantissimo. Mi da spunti di riflessione davvero validi. Confusissima, io non ho mai fatto mistero con il mio compagno sul mio punto di vista. Mi sono impegnata ad andare incontro alle sue esigenze e lui ad asfissiarmi meno con la sua gelosia (cosa che non ha fatto o non abbastanza per me). Però io sono molto giovane e all'inizio non pensavo che sarebbe stata una relazione così importante, con una progettualitá a lungo termine. Ora mi ritrovo a cercare casa con lui. E sono felicissima di questo. Solo che ho un tumulto in testa, perché ora devo fare i conti con me, non con lui.
@gagenore
leggendo i tuoi riferimenti a me è venuta in mente Frida kahlo e il suo amore intenso eterno e tormentato per Diego Rivera; amore a prima vista e un matrimonio segnato da tradimenti da entrambi le.parti.
Un amore così 'folle' da farle dichiarare che ogni volta che il marito la tardiva portava lei ad innamorarsene ancora di più. Per contro lui geneticamente incapace di fedeltà ha sempre sostenuto di non aver amato altra donna in tutta la sua vita.
Narciso
uno dei miei miti, Bob Marley, ha avuto come minimo 9 figli. ovviamente da donne diverse. la moglie ha dichiarato che non le importava delle altre donne e che il rapporto fra lei e il marito non era danneggiato dalle altre sue "storie". vabbè che nel Caribe hanno un'altro modo di pensare. lui la conobbe quando lei aveva 16 anni e un figlio, si innamorarono e volle subito sposarla. vorrei vedere un europeo 20enne che sposa una donna 20enne con figli. qui c'è sempre il mito dell'"essere il primo".
da poco ci ha lasciati una mia vicina, aveva oltre 95 anni. gli ultimi 10 anni li ha vissuti da vedova. un paio di volte mi ha parlato del marito che "era bello e tutte le altre donne se lo litigavano." simpaticissima. ne ho parlato col figlio che ha confermato. ai loro tempi era contenta se c'erano chiacchiere. non fingeva. rispondeva in modo da far capire che il marito scopava anche lei "mah, a me non mi fa mancare nulla...".
riconosco che è un'analisi superficiale. è che la mia vicina era simpatica. parlava un misto di toscano-senese e umbro. recitava vecchi proverbi tipo "chi ha pòtta ha pane e chi ha cazzo ha fame". RIP
Oldjoe, la tua vicina doveva essere davvero simpatica, e.sicuramente con quei presupposti ha trascorso una.vita serera, forse è per questo che è.vissuta così tanto..senza stress...
Condivido quando.dici che qui la mentalità è diversa, pensa che una vicina di casa di mia.mamma ha un figlio di 35 anni che si è.messo con una quarantenne con 3 figli!!! Poverina lei è rimasta vedova giovanissima..
Indovina un.po' ? Tragedie greche.. più vecchia e per.giunta con 3 bambini, non.se.ne fanno una ragione, nemmeno fosse una malattia.
Cmq.ritornando ai tradimenti, che dire, alla fine quello che rende una.coppia felice è l'equilibrio, ed evidentemente ci sono coppie che lo.trovano anche nel 'rispetto' dei tradimenti, l'importante è pensarla allo stesso modo senza creare.squilibri.
ma in questo argomento lui è rigido nelle sue idee.
Anche tu sei rigida visto che non sei disposta ad accettare un compromesso su un tema , peraltro , molto importante. Secondo me, hai il diritto di fare quel che vuoi, ma non puoi pretendere che il tuo partner si adegui alle tue esigenze. Se vivi tanto male il rapporto sessualmente esclusivo, lascialo e cerca una persona con il tuo stesso modo di concepire il sesso.
Cara Ardua,
io to ho risposto per primo, ma il fatto che abbia liquidato la cosa con una frasetta stupida non significa che non abbia notato l'originalità del tuo intervento che mi sembra qualifichi anche te come una persona fuori dal comune.
Quando ero ragazzo io la libertà in amore era una tesi che andava per la maggiore. Più una tesi che una prassi, a dire la verità, che ha fatto parecchi sfracelli. Io non valuto la cosa dal punto di vista morale, attenzione, ma solo pragmatico. Penso che pochissime coppie ed in condizioni particolarissime possano permettersi una simile apertura e anche lì con molto giudizio e buon senso.
La ragazza con cui mi sono messo assieme a vent'anni era una grande fautrice della libertà in amore. Non l'ha mai messa in pratica mentre io, che ero contrario, ho finito col tradirla più di una volta fino a quando non ho preso il toro per le corna e l'ho lasciata dopo quattro anni di intensa vita insieme.
Il problema autentico è che non è possibile prendere un modello predefinito e calarlo in un contesto quale che sia. Le nostre convinzioni e le nostre attitudini sono il frutto delle interazioni con i nostri partner. E lì scontiamo dei paradossi. La gelosia è figlia dell'insicurezza, è vero, ma questa insicurezza è poi pilotata, ammettiamolo, dalla maggiore o minore possessività del partner. Più ci sentiamo desiderati, più tendiamo a guardarci intorno e a esigere spazio e autonomia. Più siamo lasciati liberi, meno ci gustiamo la nostra libertà e ci troviamo a combattere con quei tarli che di solito siamo accusati di far sorgere negli altri.
Alcuni pianificano i tradimenti in un contesto controllabile: scambi di coppia, sesso con terzi. Alla fine riesco capire che si tratta di un modo per veicolare la trasgressione in un modo che non destabilizzi il menage (o almeno ci si illude di farlo).
Tu ti chiedi se esiste un equilibrio in cui una coppia riesca a vivere liberamente senza stupide gelosie ed i piena libertà. Secondo me sì, ma sta in bilico su una sottilissima lama. Finchè si parla in teoria, va tutto bene, si può anche fantasticare, ma all'atto pratico quando le relazioni avvengono le cose cambiano. Un tradimento per ripicca si può accettare agevolmente. A me è capitato. Un tradimento per curiosità è già un'altra cosa. Un tradimento con qualcuno che si frequenta abitualmente può innescare una serie di reazioni a catena che rischiano di minare la stabilità del rapporto alle radici.
PS: Gage, applauso
Narciso
d'accordo con te su tutto. e bellissima la biografia di bob marley scritta da sua moglie rita. l'ho letta nel 2003.
saluti.
mah, a me non mi fa mancare nulla...
Non puoi escludere che fosse un modo per addolcire una pillola amarissima in una epoca in cui le donne avevano molti meno diritti e "svaghi" rispetto agli uomini.
Coleridge
ottimo intervento. grazie.
da poco ho capito - mi sono fatto l'opinione - che chi cerca sesso a tre spesso vuole solo scopare senza perdere il partner. partner a cui non interessa un cazzo di fare sesso a tre e si chiede se compiacere l'altro e fare la cosa controvoglia oppure no. ufficio complicazione cose semplici.
di base l'infedeltà è pericolosa per la stabilità di coppia. e da lì sono state create delle regole. il matrimonio è ottimo per governare il popolo. e da lì l'indottrinamento. e poi una se_a, e poi un'altra...
Oldjoe conosco poco 'l'UOMO'' Bob marley, ricordo questo aforisma (non.giudico le.persone dai loro errori ma dalla loro.voglia di rimediare ) e me lo sono stampato addosso, anzi nella mente.. La biografia la leggerò.
Un saluto
zxcvb
hai ragione. ci ho pensato anch'io a questa possibilità.
ovviamente io non c'ero 50 anni fa quando lei rispondeva così dal fruttivendolo o dal panettiere, però l'ho sentita ripetere queste cose a me e mi sono fatto l'idea che fosse sincera. aggiungo che sono stati una bella coppia. hanno festeggiato 50 anni di matrimonio insieme. mai un litigio... ma come si fa ad essere sicuri?
un saluto a te, Narciso.
zxcvb
non ho parlato di corna femminili. non me ne intendo. so solo che più brave di noi a non farsi scoprire... è per quello che non me ne intendo.
non ho parlato di corna femminili.
neanch'io @Old; ho solo pensato che la tua vicina, benche' tradita, volesse riaffermare di essere stata la donna piu' importante del proprio marito o qualcosa del genere. In fondo, sono riflessioni abbastanza comuni per le donne di quell'epoca il che non esclude neanche che tollerasse di buon grado le "scappatelle" del marito.
Piu' o meno, come te, @Old, sono anch'io dell'idea che scambi di coppia, rapporti a tre e trasgressioni varie (meglio specificati nei due brillanti post di coleridge) altro non sono che un modo per nascondere, o non affrontare, la fine dell'amore, del desiderio e, forse, anche del rispetto reciproco fra due persone che si sono amate.
zxcvb
sono d'accordo con te. dissento solo sulla mancata libertà femminile di una volta. la morale omune era maschilista ma la situazione variava da coppia a coppia. c'erano tanti "cornuti", anche più di ora, (mancava il divorzio) che sapevano di esserlo e volens nolens lo accettavano. ho avuto una parente nata ai primi del 900 che organizzava delle serate con un'amica in una casa di campagna dove facevano cene e ricevano più di 2 uomini per volta (per divertimento, no marchette). mi è stato riferito da fonte sicura. il marito doveva saperlo per forza perché il paese era piccolo. in cambio era libero anche lui ma non faceva le orge come lei. e comunque erano due mezzi matti.
a quella donna piaceva mangiare e scopare. una volta svenne dopo aver mangiato un chilo di acciughe più tutto il resto. una matta.
NO. Mi ha cancellato tutto il commento! almeno l'avesi salvato prima... avevo scritto di Camillino e sua moglie (il delitto casati Stampa). forse per qualche parola in blacklist. mannaggia.
Coleridge grazie mille per il tuo intervento. Apprezzo moltissimo e rifletterò su quanto hai scritto, nonostante io senta che il tuo punto di vista non mi calza in alcuni passaggi, lo rispetto pienamente e mi aiuta a capire meglio situazioni passate e presenti. Un saluto
Cara Ardua, ho letto il tuo post sulo sfogo del tradimento e mi è piaciuto moltissimo. Non è cosi frequente trovare una persona che, sull'amore, ha una visione così lucida ma allo stesso tempo libera e appassionata. Per una donna è ancora più raro (va bene confusa, te esclusa 😉).
Alla fine mi sono accorto di aver tagliato corto nel mio intervento facendo passare la possibiltà di un rapporto aperto solo come una concessione retorica. Non è quello che intendevo. Sono davvero convinto che sia possibile, se si riesce a mettere in fila tutti questi elementi, a partire da due partner che abbiano la stessa visione delle cose sull'argomento.
Io mi sono quasi sempre trovato nella tua posizione avendo anch'io spesso a che fare con donne possessive. Ho scoperto però che di solito è stato proprio il mio atteggiamento a scatenare questa reazione. Mi capita così tuttora. A volte mi trovo nella posizione di far finta di essere più geloso di quanto non sia, accentuando una battutina su colleghi o possibile corteggiatori. A volte mi riesce, a volte il gioco è scoperto e mia moglie non è stupida.
C'è qualcosa che però non mi torna nel tuo discorso. Tu mi sembri troppo preoccupata da quella che ritieni possa considerarsi una inclinazione a tradire o essere fedeli. Io, per certi versi, mi sentirei molto più sicuro di una persona come te, che non di qualcuno che si dichiara fedele e mette continuamente in mezzo questioni di rispetto e correttezza. Nessuno è esente da questo rischio, nessuno. Elena84, una nostra nuova amica che vive in questo periodo un momento di confusione e sofferenza, ha scritto su questo sito un lungo sfogo su questo dilemma. Lei è sempre stata contraria per principio al tradimento. Ha ritenuto un vero e proprio affronto quello di suo marito, scoperto dopo anni, ma adesso si trova a fare i conti con il suo desiderio di tradire e non trova la quadra. Il suo senso del dovere non le permette di prendere in mano la situazione. Vorrebbe che qualcuno lo facesse per lei, ma non accade niente. Non vuole acquisire un nuovo punto di vista che le consentirebbe di perdonare il marito e di lasciarsi andare. Preferisce consumarsi, barcamenandosi tra una crisi d'ansia e un'altra.
Io nel matrimonio sono stato sempre fedele. Lo sono da 21 anni. Dico spesso che questo risultato l'ho raggiunto per caso, alleandomi più con i miei difetti che non con i miei pregi (pigrizia, timidezza). Spesso s'è trattato della saggezza di togliere l'occasione prima ancora che questA potesse evolversi in qualcosa. Punto. Non questo grande merito come vedi (posto che di merito si tratti :))
Detto questo però, ribadisco quanto ti ho detto e ti esorto a non dare troppo per scontato questo stato di cose. Nessuno è immune dalla gelosia. Molti non tengono in considerazione che Otello, l'archetipo dell'uomo geloso, non era affatto un uomo possessivo per inclinazione. Tutta la tragedia shaakesperiana mette in luce il suo progressivo trasformarsi da uomo giusto, dotato di intelligenza e temperanza, al pazzo che uccide la moglie. La sua percezione della realtà si altera totalmente e diventa incapace di distinguere il vero dal falso. A provocare questo stato di cose è l'azione diabolica di un uomo perfido e scaltro come Iago. Tutta la tragedia ha come tema proprio la fragilità e la follia che può colpire anche una persona razionale e sicura di sè come un condottiero militare chè è anche un uomo politico potente e determinato.
Fine del mio pippone: te lo sei beccato anche tu. Benvenuta comunque.
Grazie Coleridge delle parole gentili, continuo a ragionarci, anche leggendo i tuoi interventi. Anche io sono sono convinta che una relazione aperta possa avere un equilibrio, nonostante questo, non ho mai conosciuto nessuno che vivesse i sentimenti come me, e anche se lo incontrassi ora, ho il cuore impegnato.
Mi sono adeguata aderendo alle esigenze del mio compagno, essendogli fedele, senza però nascondere come la penso. E va bene così, in natura chi non si adatta, si estingue. In questo forse sono stata fraintesa o non mi sono spiegata. Non voglio cambiare le ideologie del mio partenr, né voglio altri (almeno per ora!). In questo contesto non sono preoccupata della fedeltà o dell'infedeltà, che sinceramente trovo essere retaggi di tempi antichi, e termini impropri. Concordo con Gagenore, è molto più "contemporaneo'' parlare di esclusività. Mi preoccupo perché, da quando ho scelto di adeguarmi all'esclusività per amore, non riesco a riordinare le mie idee. Non riesco ad essere come lui mi vuole, senza perdere me stessa. Quello che mi preoccupa anche, è che seguendo "la regola" di essere fedele dato il fidanzamento, non si esce dal binario, se non volendo. Ma io in questa regola non ci rientro come ho già spiegato, ho solo delle motivazioni personali, derivate dal mio "sentire" emotivo. E per questo, soggette a cambiamenti. È preoccupante in una relazione a lungo termine! E quello che mi preoccupa ancora di più è che il mio compagno NON DEVE scontare le conseguenze di un mio ripensamento, se mai ci sarà. Per questo nel primo commento che ho scritto in seguito allo sfogo, dico che devo fare i conti con me e non con lui. Ovviamente fermo restando che tutto è reversibile, compresa la nostra relazione.
Tu mi porti come esempio l'Otello per quanto riguarda la gelosia. Nella maggior parte dei casi (compresa la mia) Iago non è una persona fisica ma vive nelle insicurezze, nelle paure. Io capisco, non sono fatta di marmo. Ma come si può vivere felici insieme, se il tempo lo si passa a rincuorare le paure dell'altro? Non sarebbe meglio che
evviva gli uomini timidi
Cole Cole Cole, mille grazie!
Non sarebbe meglio che ognuno pensasse a risolversi come persona, per carcare appoggio nel partner nei momenti più difficili? Perché quel partner sta lottando per solvere anche la sua persona. Perché altrimenti io non penso sia una relazione, è una simbiosi. Io vivo per placare le sue paranoie? Non capisco..
Ma come si può vivere felici insieme, se il tempo lo si passa a rincuorare le paure dell'altro
E' una dinamica che si autoalimenta e che il tuo compagno innesca in modo da sentrisi rassicurato. E' una piccola trappola in cui il più debole prevale sul più forte incatenandolo ai suoi sensi di colpa. Mia moglie lo fa da una vita con me. Tuttora si dice sicura che io l'abbia già tradita e, invece, l'unica che mi ha tradito è lei: un singolo episodio di tanti anni fa. La mia reazione al tempo fu compostissima. Avevo percepito che era qualcosa avvenuto per ripicca e quindi non me ne preoccupaai più di tanto. Lei impazzì di rabbia e tuttora mi dice che il mio modo di fare era innaturale.
Non sarebbe meglio che ognuno pensasse a risolversi come persona
Ecco, su questo dissento. Non esiste secondo me una fase della vita o una parte del nostro tempo in cui noi risolviamo i problemi a prescindere dal contesto in cui ci troviamo. Da molto tempo è diffusa la convinzione che l'unico modo per appoortare dei cambiamenti positivi alla nostra vita non possa avvenire se non con il ricorso a uno psicologo. Una figura che dovrebbe aiutarci a risolvere i problemi personali come in una sorta di lavanderia dell'anima che ci consentirebbe di porci al prossimo belli profumati e freschi di doccia di positività e voglia di vivere. I nostri problemi nascono e si modificano in senso positivo o negativo soilo all'interno delle nostre relazioni. Noi non siamo altro che il frutto delle nostre interazioni. L'unico modo per cambiare noi stessi e gli altri può essere innescato apportando dei cambiamenti anche minimi al nostro modo di relazionarci. Oppure alla decisione di cambiare il contesto.
Concordo che ogni individuo è frutto delle relazioni che vive e che ha vissuto. Infatti esiste la psicologia cognitivo-relazionale che vede i soggetti come la somma delle loro relazioni, e non dei loro comportamenti come avveniva nella cognitivo-comportamentale, ormai obsoleta. In modo particolare trovo meravigliosa la psicologia gestaltica che lavora sulla percezione che abbiamo delle nostre relazioni. Io ne ho tratto grande giovamento, senza lavanderia però :) ... A tanti farebbe bene qualche seduta!
Mi accorgo, rileggendomi, di essere un po' troppo assertivo. Mi capita spesso e mi arrabbio con me stesso soprattutto quando è evidente che le mie limitate cognizioni richiederebbero maggiore cautela.
Vedo che ne sai molto più di me. Io non sono nemmeno un dilettante di psicologia sono solo un appassionato un po' fanatico di un autore come Watzlawick che è il capostitpite dell'orientamento costruttivista. Sono arrivato a lui partendo dalle tesi di Giorgio Nardone, psicologo italiano, direttore del Centro di Terapia Strategica e autore di molti libri sempre in bilico tra linguaggio scientifico e divulgativo.
Ho condiviso questa passione con OldJoe che adesso si sta cimentando nella lettura dell'opera centrale della sua produzione Pragmatica della Comunicazione Umana.
Coleridge
Mio caro, tu leggi anche nel pensiero. Proprio a questo stavo pensando. Il libro l'ho terminato, di fatto. Sono all'ultimo capitolo che è dedicato alle riflessioni sui precedenti. Ho anche visto il film Chi ha paura di Virginia Woolf per capire meglio l'ambaradan.
Leggo e m'interesso di psicologia da tempo, a livello dilettantistico, però finora avevo seguito altre scuole. Leggere "Pragmatica..." è stata una mezza rivoluzione.
Molte volte ho consigliato agli autori degli sfoghi il ricorso a uno psicoterapeuta, quando credevo che fosse il caso di consigliarlo, purtroppo l'averlo ripetuto più volte mi mette in imbarazzo: ha l'aria di una banalità.
La psicoterapia è, a mio parere, sottostimata. Io la trovo molto utile e da un po' ho dei colloqui con uno psicologo. Non solo è sottostimata, c'è anche un pregiudizio diffuso contro il ricorso alla psicoterapia. Molte persone la associano alla malattia mentale, e la evitano per questo; altre persone pensano che lo psicologo sia inutile. Per me non è stato così, anche solo studiare psicologia è terapeutico.
Veniamo al punto. Mi piace molto leggerti, Cole. Non so quanto tu abbia studiato di psicologia e quanto invece venga dalla tua esperienza di vita e dai tuoi studi in altri settori, fatto sta che a volte quando ti leggo ho l'impressione di leggere gli scritti di uno psicoterapeuta.
Sono convinto che non sia così: sarebbe riduttivo. Te ne intendi troppo in altri campi. La tua è cultura, esperienza, simpatia. Insomma ti amo mucho e mi auguro che proseguiremo con le nostre dotte disquisizioni tutti insieme appassionatamente.
Mi piacerebbe approfondire questo argomento della morale con Ardua. Nessuno prima di lei, che io ricordi, ha sostenuto certe tesi che in tanti considerano eretiche con tanta sicurezza (baccellone 92 l'ha insultata subbito). Purtroppo mi sento un po' schiavo del personaggio che ho creato col mio nick. Per te, Ridge, è presto. Sei qui da troppo poco per avere certe limitazioni.
Bene, andiamo avanti. A voi la palla.
La psicologia è talmente vasta che una vita non basterebbe per imparare tutto quello che fino ad oggi abbiamo scoperto. E ancora siamo solo all'inizio. Anche io ho una conoscenza settoriale, mi interesso solo alla psicologia della percezione nelle sue varie forme. Ma essendo stata io una cliente appassionata e una paziente in un periodo particolare, posso dire che gli psicologi con cui ho amato intrattenermi esercitavano soprattutto la loro esperienza emozionale affiancando ad essa i loro studi.
Riguardo la mia morale OldJoe, non so di cosa parli:).. Non sono sicura che esista davvero. Forse è solo uno dei tanti concetti che assimiliamo passivamente senza ragionarci, oppure potrebbe essere un bisogno di sentirci "puliti", o chissà cos'altro... Nel caso fosse reale, sono felice di conoscere un meraviglioso terapeuta esperto :D Ma non capisco perché il tuo nick ti fa sentire schiavo
Una mia amIca con l'ex faceva scambi di coppia e a noi diceva che le piaceva vivere questa situazione trasgressiva perchè c'era intesa,complicità totale,solidità di coppia,facendo scambi non si tradivano di nascosto e blabla...adesso ha un altro da un paio d'anni ed è gelosa e possessiva.So che lui,sapendo che in passato era scambista,le ha chiesto di provare una volta per curiosità e lei è stata malissimo ed ha iniziato ad asfissiare noi amiche "ma allora non gli basto???"Conclusione:quando sei innamorato non pensi ad andare con altri.Noi lo vedevamo benissimo che con l'ex stava bene ma non c'era chissà che sentimento,mentre con l'attuale ocmpagno è presa,partecipe,coinvolta e pensa solo a lui.Con l'età si matura,noi siamo donne quasi 50enni,magari a te serve solo tempo e una persona che ami veramente.
non capisco perché il tuo nick ti fa sentire schiavo
schiavo è un'esagerazione, un'iperbole. dopo un po' che siamo qui e si caxxeggia si crea un personaggio virtuale dal quale facciamo fatica a uscire. è un problema lamentato da vari utenti. inoltre non si può raccontare troppo di noi stessi per mantenere un po' di privacy. diciamo che ci sono un po' di limitazioni, tutto qui.
Riguardo la mia morale OldJoe, non so di cosa parli:).. Non sono sicura che esista davvero.
per molte persone il tuo modo di ragionare è immorale. da lì il termine morale che ho usato io.
...e dopo neanche un mese ti ha mollata lui.
Ma perchè ti ha lasciata? Non stavate cercando casa assieme? Cosa lo ha spinto a chiudere?
Ma tu ti vai a cercare i miei sfoghi di 6 mesi fa per sapere i fatti miei... ma fatti una vita. Tanto eis sempre tu, la mia cara mmiratrice. Te l'ho già scritto e ribadisco. Sei inquietante.
Notte
Sei solo una distrazione per lei. Ma, il suo cuore e la sua testa sono per me.
Pazienza, moooolta pazienza.
Cioè ve ne state litigando uno in due. Dilettanti 😜
Ecco anche questa è una discussione interessante :) e grazie della segnalazione solo che ora ho da fare :p
E poi devo ancora rispondere a quello li :P:P
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Beh Ardua, hai scelto un nick azzeccatissimo!