Mar
26
Mar
2019
Asperger
Quando si hanno disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento,nello specifico Asperger,il difficile sta nel raccontarlo agli altri,specialisti,ma anche persone della tua cerchia, Perché invisibile, Perché sfumata,ma c'è e fa parte delle caratteristiche di una persona!E farlo capire agli altri, cioè insegnanti,educatori etc...è essenziale per prevenire e aiutare la persona, soprattutto ad integrarsi,per loro la depressione è dietro l'angolo proprio per questo...
Ora io vi ho detto questo perché mio figlio è un intelligentissimo e bellissimo bambino con interessi assorbenti ,una memoria eccezionale ,ma io lotto ogni giorno con ste cazzo di istituzioni...
Alcuni dott.ri ti fanno sentire una pazza,che vede cose che non esistono, gli insegnanti pure,e tu impari a fare da sola.
Ad una psicologa ho portato un faldone di documenti,e questa mi ha liquidato dicendomi che non c'è niente,l.Mentre la terapista concorda con me ...
Cioe,capite che confusione assurda puo essere per un genitore?!
Ho ottenuto terapia di gruppo solo rompendo le palle,e per prepararmi al suo futuro,sicuramente magnifico,faccio un corso genitori ,leggo libri,manuali.Ma tutto grazie alla mia determinazione!
Oltretutto ,credo di non esser poi così diversa dal mio piccolo,e non sono convinzioni campate per aria,persino mio marito concorda con me .Quindi questa consapevolezza rafforza in me l'idea che se la saprà cavare benissimo,ma con un supporto adeguato,ancora meglio.Un supporto che io non ho avuto e che forse avrebbe valorizzato di piu le mie qualità.
Oh finalmente l'ho detto !
18 commenti
Autocorrect
Non fate caso agli errori
L'altra sera ho visto (non lo avevo mai fatto causa spoiler) il film "il sesto senso". In quel film si parla di Sindrome di Münchhausen per procura.
Sfogante, nel leggerti, il ricordo di quel film mi ha fatto rabbrividire...
Ma sarà che non hai capito di cosa parlo La terapia è di gruppo,con bimbi neurotipici,per imparare a stare in gruppo e prima eravamo seguiti da uno dei dottori che ha scritto il nuovo dsm.
Purtroppo sarà di moda ma è poco conosciuta,e io non sono una mamma soffocante!!Sono una bravisdibr madre,che ne ha cresciuta già una di figlia.
Aaaah va beh,io non pretendo che gli altri capiscano .Era solo uno sfogo.
Purtroppo mi scontro con questi pregiudizi già da due anni,ci sono abituata!!!
Caspita, sia io che l'anonima qui sopra abbiamo pensato alla stessa cosa. 😯
La psicologa che non ha visto niente,è quella che l'ha preso in carico in un secondo momento...e l ha visto una volta sola per 10minuti.
Il resto delle persone sono tutte concordi con me!!!
dopo questa precisazione perché poi sembra che mi invento le cose ma molto probabilmente non mi sono spiegata bene.
"bimbi neurotipici"
Eccolo un altro termine super trendy.
Sai, se ne vuoi aggiungere un altro alla collezione prendi pure "misofonia". Se vai sul sito fobia sociale trovi un sacco di hipster strafighi che si ritengono misofonici-asperger-neurotipici etc etc perché da loro fastidio se qualcuno biascica rumorosamente. Come se non facesse schifo a tutti sentire gente che mastica in modo sguaiato.
Tuo figlio prende il muro a testate? Attacca fisicamente altri bambini? Non risponde agli stimoli?
Allora si, forse è autistico. FORSE.
Ma se ama colorare solo con dei precisi colori, socializza difficilmente e ama le cose fatte in un certo ordine è semplicemente stressato e timido. Non gli serve un gruppo di "neurotipici" con i loro genitori elicottero in corteo. Gli serve un asilo normale con bimbi normali e, mi si perdoni, tu gli stia in po' fuori dalle palle.
L'aver cresciuto una figlia non ti qualifica come madre perfetta. E chi ti ha detto "si sì signora suo figlio è neurotipici" forse, eh ma dico forse ti voleva fregare un botto di soldi e basta.
Mi rendo conto che questo non sia un sito per cose così delicate,vergognatevi di dire cose del genere ad un genitore .
Intanto la diagnosi l'ha data l asl,senza chiedere un soldo,tu sei laureato in neuropsichiatria?!Non credo.
Raccontavo proprio questo ..l'ignoranza delle persone ...e avete solo confermato.
Sono diagnosi delicate. Se hai avuto conferma solo dalla terapista e dall'asl non ti fossilizzare su questa idea. Chiedi altri consulti, non sono cose da prendere alla leggera. Se la diagnosi fosse errata faresti solo danni sottoponendolo a terapie di gruppo mirate a chi è autistico.
A leggerti sembri una mamma antivaxx
Stessa arroganza, stessa pretenziosità.
Tuo figlio è un bimbo normalissimo. La "speciale" qui sei tu.
Oddio santo,no,non sono una mamma anti vaccino!Basta!Smettetela di essere così poco delicati.
No Artemis,non fa terapia ABA,solo logopedia ,niente di dannoso
Non credo che risponderò più a questa discussione,sono allibita.
Devi capire una cosa
Punto prima: qui ognuno risponde come più crede. Non sei in un safe space (altra cagata del nuovo millennio)
Secondo: ti sei documentata, hai letto 3 libri. Eh beh sarai un'esperta. Io ci sono stata dall'altra parte. Io ero la paziente bambina e ti dico: attenta a quello che fai perché puoi fare danni gravi. Ma è possibile che la sicurezza di tuo figlio sia meno importante della tua arroganza?
Ora tiri fuori che farà logopedia. E allora Cristo dillo! è dislessico porco cane, non ha l'Asperger!
E smettiamola nel nuovo millennio di inventarci una diagnosi per ogni cazzata!!!!
Ho letto dei libri?!Solo???Veramente sono a contatto con degli esperti,e logopedia non la fanno solo i dislessici,svegliati !E documentati prima di sparare minchiate!
Sfogante, spero di non arrivare tardi. Mio figlio ha fatto ABA per sette e passa anni + gruppo con i ragazzi nello spettro + gruppo con i ragazzi della sua classe + tutto quello che poteva facilitarlo ad acquisire l'autonomia e l'abilità di rapportarsi con gli altri. Ora faresti fatica a capire che è nello spettro. Comunque l'iter iniziale era purtroppo lo stesso che descrivi. Per farti un esempio, non credo che lo psicologo del comune che era stato nominato referente della presa in carico avesse dopo tutti questi anni capito quali erano le difficoltà iniziali, successive e quali possono essere quelle attuali di mio figlio. Comunque ci si è molto affezionato ed è stato di grande aiuto durante i gruppi operativi che riguardavano il passaggio tra la scuola elementare, media e superiore. Ogni volta si raccomandava con gli insegnanti per il passaggio del piano si studio al corpo docente della nuova scuola con un tono quasi paterno. Ciò però non toglie che sempre 'grazie' a lui, mio figlio passò un anno difficile in seconda elementare, perché appunto secondo il referente non bisognava 'fossilizzarsi' 'era una situazione delicata' e il ragazzo poteva essere 'stressato' da interventi 'troppo mirati'. La verità è che non solo la maggior parte delle persone comuni, ma la maggior parte dei psicologi NON SA cos'è lo spettro autistico. Mio figlio è stato valutato da un team di neuropsichiatri specializzatonella diagnosi dei disturbi pervasivi, ne uscì con una diagnosi medio grave, eppure fosse stato per lo psicologo referente, si sarebbe fatto il meno possibile, come fosse una condizione che 'passa col tempo'. Uno psicologo non capisce e non capirà mai che attorno ad un ragazzo nello spettro non si può ne improvvisare, ne aspettare che passa. Non a caso, coloro che sono nello spettro vengono definiti dei ciechi sociali e per loro purtroppo non è ne naturale, ne intuitivo tutto ciò che ai normodotati viene così spontaneo. Mio figlio ha dovuto IMPARARE tutto ciò che riguarda la percezione delle emozioni proprie e altrui e poi ha dovuto di nuovo IMPARARE un modo adeguato di comunicare e riceve input emotivi dagli altri. Gli ci sono voluti degli ANNI a crearsi dei bypass proprio laddove gli altri bambini semplicemente intuivano e reagivano spontaneamente in maniera più o meno adeguata. Quando a casa chiese per la prima volta se quello che faceva ( in quel momento stava ripetendo insistentemente una frase) poteva darci fastidio, ero andata in bagno a piangere, perché mi sembrava un MIRACOLO che mio figlio fosse arrivato OLTRE, che finalmente non fosse solo assorbito dalla sua lotta per 'funzionare' ma riuscisse a percepire allo stesso tempo la connessione con gli altri. E' ovvio che ad un genitore tocca capire e rivalutare di continuo quanto serva un approccio mirato e quanto, sopratutto col tempo, un ragazzo nello spettro possa beneficiare sempre più delle situazioni senza sostegno. Nel caso di mio figlio, il suo insegnate di sostegno in terza media fu talmente 'zelante' e mio figlio a quel punto talmente autonomo da lamentarsi :-) di tutti quei aiuti. D'accordo con il corpo docente delle superiori abbiamo deciso che da quel momento in poi le sue figure di sostegno sarebbero state presentate come sostegno non per lui ma per la classe, per dargli modo di vivere la scuola il più possibile come gli altri. Ma questo dopo anni di interventi educativi MIRATI. Negli ultimi due anni delle elementari aveva una maestra di sostegno fantastica ed è stata lei a proporre di creare un gruppo più piccolo in cui mio figlio potesse giocare con alcuni ragazzi della classe durante le ricreazioni. Ripensandoci mi viene da sorridere, perché ora mio figlio sa approcciare chiunque senza problemi, ma al tempo faceva fatica a fare semplici richieste. Questo gruppetto lo aiutò moltissimo ad imparare a fare proprio quello che ai bambini normalmente viene spontaneo: chiedere agli altri, dire la sua, esprimere disagio, felicità o semplice stanchezza a parole. Solo persone qualificate capiscono che un ragazzo nello spettro ha bisogno di attività strutturate e che i momenti difficili a scuola sono proprio quelli in cui c'è la 'pausa' e si socializza. Fossi in te darei ascolto solo a persone che hanno l'esperienza diretta o una qualifica specifica. Loro sanno che se tuo figlio ha degli interessi assorbenti, tende a fissarsi sulle cose e gli crea un costante disagio l'interazione con gli altri, non è bene lasciare queste cose immutate. Va aiutato ad uscire dal guscio, va stimolato a crearsi più bypass possibili per emulare ciò che ai normodotati viene così naturale fino a ché non diventa quasi intuitivo anche per lui. E' possibile. E c'è anche un'altra cosa che i professionisti non dicono. I ragazzi nello spettro non smettono di imparare. Quando erano finalmente tutti d'accordo sulla diagnosi di mio figlio, dissero che era un po' tardi per dei grossi progressi e invece mio figlio ormai quasi maggiorenne non sta smettendo di farli e non credo che smetterà :-). Credo vi potrebbe essere d'aiuto rivolgervi all'ANGSA, a noi al tempo diedero degli ottimi consigli su come meglio procedere per ottenere un sostegno adeguato a scuola. A parte questo, è stato un balsamo per l'anima conoscere la realtà di altre famiglie in situazioni simili e poter parlare con persone che semplicemente CAPISCONO. Leggerti mi fa ritornare alla situazione scolastico-sanitaria di 10 anni fa, in cui regnava la burocrazia e l'ignoranza..speravo le cose fossero migliorate. Comunque ti consiglio di collaborare anche con quelli che al momento sembrano solo volervi mettere i bastoni tra le ruote, più avanti quando la situazione sarà chiara e stabile potrebbero comunque essere d'aiuto nel percorso di tuo figlio. Come hai già capito ad ogni minima incertezza troverai persone che nel dubbio non agiranno nell'interesse di tuo figlio, ti consiglio di non 'fossilizzarti' :-) su di loro. Per ogni persona che non capisce ce ne sarà un'altra che invece capirà, circondatevi di queste persone e vedrai che insieme riuscirete ad aiutare il piccolo principe a risplendere. Un abbraccio.
Il tuo piccolo è fortunato ad avere una mamma come te.
la razza umana continua a esistere per l'istinto sessuale e per l'istinto materno.Ma l'istinto materno è mille volte più forte della più violenta passione.Auguri mamma!
Cara Fucktotum hai descritto con gran precisione la realtà che viviamo come famiglia attraverso il mondo esterno.Premetto che faccio già parte di Angsa con cui sto facendo il corso genitori esperti, perché tu sai quanto sia importante il nostro supporto.Noi facciamo da filtro con il mondo esterno nei primi anni di vita sociale dei nostri ragazzi.
Il mio piccolo principe è ecolalico e ancora fa tanta confusione con i pronomi,ma come sai,hanno gran memoria ,ed io gli sto insegnando i vari copioni da usare per approcciare agli altri in modo efficace.Certo a volte facciamo fatica anche a portarlo al parco giochi,perchè lui preferisce stare nelle sue routine con i suoi interessi assorbenti,ma senza forzature cerchiamo di tenerlo fuori a contatto con altri bimbi E infatti a questo servono i gruppi,per imparare a interagire ,a rispettare le turnazioni,a rispettare lo spazio degli altri...Perchè come hai detto tu,loro non imparano spontaneamente,funzionano diversamente ,imitano e gli si danno schemi comportamentali da seguire.
Grazie di cuore per le belle parole,mi hai fatta sentire meno sola in questo mondo un po' ottuso.
Grazie.
Scrivo qui per non aprire un altro post .
È terminato l'anno scolastico,e solo ora le maestre mi dicono che in effetti stanno emergendo comportamenti stereotipati.Mi dicono che avevo ragione,ma d'altronde è normale,io sono la Mamma.Mi dicono che loro speravano tanto che non fosse così.
Grazie tante care maestre,andate a fare in c...
Io sono andata avanti anche senza il vostro parere, se era per voi avrei perso tempo prezioso.
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Ma, Sarà
Secondo le l'etichetta Asperger è applicata troppo generosamente. Un po' come fare un casino allucinante e proporre terapia trascender se un bimbo vuole mettersi un vestitino per gioco.
Sarà che ora l'Asperger e l'autismo vanno un botto di moda...ma secondo me mettere in terapia un bimbo è esagerato.
Io fossi in te mi documenterei sulla sindrome di Munchhausen.
Bada bene, non ti sto accusando, ma ti inviterei a analizzare il tuo comportamento prima di quello di tuoi figlio. Scrivi tu stessa che hai comportamento simili ai suoi, e visto che l'autismo non è ereditario, può essere che semplicemente ti stia imitando. O forse sei un po' una mamma elicottero e questo bimbo ha difficoltà a relazionarsi perché sei soffocante e prevaricante.
Io sono stata catalogata come aggressiva, eccessivamente emotiva e incapace di relazionarmi.
A 18 anni ho mandato a cagare quella persona tossica e soffocante di mia madre e sono andata a vivere lontano. Ho una vita normalissima, sono sana e ho un lavoro e una cerchia di amici normale.
Ripeto, la mia non è un'accusa ma un invito a riflettere.