Dom
10
Nov
2019
Ho bisogno di un consiglio
Un mio familiare è tossicodipendente ormai da molti anni ed era entrato per l'ennesima volta in comunità,sembrava che andasse tutto bene,ma poi è stato cacciato due volte .Mia madre non lo vuole più in casa e ora lui è in una casa popolare assegnatagli tempo fa ,ma senza luce ,gas o acqua ne mobilio ed un letto.
Mi ha scritto ieri sera chiedendomi di parlare con mia madre per aiutarlo ,non a tornare da lei,ma ad avere una mano economica per fare i vari allacciamenti e rendere vivibile questa casa fino a che non si libera un nuovo posto in comunità,e se ne parla comunque per l'anno nuovo.
Ora,io so che lei (con cui io oltretutto non parlo più da mesi)non vorrà aiutarlo,e non posso biasimarla, perché per star dietro a lui ne abbiam passate di tutte i colori,ma una parte di me vorrebbe dargli una mano ,ma ho il timore che se lo aiutò poi lui non torna in comunità.Per ora gli ho detto che può venire da me a farsi una doccia e a mangiare.
Che fare? Questa volta non lo so nemmeno io.Ho bisogno di un parere razionale e non compromesso da sentimenti di sorta.
Grazie mille a chi vorrà rispondermi.
17 commenti
L'aiuto economico glielo puoi dare gestendo tu la situazione. Nel senso che almeno l'acqua e la corrente gliela puoi fare allacciare e gli puoi comprare un letto e un materasso ma NON dare soldi a lui direttamente. Non farlo perché sai bene cosa ne farebbe. Lui sta facendo leva sulla vostra pietà ma non è lui a parlare.
Ma dopo tanti anni che avete questo problema non avete nessuno a cui rivolgervi per chiedere come comportarsi in questi casi?
Io non farei tanto affidamento sulla sua intenzione di andare in comunità ma potendo, gli fornirei il minimo indispensabile per sopravvivere. Per il resto non so che dire se non consigliarti di chiedere consiglio agli assistenti sociali
Grazie per la risposta, certo che ho dei punti di riferimento a cui rivolgermi e so molto bene che non devo dargli soldi.Ma c'è chi mi dice che non devo assolutamente aiutarlo perchè così sarà costretto ad andare in comunità e chi invece (psicologa che segue il caso)ci ha detto in passato che non può essere abbandonato a se stesso per varie problematiche tra cui crisi epilettiche anche nel sonno,stati di smarrimento pregresso e bipolare con doppia diagnosi.
Si credo che almeno gli allacciamenti potrei farlo io,ma dal momento in cui lo aiuterò,mia madre inizierà a dirmi che ho sbagliato e che sarà mia la colpa se non rientrerà in comunità.
Non farti tirare in mezzo dalle accuse di tua madre. Ricordati bene che se lui non va in comunità o non ci resta è semplicemente perché lui non lo vuole. Non è togliendogli il minimo vitale che gli si fa cambiare idea. Ascolta la psicologa che tua madre è troppo coinvolta emotivamente per dare giudizi obiettivi. Una cosa però mi viene da dirti. Tu aiutalo il minimo indispensabile ma poi stop, non farti coinvolgere da ulteriori suoi lamenti. Vedi di restare distaccata perché loro sono bravi con i ricatti morali. Fanno leva sull'emotività. Devi comportarti come se fossi un medico. Cerchi di dargli la cura necessaria e sufficiente e per il resto proteggi te stessa e non farti venire sensi di colpa. Ok? 👍 Un abbraccio
Stai molto attenta, tienilo lontano dalla tua vita...per comprare quello schifo fanno di tutto.
E te lo dico per un’esperienza avuta in famiglia.
Abbiamo passato lo stesso calvario ( cocaina e pasticche), prima scopriamo che si fa, poi sparisce, poi spariscono i soldi, poi promette, poi si dispera, poi la comunità e poi tutto da capo. La tossicodipendenza è come un lutto.
Ti dico quello che ha funzionato per noi: in primis comunità (che significa che non c'è posto? Allora andrà in un'altra dove il posto c'è), cioè lui deve mostrare la volontà precisa di entrare in una comunità, poi lavoro, e poi soprattutto (terminato il percorso che è lungo e dura anni) cambiare aria e città (naturalmente tutto a spese nostre, ogni euro gestito da noi). Finchè dopo la comunità tornava a casa, ricominciava sempre coi soliti giri.
Comunque i sintomi che descrivi, l'epilessia, il disturbo bordeline ecc, sono sintomi di tossicodipendenza, se non si fosse drogato non li avrebbe, quindi non ci badare e non avere pietà di lui. Fossi in te contatterei S Patrignano. In bocca al lupo
Grazie anonima9.54, cercherò di tenerlo a mente.Grazie di cuore.
Anonima 10.39, difficile tenerlo fuori dalla mia vita,è parte di me e pensarlo buttato a dormire steso sul pavimento,e che possa avere un attacco epilettico durante il sonno e lì non ci sia nessuno ad aiutarlo,mi fa stare in pensiero.Mia madre ci riesce,io no.
Anonima 11.49, San Patrignano già contattata,non ci vuole andare,per questo deve attendere che si liberi un posto qui.
Lo sapevo che a SPatrignano non ci voleva andare. A questo punto mi allineo con chi ti ha scritto di tenerlo a distanza, è chiaro che non è ancora il suo momento di liberarsi dalla sostanza. Lui ha fatto la sua scelta, tu puoi solo prenderne atto e andare avanti con la tua vita, non lo aiutare in alcun modo perchè peggioreresti solo la dipendenza.
Ecco,è qui che per me si palesa il dilemma.
Qualsiasi cosa farò ne sarò comunque responsabile,nel bene e nel male . Questo mi fa paura.Vorrei solo non avere questa responsabilità,ma infondo per ogni nostro Caro ne abbiamo sempre.
Pensaci bene e poi
Prendi una decisione. Quella che ti fa stare meglio. Considera se hai forza e capacità di portare avanti e restare fedele alla decisione che prenderai e non voltarti indietro. Sii ferrea e non cedere. Se decidi di aiutarlo, non farlo solo per pietà ma per convinzione. Dovrai mettere dei limiti, comunicarglieli e non oltrepassarli mai. Del tipo: fin qui posso arrivare, fin qui tu puoi arrivare. Oltre NO. MAI.
Devi farlo per proteggerti. Se chiede troppo digli di rivolgersi a chi di dovere o di pensare seriamente di riprendersi in mano la vita. Non può farlo nessuno se non lui. In bocca al lupo e vi auguro di uscirne vittoriosi. Forza!
Valuta che se gli arredi casa e gli paghi luce e gas, potrebbe anche trasformarla in una base di spaccio, e ti renderesti responsabile dei problemi di altre famiglie. Non dico che lui diventerebbe uno spacciatore internazionale, ma la maggior parte dei tossici arriva a vendere la roba per pagare il proprio bisogno. È un evolversi naturale della loro situazione. E iniziano le beghe legali, come non bastasse ritrovarsi un parente drogato.
Il fatto che non voglia stare con tua madre, nè lavorare, e rifiuta SP che è tosta come esperienza, è lampante dei suoi intenti: vuole solo stare più comodo a fare i cazzi suoi.
Siamo responsabili dei nostri cari se minorenni, o giovanissimi, un adulto recidivo non può imporre ai familiari il suo stile di vita, so che è brutto ma devi solo allontanarlo finchè non lo vedrai entrare in un centro di recipero serio con le sue gambe e darsi da fare (fatica e sudore) lavorando. Ripeto, non sei responsabile tu dei suoi guai.
@anonimo 14,28 se uno vuole spacciare lo fa in qualsiasi posto... Adesso non diamo la colpa alla sfogante se gli vuole dare un materasso su cui dormire... Eddai...
Alla sfogante non dò nessuna colpa ma solo tanta tanta stima e ammirazione, purtroppo ho visto da vicino cosa è quel mondo, e sto solo riportando la mia umile esperienza (tragica)
Quand'è così, mi zittisco perché fortunatamente non ho mai dovuto affrontare il problema in prima persona e posso soltanto immaginare la sofferenza e le conseguenze che una situazione simile possa comportare 😢
Grazie mille,1°anon 12,28
2°anon da mia madre non va perché Lei non c'è c' vuole più,le beghe legali ci sono già, perché come campa un tossicodipendente? Rubando.È un circolo vizioso da cui non se ne esce.La sua salute mi sta a cuore,la sua uscita da sto schifo pure...Lui non ha intenzione di andare a Sp ma l'ultima volta è entrato in comunità di sua iniziativa,io credo che lui voglia uscirne ma faccia davvero molta fatica perché non ha accanto nessuna guida,come un Padre ad esempio,e per molti altri motivi personali riguardanti il suo "carattere".
Si ho bisogno di pensarci bene su, speriamo bene.
Ce lo vuole*
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Ma le tasse che le paghiamo a fare?
Il dovere di occuparsi di queste persone non é vostro, è del governo.
Se proprio proprio della caritas.
Se gli dai soldi sarai sicuro che li usa per drogarsi.