Gio
07
Apr
2016
Giudice popolare? Ma anche no!
Ho bisogno di consigli: help me! Qualcuno di voi si è ritrovato iscritto d'ufficio negli elenchi dei possibili giudici popolari? E, soprattutto, siete riusciti ad ottenere la cancellazione dai suddetti elenchi? In che modo?
Ho provato a telefonare in tribunale, ma la tizia che si occupa di queste cose mi ha risposto che l'iscrizione d'ufficio da parte del comune di residenza è una procedura legale e che posso ottenere la cancellazione solo per motivi gravissimi. Il fatto che la mia libertà di scelta sia stata lesa, a quanto pare, non è rilevante.
Sono incazzata!
18 commenti
bhe... complimenti vivissimi per l'alto senso civico ed il senso di servizio che contraddistingue questo sfogo, io per un anno sono stato costretto a condividere la mia vita con persone che non conoscevo che non ho scelto, per dirne qualcuna ragazzi che si prostituivano, coinvolti in faide familiari sanguinose, camorristi, scafisti al soldo della camorra, o gente che idolatrava totò riina, lo chiamavano servizio di leva obbligatoria, t'assicuro che è stato il peggior anno della mia vita, e t'assicuro che non gliene importava una beata fava di quello che io potevo pensarne, il fatto che la mia sensibilità delicata e fine fosse "urtata" da tutta questa accozzaglia informe di varia umanità non li metteva per nulla in soggezione, la libertà di scelta non esiste come la chiami tu, esiste il senso del servizio nei confronti di un entità che chiamiamo stato che di fatto non esiste, ci lamentiamo per le tasse, ci lamentiamo che il lavoro non c'è, che i servizi sanitari non funzionano, ci lamentiamo della giustizia, ma se poi dobbiamo essere noi a fare un passo allora no non sia mai, i miei diritti vengono lesi che immorale ed insensibile questo stato, bhe sai qual'è la storia... lo stato sei tu, sei tu che ti rifiuti di andare a votare, sei tu che prendi l'autobus senza pagare il biglietto, sei tu che per saltare la fila ti fai la corsia d'emergenza, sei tu che alla posta ti cerchi il biglietto scartato per saltare quei gonzi che stanno li da un ora.
c'è un un mediocre libro di fantascienza dal quale hanno tirato fuori un pessimo film, che si chiama "fanteria dello spazio", di Robert A. Heinlein, a parte tutte le menate sull'onore il sacrificio e corbellerie varie, salvo comunque una cosa interessante, in una società del futuro in lotta contro una specie aliena, i diritti politici (ossia il diritto di votare) viene maturato solo da chi ha prestato servizio militare (il libro è del 1959, ma l'autore già ipotizzava un esercito con uomini e donne), perchè solo chi ha sperimentato il senso del dovere nei confronti degli altri e dello stato, può comprendere fino in fondo la sacralità e la responsabilità dell'atto di votare.
Ovviamente, io non ti conosco, e sicuramente tutte quelle cose che ho descritto sopra tu non le fai, ma quello che mi urta ... è che se dobbiamo sacrificare un briciolo della nostra vita per un servizio comune allora si trova subito il modo di evitarlo, una volta ho visto una scena curiosa, un cittadino si è fermato e scendendo dall'auto si è avvicinato ad un vigile urbano e gli ha detto "lo sa che all'estero ci sono pochissimi vigili?, e sa perchè?, sono i cittadini stessi che si rimproverano l'un l'altro", sale in macchina e riprende la marcia, quel vigile ed io ci siamo guardati sorridendo... ma con un po di amarezza, qui NO, non è così.
luglio scorso durante le mie due "sacre" settimane di ferie, sono stato citato come teste in una causa civile, e siccome che gli altri testi hanno presentato certificati medici "all'italiana" mia moglie mi ha detto di fare lo stesso, sarei falso se dicessi che non sono stato tentato, ma ho pensato a mio figlio... 16 anni, che cittadino voglio sia domani? cosa devo fare? cosa devo fargli vedere?... ci sono andato interrompendo le ferie, non sono un esempio , ne un uomo dai saldi principi morale, sono uno sciocco... mi sono ricordato di quando dovevo "salutare" la bandiera in quell'anno di militare... si lo so ora si scateneranno un mare di critiche... fa niente.
l'istituto del giudice popolare è stato pensato per garantire un giudizio equo, un cittadino dovrà essere giudicato per ciò che ha fatto o non ha fatto, non c'è in discussione la sua libertà di scelta, c'è in discussione la sua libertà personale (forse) dieci persone annoiate e scocciate dovranno sorbirsi ore di deposizioni arringhe e controdeduzioni, fagli un favore a quel cittadino... trova il modo di non andarci.
Non mi sembra questo gran impegno.
Magari potresti darti alla malavita così da non essere più idonea.
sei stata chiamata a operare?
Gage, ti stimo! Bellissimo commento. Ti do completamente ragione.
Stavolta ragazzi non sono d'accordo con voi:
Va benissimo il servizio del giudice popolare, va benissimo il senso civico, ma dovrebbe essere composto da volontari, non da persone portate dentro coercitivamente.
Costringere una persona a fare una cosa ti da la certezza che la farà male e svogliatamente.
Non c'è bisogno di costringere nessuno, siamo molti milioni di persone, la legge delle propbabilità ci viene in aiuto e come non ci sono problemi a raccogliere volontari (a guadagno zero) che vadano nella protezione civile ci sarebbero ancor meno problemi a racimolarne quanti bastano per il giudice popolare.
oggi sono in vena di polemica... mi dispiace ozy... ci sei capitato tu.
si mi pare giusto!
le tasse facciamole pagare ai volontari, anche le leggi in genere facciamole rispettare ai volontari.
"Costringere una persona a fare una cosa ti da la certezza che la farà male e svogliatamente.
Non c'è bisogno di costringere nessuno, siamo molti milioni di persone, la legge delle propbabilità ci viene in aiuto e come non ci sono problemi a raccogliere volontari (a guadagno zero) che vadano nella protezione civile ci sarebbero ancor meno problemi a racimolarne quanti bastano per..."Figurati, lo scambio di opinioni mica è polemica :-)
Comunque reputo l'esempio poco appropriato.
Se mi dicono che non devo uccidere o rubare lo capisco, se mi dicono che devo contribuire dando una fetta del mio reddito per i servizi lo capisco ancora...
Se peró mi costringono ad andare a fare una cosa per la quale non ho vocazione né perizia né tempo NON lo capisco.
Allora già che ci siamo perchè non sorteggiare un cittadino a caso a settimana per tagliare l'erba nei fossi, per svuotare i cassonetti, per badare i bambini all'uscita delle scuole ecc...
Non ha alcun senso! Ogni anno io pago una vagonata di tasse proprio perchè certe figure possano prestare determinati servizi.
Dove non si arriva con i pagati, si va con i volontari (che faranno il lavoro senz'altro meglio di un povero sfigato qualsiasi che avrà di sicuro i propri cazzi a cui pensare e che nella migliore delle ipotesi andrà la a scaldare una sedia).
Invece la proposta di sorteggiare dei cittadini per delle corvee di utilità pubblica non mi sembra per niente male...
Beh allora mettiamola così, se si sorteggia un cittadino a settimana per le faccende pubbliche significa che i costi di queste ultime si dimezzano (perchè svolte a turno da sorteggiati non retribuiti).
Dimezzami le tasse e ti firmo immediatamente che sono a favore del sorteggio settimanale! E non solo: mi offro anche da subito per fare io il primo turno!
Nei paesi scandinavi dove le tasse sono molto piu alte che da noi (a fronte di servizi che funzionano), un collega mi ha raccontato che andando a trovare un amico e facendo una passeggiata nel parco, alla fine di una sigaretta il suo amico dopo aver spento la sigaretta per bene, si è messo il mozzicone in tasca, perche è vietato gettarli non per terra, ma nei secchi della spazzatura, in giappone dove il carico fiscale non è per nulla leggero, gli studenti si lavano le aule da soli, la quaestio non è risparmiare, ma sviluppare il senso civico... Secondo te, uno studente che sa che dovrà lavare la propria aula, sarà invogliato a mantenerla pulita? O a lasciare segni e pedate?
Io sono di stampo più liberale/ darwiniano (e forse duro), pertanto al sistema scandinavo preferisco quello americano a bassa pressione fiscale (ma la mia è solo una preferenza, entrambi funzionano da un punto di vista economico).
L'educazione e il rispetto sono un'altra cosa e sono svincolate dalle tasse che uno paga: sui muri le pedate non si danno e basta! Se un bambino lo fa innanzitutto lo si mette in punizione, poi si chiamano i genitori e gli si fanno sganciare 500 euro per la nuova imbiancatura, vuoi scommettere che nel giro di poco i bambini si comportan bene?
il concetto che si deve trasmettere è quelo che chi sbaglia paga (senza scappatoie).
Vabbè tu parli della certezza della pena, io della consapevolezza, che il bene pubblico è tuo, la panchina pubblica non si vandalizza solo perché è vietata, ma perché è tua... Insomma.... 6 mesi di militare li farei fare obbligatoriamente a tutti, oppure corvee pubbliche....
Esattamente! Poprio la certezza della pena... L'educazione civica è il tentativo di farlo imparare con le buone (spiegando che la panchina è di tutti e non si vandalizza) mentre la punizione è dirlo con le cattive a chi è tardo di comprendonio (anti darwiniano dal mio punto di vista) :-)
siamo finiti un po' OT ma fa niente, è stata comunque una conversazione interessante e comunque legata anche al caso di specie.
รจ una semplicissima questione di principio
è una semplicissima questione di principio. la sfogante ha ragione.
" Il fatto che la mia libertà di scelta sia stata lesa, a quanto pare, non è rilevante. "
la sua libertà di scelta è stata lesa. sono d'accordo con lei.
o lo si capisce oppure no.
tutto il resto è fuori luogo.
se volete controbattere questo principio vi prego di rispondermi con argomentazioni serie.
no vigili urbani, servizio militare, giappone e cicche, please.
@Ozy: grazie per link, l'avevo già trovato, ma non risponde pienamente al mio quesito. Praticamente, io e altre 77 persone del mio comune siamo stati iscritti in questa lista che viene poi inviata al tribunale, insieme a tutte le altre liste dei comuni della provincia. Ogni due anni, il tribunale fa un'estrazione e i "fortunati" sorteggiati saranno costretti a prestare servizio come giudici popolari entro il biennio successivo. Non è però finita: perché il mio nominativo potrebbe essere estratto, con cadenza biennale, fino al compimento del mio 65esimo compleanno. Io vorrei ottenere la cancellazione per evitare il rischio di essere convocata anche in un remoto futuro. Comunque tu hai perfettamente capito le ragioni per cui non voglio restare in quella lista.
@Gagenore: grazie per i complimenti, ma non ci tengo a diventare una cittadina modello come te. Mi dispiace per il tuo anno di servizio di leva, ma il fatto che tu sia stato costretto a fare ciò che non volevi, non rende giusto ciò che sta capitando a me. Se, nel frattempo, il servizio di leva obbligatorio è stato abolito è perché ci si è resi conto che era un enorme spreco di soldi, oltre che una cosa pressoché inutile. La stessa cosa vale per l'istituto dei giudici popolari: non credi che sarebbe meglio per l'imputato essere giudicato da togati che conoscono leggi e codici, piuttosto che da persone che, oltre a non avere competenze in materia giuridica, devono presenziare in un processo contro la propria volontà? E' anche per questo che vorrei ottenere la cancellazione: se devo essere chiamata a giudicare qualcuno voglio essere consapevole di ciò che sto facendo.
lo stato sei tu, sei tu che ti rifiuti di andare a votare, sei tu che prendi l'autobus senza pagare il biglietto, sei tu che per saltare la fila ti fai la corsia d'emergenza, sei tu che alla posta ti cerchi il biglietto scartato per saltare quei gonzi che stanno li da un ora.
Come scrivi successivamente, non faccio nessuna delle cose che hai scritto sopra: rispetto le leggi, pago le tasse e non salto le file, ma il fatto che la mia volontà venga calpestata non mi va giù, è una questione di principio. Se fossi una persona diversa potrei anche fregarmene dei problemi a livello lavorativo: sono una dipendente, nel momento in cui mi assentassi verrei sostituita, ma l'altra persona non porterebbe avanti il lavoro a modo mio. Magari lo farebbe anche meglio, non discuto su questo, ma non sarebbe il mio modo: dovrei rinunciare per un periodo a qualcosa che faccio con passione per qualcosa di cui non m'importa nulla?
Inoltre, dato che questo incarico è obbligatorio, non capisco perché iscrivere persone scelte a caso: a questo punto negli elenchi dovrebbero essere inserite tutte le persone di età compresa fra i 30 e i 65 anni, quindi nel mio comune, circa tremila persone, non 78 e, nella mia provincia 400/500000 persone, non 6000.
@OldJoe: hai centrato il problema, la mia è una questione di principio.
cavolo, che bella discussione!
effettivamente, anche a me roderebbe la cosa. Non so se la cosa sia estesa anche ai cittadini Italiani che vivono all´estero. In tal caso, cosa si dovrebbe fare?
La metto sul pratico: é rimborsato il viaggio? Posso prendere l´aereo?
Se alla prima arriva un si, e alla seconda un no, cosa ci si aspetta, che il cittadino viaggi per 18 ore sui treni?
Poniamo che il mio guadagno sia di 400 euro al giorno, un cittadino che guadagni meno di me (probabilitá statistica molto alta) perderebbe nel suo aiutare lo Stato molto meno di me.
Ho visto che é prevista una multa che parte da 2.58 euro a 16 euro circa giornalieri per chipartecipa.
In tal caso, @gagenore, come vedresti chi vorrebbe pagar la multa?
Argomentazioni serie, questione di principio, multe da pagare...
"dovere" non l'ha detto nessuno... E sia mi arrendo...
I doveri sono fin troppi nella vita: se pretendono d'impormene altri, non c'e` da stupirsi se non la prendo bene.
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Sembra essere un dito nel culo questa storia del giudice popolare:
Cercando in rete ho trovato questo vecchissimo post:
https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080314001702AAE0Vwr
Di solito yahoo answer fa schifo ma in questo caso la risposta sembra esser stata esauriente.