Mer
23
Gen
2019
Volevo condividere una riflessione con voi. Non sono mai stata una fan dei social network, ma sotto incitamento delle persone che conosco, mi sono iscritta a Instagram da pochi giorni. Navigando per questo social mi sono sentita catapultare in un mondo finto, grottesco, surreale. Lo so che può sembrare banale, ma mi sono sinceramente stupita di quanto l'apparenza non solo diventi sempre di più un ideale assoluto, una divinità quasi, ma anche quanto si stia spaventosamente omologando. È inevitabile, ad esempio, imbattersi in 1000 profili di così dette "fitness models" "influencers" e via discorrendo. Ciò che mi ha particolarmente colpita è la somiglianza incredibile di tutte queste ragazze: stesse pose provocanti, stesso make up, stesso viso, stesso deretano addirittura, seppur degno di nota. È come se il senso estetico si fosse appiattito, come se la diversità non possa essere apprezzata. Tutte gli stessi zigomi alti, le stesse labbra gonfie, le stesse zinne, gli stessi sguardi vacui. A parte la palese falsità di molti di questi tratti, secondo me è sbagliato far apprezzare la bellezza solo per accontentare un ideale sessuale quasi pornografico. Sia chiaro, tutto ciò non lede minimamente la mia autostima, ma penso alle ragazzine più piccole di me che stanno crescendo in mezzo a questo boom, e ai ragazzini che forse non saranno in grado di apprezzare una ragazza "normale" esteticamente. Non credo che le persone così giovani siano in grado di discernere la realtà dalla finzione. Io sono assolutamente per la libertà di esprimersi, non ho nulla contro la gente che decide di postarsi senza veli, anzi credo che sarebbe ipocrita continuare a mantenere il taboo della nudità. È l'esaltazione di falsi canoni a preoccuparmi, per gli effetti che potrebbe avere a lungo termine nelle prossime generazioni. Secondo voi quali potrebbero essere questi effetti? Perché l'umano si spinge a forza dentro uno stampo che non è la sua forma naturale?
36 commenti
Difficile immergersi nella generazione di Instagram, non credo però che i giovani utilizzatori di questo social non distinguano il vero dal falso, quando loro stessi sono costretti a ricorrere ad artifizi sulle loro foto, per cercare di emergere in un mondo dal livello molto alto. Credo piuttosto che accettino tutto questo perché è il “loro tempo”. Anche Instagram verrà in futuro superato da qualcosa di nuovo, e le nuove generazioni saranno proiettate e vivranno naturalmente chissà quale stranezza.
Anonimo, non ha molto senso ciò che hai scritto. Non sto parlando di nostalgia di tempi andati e di "si stava meglio quando si stava peggio". Sto parlando dell'uso che si sta facendo del progresso.
Kir, probabilmente hai ragione. Però è innegabile che qualche vittima di tutto questo ci sia stata. Menti fragili, forse, però ci sono state. Forse sono solo io che essendomi volutamente isolata dai social, mi stupisco di tutta questa lobotomizzazione.
Non è che son tutte sceme le ragazze!!Tutti sanno che con posine e app giuste tutte sono fighe e pertanto sanno che tutte quelle ragazze stra fighe sono false.
se ci pensi prima c'erano letterine, veline, ecc..e tutti a pensare chissà povere ragazzine che pensano di dover essere così! Alla fine fregava un cavolo a nessuno, sì guardavi e sognavi di aver un culo così ma poi si preferiva uscire con gli amici che allenarsi per avere un corpo come le top e ai ragazzi si piaceva anche senza essere la blasi.
Per le nudità ci sono da sempre!sono incappata in una replica di un programma degli anni 80 e c'erano 50 ragazze che stavano lì in topless!da ridere se dopo qualche anno si polemizzava per le ragazze di non è la rai!
I social sono fatti per ficcanasare e perder tempo!
Concordo con Uffi.
Una volta c'erano le ragazzine di "Non è la Rai",le modelle anoressiche ...da sempre ci propinano canoni di bellezza eccessivi e poco sani. Ma la maggior parte delle persone pensano di testa propria e non si fanno influenzare a tal punto.
Come per ogni strumento di questo tipo, dipende dall'uso che se na fa, dalla percezione e dal peso che si dà. Instagram non è solo modelle rifatte.
A mio parere, le nuove generazioni sono molto più in grado di discernere la realtà dalla finzione dei filtri rispetto ad un quarantenne/cinquantenne. Un ragazzino cresce "in mezxo" ai social, per lui è la norma, sa di cosa si tratta. Per un quarantenne/cinquantenne no, quindi io vedo questa fascia d'età molto di più in una posizione di fragilità
Forse noi ci dimentichiamo che in ogni epoca e in ogni cambiamento ci sono le vittime, cioè chi non fa buon uso degli strumenti che ha a disposizione.
Artemis, le “vittime” sono inevitabili ma al di fuori di questo Instagram offre oggi un’enorme visibilità sul mondo. Sapendoci fare ed avendo anche un po’di fortuna è possibile utilizzarlo per crearsi una professione, qualcosa di impensabile per chi è stato sempre abituato ad un lavoro alla vecchia maniera come me.
Cerca di analizzarlo meglio vedrai che anche lì c’è qualcosa di buono, anche se molto distante dal tuo modo di vedere.
E non dimenticarti di mettermi un Like.
"quasi" pornografico?
"quasi" pornografico?
Farenight è andato in tilt
Concordo con l'autrice dello sfogo, a cui vorrei ricordare, ahimè, che viviamo nella società dell'apparenza, e non della sostanza. Ecco spiegato Instagram e menate varie. ;)
farenight...?
ho accidentalmente cliccato due volte
poi diciamo che si potrebbero attuare meccanismi per evitare di mandare lo stesso commeto più volte, ma amen è stato un incidente
Scherzavo farnight !
Avete tutti ragione, solo che finché c'erano le letterine il tutto era circoscritto in un momento definito della giornata, non era una full immersion totale 24h come oggi, considerando il tempo che la gente passa sui social. Spero che sia come dite voi, cioè che le nuove generazioni sanno discernere la realtà dalla fantasia. So anche che Instagram è molto altro, ovviamente. Per esempio sul fatto di crearsi una professione sono d'accordo fino a un certo punto, per esempio c'è gente che usa trucchi per aggirare l'algoritmo e avere più visualizzazioni di quelle che ha in realtà per aumentare quelle effettive, quindi non regna particolare meritocrazia da questo punto di vista, ci sono molti articoli a riguardo. Comunque grazie a tutti delle opinioni, le mie riflessioni derivavano soprattutto da una conversazione un po' allucinante che ho avuto con una ragazzina 16enne, la quale mostrava molta insicurezza personale per via di ciò che vedeva su instagram, probabilmente lei è un caso poco indicativo della maggioranza.
Il profilo Instagram me lo sono fatto qualche settimana fa ma SOLO per presentarmi mostrando qualche foto della mia faccia ad una persona che prima mi conosceva solo virtualmente.
Ad ogni modo uso i social (FB ed Instagram) con la stessa frequenza con cui più si spolvera dietro ai mobili.
Se usati con coscienza potrebbero anche essere utili ma si sa, il male non è tanto lo strumento quanto l'uso che se ne fa, e credo anch'io che, specialmente fra i giovanissimi, se ne stia diffondendo sempre più l'ABUSO, sottraendo quindi una quantità enorme di tempo che potrebbe forse (dico forse) esser speso in qualcosa di un po' più genuino.
Una partita a calcetto con gli amici ad esempio, una birra in un locale, una passeggiata, un po' più di sano contatto umano.
Spaventa anche a me il sopravvento che queste piattaforme stanno prendendo sulle menti dei piccoli (e confesso di essere un po' preocupato per quando toccherà a mio figlio).
Anch'io come Artemis penso che più di qualche vittima sia stata fatta, e pur concordando con Kir sul fatto che possa essere un interessante canale pubblicitario per chi lavora, non sono affatto sicuro che i pro superino i contro.
Tra trent’anni diranno: “ma vi ricordate i social network? Lì si che ci divertivamo; un po’ di sano social network non guasterebbe ai giovani d’oggi. Ma non vedete come sono ridotti così impegnati con i loro moderni ecc ecc...”
È solo il tempo che passa.
Kir, sarà anche il tempo che passa. Ciò non toglie che per come la maggior parte della gente usa i frutti del progresso, si va verso l'involuzione, non l'evoluzione. Non lo dico per moralismi vari, mi guardo attorno e vedo amebe miopi attaccate al cellulare, gente sempre meno profonda, che riflette sempre meno. Non è colpa delle persone, tuttavia.
Grazie Ozy, mi fai sentire meno aliena :')
Minkir abbiam già capito come mai non fai un kil. Allora bimbetta nella decade 80/90 la vita era più rosea per motivi oggettivi. Intanto non avevamo la concorrenza di nazioni in via di sviluppo come cina ed india che fanno dumbing con i diritti umani ed ambientali. Con l'implosione della URSS rimasero solo gli USA come potenza unilaterale e noi sotto il loro cappello eravamo stratutelati. Non essendo ancora il mondo globalizzato viaggiare era più sicuro (vedi statistiche dell'escalation di omicidi in centro sud america e terrorismo islamico). In Italia avevamo la possibilità di permetterci servizi pubblici pressoché universali perché il debito pubblico era basso, ti ricordo che fino al 92 esisteva ancora la baby pensione. Il mondo del lavoro era stratutelato, tempo indeterminato a pioggia e non precario. Non c'era il problema migratorio ne svaccamento per lavori meno qualificati e con la laurea ti venivano a cercare a casa. C'era la lira che aveva più potere di acquisto e gli immobili costavano meno rispetto al boom degli anni 2000 paragonato al potere di acquisto du allora. Con uno stipendio normale ci mandavi tranquillamente avanti una famiglia, ora non basta nemmeno per te. C'era meno baillame consumistico e se internet è stata una rivoluzione per la civiltà umana da quando è mobile è troppo invasivo e vediamo tutti gki zombi davanti a uni schermo (me compreso adesso zio cantante). E devo continuare? Oltre che la società era proiettata verso il nuovo millennio e quindi più propositiva. Prima dell'11 settembre c'erano meno guerre e non la infame dottrina della guerra preventiva.....bamboccetta vedi di ascoltare quelli piu' anziani e stai al tuo posto che di filoni ne devi ancora mangiare. Avendoti dedicato 6 minuti del mio tempo (mentre sto making 💩) già ti devi ritenere fortunata e ti puoi baciare i gomiti fino ad aprile inoltrato. E ora fila a fare i compiti senno' a letto senza cena! Raus!!😡
Anonimo 18:37 ma di cosa blateri? Forse hai sbagliato sfogo....
si va verso l'involuzione, non l'evoluzione
Sono d'accordo Artemis, però possiamo anche affermare che i social fanno sentire meno sole certe tipologie di persone.
Anonimo, se chiamarmi bamboccetta di dona un senso di superiorità rispetto a me, accomodati, sono generosa con chi ha bisogno. Io gli quelli più anziani di me li ascolto, quando si esprimono in maniera comprensibile. Perché scusa, ma non ho capito bene che cosa dici, specialmente l'incipit
"Minkir abbiam già capito come mai non fai un kil."
Mi sfugge.
Ora vado a fare i compiti, se vuoi ti aiuto anche a fare i tuoi di lingua italiana, non c'è problema. Grazie per avermi fatto sapere che ti ho tenuto impegnato mentre espletavi i tuoi bisogni fisiologici, non avrei potuto continuare a vivere senza apprendere questa informazione.
È vero nemesi, ma altre di fatto le rende più sole, inoltre alcune basano proprio la loro autostima sui social. Secondo me bisognerebbe semplicemente studiare in modo più approfondito il fenomeno a livello di impatto psicologico. Però non sto demonizzando in tutto e per tutto i social, mi interrogo su quali potrebbero essere i modi per tamponare gli effetti collaterali. Perché, come anche dite voi, se ben usati sono un ottimo mezzo.
Su gallinelle un po' di perspicacia! Fate tanto le impostate e poi non riuscite a correlate questo sfogo su minkiagram e quello anni 80/90!?! Vi facevo più sveglie!!
Arte😻 minKir non fai un kil significa: kir non fai un kilo (di cervello ndr). Ok che hai i tettoni sballonzoni ma non è che si parla sempre di te: hai continuo bisogno di sentirti al centro dell'attenzione? E qui mi fermo perché ti voglio bene❤
Hyper🐣
Aggiungo inoltre che per molti della moderna generazione essere sui social, saperli utilizzare, in qualche caso creare una professione da essi non è affatto cosa negativa. Allo stesso modo essere tutto il giorno attaccati allo smartphone è, secondo il loro punto di vista, qualcosa di giusto. Ai nostri occhi possono sembrare degli zombie; ma loro non la pensano affatto così.
Diciamo che per sintetizzare ciò che critico ai social nulla è meglio di questo video, che in chiave ironica fa capire il problema:
https://youtu.be/4xAa_huweR0
Kir, sì è vero. Ma su tutta la gente che sta attaccata agli smartphone, una percentuale abbastanza insignificante lavora o cerca di crearsi una professione con i social.
Comunque io credo che non si possa "salvare" tutti da se stessi perché ognuno fa le proprie scelte di vita se avere un social e usarlo in modo intelligente oppure esserne succube/dipendente, ma questo vale per gli adulti!
Già in un altro sfogo si parlava di familiari e amici che piuttosto che interagire a tavola si chinavano sui cellulari, ma io voglio dirvi una cosa: vi ricordate del walkman, del lettore cd, del game boy e play station? Lì si che ci si estraniava dal mondo!la differenza è che prima c'erano gli "adulti" che ad un certo punto ci dicevano BASTA!i ragazzi/bambini dei tempi andati adesso sono gli adulti e dovrebbero essere loro a dire BASTA ai figli e a dare l'esempio, ma se sono i primi a stare al cellulare tutto il tempo i figli e nipoti penseranno sia giusto fare così e senza nessuno a dirgli BASTA vanno avanti!e come biasimarli, sul serio possiamo pretendere che un bambino o adolescente dopo 3 ore di FB dica "ora basta vado a fare una passeggiata"?perché noi l'avremmo fatto?mollare la play senza mamma che ci minacciava di buttarla se non spegnevamo?io no ;-)
Non demonizziamo i giovanissimi!tanti sono in gamba!
Uffi sono d'accordissimo, gli adulti hanno una grossa responsabilità, e moltissimi sono i primi ad essere zombie. Io comunque non ho intenzione di demonizzare i giovani, io ho 21 anni, non sono un'adulta fatta e finita. Io anzi nutro molte speranze nelle nuove generazioni, nonostante tutto vedo anche cambiamenti positivi. Solo che a volte vedo cose che non capisco e mi chiedo cosa comportino, perché io non sono mai stata attaccata alla tecnologia, il mio primo smartphone l'ho avuto un anno fa. È stata una mia scelta, ad esempio mio fratello minore ha sempre avuto smartphone, playstation, Nintendo etc., lui usa moltissimo i social e YouTube soprattutto. Mi faccio queste domande appunto perché io mi sono sempre volutamente "ribellata" a questa tendenza, ma non significa che io mi senta migliore o che tutti debbano fare così.
Allora io ho letteralmente adorato tutto dal walkman alla play però c'erano i miei a darmi dei limiti!a 8 anni la play era una droga quindi 2 ore al gg e basta e se avevo già fatto i compiti e sport e in estate nulla si andava al parco.
pure io smartphone da pochissimo per di più regalato da mio papà (il mio con i tasti andava quindi perché comprare una cosa in più?). Comunque ho approfittato del mezzo non per.farmi di social e autoscatti ma per altro: tipo Google maps (mi spiegate perché nessuno lo usa???), acquisti on line a prezzi mooolto vantaggiosi rispetto ai negozi, pagamenti, ricerche per viaggi e anche youtube per i vecchi video musicali....perché comunque io internet a casa non lo volevo...
Devo però ammettere che il moroso ci è un po' rimasto sotto, non con i social ma con uno stupido gioco online!e come un bambino senza regole ne abusa e ogni tanto mi tocca dirgli BASTA CON STO GIOCO!perché poi hanno la chat del gioco e ci sono i fissati che aiuto quelli si che sono da ricovero!!!
Sono in sintonia con il vostro pensiero,detto questo,mi chiedevo se i social e la tecnologia in generale sono la sola causa di questo isolamento sociale,o dipenda anche da altri fattori ,come i vari cambiamenti che sta subendo la popolazione anche a livello culturale.
Mi spiego meglio:le persone hanno
ritmi sempre più incalzanti e si fidan meno delle altre persone,infatti i bimbi non giocano più sotto casa, fanno milioni di attività extrascolastiche ma trascurano la parte ludica e la socializzazione spontanea.Siamo tutti troppo presi dal nostro team tram.Ovviamente la tecnologia ci ha dato la mazzata finale,ma le cause ,credo,siano molteplici.
Cos'altro è mutato secondo voi?
È cambiato il modo di rapportarsi tra persone. A causa della connessione costante con il mondo virtuale. E purtroppo a mio avviso le cose sono peggiorate perché ci si sente protetti, si azzarda a comportamenti nocivi per se stessi ed il prossimo. È sbagliato ma non ci si può fare granché, i tempi sono così e tanta gente è diventata dipendente. Noi nel nostro piccolo possiamo, da consapevoli, cercare di educare al meglio i nostri figli.
Giusta osservazione, credo si abbia paura di tutti e di tutto quello che è diverso e non restano che le attività programmate, spontaneità scomparsa pertanto o la mamma trova l'amico adeguato ai suoi canoni per.il figlio oppure il figlio resta a casa solo.
Ma sono cose.che già accadevano, dopo scuola al parco eravamo si e no in 5 Dove era tutti gli altri?a casa in camera perché i genitori non avevano voglia di balle! E da adolescenti eravamo sempre i soliti che andavamo in giro gli altri rinchiusi a casa perché i genitori non volevano balle!e uno che non esce mai come veniva.considerati? Sfigato.
Adesso anche il più sfigato degli sfigati Grazie ai social si sente parte del mondo,magari mette foto false e ingrandisce una vita altrimenti piatta. Non cambia quello che è e quindi presto o tardi il richiamo alla vita reale prenderà il sopravvento. Ci saranno quelli che riusciranno a riadattarsi e altri no e ne soffrivano come.non mai.
Pensate a.tutti gli sfoghi di persone che non riescono a.trovare amici che si sentono soli e non sanno come fare .
Avete fatto delle riflessioni molto accurate, grazie mille per gli spunti! Ci penserò su :)
-È solo il tempo che passa.
non proprio, perché quello che accade in questo momento fa la differenza per le persone che lo vivono ora
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