Dom
11
Ago
2019
Que reste t'il
I meno giovani ricorderanno questa celebre canzone di Charles Trenet.
Mi sto chiedendo cosa penserò dei miei amori fra vent'anni. Il passato si trasforma continuamente sotto i nostri occhi: non solo le persone ci appaiono diverse, ma anche le esperienze che abbiamo vissuto insieme a loro. Ciò che sembrava importante si ridimensiona; storie che parevano secondarie (e quasi irrilevanti) si rivelano cariche di significato. C'è perfino chi comprende di essere stato innamorato a distanza di anni.
Per certi versi è affascinante.
10 commenti
OJ, mi inviti a nozze. Quella canzone la conosco benissimo ... secondo me sei un tipo agrodolce: un mix di allegria e malinconia, con un grande attaccamento alla vita (ne so qualcosa). Del pezzo di Trenet esistono tante versioni; questa è più triste: https://www.youtube.com/watch?v=vORp7em4CNk
Hai ragione: in queste cose i francesi sono dei grandi, per delicatezza e finezza di espressione. Già che ci siamo e visto che siamo sulla stessa lunghezza d'onda: https://www.youtube.com/watch?v=5WGeRtLgr-8
bravo finger, bello sfogo
sei un tipo agrodolce: un mix di allegria e malinconia, con un grande attaccamento alla vita (ne so qualcosa).
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credo che tu ci abbia azzeccato. l'attaccamento alla vita mi ha permesso di resistere a stress assurdi.
ho sempre pensato di averlo.
giuro, ho avuto delle disavventure potenzialmente mortali, a livello di botta sul groppone che ho rimediato vivendo. non so come abbia potuto resistere.
ho ancora tanta voglia di amore e ne ho avuto tanto poco.
oppure poco in confronto all'odio.
Camminavo su una corda tesa... l'equiibrio mi aiutava a vivere... (Renato Zero - L'equilibrista)
Comunque, a parte la malinconia, credo che il fascino della vita stia in questo continuo mutamento non solo delle cose ma anche delle prospettive.
Nel tempo si cambia.
Non siamo quelli di ieri.
Allora, a vedere che il tempo è limitato, tutti o quasi tutti ci saremo chiesti qualche volta che senso abbia la vita.
Credo che sia la consapevolezza del tempo limitato che ci faccia pensare al senso della vita e a tutto il resto.
Peccato che qualche volta questo pensiero cj porti ad aver paura.
E le paure sono tante.
Paura di sbagliare, di morire, di aver sbagliato in precedenza.
E tutto il resto delle paure.
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Giorni addietro ho letto in questo forum che gli animali non pensano alla morte.
Io dico che si fanno meno seghe mentali di noi. Questo lo dico avendo davanti agli occhi la mia gatta.
Però qualcosa penseranno anche loro.
Non so.
Come dice quel proverbio "più conosco le persone e più mi piacciono gli animali"
Sei un gattofilo, OJ ? Io senza gatti non potrei vivere.
Diciamo che la vita stessa è agrodolce ?
in agrodolce preferisco il maiale del ristorante "la giunca di giada"
a me l'agrodolce ricorda la senape degli hot dog di quand'ero adolescente.
quella americana, diversa da quella francese classica che è più scura e adatta alla carne arrosto.
ma non c'è più quel tipo di senape. anni e secoli che non mangio un hot dog con quella senape lì, il tabasco e todo lo que Dios manda.
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gattofilo. sì, però non ho un gatto mio. da qualche anno ospito la gatta della vicina durante la stagione estiva.
mi trovo benissimo con la gatta. mi permete di strapazzarla senza protestare. i primi tempi tirava zampate. ora siamo più intimi. e tutti gli anni che non vorrei tutto l'anno. mi tocca pettinalla quando fa il cambio del pelo. a giugno - luglio.
prima si ribellava, perché il pettine si intrica e gli dà fastidio ora ha capito.
a fine stagione se ne va. meglio così. è un impegno che mi peserebbe.
errata corrige
Mentre scrivevo mi è saltato il cursore da un rigo all'altro.
Riscrivo - incollo la parte relativa al gatto.
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gattofilo. sì, però non ho un gatto mio. da qualche anno ospito la gatta della vicina durante la stagione estiva.
mi trovo benissimo con la gatta. mi permete di strapazzarla senza protestare. i primi tempi tirava zampate.ora siamo più intimi. e tutti gli anni mi tocca pettinalla quando fa il cambio del pelo. a giugno - luglio.
prima si ribellava, perché il pettine si intrica e gli dà fastidio. ora ha capito.
a fine stagione se ne va. meglio così. è un impegno che mi peserebbe se dovesse durare tutto l'anno.
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Amico mio, sono andato a riascoltare il pezzo su yt.
http://www.youtube.com/watch?v=T_uvgm2_hRk
Complimenti per i tuoi gusti artistici. Il francese è una lingua magica per quanto riguarda l'espressione dei sentimenti e l'erotismo.
Non era un pezzo che conoscevo. L'avevo sentito ma mai memorizzato.
E' anche allegro e solleva il morale. Vuoi mettere con la tristezza di "J'entends siffler le train" ?
J'entendrai siffler ce train toute ma vie!
Te l'ho detto, sto messo peggio di te.
Però c'è al mondo quello che mi piace e guarisce i miei mali:
Clitoridette, m'amourette,
Ôte ta jolie robe d'or,
Tes roses bas, chemise nette,
Et decouvre pour moi le con,
Le con que j'aime, aux cheveux noirs,
Le cul ou tu m'admets ce soir,
Les seins je baise, que j'adore,
Tous les secrets de ton boudoir.